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" Il turista è colui che si sposta dal luogo di residenza in un altro per motivi diversi dal quello di lavoro"
Per avere a che fare con un turista bisogna svolgere uno studio sui suoi meccanismi interiori, sulle sue reazioni riguardo a ciò che gli viene offerto. Sono conoscenze utili all'operatore turistico, sia per la sua preparazione professionale, sia per un corretto approccio con le persone che dovrà incontrare nel vasto mondo del t 121d34b urismo.
Lavorare nel settore turistico significa essere perennemente a contatto con persone diverse, perciò bisogna sempre tenere conto dei loro campi intellettivi o percettivi e dei campi emotivi o affettivi. Bisogna avere presente che, ogni persona parte da un suo quadro conoscitivo interiore e conosce per mezzo di categorie che si è elaborata, agisce dai suoi sentimenti interiori e dalla risonanza affettiva che i rapporti con le persone suscitano.
Un turista richiede un'analisi molto curata, poiché è una persona che presenta alcune particolarità dipendenti proprio dal fatto di voler fare turismo. Perciò, in molte situazioni può presentarsi come una persona insicura. È una "sfiducia" che deriva dal doversi spostare dal luogo abituale di residenza, che comporta dover lasciare la sicurezza della propria casa, dei propri confort, delle proprie abitudini, entrando in una condizione di insicurezza nella quale mancano tanti riferimenti. Lo stato d'animo del turista viene maggiormente condizionato dall'ambiente esterno; guerre, attentati terroristici, incidenti aerei, epidemie, terremoti: sono fattori negativi che accrescono l'insicurezza interna della persona che vuole fare turismo. Perciò le persone tendono ad andare in posti dove possono, almeno in minima parte, sentirsi "a casa". Questo è uno degli obiettivi che un'impresa turistica mira: accoglienza. È il caso del tour operator "Valtur" che recentemente ha aperto villaggi all'estero apposta per turisti italiani: destinazioni balneari sulle coste del mediterraneo (quindi poco lontano dal nostro Paese), prevalenza della cucina italiana su quella del luogo (un'altra strategia per far sentire un turista comunque a casa), personale italiano o bilingue con alta preparazione professionale, strutture fatte "su misura" per famiglie, coppie e single, ecc.
Un altro motivo di insicurezza è quello relativo all'utilizzo dei mezzi di trasporto, che può dar luogo a svariate sensazioni ed emozioni. La più rilevabile è sicuramente la paura. In particolare, il mezzo aereo è quello che ad alcune persone crea situazione di ansia, con manifestazioni che possono arrivare fino al panico ed influenzare negativamente anche il gruppo che viaggia insieme. Una persona che sta male non può certo fare una vacanza soddisfacente e, inoltre, può creare problemi al gruppo. Lo stesso discorso può essere fatto per la sistemazione nelle strutture ricettive, con tutti i disagi che possono derivare da cause impreviste relative a disservizi o a causa di forza maggiore. Il turista, mentre è in viaggio, ha bisogno di nuove sicurezze. È ciò che si aspetta dall'operatore e che l'operatore deve essere in grado di dare. Le sicurezze possono essere date dalla perfetta esecuzione tecnica e dall'impeccabile professionalità del personale. In particolare:
Sicurezza nella prenotazione dei servizi e dei corrispettivi costi, così come la sicurezza nel mezzo di trasporto, nella struttura ricettiva e nei servizi di accoglienza e di accesso;
Garanzia di servizi di qualità;
Tranquillità finanziaria;
Presenza di un accompagnatore o di personale preparato tecnicamente, ma anche disponibile all'ascolto e a provvedere, nel limite del possibile, alle necessità immediate e impreviste.
L'ORGANIZZAZIONE DEL VIAGGIO
Ognuno di noi ha bisogno di "staccare la spina" per un periodo che varia da persona a persona, ma il tempo d'organizzazione di un semplice viaggio può arrivare addirittura ad un anno. In questo modo, le persone vincono le difficoltà del proprio lavoro quotidiano e delle relazioni non sempre piacevoli che si hanno in un ambiente obbligato. Alcune volte però, come nel caso del viaggio di nozze, ci si può attendere da anni di vivere un momento unico ed indimenticabile ella propria vita in una località da sogno. Però la vacanza non è solo investimento in termini di tempo, ma anche in termini di risorse finanziarie. I viaggi vacanza non costituiscono una spesa di poco conto. Se si viaggia in coppia o in famiglia, la spesa và moltiplicata per il numero dei componenti. È ovvio, perciò, che le attese di vacanza gratificante sono rafforzate dalla consistenza dell'investimento che si effettua. La vacanza si svolge in una o più località, abitate da popoli con la loro storia, la loro cultura, le loro abitudini, il loro linguaggio. Tutto ciò ha un impatto psicologico non indifferente nei riguardi del turista. Molto dipende dalla sua preparazione culturale ed ideologica.
