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Mohammed Alì - Tommie Smith

educazione fisica



Mohammed Alì

Ma Alì a sessant'anni ancora è. E' riconosciuto, rispettato, amato. Anche così, con il Parkinson che se lo mangia. Lui è lì, sempre in cima alla lista dei desideri, un sopite molto conteso, da Hollywood alla Casa Bianca. E' il Papa del ring, è il Santo dello sport. Lui che è stato il fuorilegge dell'America, il ribelle più pericoloso, il soldato che non volle andare a uccidere i vietcong. L'ultimo film sulla sua vita è anche candidato all'Oscar. Non è rivendicando l'integrità morale, la lotta all'ignoranza, la comprensione delle religioni che si distrugge lo spirito di una nazione. KKK prendeva a fucilate la casa di Alì, troppo rivoluzionario, troppo amico di Malcom X, con cui pregava nello spogliatoio. Nel 1964 Luther Ki 454e44e ng ricevette a Stoccolma il Nobel per la pace e Robert Woodruff, vecchio boss della Coca Cola chiamò i suoi ad Atlanta per organizzare una festa in onore di King, ma senza risultato ("Non possiamo, è nero"). Black is the colour, cantava Nina Simone. Alì non era più Clay. Il primo rapper della storia, un bel ragazzo che ci teneva all'aspetto, che veniva dalla periferia e non dal ghetto. Scherzava con i Beatles, dette un pugno per finta a George Harrison, si mobilitava con Bob Dylan, cantava con James Brown, discuteva al telefono con il filosofo Bertrand Russel. Si occuparono di lui Alex Haley, Norman Mailer, Richard Wright e tanti altri. Convocato in caserma il 28 Aprile 1967 per essere arruolato nella guerra in Vietnam, malgrado 3 anni prima lo avessero destinato ai servizi sedentari, rifiutò, recitando una poesia, beccandosi 20 miliardi di lire di multa, 5 anni di carcere e il furto del titolo mondiale. L'accensione della fiaccola olimpica gli fu affidata nel 1996 ad Atlanta (tremava come un budino). Ha fatto piangere per la sua umana debolezza, perché l'importante non è alzare il braccio, ma tenere alta la testa. Ha devoluto 55 milioni di euro ai poveracci, a 25 anni a rovinato la sua carriera (non andando in Vietnam). Alì non ha avuto la paura di mischiarsi, di schierarsi, di compromettersi. Non è stato un santo: è stato picchiato dalla moglie perché la tradiva, si è separato perché la compagna non accettava i vestiti dettati dall'Islam, ha combattuto incontri che poteva evitare, ha scelto di rompere con Malcom X,  ha dato il voto ad un governatore corrotto per far un favore al suo manager Don King. Non ha mai fatto un silenzio stampa, ha perso sempre tempo con tutti, perché non pensava che fosse tempo perso. Trovatene uno così: O'Neal molla cazzotti inferociti sul parquet Tiger Woods prima di fare dichiarazioni sente lo staff pubblicitario, le tenniste Williams che danno delle razziste a tutte le altre, Johnson che fa il portavoce dello sponsor e agli incontri con la stampa ordina di non fare domande sul doping, Tyson non è riuscito a prendere la 3° media. Alì è stato in Iran per favorire la liberazione degli ostaggi, in Iraq per aiutare i bambini leucemici, ha parlato subito dopo l'attacco alle Torri Gemelle.



Tommie Smith

Lui è quello che trent'anni fa a Città del Messico, alzò il pugno nero, che portò il Black Power sul podio dello sport, che ascoltò l'inno americano senza scarpe e a testa bassa, come a dire: non è il mio, non lo riconosco. E' alto 1,95 metri ed è uno dei tanti insegnanti del Santa Monica College, scuola scalcagnata dove si iscrivono i meno dotati. Nel suo ufficio ci sono copertine di "Life", foto di Luther King, di Angela Davis e Wilt Chamberlain. Figlio di James Richard Smith e Dora (indiana), aveva imparato da solo a leggere, studiando la Bibbia (11 fratelli, tutti disciplinati), cresciuto in una piantagione di cotone, prima che un direttore di scuola lo venisse a cercare. Vendeva macchine in un salone di San Josè per pagare l'Università (8 ore al giorno) e la sera studiava. Migliorò 11 record mondiali, diventando Tommie Jet. Studiava la costituzione, i discorsi di Jefferson. Non voleva fare la fine del corridore Jesse Owens (americano soltanto quando vince le medaglie). Aderì al Black Power (petizione degli atleti neri contro le discriminazioni razziali) insieme al giocatore di basket Jabbar. 16 Ottobre 1968, record del mondo dei 200. Premiazione che diventa rivoluzione (2 pugni neri in cielo, Tommie Smith e John Carlos, e un bottone del Black Power su Peter Norman. Aveva una moglie, Denise, che era andata in Messico a portare i guanti. Dissero che li avevano privati delle medaglie e che non erano più nella storia olimpica (cavolate). Di giorno sterco di vacca e di notte telefonate di morte. Madre Dora morta per un attacco cardiaco nel 1970 ascoltando 3 figlie cantare in Chiesa. Faceva parte del corpo di istruttori degli ufficiali della riserva, ma lo cacciarono per indegnità (la sua squadra morì tutta). Ora è un uomo con 3 figli, un prof. con un master in sociologia, a cui è permesso solo insegnare in un college di perdenti. Chi vive con la madre è più sensibile e ricettivo di quelli che restano con il padre  (donne sono state le ultime ad organizzarsi in movimento). Contro Alì perché ha baciato quelli del comitato Olimpico Internazionale quando hanno deciso di ridargli la medaglia. Contro Jordan che guadagna una montagna di soldi. Nessuno è a favore per organizzare qualcosa per ragazzi con problemi. Il modello che segue è suo padre che vive in un prefabbricato, povero, sereno, ma molto in pace. Quel gesto gli serviva e serviva a tutti i negri.

