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IL PROCESSO DI COMUNICAZIONE - COINVOLGIMENTO

comunicazione



"Forme e modi del Comunicare" a cura di Marino Livolsi

Esame di Sociologia della comunicazione



IL PROCESSO DI COMUNICAZIONE

di Marino Livolsi



Consideriamo comunicazione l' atto per cui un attore comunica ad (almeno) un altro attore.





PARTE PRIMA


1.   &n 414g67e bsp;  COMUNICARE


Q1 dice qualcosa a Q2


Q1 è qualcuno (attore sociale , giornale o emittente tv) che dice qualcosa ad un altro attore che ha scelto come suo referente .


·   &n 414g67e bsp;    Il processo di comunicazione si realizza davvero quando Q2 , che ha ricevuto un' informazione , la decodifica, la comprende (e valuta) e dà, comunque, una risposta a Q1. Un qualunque tipo di risposta , anche solo un cenno del capo per esprimere dissenso o consenso . Solo dopo la risposta di Q2 si può parlare effettivamente di processo di comunicazione .


·   &n 414g67e bsp;    Comunicare non è quindi un semplice scambio di informazioni tra un' emittente e un ricevente . O meglio lo è in pochi casi : la richiesta dell' orario di partenza di un treno ecc.


1)   &n 414g67e bsp; RAZIONALITA'


La comunicazione è sempre un atto razionale : sic chiede qualcosa a qualcuno per uno scopo e si sceglie accuratamente il referente perché si ritiene che Q2 possa dare le risposte attese o desiderate.


Perché esista comunicazione è necessaria una strategia che presuppone degli obiettivi , una buona conoscenza del referente e dei codici (il "cosa" e il "come") adatti alla situazione . E' sulla base di tale strategia che si mette a punto il modo del comunicare .


La razionalità della comunicazione è determinata non solo soggettivamente ma anche (se non soprattutto) dalle norme , regole e procedure socialmente determinate per ogni particolare situazione e collettivamente accettate come legittime .


Esiste una forma più semplice e quotidiana di razionalità : in certe occasioni si dicono cose inutili dal punto di vista dei contenuti ma forndamentali perché questa possa avere un buon svolgimento : i saluti che "danno inizio" ad un incontro e alla relativa comunicazione .


2)   &n 414g67e bsp; COINVOLGIMENTO


L' interesse-coinvolgimento è il prodotto delle motivazioni individuali che possono andare dall'interesse concreto a quello più impalpabile ma forte, delle situazioni in cui hanno largo spazio emozioni e sentimenti .


3)   &n 414g67e bsp; CONTESTO E REGOLE


La razionalità nella comunicazione non dipende solo dai soggetti coinvolti ma è anche funzione dell' ambiente o del contesto in cui si realizza.


Ogni situazione comporta delle regole (più o meno esplicite) a cui gli attori della comunicazione devono cercare di attenersi .


Il buon comunicatore è un grande manager delle impressioni da dare e in base al quale essere giudicato , prima ancora di aver cominciato ad esporre le sue ragioni .


4)   &n 414g67e bsp; CODICI LINGUISTICI E CONTENUTI


La parte "dice qualcosa" del processo di comunicazione, sta a significare che Q1 usa uno o più codici linguistici (ad esempio le parole) per esprimere dei contenuti . I codici sono gli strumenti , i modi per dire le cose .


Quasi sempre l' attenzione (specialmente dei non specialisti) è rivolta più a cosa dice Q1 che non a come lo dice . E' un grave errore .


5)   &n 414g67e bsp; IL SIGNIFICATO


La comunicazione è la trasmissione e il ricevimento di un' informazione che ha un significato sia per Q1 che per Q2 . Parlare di "significato" vuol dire che Q1 e Q2 "danno importanza" ai contenuti della comunicazione.


E' esperienza comune che dopo una comunicazione non rituale "rimane qualcosa dentro" : si ha più stima o affetto per il nostro interlocutore, si sono "capite" meglio certe cose fino ad allora sapute o credute in un certo modo.



2.   &n 414g67e bsp;  LA DECODIFICA


1)   &n 414g67e bsp; Partiamo dall' avvenuta percezione a livello sensoriale di un segno che ha attirato la nostra attenzione al punto da impegnarci a capire "cosa voglio dire" o significare . Definiamo questa fase del processo di comunicazione decodifica .


2)   &n 414g67e bsp; In tutti i casi il processo inizia con la scelta di alcuni elementi che colpiscono l' attenzione dell' osservatore e guidano le fasi successive della decodifica .


3)   &n 414g67e bsp; Il soggetto può essere del tutto catturato da ciò che vede o restarne del tutto disinteressato . Il coinvolgimento va da un minimo ad un massimo che si realizza quando l' attenzione del decodificatore è così presa da ciò che sta vedendo da non accorgersi di nessuna altra cosa intorno a lui .


4)   &n 414g67e bsp; La fase successiva del processo di decodifica consiste nel mettere a punto uno o più schemi cognitivi sulla base degli elementi scelti e isolati come tratti significativi o salienti .


Schema cognitivo : lo schema è una struttura astratta che guida la onoscenza . Lo schema si forma assemblando i tratti più rilevanti (dell' evento o testo) in una relazione strutturata e omogenea che fornisce informazioni maggiori che non quelle fornite dai singoli elementi .


a)   &n 414g67e bsp;  la messa a punto di uno schema nasce dalla scelta di alcuni elementi cone importanti e la "caduta" di altri considerati irrilevanti ;


b)   &n 414g67e bsp; uno schema può essere prevalentemente oggettivo e neutrale o richiamare emozioni e sentimenti del soggetto


c)   &n 414g67e bsp; lo schema è una guida o orientamento per la lettura-interpretazione di "quanto segue" il primo momento dell' osservazione-decodifica


d)   &n 414g67e bsp; uno schema , specialmente se ricco e soggettivamente forte apre anche piste per la valutazione di quella situazione o testo .


e)   &n 414g67e bsp; vi sono differenze tra gli schemi relativi ad un fatto-evento e quelli relativi ad un' osservazione di un testo statico , come una fotografia , i versi di una poesia ecc.



