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FUNZIONI - FUNZIONI E GRAFICI

matematica



FUNZIONI


FUNZIONI E GRAFICI


"Funzione": indica funzione reale di una variabile reale, ossia una corrispondenza che associa a ciascun n° di un dominio in R uno ed un solo n° reale. Di solito si usa la lettera "f"; indicato con f(x) e si dice immagine di x.

Nel simbolo y = f(x):

x è l'ascissa e si dice variabile indipendente;

y è l'ordinata e si dice variabile dipendente.



Un sottoinsieme del piano cartesiano è il grafico di una funzione se ogni retta verticale lo incontra al massimo in un punto.



CARATTERISTICHE IMPORTANTI DELLE FUNZIONI


Una delle caratteristiche principali di una funzione f è il suo dominio, cioè l'insieme dei valori di "x" per i quali è assegnata un'immagine f(x)

Se una funzione è assegnata mediante un'espressione matematica in genere si considera come dominio il suo campo di esistenza, cioè l'insieme dei valori di "x" per i quali tale espressione ha senso.


Esempio: Il D della funzione y = \ x - 3 è [3;+∞] (sarebbe x≥3; quindi và da 3 a +∞).

1

Il D della funzione y = è l'insieme di tutti i n° reali esclusi -1 e 0 (sarebbe x≠0 e x≠1).

x (x-1)


Un gruppo importante di proprietà di una funzione riguardano la continuità, cioè l'assenza di salti, le simmetrie, gli asintoti, gli intervalli in cui è crescente o decrescente, i massimi e minimi, la concavità.


CONTINUITA'


Definizione: Una funzione f è continua in un punto x0 del suo D se per ogni n° positivo Є esiste un n° reale positivo δ, tale che si abbia:


f(x0) - Є < f(x) < f(x0) + Є


per tutti i valori x Є (x0 - δ, x0 + δ)

Una funzione è continua, se soddisfa la proprietà enunciata in ogni punto x0 del suo D.


Sapere che una certa funzione f(x) è continua ci permette anche di risolvere in modo più semplice una disequazione del tipo f(x) > 0.

Se f è definita e continua su tutto "I" e in esso non si annulla mai, allora i valori assunti da f in I sono tutti positivi o tutti negativi.


(x2 - 2) (x + 1)

Esempio: Per calcolare la disequazione x (x + 3) > 0, determiniamo il D della funzione

(x2 - 2) (x + 1)

f(x) = x (x + 3) e i punti in cui f(x) = 0.

Troviamo così D = R e i punti in cui si annulla -1, √-2, √2.

Sugli intervalli: I1 = (- ∞; -3), I2 = (-3; - √2), I3 = (-√2; -1), I4 = (-1; 0), I5 = (-0; - √2), I6 = (√2 + ∞) la funzione f è definita e mai nulla.


L'insieme delle soluzioni della disequazione così ottenuto è I2 I4 I6.


SIMMETRIE (PARITA' DEL SEGNO)


Una funzione si dice pari se il suo grafico è simmetrico rispetto all'asse y.

Una funzione si dice dispari se il suo grafico è simmetrico rispetto all'origine.


In simboli:

f è pari se f(-x) = f(x) per ogni valore x nel suo D;

f è dispari se f(-x) = - f(x) per ogni valore x nel suo D.


Quando una funzione non è né pari, ne dispari, si dice che la funzione non ha parità.


Esempio:

f (x) = x2 + 2 FUNZIONE f (x) = x3 - x / 2 FUNZIONE

f (- x) = x2 + 2  PARI f (- x) = - x3 + x / 2 DISPARI


f (- x) = x2 + 3x + 1    NO

- f (x) = - x2 + 3x - 1   PARITA'



ASINTOTI


Un asintoto è una retta che approssima un ramo del grafico di una funzione con qualsiasi precisione si voglia. Gli asintoti sono di 3 tipi:


  • Asintoto Verticale: si pone il limite (della funzione) che tende ai risultati esclusi dal D e se il risultato finale sarà ± ∞ si avrà un A.V.

lim  f (x) = ∞

x→a



  • Asintoto Orizzontale: si pone il limite a ± ∞ e se il risultato finale sarà un n°, si avrà un A.O., se invece il risultato ottenuto sarà ± ∞ si deve cercare l'A.Ob.:

lim f (x) = c

x→+



  • Asintoto Obliquo: si cerca se non c'è l'A.O. Se c'è uno non c'è l'altro:

lim f (x) = ∞

x→+


Per trovare l'A.Ob. bisogna trovare m e q


m lim f (x) q = lim [ f (x) - mx]

x→+∞ x x→+




CRESCENZA E DECRESCENZA


Definizione: Una funzione f è crescente in un intervallo [a, b], tutto contenuto nel dominio, se la funzione conserva le disuguaglianze tra valori di x contenuti nell'intervallo. In simboli:


A x1, x2 [a, b], x1 < x2 f (x1) ≤ f (x2)

Definizione: Una funzione f è decrescente in un intervallo [a, b], tutto contenuto nel dominio, se la funzione rovescia le disuguaglianze tra valori di x contenuti nell'intervallo. In simboli:


A x1, x2 [a, b], x1 < x2   f (x1) ≥ f (x2)


CONCAVITA'


Definizione: Si dice che una funzione f volge la concavità verso l'alto in un intervallo [a, b], se il segmento congiungente 2 punti qualsiasi del grafico P e Q, sta al di sopra dell'arco del grafico.


Definizione: Si dice che una funzione f volge la concavità verso il basso in un intervallo [a, b], se il segmento congiungente 2 punti qualsiasi del grafico P e Q, sta al di sotto dell'arco del grafico.


Il punto in cui il grafico cambia concavità si dice punto di flesso.

I punti di flesso possono essere determinati mediante il segno della derivata seconda che permette di conoscere gli intervalli in cui la funzione ha la concavità rivolta verso l'alto o verso il basso.


MASSIMI E MINIMI


Massimo relativo: è un punto che divide una zona dove prima un punto cresceva e poi decresceva.

Minimo relativo: è un punto che divide una zona dove prima un punto decresceva e poi cresceva.

Un punto x0 si chiama Massimo assoluto se l'ordinata corrispondente f (x0) è il punto più alto o maggiore assunto sull'asse delle ordinate (asse y).

Un punto x0 si chiama Minimo assoluto se l'ordinata corrispondente f (x0) è il punto più basso assunto sull'asse delle ordinate (asse y).


Una funzione che è sempre decrescente o sempre crescente per ogni intervallo a; b del suo D si dice monotòna.




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