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LE SERVITU' COATTIVE

giurisprudenza



LE SERVITU' COATTIVE



Le servitù coattive possono costituirsi per contratto o sentenza.

La sentenza del giudice interviene se il proprietario del fondo servente non vuole concedere la servitù. Sarà pagata anche l'indennità da pagare al proprietario del fondo servente data come il minor valore del fondo,cioè la perdita esatta di utilità che subisce.

Occorre che il giudice accerti l'esistenza dei requisiti per l'imposizione della servitù.

Caratteristica importante che giustifica l'indennità è l'unilateralità del sacrificio.

Il legislatore considera 959h79j la condizione sfavorevole in cui si trova il fondo ed impone al fondo servente un peso.Prima del pagamento il proprietario può opporsi alla servitù.

Le figure di servitù coattive, cioè legali sono:

acquedotto coattivo. Il proprietario del fondo servente dovrà dar passaggio alle acque destinate ad uso personale, agrario o industriale. Occorre che chi chiede la servitù non abbia la possibilità di farle passare per il proprio fondo oppure quando ciò sarebbe troppo dispendioso.



Ogni proprietario è tenuto a dar passaggio alle condutture elettriche per i suoi fondi e a tollerare le opere di riparazione;

passaggio coattivo. Esso sussiste quando l'accesso alla via pubblica procurerebbe eccessivo dispendio o disagio. Il passaggio deve essere stabilito nella parte in cui l 'accesso alla via pubblica è più breve e riesce di minor danno al fondo sul quale è consentito tale passaggio.

Si può ottenere il passaggio anche quando il proprietario ha un accesso alla via pubblica, ma risulta inadatto o insufficiente; inoltre può essere concesso solo quando risponde alle esigenze dell'industria o dell'agricoltura. In questi casi l'indennità è dovuta in base al danno cagionato dal passaggio.

Visto che la legge mira al godimento più ampio, il conveniente uso del fondo va inteso con qualsiasi riferimento ad utilità. Il criterio da tener sempre presente è il minor sacrificio possibile per il fondo servente.

Il principio fondamentale è che il diritto di servitù comprende tutto ciò che è necessario per usarne.

Il modo è l'elemento che determina come la servitù deve essere esercitata. A sua volta il modo è determinato dalla sentenza del giudice. Le servitù devono essere esercitate soddisfacendo il bisogno del fondo dominante col minor aggravio per il fondo servente.

Inoltre incombe sul proprietario del fondo dominante il divieto di aggravare l' esercizio e su quello del fondo servente di diminuirlo.

E' la sentenza che determina il luogo e la modalità d'esercizio della servitù.

Gli articoli più importanti del codice civile che si riferiscono alla servitù sono:



DIRITTI ED OBBLIGHI DELL' USUFRUTTARIO DURANTE L'USUFRUTTO


L'usufrutto è il diritto di godere della cosa data in usufrutto senza modificarne la destinazione economica.

L'usufrutto è stabilito dalla legge o dalla volontà dell'uomo e può acquistarsi anche per usucapione. Ha durata temporanea e cessa con la morte della persona fisica, mentre non può durare oltre 30 anni per la persona giuridica.

Secondo l'articolo 980 del codice civile, l'usufruttario può cedere il proprio diritto per un certo periodo o per tutta la sua durata, ma la cessione deve essere notificata al nudo proprietario altrimenti l'usufruttario è solidamente obbligato con il cessionario verso il nudo proprietario.

L'usufruttario ha diritto di ottenere il possesso della cosa purchè abbia fatto l'inventario e abbia dato garanzia. Se il possesso è esercitato da altri, l'usufruttario può esercitare l'actio confessoria per accertare l'esistenza del diritto ed ottenere la condanna al rilascio del possesso.

L'usufruttario ha il diritto di percepire i frutti che si dividono in civili e naturali. I frutti civili si acquistano giorno per giorno in ragione della durata del diritto mentre i frutti naturali si acquistano in proporzione alla durata del rispettivo diritto dell'anno agrario. Le spese per la loro produzione si ripartiscono con lo stesso criterio.

Oggetto dell'usufrutto sono essenzialmente cose inconsumabili; per le cose consumabili (art.995 C.c.) l'usufruttario ha il diritto di servirsene e l'obbligo di pagarne il valore al termine dell'usufrutto secondo la stima convenuta.

Per le cose deteriorabili, l'usufruttario ha diritto di servirsene secondo la loro destinazione economica e restituirle al termine nello stato in cui si trovano.

Gli obblighi fondamentali dell'usufruttario si riferiscono al dovere fondamentale di restituire la cosa al termine dell'usufrutto, usando la diligenza del buon padre di famiglia, facendo l'inventario e prestando una idonea garanzia.

L'usufruttario è tenuto alle spese relativa alla custodia, all'amministrazione, alla manutenzione ordinaria della cosa, alle imposte, ai canoni e agli altri pesi che gravano sul reddito.

Sono a suo carico anche le riparazioni straordinarie rese necessarie dall'inadempimento di obblighi di ordinaria manutenzione.

In caso di rifiuto del proprietario  di eseguire le riparazioni, come garanzia, l'usufruttario ha il diritto di ritenere l'immobile da lui riparato.

L'usufruttario ha diritto ad una indennità per miglioramenti alla cosa, calcolata come la minor somma tra speso e migliorato. 




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