Una differenza importante è quella tra realtà e "fiction" . La realtà si presenta agli osservatori direttamente , quando invece la realtà è inventata , cioè creata da un autore, vi è un filtro che deve essere considerato con molta importanza . L' autore infatti sceglie di quale realtà occuparsi , quali personaggi mettere in primo piano ecc.


3)   &n 414g67e bsp; Gli schemi cognitivi sono sempre un' approssimazione della realtà che descrivono e non sempre sono all' alteza di ciò che devono aiutare a comprendere .


4)   &n 414g67e bsp; E' evidente che lo schema è struttura preesistente alla percezione della nuova situazione o del testo da interpretare : le informazioni raccolte vanno così a combinarsi con le conoscenze del soggetto .


La realtà (fatti o testi) viene così interpretata sulla base dell' applicazione di quegli schemi che sembrano particolarmente adatti allo scopo .


Inferenza : significato che emerge dall' applicazione di uno o più schemi cognitivi che suggerisce un diverso modo di collegare le informazioni (gli elementi percepiti) che provengono da quella situazione o testo . L'inferenza è confrontare ciò che si "legge" adesso con quello che si è già conosciuto a quel proposito . E' un confronto tra la realtà oggettiva e quella astratta delle conoscenze possedute dal soggetto .


Il processo di inferenza è forte nel caso della conversazione tra due persone che si conoscono bene : ognuno imputerà all' altro intenzioni o strategie sulla base di "come si considera" l' altro , si valutano i suoi scopi presunti ecc.


5)   &n 414g67e bsp; Il confronto tra schemi e realtà può essere di tre tipi diversi :


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; LO SCHEMA E' +- ADEGUATO A CIO' A CUI E' APPLICATO

Facile lettura dell' evento/testo


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; LO SCHEMA E' SCARSAMENTE ADEGUATO A CIO' CHE DEVE INTERPRETARE

Lettura dell' evento/testo insoddisfacente


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; LO SCHEMA E' "PIU' POTENTE" DELLA SEMPLICE PORZIONE DI REALTA' A CUI E' APPLICATO

In questo caso gli schemi adottati suggeriscono una lettura fuorviante "per abbondanza" e si è costretti ad applicare schemi più semplici e adatti alla situazione o al testo .


·   &n 414g67e bsp;    In tutti i casi la dinamica tra schemi e specificità dell' evento/testo a cui sono applicati produce un processo di adattamento e ri-definizione . Ogni schema inoltre viene arricchito tutte le le volte che viene applicato .


Il complicarsi e il combinarsi di schemi diversi porta alla creazione di modi di leggere la realtà sempre più aperti e di ampia portata .


·   &n 414g67e bsp;    La razionalità dell' agire umano è orientata ad ottenere risultati con il minore dispendio di energie e la tendenza è quella di utilizzare più facilmente gli stessi schemi cognitivi usati in precedenza , con successo . Si tende così a formare un gusto personale che porterà quel soggetto a scegliere solo prodotti similari da cui ricavare nulla d' importante




PARTE SECONDA


3.   &n 414g67e bsp;  IL SE' IDEALE


Il soggetto attore sociale mette in moto e governa il processo di comunicazione . Un soggetto ha un età , un sesso , una condizione sociale , istruzione , abita in un certo luogo ecc. A ciò si aggiungono le abilità-competenze specifiche relative all' occasione . E' evidente che per valutare ciò che davvero avviene nel processo di comunicazione è necessario conoscere davvero "chi è" l' attore e perché si comporti in un certo modo .



3 CONSIDERAZIONI :


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Il Sé è come il soggetto si rappresenta ;

-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Il Sé è , in realtà, l' insieme di molti Sé possibili , a seconda delle circostanze e delle motivazioni particolari

-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Il Sé è una costruzione soggettiva fortemente condizionata "dai modi in cui il soggetto si immagina che gli altri lo percepiscono e lo giudicano"








4.   &n 414g67e bsp;  STORIE E NARRAZIONI


·   &n 414g67e bsp;    Metafora di Bruner della comunicazione come narrazione : il soggetto è un attore che recita una parte (il suo ruolo sociale) partecipando con altri attori ad una rappresentazione teatrale; gli schemi cognitivi che "spiegano" una particolare situazione sono un canovaccio (come egli interpreta la situazione e si comporta di conseguenza) che l' attore usa per recitare "a soggetto" sulla base del suo ruolo e delle "provocazioni" degli altri attori. Da questo canovaccio prende le mosse l' attore per immaginare la trama di cui sarà protagonista , prevedendo cosa diranno o faranno gli altri , anticipando le sue e le altrui risposte .


·   &n 414g67e bsp;    Costruire storie non è dunque un gioco ma lo strumento usato quotidianamente per capire ciò che accade attorno a noi e che non può essere riportato alla routine della quotidianità. Creare una storia permette di dare un significato a ciò che , immediatamente e apparentemente , non sembra averlo .


Ecco come avviene il percorso di interpretazione da parte di un soggetto di un fatto-situazione abbastanza complesso :




Il soggetto isola alcuni segni o informazioni rispetto ai molti possibili che diventano oggetto privilegiato di percezione e li compone in schemi o immagini mentali



La realtà oggettiva si trasforma in realtà soggettiva e il soggetto costruisce un significato che va aldilà delle informazioni raccolte e colora emotivamente quella situazione, anticipando come potrebbe andare a finire quella storia .



Nell' interpretare la situazione e creare una storia , il soggetto mette a punto una trama , dando peso e caratteristiche diverse ai personaggi , ai valori richiamati .


In questo ri-conoscere la validità di trame già conosciute la sua socializzazione gioca un ruolo fondamentale : tra tutte le storie che ha conosciuto alcune , più significative , sono state interiorizzate e ad esse ci si rifà nel momento in cui alcuni elementi di una situazione visiva la ricordano .



Negoziazione : il confronto tra valutazioni (o modi di considerare la situazione) diverse è l' inizio di quel che si definisce "negoziazione" sul significato, quello che può essere accettato da entrambe le parti . . La negoziazione si fonda sul confronto fra significati possibile che nascono da schemi mentali culturalmente accettabili e legittimi anche se diversi nei soggetti .


