I DIRITTI REALI DI GODIMENTO

giurisprudenza

I DIRITTI REALI DI GODIMENTO

LA COSTITUZIONE DI UNA POSIZIONE GIURIDICA SOGGETTIVA CHE ABBIA PER OGGETTO IMMEDIATO IL GODIMENTO DELLA COSA, A FAVORE DI UN ALTRO COMPORTA UNA LIMITAZIONE DEL DIRITTO DI PROPRIETA', IL CUI TITOLARE MANTERRA' UN ATTEGGIAMENTO CONSISTENTE IN UN SOPPORTARE, UN PATIRE INTESO COME UN LASCIAR FARE, UN SUBIRE L'EFFETTO DELLA LIMITAZIONE COSTITUITA.

COSI' LA PRETESA DEL TITOLARE DEL DIRITTO PARZIARIO HA COME CONTENUTO PRINCIPALE UN NON FARE DEL PROPRIETARIO, CONFORMEMENTE AD UNA DELLE REGOLE TRADIZIONALI IN MATERIA SERVITUS IN FACIENDO CONSISTERE NEQUIT : ESSA PRETESA NON PUÒ MAI AVERE, QUINDI, COME CONTENUTO PRINCIPALE UN FACERE DEL PROPRIETARIO ( ED E' QUESTA LA PIU' NOTEVOLE DIFFERENZA TRA LA SERVITU' E GLI ONERI REALI); TUTTAVIA IL PRINCIPIO NON ESCLUDE CHE IL PROPRIETARIO DEBBA TALORA ESEGUIRE QUALCHE PRESTAZIONE ACCESSORIA A FAVORE DEL TITOLARE DEL DIRITTO LIMITATO ( RIPARAZIONI STRAORDINARIE, PRESTAZIONI ACCESSORIE).

TUTTI I DIRITTI REALI PARZIALI SI ESTINGUONO PER NON USO VENTENNALE

LA DIFESA DI QUESTI DIRITTI E' ACCORDATA SOPRATTUTTO CON L'AZIONE CONFESSORIA [CONFESSORIA SERVITUTIS] LA QUALE E' IL CONTRARIO DELL'AZIONE NEGATORIA CHE E' PREVISTA A DIFESA DELLA PROPRIETA'.

LA CONFESSIONE SI ESERCITA DA CHI PRETENDE DI AVERE IL DIRITTO REALE SULLA COSA ALTRUI, CONTRO IL PROPRIETARIO E CONTRO CHIUNQUE NE CONTESTI L'ESERCIZIO.QUESTA AZIONE HA CARATTERE PETITORIO E IL SUO ACCOGLIMENTO PRESUPPONE L'ACCERTAMENTO DEL DIRITTO REALE PARZIARIO.

ALTRESI', ESSENDO I DIRITTI PARZIARI OGGETTO DI POSSESSO, CHI SI TROVA NELL'EFFETTIVO GODIMENTO DI TALI DIRITTI PUÒ ESERCITARE LE RELATIVE AZIONI POSSESSORIE ( REINTEGRAZIONE, MANUTENZIONE).

N.B. NON E' POSSIBILE COSTITUIRE DIRITTI REALI DIVERSI DA QUELLI ESPRESSAMENTE DISCIPLINATI DAL CODICE CIVILE : CIO' DIPENDE PROPRIO DALLA ASSOLUTEZZA CHE CARATTERIZZA I DIRITTI REALI : NON SI VUOLE CHE UN BENE POSSA ESSERE GRAVATO DA VINCOLI ULTERIORI RISPETTO A QUELLI AMMESSI DALLA LEGGE E SI VOGLIONO TUTELARE I TERZI CHE, ENTRANDO IN RAPPORTO CON I TITOLARI DI DIRITTI SULLA COSA, DEVONO ESSERE POSTI IN GRADO DI CONOSCERE CON ESATTEZZA QUALI VINCOLI GRAVANO SUL BENE.

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