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Il tipo ideale di burocrazia di W. - Il problema della burocrazia dopo Weber

politica



Il tipo ideale di burocrazia di W.

I tipi ideali di Weber sono delle costruzioni mentali, dei concetti astratti elaborati prendendo spunto dalle realtà verificate empiricamen te selezionando i dati significativi. È un concetto limite, utile al fine di eseguire delle comparazioni, non ha alcuna rilevanza etica e non ha nulla a che vedere con la perfezio ne e la desiderabilità. Partendo da una classificazione sui tipi puri di potere (carismatico, tradizionale e legale) W giunge a delineare le caratteristiche peculiari della buro crazia, considerata l'apparato ammi nistrativo tipico del potere leg 444e46e ale. Elementi tipici della burocrazia sono: il principio della competenza di autorità definite (stabile divisio ne e adempimento regolare dei compiti); il principio della gerarchia degli uffici; il segreto d'ufficio; la preparazione specializzata dei funzionari; l'esercizio dell'attività a tempo pieno. Queste caratteristiche producono delle conseguenze sulla posizione che i funzionari occupano all'interno dell'organizzazione e nella società. L'ufficio è una professione che richiede un corso di studi per prepararsi allo svolgi mento dei compiti qualificati, accesso alla carica per concorso, dovere di fedeltà all'ufficio. L'acquisizione di un prestigio di ceto, strettamente collegato alla qua lifica che si riveste. La durata vitalizia della carica e quindi la possibilità di carriera. Lo stipendio monetario fisso e il non possesso degli strumenti di lavoro. Per W la società va verso una sempre maggiore burocratizzazione per 2 motivi: la superiorità tecnica della burocrazia rispetto alle amministra zioni preburocratiche e l'avvento della democrazia di massa, per cui il principio di uguaglianza risulta incompatibile con l'esistenza di privilegi e della responsabilità solo di fronte al sovrano e non di fronte alla legge.




Il problema della burocrazia dopo Weber.

Per W non è possibile concepire le organizzazioni razionalmente orien tate a un fine se non come burocra zie. Egli inoltre studia le organizza zioni avendo riguardo al senso che le persone che vi lavorano o che vengono a contatto con esse attribuiscono alle loro azioni. Questo metodo è però insufficiente a spiegare l'effetto complessivo delle azioni sociali nelle organizza zioni. Dopo W l'approccio funziona

listico allo studio delle organizzazio

ni consente di mettere in rilievo l'esistenza di funzioni late nti, contrapposte a quelle manifeste, e di una pluralità di modelli burocratici. MERTON evidenzia appunto l'esistenza delle funzioni la tenti. Egli recupera la dimensione weberiana dell'agire individuale, messa da parte dal funzionalismo forte. Per Merton le funzioni latenti sono quelle non volute né ammesse dai membri che fanno parte del sistema, esse possono essere sia po sitive che negative. Possono inoltre essere positive per alcuni e negative per altri, nonché diventare manifeste in un secondo tempo. Per Merton il perfetto funzionamento della burocrazia può essere interpretato in termini negativi. L'attenersi scrupolosamente alle pro cedure è causa di mancanza di elasticità nell'applicazione delle norme. Inoltre la burocrazia è ostile a qualsiasi tipo di cambiamento e di fende ad ogni costo i propri interessi, a scapito del perseguimento degli scopi originari. Si crea poi un inevitabile tensione tra il funzionario e(fedele alle norme impersonali ed astratte) e l'utente (che vorrebbe maggiore attenzione per il suo caso specifico)

SELZNICK evidenzia in particolare il ruolo svolto dalle "for ze tangenziali" (interne e esterne) nell'influenzare la vita dell'organiz zazione. Rileva inoltre l'importanza della cooptazione, soprattutto quella informale, per l'innesco del proces so degenerativo, che è quindi imputabile a forze esterne all'orga nizzazione stessa. Il pessimismo di Selznick è in parte attenuato dalla previsione del ruolo di guida del leader nella determinazione degli scopi dell'organizzazione e nella creazione del consenso della base che per Selznick è un presupposto indispensabile per raggiungere quegli scopi. GOULDNER critica il modello weberiano perché minato dalla contraddizione tra i principi di competenza e di disciplina. Introduce la pluralità dei modelli burocratici. Per Gouldner esistono almeno 2 tipi di burocrazia. Nelle situazioni più povere di contenuti professionali vige un modello basato sul principio di disciplina, in quelle più ricche basato sul princi pio di competenza. Egli esamina inoltre il ruolo delle norme, indispensabili all'interno di un'orga nizzazione per combattere l'apatia dei dipendenti. Esse possono operare per coercizione o per consenso. Incrociando questo concetto con la dicotomia dirigenza

operai si ottengono 3 diversi model li normativi: la burocrazia apparen te, la burocrazia rappresentativa e la burocrazia impositiva.