La negoziazione "non funziona" quando i lettori si riferiscono a significati e valori non condivisi, e cioè non mutuamente comprensibili e/o accettabili . Si ritorna dunque alla razionalità umana : trovare e condividere un significato non è attività astratta della mente ma sempre collegata agli scopi che si prefigge come migliori perché corrispondenti alle motivazioni che il soggetto coinvolto sente come prevalenti in quella particolare occasione.



·   &n 414g67e bsp;    Ogni situazione-testo , per quanto "ambiguo" e "polisemantico" deve comunque essere interpretato per orientare l' agire di chi vi è coinvolto o per indirizzare il giudizio di chi lo legge .


Processo a due vie : gli schemi adottati definiscono la situazione-testo e questi sono alla base di una sua ri-definizione per una eventuale lettura più puntuale . (Esempio : festa noiosa tutto è noioso , gli invitati , le conversazioni ecc.)


Ogni schema iniziale può venire però aggiustato e modificato con il prosieguo e l' approfondimento dell' osservazione . Si arriva così ad una articolazione e aggiustamento dello schema iniziale . In altri casi però lo schema iniziale deve essere modificato profondamente al proseguire dell' osservazione .


In conclusione :


a)   &n 414g67e bsp;  l' osservazione iniziale attiva uno schema provvisorio e aperto ;


b)   &n 414g67e bsp; il quale viene ridefinito e modificato nel corso dell' esperienza fino a mettere a punto quello che viene deportato nella memoria come definitivo e riassuntivo di quell0' esperienza ;


c)   &n 414g67e bsp; lo schema iniziale funziona come "inizio di una storia" secondo un significato che si va costituendo nell' interazione tra osservatore e realtà osservata ;


d)   &n 414g67e bsp; la trama della storia e il significato sono il prodotto di una particolare composizione di frammenti (piccoli fatti) che si ricompongono in una struttura unitaria ed omogenea (la storia che si è vissuta o a cui si è assistito) ;


e)   &n 414g67e bsp; la trama della storia è una traccia su cui "annettere" i significati parziali delle successive osservazioni o come conferma di ciò che si è venuto capendo fin lì o come modifiche (articolazioni e aggiustamenti) che funzionano come possibili articolazioni del "diverso" e del "possibile";


f)   &n 414g67e bsp;  la trama della storia messa in moto dall' osservazione funziona non come guida della "lettura" ma come schema di autonarrazione o di racconto ad altri non presenti e partecipi a cui si vuole riferire ciò a cui si è partecipato o visto o letto .


La lettura di un fatto o di un testo e la progressiva costruzione del suo significato procedono come la trama di una storia che si va costruendo nella mente dell' osservatore . Questa storia è la rappresentazione che l' osservatore-lettore ha di un certo evento o testo e che coincide fino a un certo punto con la realtà e/o con la rappresentazione che ne fanno altri osservatori-lettori , partendo da motivazioni , interessi e competenze differenti .









5. ANCORA SUL "SE' IDEALE"


Il Sé ideale è


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; il prodotto di come si vorrebbe essere e come si crede si dovrebbe essere tenendo conto delle richieste degli altri , degli obblighi della morale o culturali ;


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; una costruzione in continuo divenire tra le "tracce" psichiche ed emotive lasciate dalle esperienze precedenti e i progetti che il soggetto sente o conta di poter mettere in atto : punto delicato d' incontro tra le sue competenze-abilità e gli ostacoli-vincoli posti dal sociale ;


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; la matrice dei "Sé possibili" , difficilmente il soggetto si può realizzare al si fuori o al di sotto delle possibilità che ritiene di poter avere;


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; la parte + nascosta anche al soggetto che si rappresenta non sempre in modo concreto e adeguato ad una particolare situazione , oscillando tra il sogno e il pessimismo ; spesso è la non calibrata autorappresentazione del sé che rende difficile il contatto con gli altri e un comportamento idoneo a quanto richiesto ;


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; la coniugazione continua tra il "sé ideale" come rappresentazione astratta e progetto concreto dello spazio personale che si pensa di poter avere e al ruolo che si ritiene di poter giocare in determinate circostanza .


·   &n 414g67e bsp;    E' nel saper cogliere il nuovo e diverso che si fonda la "capacità cognitiva" del soggetto e il crescere della sua identità personale.


·   &n 414g67e bsp;    Non solo la cultura (ciò che viene dal passato) ma anche la realtà (il presente , ciò che coinvolge il singolo) è un insieme di storie , una grande e continua narrazione . Per questo possono sfuggire molti fatti che non sono compresi malgrado succedano accanto a noi .


Tempesta cognitiva : nei casi di grande coinvolgimento scatta la tempesta cognitiva : l' affollarsi di molti schemi tutti assieme e il contemporaneo emergere di emozioni e sentimenti .


Cultura : l' insieme di tutte le storie narrate da chiunque in qualunque momento storico e che si sono affermate e restate nella memoria collettiva è la cultura di un popolo . E' proprio nel mettere via come "per lui importanti" certe storie che ha appreso o gli sono state raccontate e nel cercare in queste identificaziobi e stimoli che il soggetto costruisce la sua identità ideale .


Il "Sé ideale" non è dunque ideale nel senso del migliore possibile , dei traguardi assoluti da raggiungere : è solo il progetto in cui il soggetto si riconosce tra i molti possibili . Se il soggetto sceglierà , in ogni circostanza , come rappresentarsi e agire, ciò significa che egli tende alla costruzione-definizione di un "Sé ideale".









L' ORGANIZZAZIONE DELLA CONOSCENZA

di Maria Grazia Ferrari


Conoscenza : prodotto di qualsiasi scambio di comunicazione.


·   &n 414g67e bsp;    L' individuo è attivo e mentre produce conoscenza :

-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; partecipa alla costruzione del significato inerente alla propria realtà sociale e culturale ;

-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; attribuisce senso e significati a oggetti/fatti/fenomeni grazie alla propria memoria;

-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; è in grado di esplorare il proprio ambiente e di trovare in esso nuove soluzioni e di orientare il proprio agire secondo scopi "razionali" .


