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Ovviamente le discipline inerenti il fallimento di un libero professionista e di
un imprenditore sono differenti, questo soprattutto viste le obiettive
difficoltà del secondo e le maggiori e gravi conseguenze del suo fallimento,
visto che normalmente l'imprenditore è il centro di un più ampio sistema 121d36b
lavorativo dei suoi dipendenti in senso stretto o lato che sia.
Proprio per questo il legislatore nella stessa legge fallimentare cerca Ddi
evitare il concorso al fallimento colla creazione del concordato preventivo.
La legittimazione attiva al concordato preventivo è dell'imprenditore, che una
parte della dottrina lo addice a convenuto dell'istituto, mentre quella parte
consolidata lo vede a giusta causa attore, e saranno I suoi creditori
chirografari ad essere convenuti.
L'articolo 160 fallimento indica le condizioni per l'ammissione alla procedura,
e segnatamente.
L'imprenditore insolvente, fino alla dichiarazione di fallimento può chiedere ai
suoi creditori il concordato preventivo se :
è iscritto nel registro delle imprese da almeno due anni, o dall'inizio
dell'impresa se costituita da meno di due anni e si sono tenute regolarmente
le scritture contabili
nei precedenti cinque anni non sia stato dichiarato fallito o abbia già
aderito a concordato preventivo
non è stato condannato per bancarotta o per delitto contro il patrimonio, la
fede pubblica, l'economia pubblica, l'economia e il commercio.
La proposta del concordato deve rispondere ad una delle seguenti condizioni :
che il debitore offra garanzie reali e personali per garantire entro sei
mesi almeno il 40% dei debiti chirografari, ovvero in caso DI dilazione
temporale egli deve offrire le stesse garanzie per gli interessi legali da
corrispondere .
che il debitore offra ai creditori in vece del pagamento tutti I beni del
patrimonio suo alla data della proposta del concordato.
Una problematica nasce nel caso di decesso dell'imprenditore, una parte della
dottrina dice che è si possibile aderire al concordato, la parte rilevante
invece viste la intuitus personae, che non è possibile.
La legittimazione passiva spetta ai creditori chirografari.
Gli organi DI questo istituto sono il Tribunale, il giudice delegato, e il
commissario giudiziale.
Il tribunale decide sull'ammissibilità del legittimato attivo ad aderire al
concordato preventivo con questa prassi..
Articolo 162 (inammissibilità della domanda)
Il tribunale sentito il pubblico ministero con decreto non reclamabile, se non
sussistono le condizione dell'articolo 160, dichiara inammissibile la domanda
d'adesione al concordato preventivo.
In tale caso il tribunale d'ufficio dichiara il fallimento dell'impresa.
Nel caso di ammissione della domande il tribunale, articolo 163..
delega un giudice alla procedura
ordina la convocazione dei creditori non oltre trenta giorni dalla data del
provvedimento
nomina il commissario giudiziale
stabilisce il termine non superiore agli otto giorni entro il quale il
ricorrente deve depositare la somma necessaria per la procedura alla
cancelleria del tribunale.
Qualora non avvenga il deposito c'è d'ufficio il fallimento.
Durante la procedura, se il commissario giudiziale accerta occultamenti o
dissimulazioni dell'imprenditore, deve renderlo subito noto al giudice delegate,
che fatte opportune indagini dichiara d'ufficio il fallimento..(articolo 173)
Le mansioni del commissario giudiziale sono la redazione dell'inventario
patrimoniale del debitore e una relazione analitica sulle cause del dissesto,
sulla condotta del debitore e sulla proposta del concordato.(172)
L'oggetto del concordato preventivo non è il patrimonio, essendo il patrimonio
lo scopo ultimo del concordato.
Il commissario è controllato e diretto dal giudice delegato che è diretto dal
tribunale.
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