Breve definizion di funzionalismo

Il funzionalismo è l'analisi dei feno meni culturali e sociali avendo riguardo alle funzioni che essi svol gono in un sistema socio culturale. Esiste un f. forte (Parsons), una concezione organicistica secondo cui la società sarebbe dotata di mec canismi per automantenersi in equilibrio, per cui ogni forma di conflitto è da considerarsi una patologia; e un f. debole (Merton) che sostiene che le funzioni sono una caratteristica non necessaria delle istituzioni sociali e che non sempre concorrono al mantenimen to dell'ordine sociale esistente, po tendo essere anche disfunzioni. Nel f. debole viene poi recuperata la dimensione soggettiva dell'agire individuale che nel f. forte è subordinata alle funzioni svolte dalle istituzioni.  




I tipi di burocrazia di Gouldner

Gouldner parte da una critica al modello weberiano di burocrazia che vede al suo interno il conflitto tra i principi di competenza e di di sciplina. Egli teorizza l'esistenza di almeno due modelli governati da questi due principi. Ad un primo in cui vige il principio di disciplina corrispondono i lavori più poveri di contenuti professionali, mentre quelli più ricchi rispondono al principio di competenza. Gouldner si spinge oltre questa distinzione in dividuando tre differenti modelli normativi: la burocrazia apparente (si ha quando sia la direzione che i dipendenti hanno un atteggiamento di indifferenza nei confronti di una norma imposta da un'autorità esterna al sistema); la burocrazia rappresentativa (quando sia la direzione che i dipendenti sono d'accordo sull'osservanza di una norma); la burocrazia impositiva (quando direzione e dipendenti si trovano su posizioni opposte. Le norme sono imposte da una parte contro la volontà dell'altra. È una situazione potenzialmente conflittua le perché il rispetto della norma si ottiene con la minaccia di sanzioni o di agitazioni).


Crozier e la burocrazia

Crozier utilizza il termine burocra zia nel suo significato peggiorativo di apparato lento, complicato e po co efficiente. Per Crozier quello che interessa l'analisi sulla burocrazia sono le strategie che i soggetti adottano nei rapporti reciproci nel quadro delle regole formali dell'or ganizzazione. Infatti, all'interno dell'organizzazione si formano de gli spazi interstiziali dove dei sog getti riescono ad esercitare alcuni micropoteri su altri soggetti. Quanto più è rigida la gabbia burocratica, tanto più gli atti umani che sfuggono alla predeterminazione delle norme assumono il significato di libertà e potere. Per Crozier il potere è il controllo dei margini di incertezza nelle relazioni col prossimo. Esso è tipico, ad esempio, dei ruoli per i quali sono richieste determinate competenze. Chi occupa quei ruoli utilizza tale potere per "contrattare" la sua partecipazione all'organizzazione ed ottenere maggiori ricompense. L'incapacità di trasformarsi è una prerogativa della burocrazia.

Mentre l'organizzazione è immobile e rigida, la società cambia. Anche la

burocrazia quindi ad un certo punto deve cambiare, perché inadatta a soddisfare le mutate esigenze della società. Il cambiamento è tutt'altro che graduale. Esso avviene per crisi. Le potenzialità creative degli individui vengono allo scoperto. Il potere politico è costretto ad attuare una riforma, imposta dall'alto, che soddisfi le nuove esigenze. La buro crazia riformata riprende a funzionare fino all'avvento di una nuova crisi. Per Crozier come per Weber la società va verso una sempre maggiore razionalizzazio ne. Ma questa coincide con la deburocratizzazione, obiettivo rag giungibile grazie alle tecnologie informatiche che consentono velo cità ed efficienza, e alla crescita culturale della società civile che rende l'uomo capace di svolgere lavori stimolanti e complessi.

L'amministrazione pubblica di un paese ne rispecchia fedelmente i tratti caratteristici della società e della cultura.









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