·   &n 414g67e bsp;    La nostra mente tende ad organizzare le informazioni in modo narrativo


·   &n 414g67e bsp;    Gli attributi di fatti/oggetti/fenomeni possono essere organizzati in modo logico-gerarchico , dando origine ai concetti , oppure in modo figurato , e allora abbiamo gli schemi primitivi . La formazione di queste strutture primarie avviene attraverso un processo di categorizzazione . Tra questi processi esiste quello per esemplare : similitudini da ricercare a livello cognitivo tra fatti/oggetti/fenomeni . Le categorie sono flessibili , sfumate, aperte e non rigide .


·   &n 414g67e bsp;    La memoria gioca un ruolo fondamentale nel processo di organizzazione della realtà, dal momento che si parte sempre dal "noto" per comprendere l' "ignoto" .


Script : nasce dall' unione di più schemi : sequenza stereotipata e organizzata di azioni ch si compiono normalmente in determinate circostanze , per raggiungere un determinato scopo . E' come un copione. Gli script servono per :

-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; anticipare un'evento o azione che sappiamo far parte normalmente di eventi o azioni specifiche ;

-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; completare e inferire gli eventi o azioni che non sono esplicitate ;


Piani : quando gli script rimandano a "sceneggiature" che si staccano dal sapere comune e dalle esperienze di vita quotidiana più probabile si parla di piani : un repertorio di informazioni generali che connettono eventi non immediatamente e normalmente correlabili . Es. Giovanni è andato dal medico - grazie ai piani potremmo capire che Giovanni è andato a trovarlo perché suo amico .

















LA COMUNICAZIONE UMANA

di Guido Di Fraia


·   &n 414g67e bsp;    Il pensiero, e dunque la coscienza che lo sostanzia , è un privilegio riservato solo alla specie umana .


Messaggi analogici : segnali che contengono in loro stessi una qualche rappresentazione o immagine del significato a cui si riferiscono . (ad. Es. un disegno , l' abbraccio di una madre ecc.)


Messaggi digitali (o numerici) : messaggi che rimandano ad un sistema codificato e formalizzato dei segni la cui relazione con il significato di cui sono portatori è del tutto arbitraria . (ad es. le parole scritte o dette )


Elementi paralinguistici : tono della voce e accenti dati alle parole .


Prossemica : insieme di regole e strategie comportamentali in base alle quali gli individui agiscono e gestiscono lo spazio che li circonda quando si trovano in presenza dei propri simili .


1)   &n 414g67e bsp; spazio intimo

2)   &n 414g67e bsp; sfera personale

3)   &n 414g67e bsp; sfera sociale

4)   &n 414g67e bsp; zona pubblica


·   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; La comunicazione è sempre un processo , per la dimensione temporale-sequenziale entro la quale si svolge .


·   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; E' attraverso questo continuo "farsi" relazionale che gli esseri umani, con i loro scambi comunicativi , costituiscono e contrattano costantemente definizioni del proprio sé e di quello altrui .




















LA NATURA SOCIALE DEL LINGUAGGIO

di Federico Boni


Il linguaggio è forse il più importante sistema di comunicazione umana , la principale forma di mediazione simbolica attraverso cui si costituisce e si trasmette il significato : è dunque un processo cognitivo e un' attività simbolica.


·   &n 414g67e bsp;    Elementi costitutivi del linguaggio :


fonetica : i suoni


sintassi : i principi che sottostanno all' ordinamento delle forme linguistiche in sequenze accettabili


semantica : il significato


pragmatica : il modo in cui il linguaggio viene usato dai parlanti


·   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Linguistica teorizzata da Chomsky 1969 : possedere un linguaggio significa essenzialmente possedere un sistema di regole che generano una lista di coppie "suono/significato".


·   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; La tesi della relatività linguistica sostiene che è esattamente il linguaggio a determinare forme e modi di pensiero , motivazioni e modelli culturali e quindi le strutture sociali.


·   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Secondo un approccio sociologico tout-court l' acquisizione della competenza linguistica è resa possibile dalla "struttura di intersoggettività" tra parlanti in grado di comprendersi reciprocamente .



·   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; In definitiva il linguaggio costituisce sia il contenuto sia lo strumento più importante della socializzazione e , dall' altra , che la natura stessa del linguaggio è profondamente radicata nel proprio contesto sociale e internazionale .


Teoria degli atti linguistici : enunciare una frase costituisce anche compiere un'azione .

3 tipi atti linguistici :

-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; atto locutorio : la capacità del linguaggio di descrivere stati di cose

-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; atto perlocutorio : produzione involontaria o volontaria di conseguenze sulla situazione

-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; atto illocutorio : affermare o promettere qualcosa , sulla base di regole stabilite convenzionalmente .


Indessicalità : dare per scontato che le persone , in ogni situazione , conoscano il contesto necessario per la comprensione di una qualsiasi cosa particolare .


·   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Un individuo può non trovarsi completamente d' accordo con quanto dice , o non essere l' effettivo responsabile di quanto sta dicendo (speaker Tv) :

animatore : colui che dà senso fisico all' enunciato

autore : che formula materialmente il messaggio

mandante : responsabile da cui proviene effettivamente l' enunciato .



LE TEORIE SUI E DEI MEDIA

di Marino Livolsi


Teorie a medio raggio si limitano a descrivere un particolare aspetto del processo di comunicazione senza avere la pretesa di essere esaustive per quanto attiene alla loro organizzazione , pubblici , effetti .


Le teorie sociologiche sulle comdimass hanno dedicato la loro principale attenzione al problema degli effetti : di come e quanto i media sono responsabili nel determinare valori, atteggiamenti e agire a livello individuale o collettivo .


3 PERIODI DELLA SCANSIONE DEGLI EFFETTI :


1)   &n 414g67e bsp; [1920-50] I media , così efficaci e diretti sono in grado di persuadere larghe masse di spettatori , "convincendoli" sulle posizioni da essi espresse come ad esempio le decisioni politiche .


2) [1960-70] Rifiuto dell' approccio semplicistico precedente ; viene sottolineata l' importanza della capacità-abilità critica dei riceventi che non sono passivi ma attivi nel valutare ciò che i media trasmettono .


2)   &n 414g67e bsp; Si ritorna a sottolineare l' efficacia pesante dei media : l' inarrestabile offerta dei media appiattisce il consumo in quanto i mezzi + di successo vincono su tutti gli altri .


