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La scarica del condensatore |
Se ora vogliamo scaricare il condensatore, basterà porre le sue armature in cortocircuito. Questo si ottiene chiudendo l'interruttore s e ponendo una resistenza R nulla. In questo modo il condensatore si scaricherà istantaneamente ripor 818c22i tando a 0 la tensione tra le sue armature. |
Clicca sull'immagine per lanciare la simulazione. Devi però installare prima i tre files come spiegato nell'introduzione. |
Se però si lascia la resistenza R = 10.000 W del circuito di prima, le cose cambiano. La tensione ai capi di C diminuisce esponenzialmente. In altri termini C si scarica con la stessa costante di tempo t di prima. |
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L'equazione che dà il valore dell'andamento della tensione ai capi di C durante questa nuova fase è sempre la stessa. dove Viniz stavolta non è 0 ma 10V perché il condensatore non era scarico, ma carico a 10V. |
Vfin stavolta non sarà 10V ma 0 perché è questa la tensione che vede ora il condensatore. Consideriamo infine t = 0 l'istante iniziale per questo nuovo processo (di scarica). Con queste premesse, dall'equazione precedente possiamo calcolare quanto vale la tensione ai capi di C in qualsiasi istante. |
Per esempio:
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La chiusura dell'interruttore s seguita dalla chiusura di s , equivale a fornire una tensione Vi(t) di questo tipo: |
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che, volendo, può essere periodica |
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L'andamento della tensione ai capi di C sarà: |
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Questo, naturalmente, se la costante di tempo t è abbastanza breve in modo che quando sono trascorsi 5t l'impulso d'ingresso sia ancora alto (o ancora basso). Se invece t è grande, l'andamento sarà del tipo di quello mostrato in figura: |
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In altri termini, C non fa in tempo a caricarsi a 10V, che deve scaricarsi a 0V. Quello appena visto è il più semplice circuito CR, formato da un'unica resistenza R. Possono essercene degli altri, tutti comunque con le stesse caratteristiche. |
Le uniche cose da controllare con molta attenzione sono: La resistenza equivalente che vede il condensatore (e quindi la t di carica o scarica) e la tensione equivalente che vede lo stesso condensatore. Entrambe equivalgono a quelle che si ottengono applicando il teorema di Thévenin. |
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