Dal punto di vista culturale possiamo parlare del turista colto e di quello incolto: il primo è desideroso di vedere, approfondire, chiede spiegazioni ed esige un'alta preparazione da parte dell'accompagnatore o dell'operatore; mentre il secondo può dare luogo ad una ammirazione acritica per tutto, oppure può dimostrare di non aver colto assolutamente nulla del valore di quello che vede.
Dal punto di vista ideologico, possiamo avere persone libere mentalmente, capaci di accettare le diversità, gli usi ed i costumi, le razze e le etnie che si incontrano; oppure è possibile avere di fronte persone che affrontano qualsiasi realtà in base a preconcetti.
MOTIVAZIONI CHE SPINGONO A VIAGGIARE
Secondo le dottrine psicologiche più accreditate, si può affermare che la motivazione a fare qualcosa derivi da un bisogno. Il bisogno ha una sua componente biologica o fisiologica ed una componente indotta o culturale.
Il bisogno turistico si può definire come lo stato psicologico di inquietudine, originato da una pluralità di motivi, che può trovare la sua fondamentale e naturale condizione di soddisfazione nella pratica del turismo. In altri termini, il bisogno turistico è lo stato di insoddisfazione tipico delle persone costrette a vivere i ritmi della civiltà industriale, che suscita il desiderio di viaggiare, di evadere e di trascorrere le vacanze lontano dall'ambiente abituale.
Ne consegue che i bisogni possono essere così raggruppati:
Bisogni di carattere soggettivo psichico ed intellettuale, cioè esigenze di natura culturale, di conoscenze, di relazioni e confronti con altri costumi altre civiltà ed altri popoli, esigenze spirituali e religiose che non possono essere soddisfatte localmente;
Bisogni di carattere soggettivo psico - fisiologico, cioè necessità di riposo e svago di ricreazione e di rigenerazione psico - fisica;
Bisogni di carattere oggettivo cioè il bisogno di diversificare l'ambiente, di evadere dalla città per vivere anche temporaneamente in spazi liberi ed aperti.
In sostanza il bisogno turistico prova soddisfazione nelle risorse naturali, ambientali, culturali ed organizzative esistenti nelle località verso cui si orientano flussi turistici; è evidente che la natura, l'ampiezza e l'intensità di tali bisogni sono variabili da persona a persona, e possono essere avvertiti in modo diverso, da tutti e da ciascuno, o possono essere peculiari di determinate società e ambienti culturali.
BISOG NO DI RIPOSO
indubbiamente legato ai ritmi della vita umana, e diventa un motivo per fare turismo. È possibile sintetizzarlo come:
Ricerca di un luogo o una struttura per poter riposare e scaricare la tensione accumulata (da qui deriva la comparsa dei centri termali, le strutture sportive sempre più frequenti nelle strutture ricettive);
Voglia di evasione dalla vita domestica e lavorativa;
Ricerca di sollievo mentale e distensione (in alcuni alberghi di categorie superiori, sono presenti le beauty - farm che danno la possibilità ai clienti di rilassarsi facendo un massaggio o passare del tempo in sauna).
IL BISOGNO DI BENESSERE
legato alla salute, ma anche al desiderio di prevenzione riguardo a malattie e all'invecchiamento. In sintesi:
Ricerca di luoghi di cura e di rigenerazione psichica e fisica;
Ricerca di area salubre e clima temperato.
IL BISOGNO DI RITROVARE LA PROPRIA APPARTENENZA
quello che spinge gli immigrati a ritornare per le vacanze nei luoghi d'origine. È anche ciò che spinge un certo numero di persone a fare agriturismo residenziale. Alcune indagini, infatti, affermano che l'agriturismo residenziale è praticato da persone provenienti dalle aree metropolitane e che possiedono il livello culturale elevato. Esse ricercano il mondo agricolo, come l'immagine di un mondo non stressante e non inquinato. Idealizzano il passato e la immediatezza dei rapporti con le persone e con la natura.
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