POSSIBILI EFFETTI A SECONDA DEGLI SCHEMI SOCIO-PSICHICI SULLA BASE DELLA DURATA DI ESPOSIZIONE AI MEZZI :


Conoscenze :    immediata

Schemi cognitivi semplici : breve

Credenze collettive di breve durata :  media

Atteggiamenti : media

Rappresentazioni : lunga

Valori :  lunga


·   &n 414g67e bsp;    Può accadere che schemi cognitivi e atteggiamenti emotivi nati nel momento della fruizione televisiva vengono poi utilizzati per considerare la realtà "vera" .



Gli effetti a lungo termine - CULTIVATION THEORY


Pubblicata nel corso degli anni '80 : la tematica degli effetti del sistema dei media sulle culture nazionali è da considerarsi solo da quando la Tv è diventata la fonte prevalente di consumo di informazioni e divertimento da parte di un largo pubblico .


a)   &n 414g67e bsp;  la Tv è diventata presenza massiccia ma invisibile : non fa socializzare;


b)   &n 414g67e bsp; la Tv racconta la maggior parte delle storie alla maggior parte della gente per la maggior parte del loro tempo : confusione realtà/fiction nella costruzione dei valori ;


c)   &n 414g67e bsp; le scelte dello spettatore e i significati che trae da ciò che vede sono viziati dall0 alto consumo dei generi prevalenti dell' offerta televisiva : pochi generi su cui si insiste molto;


d)   &n 414g67e bsp; la ripetizione di certi generi-prodotti finisce per imporre i loro contenuti e le forme in cui sono proposte : modelli di riferimento anche nella realtà ;


e)   &n 414g67e bsp; nel tempo la Tv "coltiva" condivise rappresentazioni del sociale e di certi suoi aspetti in particolare in una prospettiva di omologazione-omogenizzazione;


f)   &n 414g67e bsp;  i contenuti della cultura prevalente sono quelli "mainstream" dell' offerta televisiva ripetuta e insistita; i modi della "presentazione" impongono certi significati che danno il "contesto simbolico" entro cui rifarsi per avere suggerimenti o esempi sulle cose che facciamo o pensiamo :


g)   &n 414g67e bsp; il mainstream dell' offerta televisiva è fatto si spezzoni di particolare appeal che vengono ricomposti in schemi cognitivi o storie che si "connettono" naturalmente per la ripetizione di certe situazioni : rapidità frammenti = rapidità del modo di vivere .


h)   &n 414g67e bsp; il mainstream effect è la grande capacità della Tv di produrre convergenza per un larghissimo pubblico attorno ai contenuti dominanti su cui essa insiste , facendo apparire naturale il mix tra reale e verosimile ma inventato .


Differenza di coltivazione : indice che dimostra come vi è congruenza e consonanza tra rappresentazioni sociali e rappresentazioni mediali da parte dei consumatori di Tv.


·   &n 414g67e bsp;    Alcuni limiti di questo approccio :


a)   &n 414g67e bsp;  non sempre i risultati delle ricerche sono sicuramente e correttamente generalizzabili , ecco dunque una visione parziale e fuorviante .

b)   &n 414g67e bsp; la Tv è la prevalente ma non la sola fonte di informazione e socializzazione che agisce nel sociale .

c)   &n 414g67e bsp; anche il pubblico tende alla diversificazione nel consumo dei media o dei generi televisivi : non tutti vedono le stesse cose , anche se l' interazione dei contenuti ha un parziale effetto omogeneizzante .



TEORIA DELL' AGENDA SETTING di McCombs e Shaw


I mezzi possono influenzare gli atteggiamenti del pubblico rispetto a certi fatti o personaggi , sulla base dell' attenzione che essi vi dedicano in un certo periodo che diventa "guida" dell' attenzione del pubblico. I mezzi ci suggeriscono "intorno a cosa" pensare .


·   &n 414g67e bsp;    Elementi che permettono questo effetto sono lo spazio e il tempo in cui e con cui si trattano certi argomenti . Nella Campagna elettorale , l' insistere su certi argomenti porta tutti i politici a parlare di "quello" . L' agenda dei media influisce sul determinarsi dell' agenda del pubblico e governare la prima significa orientare la seconda .


·   &n 414g67e bsp;    Non sempre "agenda media" = "agenda pubblico" : in Italia i Tg danno ampio spazio alla politica che però non interessa più di tanto .


·   &n 414g67e bsp;    Grandi eventi diventano grandi storie e a questi viene dedicata maggiore attenzione : ormai tutto è "evento" .



TEORIA DELLA SPIRALE DEL SILENZIO di Neumann (1963)


Ricalca la precedente , parte dal presupposto che più i media parlano di certe tematiche , più queste tendono a divenire centrali e a imporsi all' attenzione del pubblico e , al contrario, ciò che non appare sui media tende ad essere ritenuto marginale , poco importante e tendenzialmente delegittimato nella sua rilevanza .


a)   &n 414g67e bsp;  la società moderna tende a relegare in secondo pano le appartenenze di "gruppo" , come quelle di classe , religiose e politiche : l' epoca attuale è quella dell' individualismo .


b)   &n 414g67e bsp; questo timore è ulteriormente aggravato dal costatare come la società tenda ad emarginare i devianti , coloro che non si sono omologati "a quello che fanno tutti".


c)   &n 414g67e bsp; 2 comportamenti sociali : "in pubblico" non si esprimono fino in fondo le opinioni soprattutto quando si sa che non verrebbero facilmente approvate = tutti si allineano . Il secondo comportamento è quello che consiste nell' accettare ciò che è detto dai media come non controvertibile o perché si pensa che sia il prodotto di competenti , o perché quello è il pensiero di "quelli che contano" .


d)   &n 414g67e bsp; le opinioni prevalenti tendono a dominare , mentre quelle alternative tendono a sparire nel silenzio .



TEORIA DEGLI USI E GRATIFICAZIONI


Essa considera non tanto quello che i media fanno alle persone , quanto cosa le persone possono fare con i media . I soggetti sono dunque attivi e non passivi .


·   &n 414g67e bsp;    Tale teoria afferma ce un individuo legge-vede-ascolta quello che in un dato momento soddisfa certe esigenze che nascono sulla base di determinate motivazioni : esigenze che se vengono soddisfatte spingono a comportarsi nello stesso modo nel caso che il soggetto si trovi successivamente in analoghe situazioni .


