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L'INFANZIA E L'ADOLESCENZA - Sviluppo fisico

psicologia



L'INFANZIA E  L'ADOLESCENZA


Sviluppo fisico

Il cervello di un bambino è una macchina in continua evoluzione. Le circa cento miliardi di cellule nervose sono già pronte alla nascita e sono "geneticamente programmate" per far funzionare il cervello prima ancora che sia completato, sviluppandolo ulteriormente nel corso del tempo. Già pochi mesi dopo la nascita vi è un'enorme attività cerebrale e si creano un'infinità di connessioni tra le varie cellule. Alla nascita tali connessioni sono, in media, 2500, ma a due anni arrivano a essere 15000 - 18000, il doppio che nell'adulto. Durante la prima infanzia quindi il cervello crea molte più connessioni di quante siano necessarie. Questo spiega la grande flessibilità di apprendimento del bambino, che può imparare contemporaneamente più lingue, mentre nell'adulto, le cui connessioni nervose sono già definite, l'apprendimento di 828f55i una lingua straniera è molto faticoso. Tale ricchezza cerebrale spiega come il neonato possa imparare la cultura di qualsiasi tipo di società e come sia in grado di recuperare più facilmente danni provocati da traumi e malattie.

Ogni tipo di esperienza (suoni, immagini, odori, sapori, emozioni) orienta lo sviluppo del cervello del bambino, attivando solo alcuni tipi di tali connessioni tra i neuroni e non altre. Le connessioni che vengono attivate più frequentemente si mantengono e si rafforzano, mentre le altre finiscono per andare perse. È perciò importante che le esperienze dei primi anni di vita siano ricche e varie, perché così si forma un cervello più efficiente. Tra i due e tre anni e la pubertà, le cellule cerebrali eliminano gran parte delle connessioni, conservando solo quelle che sono state utilizzate più spesso e la cui utilità è stata dimostrata dall'esperienza.




Sviluppo dello scheletro e dei muscoli

La mano, il polso, la caviglia e il piede hanno tutti meno ossa alla nascita rispetto all'adulto. A un anno il polso ha solo tre ossa rispetto alle nove dell'adulto. Il cranio del neonato, per poter sopportare le forti pressioni a cui è sottoposto durante il parto, è costituito da ossa tra loro separate da spazi chiamati fontanelle. Tali spazi vengono rimpiazzati da tessuto osseo in un periodo che va dai 12 ai 18 mesi. L'indurimento e il rafforzamento delle ossa sono indispensabili per le conquiste motorie del bambino, come quella si riuscire a stare seduto o di andare a carponi.


Sviluppo motorio

Il neonato, pur essendo dotato di buone capacità sul piano della percezione e dell'apprendimento, non è autonomo nei movimenti. I principali progressi relativi a tale autonomia nei movimenti sono:


Diventare capace di manipolare oggetti e utilizzare strumenti

Il bambino a tre - quattro mesi riesce a toccare, più o meno casualmente un oggetto a lui vicino ma non ancora ad afferralo. La capacità di percepire si sviluppa molto prima della capacità di agire. I muscoli delle braccia si sviluppano prima di quelli delle mani e all'inizio toccare e afferrare sono capacità ben distinte. Oltre alle mani il lattante utilizza la bocca con cui valuta la forma e la consistenza degli oggetti. Quando il bambino impara a stare seduto, le sua capacità manipolative si affinano: può afferrare, esplorare, gettare lontano gli oggetti a lui vicini. Così oltre a scoprire la relazione causa-effetto, si rende conto delle dimensioni dello spazio circostante, come la vicinanza e la lontananza. Il bambino impara poi a opporre l'indice al pollice e, in tal modo, riesce ad afferrare oggetti piccoli e anche molto piccoli.


Diventare capace di spostarsi nello spazio camminando (deambulazione)

Molti bambini, prima di iniziare a camminare, riescono a spostarsi autonomamente da una zona a un'altra (locomozione) attraverso il movimento carponi. Il bambino va lasciato gattonare: è un'importante esperienza per lo sviluppo mentale, per l'acquisizione delle relazioni spaziali (lontano, vicino, sopra, sotto, accanto) e per le relazioni causa-effetto. Andando a carponi il bambino ha la testa a circa 20 cm dal pavimento, la sua visione parte da mezzo metro consentendogli una percezione più ampia dello spazio. Appena riesce ad alzarsi in piedi procede appoggiandosi all'adulto o agli oggetti della casa. Poi intorno al tredicesimo mese procede da solo.

Dall'ambiente dove il bambino cammina vanno eliminati tutti gli oggetti pericolosi per permettergli di arricchire le proprie esperienze in condizioni di sicurezza. Tra i quindici e venti mesi il bambino impara a correre e ad arrampicarsi con una certa destrezza.


Sviluppo fisico e motorio nella seconda e terza infanzia

Nella seconda infanzia (che va dai due ai sei anni), i cambiamenti fisici subiscono un rallentamento rispetto alla prima infanzia. Fra i due e tre anni il bambino mangia da solo impara a svestirsi e vestirsi. È molto importante farlo giocare in spazi aperti e ampi dove può liberare la propria naturale esuberanza e avere relazioni sociali con altri bambini. A cinque-sei anni ha raggiunto una notevole indipendenza, gioca con la palla, utilizzando le mani e i piedi, può iniziare alcune attività sportive. La maggior parte delle abilità motorie vengono acquisite entro i primi sette anni di vita.


Sviluppo fisico e motorio nell'adolescenza

Importanti trasformazioni psicofisiche avvengono con la pubertà. Per pubertà di intende l'insieme delle trasformazioni corporee e fisiologiche che avvengono con la maturazione delle gonadi e l'inizio della funzione sessuale. Abbiamo la comparsa delle mestruazioni nelle femmine e la produzione di spermatozoi nei maschi. Iniziano a manifestarsi in entrambi i sessi i caratteri sessuali secondari. L'adolescenza comprende la fascia di età tra i dodici e i venti anni periodo in cui si verificano anche importanti mutamenti sul piano psicologico e sociale. L'adolescente cresce per alcuni anni da 8 a 15 cm l'anno, poi peso e altezza aumentano lentamente fino a raggiungere le dimensioni definitive. Le mani e i piedi raggiungono per primi la dimensione adulta, seguiti dalle braccia e dalle gambe, il tronco è la parte che cresce più lentamente. Il rafforzamento dei muscoli e delle ossa rende gli adolescenti più forti nel giro di alcuni anni.


Ripercussioni psicologiche della crescita fisica

La maggiore o minore precocità dei cambiamenti della pubertà e dell'adolescenza esercita un'influenza considerevole sul modo in cui la ragazza o il ragazzo percepiscono il proprio corpo. I ragazzi con sviluppo precoce sono avvantaggiati da un corpo già adulto, i ragazzi con sviluppo tardivo si sentono frustati dal confronto con i coetanei. Le ragazze con sviluppo precoce possono giungere impreparate al menarca e sviluppare un'immagine negativa del proprio corpo, considerandosi, per esempio, troppo grasse. In questo delicato periodo alcune adolescenti possono sviluppare gravi disturbi alimentari, come l'anoressia nervosa provocando un ostinato rifiuto di una normale e regolare assunzione di cibo, oppure, la bulimia nervosa caratterizzata da ricorrenti episodi in cui il soggetto mangia in modo incontrollato e impulsivo grandi quantità di cibo per poi vomitare.




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