La fine dell'UEO

politica

La fine dell'UEO.

L'Unione dell'Europa Occidentale (UEO), creata cinque anni prima del Mercato comune, è la sola organizzazione del continente competente in materia di difesa. Totalmente indipendente dall'Unione Europea (UE) è sempre rimasta nel limbo della storia: "For many years after NATO's creation, WEU (=UEO) played little part in European security. The last of the day was 525f53f defence and deterence in an East-West context, and that was pre-eminently NATO's job".257

Negli anni di fine Guerra Fredda, tuttavia, l'UEO ha avuto un periodo di febbrile attività, durato quasi un decennio. Ricordiamo la sua direzione nelle operazioni di sminamento dello Stretto di Ormuz (1987-1988), di imbargo maritttimo e di sminamento del Golfo (1990-1991), di controllo delle sanzioni imposte alla Serbia sul Danubio e in Adriatico (1993-1996) e sulla creazione di una polizia croato-musulmana a Mostar in Bosnia (1993-1996).258

Successivamente, però, questa operosità si bloccò improvvisamente, sino a dimostrare tutta la sua inerzia proprio in occasione della crisi del Kosovo. I ministri degli Stati membri, riunitisi a Brema l'11 e 12 maggio 1999, decisero di sciogliere l'UEO nella UE, operando un trasferimento completo di competenza (in verità del tutto virtuali) in materia di crisis management e di pianificazione militare.259 Ciò era in qualche modo già in nuce nel Trattato di Amsterdam, preconizzando operazioni militari "a guida UE" (e non più UEO) e progettando politica estera e di sicurezza comune (PESC).

fonte:limes260

Alla luce di queste nuove evoluzioni, in occasione del vertice della NATO (aprile 1999 - Washington) si è stabilito di incrementare l'effettiva consultazione, cooperazione e trasparenza tra NATO e UE, ponendo quest'ultima nella condizione di poter accedere liberamente alle risorse della NATO per condurre le proprie operazioni.

Le prime difficoltà che questa "nuova UE" deve affrontare riguardano la neutralità di quattro dei suoi Paesi membri - Irlanda, Austria, Svezia e Finlandia - che, infatti, non hanno mai fatto parte né dell'UEO, né della NATO. Infine, la Turchia, membro della NATO, "associata" dell'UEO, ma perennemente in attesa di entrare nell'orbita UE.

Il problema degli squilibri tra potenza militare americana ed europea, dunque, non incide - come ha affermato il ministro della Difesa tedesco Rudolf Scharping - nella forza degli Stati Uniti, ma nella debolezza degli europei; problema a cui occorre porre rimedio al più presto. E per far questo occorre la volontà e il coraggio di riconoscere e dichiarare apertamente i propri interessi e i propri limiti (per trovare una soluzione comune per farvi fronte), altrimenti si continuerà a scegliere di "non scegliere" e di continuare a discutere in eterno, ma il tanto sospirato equilibrio all'interno della NATO resterà sempre e soltanto un'utopia.

---