·   &n 414g67e bsp;    Di norma si utilizza quello che è più facile o accessibile in un dato momento o quello che secondo il soggetto è più adatto a quel particolare scopo . Le esperienze fatte in passato in proposito , sono fondamentali .


·   &n 414g67e bsp;    Le scelte (di consumo) sono fatte tendendo ad avere la massima soddisfazione possibile in una situazione, in un determinato contesto . Questa "soddisfazione" o "gratificazione" condiziona il futuro comportamento dell' attore in occasioni analoghe


La soddisfazione delle proprie motivazioni porta ad un rafforzamento del gusto .





5 TIPI DI MOTIVAZIONI/BISGNO CHE GUIDANO LE SCELTE :


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Divertimento


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Attrazione


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Relax


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Abitudine


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Uso continuativo massiccio



-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Nel costruire il proprio "Sé ideale"si possono trarre stimoli da ciò che si vede-legge-ascolta nei media .



































IL PROCESSO DI COMUNICAZIONE NEI MASS MEDIA

di Marino Livolsi


Il consumo reale di informazione , per quanto alto , è di gran lunga inferiore all' offerta : tutto è spettacolo , anche l' informazione , la politica , la religione , la scienza e il consumo .


FORMULA DI LASWELL


5 items che corrispondono ad altrettanti campi di ricerca empirica :
:

Who   What Whom Where What effects


Who ricerche sulle fonti di emittenza e il loro insieme   [emittente]


What analisi sul contenuto dei diversi media e dei codici utilizzati ;  [messaggio]


Whom analisi dei diversi pubblici dei vari media . [mezzo[


What effects indagini che studiano gli effetti dei media ; [pubblico]


Where indagini sul controllo economico e politico delle grandi emittenti .[effetti-efficacia]


Consideriamo la comunicazione mediale come processo : questo inizia quando :


Processo di ENCODING : Chi lavora in una emittente mette a punto un prodotto o testo come struttura narrativa con dei contenuti , una trama e dei protagonisti : tale prodotto è costituito sulla base di codici linguistici tipici di questo mezzo (modalità di genere, di durata e di collocazione) . Ogni mezzo si rivolge ad un poubblico reale o potenziale , pubblico che deve essere conosciuto nella sua composizione mediante ricerche che lo definiscono In seguito si producono effetti a breve o lungo termine .


·   &n 414g67e bsp;    Le "cues" del testo guidano e orientano il processo interpretativo della gran parte del "lettori o riceventi" .


Processo di DECODING : Il pubblico (da distinguersi tra lettore individuale o collettivo) deve essere conosciuto sulla base del modello "usi e gratificazioni" : particolari motivazioni lo spingono a scegliere un mezzo di cui valuta positivamente contenuti e codici espressivi ., Tale mezzo , con i suoi codici traduce un particolare prodotto/messaggio : è il momento centrale della decodifica , cioè la comprensione di "cosa si dice" e di "come si dice": l' incontro tra testo e lettore e il momento in cui il lettore ne ricava qualcosa . Il prodotto andrebbe riferito all' emittente da considerare come struttura controllata dal potere politico e dal proprietario .


·   &n 414g67e bsp;    Il processo interpretativo è il prodotto dell' incontro tra il testo e i suoi lettori . E gli effetti sono il risultato concreto dell' incontro tra testo e lettori .


Livello denotativo : comprensione superficiale del lettore che si limita a conoscere ciò che il testo vuol significare .


Livello connotativo : sulla base di un continuo processo di inferenza il lettore lega gli elementi del testo a schemi cognitivo-emotivi già sperimentati in precedenza e fatti propri dal lettore .


Making sense : costruire significato è l' esplicazione dell' essere "attivo" da parte del lettore che aggiunge a "mettere nel testo" qualcosa di più o di particolare rispetto alle intenzioni e realizzazione dei suoi autori .


Interiorizzazione dei messaggi mediali : ciò che si vede , legge va a depositarsi nella memoria a lungo termine e si aggiunge nell' archivio delle conoscenze del soggetto e diviene quindi , come tratto costituente della sua personalità o identità. Ciò avviene con due modalità diverse :


1)   &n 414g67e bsp; Ogni nuova acquisizione conoscitiva ed emotiva va a fondersi con quelle che sono le interpretazioni consolidate del soggetto rispetto al reale , al mondo : conoscenze che costituiscono la "lettura del mondo" a cui fare riferimento ad ogni evenienza .


2)   &n 414g67e bsp; Al contrario vengono suggerite letture devianti o divergenti rispetto a quelle fino ad allora condivise dal soggetto-lettore .



































LA PRODUZIONE DELLA NOTIZIA

di Marcello Maneri


Management-Editore : puntano all' aumento degli introiti pubblicitari e all' allargamento del pubblico , funzionale a sua volta alle entrate pubblicitarie .


Direttore responsabile : decide la linea editoriale della testata , rispetto alla quale è formalmente libero da condizionamenti : anello di congiunzione tra azienda e redazione , subendone pressioni da entrambe le parti .


Caposezione e/o caposervizio : organizzano la composizione della propria sezione , attribuisce ai suoi giornalisti argomenti di cui occuparsi .


Inviati : mandati nel luogo in cui si verifica un' emergenza o un evento di particolare interesse.


Commentatori : grandi nomi che redigono editoriali .


Cronisti : specializzati in un settore specifico .


Segreteria di redazione : per le televisioni coordina operativamente le attività di assegnazione troupe e attrezzature .



Le fonti certe e sicure possono garantire :


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Pertinenza presso le sedi istituzionali è rivolta l' attenzione


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Autorevolezza    informazioni precise e data la carica ufficiale serietà


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Produttività    polizia e parlamento possono garantire fatti e dichiarazioni con regolarità


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Economicità    uffici stampa rilasciano comunicati già pronti a diventare notizie .


·   &n 414g67e bsp;    Distinzione degli eventi in base alle circostanze che li rendono disponibili al pubblico :


Routine : maggioranza delle notizie , eventi intenzionali promossi ad eventi pubblici dagli stessi soggetti che le hanno compiute .


