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LA VITA QUOTIDIANA A VENEZIA NEL SECOLO DI TIZIANO DI ALVISE ZORZI

storia dell arte



LA VITA QUOTIDIANA A VENEZIA NEL SECOLO DI TIZIANO  DI ALVISE ZORZI



VENEZIA E L'EUROPA NEL SECOLO DI TIZIANO


1492 Scoperta dell'America

1494 calata del re di Francia, Carlo VIII

1498 le navi del re di Portogallo al comando di Vasco de Gama doppiano il capo di Buona Speranza e raggiungono il Malabar. E la fine del secolare monopolio, quello delle spezie, le preziose mercanzie che hanno fatto Venezia straricca

1499 la duplice sconfitta navale subita dalla flotta veneziana a causa dei Turchi Ottomani nelle acque del Pelopponeso. La Serenissima perde le due fortezze di Modone e Corone , quel che è ancora peggio è la perdita della sua fama di invincibilità sui matri , già intaccata dalla perdita di Negroponte , 30 anni prima



il 1500 sarà un eccezionale periodo per la fioritura delle arti: è il secolo oltre che di Tiziano, del Tintoretto, del Veronese, del Sansovino e del Palladio

1509 la disfatta di Agnadello, la perdita di tutta la terraferma veneta: la lega di Cambrai

Padova è assediata, l'imperatore Massimiliano è costretto a levare l'assedio da Padova, Andrea Gritti, provveditore, riesce a salvare Venezia.

Venezia riesce a sconfiggere i collegati di Cambrai e a sostnere una lunga campagna militare contro la Spagna e gli Imperiali, è ancora considerata una potenza mondiale, mentre via via che il secolo avanza si troverà condotta alla dimensione di potenza italiana, ricca, politicamente agguerrita, ma del tutto secondaria riaspetto alle potenze internazionali, che si vanno formando per esempio la Spagna dell'Imperatore d'Asburgo, il pallido imperatore del quale Tiziano fissa più volte le fattezze devastate da una senescenza precoce



1490 /92 nasce Tiziano: in questo periodo lo STATO DA TERRA della Serenissima va dall'Adda all'Isonzo, sarà così fino al 1797

lo STATO DA MAR comprende l'Istria, la Dalmazia, le isole Ionie, poste su quello che era chiamato il Golfo di venezia, poi l'isola di Creta, le isole Cicladi, le Sporadi nell'Egeo, e nel 1489 acquista pieno possesso dell'Isola di Cipro.

Nello stato da tera le frizioni più gravi Venezia le ha con il papa, che esercità la sua sovranità su Ferrara e Bologna, nonché dalle Marche alla Romagna,

Nello Stato da Mar Venezia il problema maggiore viene dai Turchi: Mehemet II, il conquistatore che ha preso Costantinopoli nel 1453, si era impossessato anche della più fertile colonia veneziana, l'isola di Negroponte, l'Eubea.

1498 1502 guerra contro i Turchi

1570 Selim vorà impadronirsi di Cipro, e ci riuscirà, ma pagherà con la catastrofe di Lepanto.




LA CITTA ED I SUOI ABITANTI


La città non presenta muraglie di difesa

Eccezionalità urbanistica della città è indiscussa fin dall0'inizio della sua storia, costruita sulle "acque salse" descrizione sanudiana del 1493 è pari alle descrizioni che si ritrovano nei teleri dei maestri del Rinascimento italiano, Carpaccio, Gentile Bellini, Mansueti, Bastiani

Venezia nel 1500 contava 150.000 anime

La città è divisa in 6 sestieri, tre al di qua, 3 al di là del Canal Grande, ma quello di Santa Croce, che comprende anche l'isola di Murano è a cavallo tra l'estremità del canale. Nel sestiere di Castello sorge la cattedrale di Sam Pietro, lungo la fondamenta che va da San Marco all'estremità del sestiere, dorgevano le chiese di Sant'Antonio e San Nicolò, dove ora vi sono i Giardini della Biennakle, e palazzi e convent, sono ormeggiate e vengono costruite numerose navi.Nel sestiere di San Marco vicino al Palazzo Ducasle la Basilica, dove il Dogre e la Signoria assistono agli uffici divini e dove si conserva il celebre tesoro. Sulla facciat della Basilica i 4 Cavalli portati da Costantinopoli, nella Piazzetta le colonne di Marco e Todaro, la Zecca, i magazzini del frumento, il campanile