Michael Jordan

"E' più seguito di un partito, ha più popolo di noi politici". Il presidente Bill Clinton voleva farsi un sigaro nella suite 102 in Pennsylvania Avenue 1600 (Gennaio 1999). 6000 lettere al mese di posta ricevuta, una squadra del corpo proveniente dell'anti-narcotici, 500 fans che assalgono il bus. 10 volte miglio marcatore Nba, terzo realizzatore Nba di ogni epoca, la più alta media per partita. A 39 anni, dopo 3 stagioni di inattività, in classifica sarebbe secondo, dietro solo a Byant Kobe. Da ragazzo fu escluso dalla squadra universitaria, bocciato. Ai giochi di Barcellona nel 1992 solo due giocatori restarono sul parquet, lui e Magic Johnson. 6 titoli Nba. Hanno bruciato la casa di Kareem Abdul Jabbar perché musulmano nero, hanno mandato sacchi di merda a Smith, hanno sparato alla porta di Alì, hanno mandato l'FBI a controllare cosa fumasse l'hippy Bill Walton, ma nessuno ha mai alzato la voce con Air Jordan. Non faceva il buffone come Alì, non stuprava le ragazze come Tyson, non dormiva con le fan come Magic, non si vantava come Chamberlain di quante donne si portava a letto. L'America lo coccolò nel 1993 quando un paio di neri spararono a suo padre in macchina, e si vietò cattivi pensieri quando venne fuori che forse era coinvolto in un giro di scommesse. Nel 1994 tentò di riciclarsi come mediocre giocatore di baseball nella Souther League. Aveva la febbre, ma riuscì a rubare palla a Karl Malone e a segnare il canestro decisivo contro Utah che valeva il campionato. Nella sua stanza dei trofei aveva fatto mettere il parquet dello stadio dei Chicago Bulls. Jordan torna al Madison Square Garden contro i Knicks nella prima partita del campionato, lui che è nato a Brooklyn e che per onorare NY, nel suo ultimo match si presentò con una divisa nera e con delle vecchie scarpe. Ritorna con una delle peggiori squadre, Washington Wizards. Non cerca il passato, vuole il presente. Please, be like Mike.

