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La Pubblica Amministrazione turistica - La Direzione generale per il turismo

turismo



La Pubblica Amministrazione turistica


Nel periodo tra le due guerre iniziò a maturare una maggiore consapevolezza del ruolo che il turismo poteva svolgere nell'economia nazionale.

Nonostante alcune parti del paese accogliessero un numero abbastanza elevato di presenze internazionali, vi erano luoghi assolutamente privi di alberghi in grado di soddisfare anche una clientela più esigente, sopra 737d39h ttutto nel Sud e in Sicilia, e mancava una formazione per gli operatori del sistema. L'industria turistica nel suo complesso sembrava ancora nella fase dell'infanzia, il mondo stava cambiando, il turismo d'élite era ormai superato e una nuova competizione si stava aprendo sul fronte del turismo internazionale. L'Italia doveva prepararsi rendendo fruibili le numerose bellezze artistiche e promuovendo l'immagine del paese all'estero rendendo di moda una vacanza nelle sue località balneari o montane.

Per quanto riguarda il turismo nazionale, la situazione non era delle migliori: gran parte del ceto medio non era mai andato in vacanza e poco diffusi erano i viaggi alla scoperta delle regioni italiane, chi frequentava le stazioni balneari non si spostava molto dalla città di origine.

Da questo punto di vista gli anni Venti e Trenta segnarono un punto di svolta poiché il ceto medio cominciò ad "andare in ferie", rafforzando la domanda interna e permettendo all'offerta di diversificarsi per adattarsi alla domanda.



Quindi nonostante l'arretratezza del paese s'intravedevano possibilità di sviluppo e per questo, molti si convinsero che lo Stato dovesse intervenire direttamente in questo settore.

L'organizzazione turistica ha registrato negli anni un'evoluzione legata ai cambiamenti della società e del fenomeno turistico.

Come risultato di questa evoluzione, oggi i principali organi di programmazione e governo del sistema turistico sono:


A livello internazionale

L'Organizzazione Mondiale del Turismo

È stata fondata nel 1925 per il coordinamento delle politiche e la promozione del turismo, ha sede a Madrid. Vi partecipano oltre 150 stati membri e più di 300 membri associati in rappresentanza del settore privato, del turismo scolastico ed e educativo, delle istituzioni locali di promozione turistica.

L'Italia ha aderito all'organizzazione nel 1978.


A livello nazionale

La Conferenza Stato- regioni

La Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome è un organo collegiale dello Stato italiano finalizzato alla collaborazione istituzionale tra lo Stato e le autonomie locali. Quest'organo è stato riconosciuto per la prima volta il 12 ottobre 1983, da un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. La Presidenza è affidata proprio al Presidente del Consiglio, mentre Vicepresidente è il Ministro degli Affari regionali. La Conferenza è composta dai Presidenti di Regioni E Province autonome, e possono partecipare alle sue riunioni i Ministri interessati ai temi trattati come anche i rappresentanti di amministrazioni dello Stato e di Enti pubblici. Non si tratta di un organo con competenze specifiche in campo turistico, in quanto essa ha lo scopo di raccordare la politica del governo e delle regioni, permettendo quindi una collaborazione tra l'amministrazione centrale e le amministrazioni locali e la partecipazione delle regioni alle scelte del governo nelle materie di interesse comune.

La Direzione generale per il turismo

La legge 135/2001 ha attribuito al Ministero delle attività produttive le funzioni e i compiti riservati allo Stato in materia di turismo, tra cui in particolare:

il coordinamento degli interventi statali connessi al turismo;

l'indirizzo e il coordinamento delle attività promozionali svolte all'estero;

la rappresentanza in sede di Consiglio dell'Unione europea in materia di turismo;

vigilanza ed erogazione di incentivi alle imprese turistiche e di contributi agli Enti;

sviluppo di progetti con enti pubblici e privati per promuovere la qualità del sistema turistico;

elaborazione e diffusione della Carta dei diritti del turista, contenente informazioni sui diritti del turista e sulle procedure cui egli può ricorrere in caso di inadempienza contrattuale dei fornitori dell'offerta turistica;

organizzazione, ogni due anni, della Conferenza nazionale del turismo che ha lo scopo di esprimere indicazioni relative alle politiche turistiche favorendo il confronto tra le istituzioni e i soggetti operanti nel settore;

gestione del Fondo nazionale di garanzia per il consumatore di pacchetti turistici e del Fondo di rotazione per il prestito e il risparmio turistico al fine di erogare prestiti turistici a tassi agevolati e favorire il risparmio turistico delle famiglie e dei singoli con un reddito al di sotto di un limite prefissato


