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IL POSITIVISMO

filosofia



IL POSITIVISMO


I caratteri generali delle filosofie positiviste si distinguono in tre aspetti:

METODOLOGIA:essendo una dottrina metodologica il positivismo si divide in due tipi di affermazioni, scientifiche e non. Quelle scientifiche ris 727b19h pettano i criteri di osservazione dei fatti, formulazione e verifica di leggi riguardanti i fenomeni e il rifiuto di ipotesi non verificate. I positivisti tendono anche a assoggettare alle stesse regole di conoscenza tutti i fenomeni.

IL RAPPORTO SCIENZA-SOCIETA': le scienze dell'uomo e della società condividono le stesse leggi fondamentali delle scienze della natura. La scienza non è valorizzata come processo puramente teorico e fine a se stesso, ma come strumento di trasformazione della natura e di regolazione dei fenomeni sociali, che devono essere sottratti all'influenza metafisica e religiosa per poter essere osservati in modo razionale.



LA CONCEZIONE DELLA STORIA: la filosofia storica è concentrata sull'idea di progresso, inteso come sviluppo delle conoscenze e delle capacità intellettuali dell'umanità.


COMTE

Comte vive in un periodo di passaggio da una società organica, quella medievale che vedeva alleati il potere teologico e quello militare, a un'altra società organica, quella industriale, basata sulla produzione. Questa società ricalca il modello della società medievale basato su due poteri, spirituale e medievale, che però vengono sostituiti da un lato dalla potenza industriale e dall'altro dalla capacità scientifica positiva.

Comte mirava a una rivoluzione filosofica, cioè un mutamento del sistema delle idee. La rivoluzione politica, cioè delle istituzioni potrà avvenire solo in seguito. Il metodo di raggiungimento di questo scopo è  esposto nel Corso di Filosofia Positiva.


Comte definisce filosofia positiva la particolare maniera di filosofare che consiste nell'indagine delle teorie di qualsiasi ordine di idee, avente come oggetto la coordinazione dei fatti osservati.

Questo termine abbraccia anche lo studio dei fenomeni sociali e esamina le diverse scienze come soggette a un unico metodo.

Il corso assume cosi l'aria di un enciclopedia, intesa come quadro unitario del sapere in cui ogni scienza fondamentale viene considerata in relazione all'intero sistema positivo e sotto il rapporto tra i suoi metodi fondamentali e dei suoi risultati principali.


Comte contesta l'ordine enciclopedico in cui la tripartizione delle facoltà umane in fantasia, memoria e intelletto. Questo ordine è sbagliato perché in ogni scienza l'uomo usa queste tre facoltà contemporaneamente.

La giusta classificazione si interesserà dei fenomeni naturali e di come vengano affrontati dalla mente umana. Comte prevede una questa classificazione:

conoscenze teoriche / SCIENZE: scienze astratte (ricerca di leggi generali) e scienze concrete (indagine su fenomeni particolari).

Applicazioni / ARTI

Comte prende in esame solo le SCIENZE ASTRATTE, che sono tutte fisiche. La scala enciclopedica va dalle scienze più semplici a quelle più complesse. Questo ordine rispecchia anche l'ordine storico, in quanto le scienze più semplici sono anche le più antiche e si presuppone, per comprendere le scienze più complesse, la conoscenza delle scienze più semplici.

Le tre scienze che non compaiono nel corso sono:

matematica: comte la considera fondamentale per l'attività scientifica e la pone a base di tutta la filosofia.

La logica: perché il metodo non è suscettibile ad essere studiato separatamente dalle ricerche in cui è impiegato.

La psicologia: in quanto non può esserci scienza se non nella distinzione tra soggetto e oggetto. Non esiste cioè un'analisi introspettiva. La psicologia è concepita solo come parte della fisiologia o della sociologia.

Le scienze sono quindi collocate in un quadro dove ordine logico, storico e pedagogico coincidono.


LA LEGGE DEI TRE STADI sostiene che ogni scienza deve attraversare tre diversi stadi nel suo processo evolutivo:

TEOLOGICO: i fenomeni naturali vengono interpretati facendo appello a entità sovrannaturali, vengono quindi utilizzate la fantasia e l'immaginazione.

