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I MITI
Il Mito della Biga Alata
Racconta che nel cielo vola una biga alata che è trainata da 2 cavalli, 1 bianco, che è bravissimo, eccellente e punta verso l'alto, e uno nero pessimo, strattona e tira verso il basso, ad un certo punto quello nero da 1 strattone + forte e la biga cade sulla terra. La biga e l'auriga sono l'anima, l'anima ha una parte più spirituale, e una + razionale ke tende verso l'iperuranio, ma purtroppo ha anche 1 parte dominata dalle passioni(istintiva) che la spinge verso la vita terrena.
Quando prevale il cavallo nero, l'anima si reincarna, + il cavallo bianco è riuscito a trainare la biga, + l'anima ha visto l'iperuranio, il mondo delle idee, quindi sarà un'anima che ricorderà di + nella vita, meno il cavallo bianco avrà dominato, meno idee si saranno contemplate nell'iperuranio.
Il Mito di Er
Er è un guerriero greco che viene ucciso in una battaglia, ma dopo 12 giorni resuscita e racconta ai suoi compagni la sua esperienza nell'aldilà-
Nell'aldilà incontra la Moira LÀCHESI , figlia di Necessità, che a ogni anima chiede di scegliere in cosa vuole reincarnarsi(paradigmi.).
L'uomo sceglie il proprio destino . Sceglie il modello di vita terrena che vuole vivere, questa scelta condizionerà anche la vita nell'aldilà. Il 1° cui tocca la scelta ha disposizione molti + paradigmi di vita che non l'ultimo; ma questo non condiziona in maniera irreparabile il problema della scelta: anche per l'ultimo resta la possibilità di scelta di una vita buona, anche se non di una vita ottima
Il Mito di Eros
Il convivio è un dialogo dedicato all'amore, e in se vi sono due miti:
1) Il mito di Androgino
2) Il mito di Eros
Si parla dell'Androgino. I primi abitanti della terra erano androgeni, uomo-donna fusi insieme. Essendo troppo arroganti nei confronti degli deii, Zeus lanciando un fulmine li separò il 2 metà. Platone dice che l'amore è la ricerca della propria metà.
Eros è il figlio di Poros (ricchezza) e Penia (povertà).
Eros nasce con una povertà interiore che cercherà per tutta la vita di colmare per diventare ricco come il padre (ricco e povero di conoscenza).
Il Mito della Caverna
Ci sono degli uomini legati al fondo di una caverna con la facci rivolta al muro della caverna che è buia e davanti ai loro occhi continuano a passare delle figure. Un giorno uno di questi schiavi riesce a liberarsi, si gira e vede che dietro alle sue spalle c'è un fuoco, dietro un muretto ci sono i loro carcerieri che fanno muovere delle statuette di terra cotta. Scappa e arriva all'uscita della caverna dove gli occhi si abbagliano e lacrimano per la troppa luce a cui lui non era abituato. Quando gli occhi si abituano, può osservare il paesaggio, che è molto diverso da quelle forme che vedeva nella caverna, riesce anche a guardar dritto il sole. Decide di ritornare nella caverna per liberare i suoi compagni. Dopo esser tornato da loro e aver descritto loro ciò che ha visto fuori dalla caverna, essi lo uccidono perché non gli credono.
Che cosa vuole dire P?
La persona che non si accontenta di guardare le ombre ma vuole vedere altro, non viene creduto e quindi ucciso. (il filosofo -> Socrate)
La caverna buia è l'ignoranza.
I prigionieri siamo tutti noi.
Le ombre sulla parete sono le cose del mondo.
Il prigioniero che si libera è il filosofo, nel nostro caso facciamo riferimento a Socrate.
Le cose che esso vede alla luce del Sole sono le idee.
Il sole è l'idea del Bene.
Le statuette di terra cotta sono copie degli oggetti che rappresentano che a loro volta sono copie delle idee.
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