O.J. Simpson

Accusato di aver ucciso brutalmente la moglie Nicole (South Bundy Drive) e il suo presunto amante Ronald Goldman (studiava e lavorava come cameriere, era andato a casa di Nicole per riportarle gli occhiali che aveva lasciato al ristorante). Giocatore in NFL (National Football League) dal 1969 al 1979 con i Buffalo e gli ultimi 2 anni con i S.Francisco. 1985 incontro con Nicole Brown, 1992 divorzio (avevano 2 figli), 1994 omicidio, 1997 33 milioni di $ ai familiari delle vittime da parte di Simpson. Giudice Ito: "Not Guilty", avvocato difensore John Cochran, madre Eunice, figlio Jason. 3 ore di camera di consiglio. Il famoso running back che prendeva lezione di dizione per non sembrare un nero, giocava a golf con Clinton, amava bianche californiane, si sarebbe scolorito per vivere nei quartieri alti della società. Il processo è costato 8.8 milioni di $. Nel 1991 avevano condannato un nero innocente e i suoi amici avevano dato fuoco a Los Angeles. Giuria 9/12 neri (8 donne nere e 2 bianche), volevano pareggiare il conto con i poliziotti razzisti. Nicole picchiata dal marito (8° volta chiamate al 911, 113), foto di lei a 30 anni con lividi nella cassetta di sicurezza. Tesi del complotto, dei poliziotti bianchi e fascisti, dei neri vittime e angeli. Volevano saldare i conti con chi nel 1991 aveva massacrato Rodney King. Commette 9 cattive azioni (violenze fisiche, minacce, violazione di domicilio, scasso, violenze psicologiche, danni arrecati a patrimoni altrui, pedinamento, spionaggio privato ed adulterio), ma non commette la decima, ovvero l'omicidio. A quello che afferma la polizia di LA non si deve mai credere (sono i più corrotti, disonesti e violenti al mondo): nel 1993 uccidono Michael James Bryant, un noto barbiere di Pasadena, asfisiandolo su un sedile di una volante, si tratta di omicidio, nel giugno 1992, John L. Daniels jr, un camionista nero disarmato viene ucciso da Douglas Iversen (15 anni di carriera e vari casi di cattiva condotta), tra il 1988 e 1994, otto diverse agenti di polizia denunciano di aver subito molestie sessuali (canna calibro 9 e cubetti di ghiaccio), nel 1985 Ronald L. Benegas si dichiara colpevole di furti con scasso con altri 12 poliziotti, nel 1991 viene confermato l'abituale ricorso a violenza e razzismo. I ricchi e famosi non hanno mai commesso reati capitali (mai omicidi premeditati da pena capitale, eseguiti con le proprie mani, perché dovrebbero sporcarsi le mani ?). L'assassino è una persona molto intelligente, non uno stupido come O.J. (South Bundy Drive era una via trafficatissima, nessun testimone, nessuna arma del delitto rinvenuta). Io mento sempre al conducente (Alan Park è andao a prendere a casa O.J.). I poliziotti hanno manipolato le prove. Se voi aveste ammazzato qualcuno e la giuria vi avesse miracolosamente assolto, vi presentereste a tutti i talk shows comportandovi come dei coglioni ?. Pensate a chi piagnucola per l'uso della "carta razziale". Simpson è l'autore del duplice delitto ? Secondo Moore NO (viviamo in 2 Americhe separate: una bianca, e l'altra nera).

Razzismo: teorie e comportamenti fondati sul presupposto che i caratteri socio-culturali e le vicende storiche delle popolazioni dipendano + o - dai loro rispettivi patrimoni genetici e che sia possibile stabilire una gerarchia tra le diverse civiltà

Antichità

-Nel mondo antico non esisteva (in Grecia: servi come membri della famiglia; a Roma: servi andavano alle terme con i signori)

-Aristotele giustificava la schiavitù in quanto afferma le disuguaglianze della natura, affermava che la divisione era provvidenziale e dava allo stato la funzione di garante della giustizia

- solo i barbari erano ritenuti inferiori ma non dal punto di vista biologico ma dal punto di vista culturale

Medioevo

Europei si sentono superiori per motivi culturali e religiosi (persecuzione degli ebrei, musulmani, eretici.)

XVIIIsecolo

-nasce l'ìdeologia razzista a partire dalla differenza dei tratti somatici e dal colore della pelle e voleva affermare l'inferiorità intellettuale, morale e genetica di alcuni popoli

-usata come scusa per giustificare la politica nazionalistica e colonialistica

-all' inizio gli europei provavano disprezzo nei confronti degli schiavi neri non tanto per motivi biologici ma per la loro condizione sociale

XIXsecolo

-storia come lotta tra razze e decadenza delle civiltà come conseguenza dell'incrocio di razze

-nazismo e leggi di Norimberga (ebrei senza diritti civili e politici)

-notte dei cristalli (1938) in seguito all'uccisione di un diplomatico tedesco da parte di un ebreo

Fascismo

-sull'influenza della Germania in Italia si avvia una modesta persecuzione degli ebrei ostacolata dalla scarsa accettazione popolare e dall'impegno della chiesa cattolica

-esclusione dalle scuole gli ebrei e vietati i matrimoni misti

-deportazioni

Razzismo USA

-XVIIsec: europei portano i primi neri nelle colonie americane e negli stati del sud comincia a essere ignorata l'abolizione della schiavitù attraverso provvedimenti legislativi (neri segregati nei ghetti, Ku Klux Klan e Black Muslims)

-1950/60: movimento per i diritti civili guidato da Martin Luther King e sostenuto anche dal presidente John Fitzgerald Kennedy che nel 1964 fa appovare il C.R.ACT (civil rights act)

Sport

-vuole diffondere principi etici come la tolleranza e l'integrazione ma ancora c'è da fare

-caso Aragones: il c.t. dice a Reyes "di a quel negro (Henry) che tu sei molto più forrte di quel negro di merda". Henry lancia con Nike e altri campioni una campagna "Stand up, speak up" che è contro il razzismo tramite la commercializzazione di 2 braccialetti incrociati (bianco/nero) il cui ricavato va alla fondazione  Re Baldovino in Belgio

-il F.A.R.E.(football against racism in europe) ha varato un piano per combattere il razzismo nello sport approvato dall'Uefa





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