METAFISICO: le entità soprannaturali vengono sostituite da entità concettuali e principi astratti. Si utilizza perciò la ragione e la riflessione.

POSITIVO: si abbandona la pretesa di arrivare alle cause dei fenomeni naturali, ma si ricercano le leggi, cioè le relazioni tra fenomeni. Ci si avvale del metodo scientifico che si basa su esperienza e ragionamento.

Questa legge propone quindi anche un ordinamento storico delle scienze. Alcune di esse hanno bisogno di un tempo maggiore per arrivare allo stadio positivo, altre come la sociologia, necessitano di + tempo.


La SOCIOLOGIA è quella scienza che si occupa dei dello studio positivo delle leggi fondamentali proprie dei fenomeni sociali. Comte la definisce mettendola in relazione con le altre scienze che la precedono e soprattutto con la biologia.

Il METODO POSITIVO si basa sul rapporto di osservazione/immaginazione e relativo/assoluto.

L'osservazione si distingue in:

osservazione in senso stretto

esperimento, in cui i fenomeni vengono riprodotti artificialmente.

comparazione dei diversi fenomeni.

Il buon metodo è quindi una sintesi di osservazione e ragionamento, infatti ogni osservazione è resa possibile in quanto è diretta e interpretata da una teoria qualsiasi.

La SOCIOLOGIA viene invece studiata attraverso il metodo comparativo e quello storico: l'organizzazione e l'evoluzione della società vengono paragonate a modelli del mondo animale, altre società con diversi livelli di sviluppo e nel passato. Il METODO STORICO è quindi fondamentale per lo studio di questa scienza perché essa è sempre in relazione con il passato, non si può predire il futuro se non si conosce il passato.

Comte suddivide la società in STATICA E DINAMICA. La biologia considera statico il punto di vista anatomico, mentre dinamico quello fisiologico. La statica sociale darà quindi le leggi di organizzazione, mentre quella dinamica il suo sviluppo.

Nella trattazione della DINAMICA DELLA SOCIETA' comte pone l'importanza sulla legge dei tre stadi nel processo di sviluppo progressivo della società, la usa cioè per collegare il complesso del futuro con quello del passato. Spiega quindi come ogni fase, per quanto abbia svolto una funzione costruttiva, deve essere sorpassata per evitare uno stato si stagnamento che impedisca l'avanzare del progresso.

L'elemento costitutivo lo sviluppo è quello intellettuale, in quanto il progresso non è altro che un continuo adattarsi dell'ordine fra i diversi fattori. Nello stadio positivo troviamo quindi la riconciliazione di due termini che sono sempre stati in antitesi: ordine e progresso.


Il principio fondamentale della società industriale è la divisione tra potere SPIRITUALE e potere TEMPORALE, scienza e tecnica. Questa separazione è espressione di una più profonda distinzione, quella tra MORALE E POLITICA, che comte identifica in una subordinazione.


I diritti dell'uomo, la libertà e l'uguaglianza sono per comte i dogmi dell'epoca metafisico-critica, che però adesso sono assolutizzati. Comte dice che la vera libertà può esistere solo in una sottomissione razionale alle leggi fondamentali della natura, lontano da ogni arbitrio personale.

Il problema di una società positiva è quindi quello di istituire vincoli gerarchici che non si basino sulla ricchezza ma sulla base della gerarchia espressa dalla classificazione delle scienze. Questa gerarchia sociale avrà all'apice il potere spirituale, la cui preminenza è di ordine morale. La gerarchia si estende poi in un ordine decrescente delle attività. Lo stesso principio governa la subordinazione della donna all'uomo.


Il potere spirituale deve affrontare il problema delle condizioni del proletariato in quando i suoi rappresentanti.

Comte non crede nell'uguaglianza, ma crede nella legittimità delle disuguaglianze, se collocate in una razionale gerarchia sociale. Crede anche nella proprietà e nella privatizzazione se in armonia con gli interessi collettivi della società. Sostiene inoltre che l'educazione positiva, operando in modo tale da collocare ciascuno nella posizione più idonea in base alle proprie capacità, può riuscire a porre fine ai conflitti della società.





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