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La pittura italiana del duecento
Nel quadro artistico del duecento il divario tra l'espressività scultorea e l'espressività 747j97h pittorica è enorme.
Nasce l'affresco: una nuova tecnica che consente al colore di durare di più, in quanto è parte del muro.
Sull'intonaco fresco viene steso il colore secondo delle partizioni giornaliere, che se guardiamo attentamente sono visibili in tutti gli affreschi.
Il colore steso sull'intonaco umido subisce un processo chiamato carbonatazione e il colore diventa una sola cosa con il muro.
Si diffonde l'iconografia profana, che contribuisce al rinnovamento pittorico in atto.
Si sente forte l'influenza della pittura bizantina, della quale viene evidenziata la componente classicista, ovvero i cromatismi accesi e la ieraticità delle figure.
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