Scandali : attività intenzionali che sono però promosse ad eventi pubblici da attori diversi da quelli che ne sono responsabili .


Incidenti : similmente agli scandali sono promossi ad eventi da una persona o un' organizzazione diversa dal responsabile dell' occorrenza la quale non ha natura intenzionale .


Casualità : occorrenze non intenzionali promosse ad eventi da chi le ha compiute , quasi inesistenti nel panorama delle notizie


Pseudo-eventi : eventi pianificati appositamente allo scopo di diventare notizie .



·   &n 414g67e bsp;    Elementi che determinano quando una notizia può venire stampata/messa in onda e diffusa:


1)   &n 414g67e bsp;  Frequenza : più simile la frequenza evento a frequenza mezzo , + probabile che l' evento sia trasformato in notizia da quel mezzo ..


2)   &n 414g67e bsp;  Soglia


3)   &n 414g67e bsp;  Non ambiguità : dall' interpretazione chiara


4)   &n 414g67e bsp;  Significatività : deve essere comprensibile all' interno dei riferimenti culturali del pubblico


5)   &n 414g67e bsp;  Consonanza : consonante alle aspettative = maggiore facilità di registrazione


6)   &n 414g67e bsp;  Inaspettato :


7)   &n 414g67e bsp;  Continuità : un evento diventato notizia continua ad essere considerato buona notizia per un pò


8)   &n 414g67e bsp;  Composizione : la soglia necessaria a registrare un evento come notizia si abbasserà se gli eventi della sua categoria sono stati rari nel corso della giornata .


9)   &n 414g67e bsp;  Riferimento a nazioni d' élite


Riferimento a persone d' élite


Personificazione : più un evento può essere ricondotto alle azioni di specifici individui , + è facile che diventi notizia .


Negatività



·   &n 414g67e bsp;    Operazioni nel confezionamento della notizia :


a)   &n 414g67e bsp;  Selezione


b)   &n 414g67e bsp; Inquadramento


c)   &n 414g67e bsp; Distrosione












IL PROCESSO DI PRODUZIONE DELLA TELEVISIONE

di Daniela Cardini


Produttore : sconosciuto al pubblico televisivo . La produzione di un programma tv è il risultato di un equilibrio delicatissimo fra aspetti progettuali e contenutistici ed il rispetto assoluto di esigenze molto precise in termini di tempi , cosi e investimenti .


Produttore capo : è in diretto contatto con i responsabili di rete


Produttore esecutivo : si occupa di tutta l' organizzazione concreta delle fasi di realizzazione


Direttore di Produzione : anello di congiunzione tra reparto produttivo e reparto creativo .



Programmi in elettronica : programmi trasmessi simultaneamente al loro effettivo svolgimento e programmi mandati in onda , senza modifiche , alcuni minuti dopo il loro svolgimento .. [Talk Show , Sit Com , Soap opera , Notiziari ]


Programma su pellicola : programma ripreso su pellicola o nastro magnetico mediante l' uso di una sola telecamera , sia in esterni , sia in studio : il girato viene successivamente riordinato e montato per dare origine al prodotto finale . [Fiction di prima serata , reportage di cronaca , documentari]


Programmi segmentati : inserti di breve durata che possono essere girati sia in elettronica che su pellicola ma che vengono comunque filmati in anticipo rispetto alla loro messa in onda . èMagazines , Previsioni meteo] .

























LE FASI DI REALIZZAZIONE DI UN FILM

di Federica Villa



Inquadratura : rappresentazione in continuità di un certo spazio per un certo tempo .


Messa in scena : elementi profilmici , la scena , gli attori destinati ad essere ripresi .


Messa in quadro : modalità tecniche di ripresa e le diverse possibilità di resa cinematografica degli elementi profilmici .


Spazio In : porzione di realtà ripresa nell' inquadratura.


Spazio Off : porzione di spazio momentaneamente esclusa dall' inquadratura .


Spazio Over : sonoro e le voci fuoricampo.




































IL RAPPORTO TESTO-LETTORE

di Saveria Capecchi


·   &n 414g67e bsp;    Testo e lettore sono intrinsecamente legati : il testo ha bisogno dell' intervento attivo del lettore che ne "analizzi" , ne faccia emergere i significati : il lettore è guidato dal testo nel processo di costruzione di senso e dovrà tener conto delle restrizioni delle interpretazioni possibili inscritte nel testo .


Testo : porzione finita del flusso comunicativo composta da un insieme di enunciati/messaggi, mentre i lettori o le lettrici sono le persone che "leggono, comprendono e determinano" un determinato testo ..


L' attenzione della comunication research posta sulla relazione testo-lettore è relativamente recente .


·   &n 414g67e bsp;    Tra emittente e destinatario non si ha solo lo scambio di informazioni , quanto di significati


Significante : parte espressiva di un segno (per es. suono della parola)


Significato : associato al significante , sta ad indicare l' oggetto a cui il significante si riferisce ..


Codificare : o "mettere in codice" , significa assegnare a un sistema si significanti , un sistema di significati . De-codificare è compiere l' operazione inversa .


·   &n 414g67e bsp;    Nell' "Encoding/Decoding model" , Hall , parla di 3 ipotetiche modalità di decodifica i "posizioni" assunte dal lettore nei confronti di un testo :


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; POSIZIONE DOMINANTE-EGEMONICA (accordo con le intenzioni e le idee dell' emittente inscritte nel testo)


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; POSIZIONE NEGOZIATA (né in accordo , né in disaccordo ma "contrattata")


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; POSIZIONE DI OPPOSIZIONE (in disaccordo con le idee e le posizioni dell' emittente)



Lettore modello : lettore ideale che , possedendo gli stessi codici e competenze a cui si riferisce l' autore , ne comprende "perfettamente" le intenzioni/idee e "legge" il testo nel modo in cui è stato progettato per essere letto .


Lettore empirico : si sforzerà di adeguarsi al lettore modello per comprendere meglio il testo , ma al tempo stesso confronterà i codici/competenze immessi nel testo con i propri codici/competenze, dando al testo la propria soggettiva interpretazione .


Autore modello : colui che effettivamente genera un testo


Autore empirico : "voce" che si manifesta come strategia narrativa, come insieme di istruzioni che ci vengono impartite ad ogni passo e a cui dobbiamo ubbidire quando decidiamo di comportarci come lettore modello .