Enit

Nato nel 1919, l'Ente Nazionale italiano per il Turismo è lo strumento primario per realizzare le politiche di promozione dell'immagine turistica dell'Italia e di supporto alla commercializzazione dei prodotti turistici italiani nel mondo, qualificandosi anche come riferimento per azioni istituzionali mirate nell'ambito comunitario ed internazionale. Le attività attraverso le quali l'Enit persegue i suoi scopi istituzionali sono le seguenti:

orientare l'offerta turistica nella scelta dei mercati, sia tradizionali che emergenti, attraverso l'elaborazione del Piano nazionale promozionale triennale e dei relativi piani esecutivi annuali, da sottoporre all'approvazione del Ministero vigilante;

coordinare e realizzare programmi comuni con le Regioni e partecipare ai progetti integrati di promozione dotando le Regioni stesse di una struttura e di  una rete internazionale al loro servizio;

assistere e sostenere il sistema delle imprese turistiche nella commercializzazione dei prodotti da vendere all'estero e che necessitano di spazi commerciali, sedi espositive, workshop d'affari, opportunità di partecipazione a manifestazioni;

attuare forme di collaborazione con gli Uffici della rete diplomatici- consolare e con le altre rappresentanze italiane all'estero;



partecipare con altri enti e società anche private alla promozione del turismo, a garanzia di una maggiore economicità e funzionalità della sua azione.

L'attività dell'Enit è diretta fondamentalmente a due categorie di utenti:

la domanda collettiva organizzata dagli operatori italiani e stranieri del settore: tour operators ed agenzie di viaggio;

la domanda individuale composta da centinaia di milioni di cittadini esteri, utenti potenziali od  attuali, dei servizi turistici italiani.

L'Enit opera con una sede centrale a Roma e una rete di 24 sedi estere di cui 14 in dodici paesi europei e 10 in otto paesi extraeuropei.


Aci

L'Automobile club italiano è un ente pubblico non economico senza scopo di lucro, che istituzionalmente rappresenta e tutela gli interessi generali dell'automobilismo italiano, del quale promuove e favorisce lo sviluppo.

Benché le sue finalità non siano direttamente turistiche, la rilevanza dell'uso dei mezzi di trasporto su strada a fini turistici ha fatto sì che la vigilanza su tale ente sia svolta direttamente dalla Direzione generale per il turismo presso il Ministero per le attività produttive.


Cai

Il Club alpino italiano è un ente pubblico a struttura associativa che ha lo scopo di promuovere l'alpinismo e ogni sua manifestazione, compresi lo studio e la conoscenza della montagna e la difesa dell'ambiente naturale montano.


A livello regionale

La regione

I compiti regionali in materia turistica sono:

programmazione, promozione e incentivazione del turismo regionale;

difesa del territorio e valorizzazione del patrimonio naturale, artistico e culturale;

realizzazione di Piani regolatori urbanistici per la localizzazione equilibrata delle imprese turistiche e di opere e servizi funzionali allo sviluppo dell'attività turistica;

programmazione, coordinamento e realizzazione di manifestazioni culturali, artistiche e sportive;

individuazione dei Sistemi Turistici locali introdotti dalla legge 135/2001, ossia « contesti turistici omogenei o integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall'offerta turistica integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche, compresi i prodotti tipici dell'agricoltura e dell'artigianato locale, o dalla presenza diffusa di imprese turistiche singole o associate ».


Le Aziende di promozione turistica

Sono organismi dotati di autonomia operative e gestionale. Si occupano di:

promozione delle risorse turistiche locali;

attuazione di manifestazioni, spettacoli e iniziative di interesse turistico;

informazione e accoglienza di turisti, con l'istituzione di uffici di informazione e di accoglienza turistica denominati Iat;

cura dei rapporti di collaborazione e di reciproca informazione con i Comuni e gli altri enti locali


A livello comunale

Associazioni Pro- Loco

Sono libere associazioni di privati che cercano di promuovere, senza finalità di lucro, le risorse naturali, artistiche e culturali delle località ove sorgono.

L'iscrizione all'albo comporta l'ottenimento di "contributi" finanziari finalizzati all'espletamento delle attività ritenute meritevoli.











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