Testi chiusi : testi che prevedono teoricamente una sola giusta interpretazione e lo si deduce dal fatto che mettono in evidenza una lettura preferita o "dominante".


Testi aperti : testi che generativamente , fin dalla loro produzione/creazione , prevedono più interpretazioni possibili da parte del lettore , fino a incentivare i molteplici punti di vista .


Nella maggior parte dei casi i testi hanno una natura polisemica ovvero molteplici significati e molteplici livelli di significati .


·   &n 414g67e bsp;    Le interpretazioni di un testo , per essere "corrette" devono essere sostenute e confermate dal testo : criterio di economia : l' interpretazione corretta è anche quella più economica , la più immediata e ovvia secondo il senso comune .


Nell' analisi del rapporto testo-lettore è opportuno tener presente questi elementi :


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Nel testo è inscritta la storia della sua produzione e creazione

-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Ogni testo per essere meglio compreso e interpretato richiede che il lettore abbia determinate competenze e , nel caso non le possieda , deve procurarsele

-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Ogni lettore e ogni lettrice ha una certa età, razza , vive in un certo luogo , ha una certa istruzione ecc.

-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Bisogna tener presente il contesto e le modalità di fruizione (dove ? , quando ? , in che epoca ? , con chi ? , con quanta attenzione ?).


·   &n 414g67e bsp;    Dal modello comunicativo informazionale si passa al modello semiotico-informazionale , cioè un modello che tiene conto del passaggio di informazioni da una fonte a un destinatario passivo a un modello che attribuisce un ruolo attivo al destinatario nel processo di costruzione di senso di un testo .



















IL LINGUAGGIO TELEVISIVO

di Daniela Cardini


Narrazione : insieme di sequenze , azioni , luoghi e personaggi articolate in modo logico secondo il registro temporale e ordinate secondo la successione di causa ed effetto


La televisione costruisce un metaracconto composto da una molteplicità di frammenti , a loro volta articolati in forma narrativa (i programmi per esempio) .


Serialità : prodotto dell' alternanza fra ripetizione e variazione e la sua funzione consiste nel rassicurare il destinatario stimolandone al tempo stesso la curiosità e l' attenzione .


Genere : principio ordinatore , una pratica sociale che tenta di sistematizzare l' ampia gamma di testi e significati che circolano nella nostra cultura e che risulta utile sia per i produttori dei testi stessi sia per il loro pubblico . Di conseguenza il genere si configura come un insieme di norme che conferiscono al testo una precisa fisionomia .




































GLI EFFETTI DEI MEDIA

di Guido Di Fraia


·   &n 414g67e bsp;    Le conoscenze che noi tutti condividiamo sulla realtà del mondo , come pure gran parte dei nostri frammenti di sapere , apparentemente più personali e idiosincratici , hanno spesso un' origine mediale .


Senso comune : insieme delle certezze tacite e indubitabili che ciascun componente di un gruppo condivide con i suoi simili . Ciò che conta nelle vite degli individui e delle società non è la verità , ma ciò che , collettivamente e convenzionalmente si ritiene tale .


Il significato più profondo e funzionale del senso comune è di essere strategia conoscitiva capace di semplificare la realtà e rendercela comprensibile in modo cognitivamente poco dispendioso .



TEORIA DELLE RAPPRESENTAZIONI SOCIALI


Proposta da Moscovici , sulla base della "rappresentazione collettiva" di Durkheim : convinzione dell' impossibilità di isolare il pensiero e la conoscenza umana dal meta contesto sociale in cui gli individui agiscono .


Rappresentazione sociale : forma di conoscenza , socialmente elaborata e condivisa , avente un fine pratico e concorrente alla costruzione di una realtà comune ad un insieme sociale . Sono strutture socio-cognitive che consentono agli individui e ai gruppi da cui sono state elaborate , di far corrispondere ad un concetto un' immagine e viceversa.


·   &n 414g67e bsp;    In questa teoria , l' attività di ricostruzione figurativa della realtà viene attribuita all' oggettivazione che, insieme all' ancoraggio è ritenuta il processo generativo delle rappresentazioni sociali .


Oggettivare : trasformare contenuti astratti in qualcosa di "quasi concreto" , traducendo in questo modo "ciò che è nella mente, in qualcosa che esiste nel mondo fisico" ..


La personificazione e la figurazione sono le 2 principali modalità attraverso cui il processo può realizzarsi .


-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Personificazione : un fenomeno o oggetto sociale è sintetizzato e reso concreto attraverso l' immagine e il riferimento ad un personaggio rappresentativo dello stesso ;

-   &n 414g67e bsp;   &n 414g67e bsp; Figurazione : si f riferimento sl tentativo di condensare" in immagini semplici , sistemi concettuali anche molto complessi e altamente astratti .


Inserzione sociale : si fa riferimento alla specifica collocazione relazionale e sociale all' interno della quale gli individui sono inseriti : collocazione che ne influenza inevitabilmente la percezione e la conoscenza del mondo.





L' affinità che lega le rappresentazioni sociali con il contenuto dei media si traduce, sul piano dinamico , in una sorta di rapporto osmotico , tale per cui gli elementi iconici e concettuali presenti nei testi mediali tendono a trasferirsi all' interno delle rappresentazioni sociali , e viceversa , aspetti di queste ultime tendono a trovare spazio e risonanza all' interno dei contenuti veicolati dai media .


Media più che "costruttori diretti" di rappresentazioni sociali straordinario e infinito repertorio di immagini e concetti a cui i diversi gruppi sociali attingono , ciascuno con le proprie specifiche modalità , per l' elaborazione delle rispettive rappresentazioni sociali


Dispersione dell'informazione : con questa definizione si fa riferimento alla situazione, sempre più diffusa nella società fortemente mediatizzate, nella quale gli individui vengono a disporre di informazioni e conoscenze che sono , al tempo stesso, ridondanti e insufficienti rispetto ad un certo aspetto della realtà.


Rappresentazioni mediali : configurazioni rappresentative di un certo fenomeno presenti nella totalità delle produzioni mediali di un certo periodo e contesto ambientale o in sottocampioni osservabili dello stesso .





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