Dlla piazza diparte la Marzaria, che giunge fino al ponte di Rialto, rifabbricato più volte, di legno, levatoio nel mezzo, per far passare il Bucintoro quando un ospite illustre viene accompagnato dal doge al palazzo del duca di Ferrar, usato come foresteria di stato: ai piedi del ponte il Fondaco dei Tedeschi. iL ponte verrà poi costruito alla fiine del secolo in pietra

Il sestiere di San polo, la chiesa affaciata su un campo molto grande, il fondaco della fariba sul Canal Grande, ma soprattutto Rialto, l'isola dove si trovano le banche, dove si svolgono le contattazioni più grandi

Qui sono le rive per scarico delle legne e dei vini, le botteghe e gli alberghi, qui sono opulenti mercati, Pescaria, Ewrbaria, Beccaria,

Presso la chiesa di San Giovanni la pubblica scuola di filosofia e sotto alcune Hostarie, il luogo dove stavano le meretrici

l chiese a Venezia sono 137, 33 i monasteri dei frati e 31 quelle delle monache, i canonici di San Marco sono 24 e quelli di Castello 12

traghetti sono molto più numerosi di oggi e si attraversa pagando un bagatino

quella di Marin Sanudo è una Venezia prevalentemente gotica, il palazzo più bello dopo quello del doge è quello CORNER  a San Maurizio, già dei Malombra. Ma già nella sua descrizione fa capolino la architettura nuiova, quella del Rinascimento.

Nel sestiere di Cannaregio 1481 89 si è costruita nel nuovo stile la Chiesa dei Miracoli da Pietro Lombardo

Alla fine del 1400 l'architettura di Venezia si stava man mano modificando: le case sono grandi e alte, di buona pietra e quelle antiche tutte dipinte, quelle ormai già costruite ersno con la facciata in marmo di pietra d'Istria con grandi pezzi di serpentino e di porfido

L'architettura veneziana del Rinascimento cerca nei marmi policromi, incrostati nelle facciate di pietra d'Istria, un arricchimento cromatico che non la faceìva sfigurare rispetto a quele in cotto degli ediici gotici, rilevate, da intonaci dipinti a colori vivaci, con una netta prevalenza nelle sfumature di rosso

1500 grande pianta prospettica del Barbari: vengono evidenziati i maggiori monumenti dell'arte gotica e molti prodotti della fioritura architettonica rinascimentale

nuova facciata di San Zaccaria

la fiancata di palazzo Zorzi a San Severo

il campanile di San Pietro di Castello

la scuola Grande di San Marco del 1485

la torre dell'Orologio


UNA CITTA IN TRASFORMAZIONE


RIALTO: il centro delle attività economiche

San Marco: il centro della vita politica, sociale e religiosa qui si svolgono le solenni liturgie del potere e le pompose manifestazioni della religiosità ufficiale

Vi si svolgono gli atti di giustizia

Esplodono le manifestazioni di dissenso

Le elezioni ed i funerali dei dogi

A Carnevale ci si diverte

1496 LA PROCESSIONE DELLA CROCE del Bellini

dimore dei Procuratori di San Marco

Ospizio Orseolo fondato prima del 1000

La Piazza era selciata in cotto di pietra a segni geometrici, c'erano ancora però a quell'epoca avanzi di vigne ed anche di una latrina pubblica con annesso deposito di spazzatura

1504 tutto viene tolto

1503 pili di bronzo di Alessandro Leopardi vengono piazzati di fronte alla Basilica

ai pittori Lazzaro Bastiani e BenedettoDiana viene conferito l'incarico di dipingere le 3 bandiere di zendado

il campanile: viene restaurato da Bartolomeo Bon, e nel 1513 viene collocato l'angelo d'oro

le Procuratie Vecchie vengono ricostruite

1505 Fondaco dei Tedeschi

1523 sale al dogado Andrea Gritti

in questo periodo la febbre edilizia riprende

1529 viene nominato Proto Jacopo SANSOVINO che è operoso in ogni parte della città

i suoi due GIGANTI in vetta alla scalone costruito da Antonio Rizzo

interviene nella sala dello Scrutinio

progetta la SCALA D'ORO, condotta poi a termine dallo Scarpagnino

nel compleso di Piazza San Marco e nella Piazzetta che la sua personalità si inserisce e si evidenzia:

l'elegante facciata di San Genìminiano, punto di raccordo fra le procuratie Vecchie e Nuove, armonioso pendant rinascimentale allo sfolgorio della basilica bizantina

la loggetta ai piedi del campanile, decorata con statue da lui stesso scolpite

la Libreria di San Marco, monumento alla cultura, voluto dalla Signoria x ospitare i codici donati alla Repubblica dal Cardinale Bessarione, e raccordata con la mole severa della Zecca, monumento alla prosperità finanziaria della Repubblica

la costruzione della LIBRERIA fu una vicenda molto travagliata: in seguito al crollo del soffitto l'arcchitetto si trovò privato della sua carica di Proto, e fu costretto a ricostruire a sue spese la parte crollata dell'edificio

Ma i suoi modi influenzarono a lungo l'architettura veneziana

La sua personalità artistica si impone anche sul Canal Grande dove egli costruisce un palazzo per la famiglia Dolfin e dove al posto di quello gotico incendiato nel 1532 fabbricherà per i Corner il più imponente dei palazzi che si specchiano sul Canal grande: Corner della Ca' Granda

nel corso del secolo altri prestigiosi palazzi si inseriscono n3el paesaggio urbano:le grandi casate che hanno comperato a caro èrezzo cappelli cardinalizi ai loro rampolli vogliono edifici grandiosi che possano competere con quelli dei grandi cardinali romani
- Michele Sanmicheli, Veronese, autore di opere militari, costruisce casa Grimani, nel 1500 uscirà da questo casato il doge Matrino

Andrea Palladio : il suo contributo al paesaggio è determinate: la sua architettura trionfa sullo scenario più celebre e prestigioso, quello del bacino di San Marco, con la facciata della chiesa di San Giorgio Maggiore e del Redentore, del complesso delle Zitelle

Entra in Palazzo Ducale con la progettazione della zona ded9icate alle maggiori funzioni di rappresentanza, la sala delle 4 Porte, l'Anticollegio, il Collegio, più il soffitto della Scala d'oror Sansoviniana

singolarità topografica della città. I campi con le vere da pèozzo,le chiese, i 450 ponti, le isolette fatte dalla natuira e dall'uomo

Il Palazzo ducale devastato da un incendio nel 1577 ultimo e più micidiale degli incendi

1483 dopo questo incendio era stata costruita l'ala rinascimentale e costata allora più di 100.000 ducati e la sala del Maggior Consiglio decorata dai Bellini, Paradiso dei Guariento

la città non è più gotica anche se di gotica conserva numerose testimonianze, tutte però arricchite dalle numerose opere dei pittori e degli scultori contemporanei

le architetture moderne si sono moltiplicate, i 4 palazzi principali del Canal grande sono:

il Loredan a San Marcuola

il Grimani a San Luca

il Dolfin a San Salvador

il Corner a San Maurizio



dai teleri del 1500 riprendiamo le maggiori caratteristiche della città.

Pittoreschi comignoli a tronco di cono rovesciatao

I camini in cotto

Il verde era ancora bbastanza dioffuso: le ortaglie dei conventi, orti e giardini privati, nelle aree periferiche della città, tra San Geremia e San Giobbe, quello dei Malombra, dei Gonella,

oltre ai terreni vacui alla Giudecca e nelle adiacenze dell'Arsenale, dove era vietato costruire per motivi di sicurezza, c'erano al margine della lagunarive e spaigge fangose, vasti terreni adibiti a depositi i legnami ed a usi industriali, i macelli dei bovini, e degli ovini, i bersagli dei balestrieri e dei bombarfdieri, i Campi per il gioco del pallon, e per quello della racchetta

non tutti i campi erano pavimentati e ce n'erano molti di erbosi: orti e giardini abbondavano a Murano, luogo di villeggiatura per tutto il 1500 . A ndrea Navagero vi aveva piantato un orto botanico, il primo in Europaq: Là Veronese affrescava il Palazzo dei Trevisan

le calli

le salizzade furono selciate per prime di mattoni, i masegni entrano in uso ai primio del 1600

abbandono dei cavalli all'inizio del XV secolo

dalla preminenza della via d'acqua deriva la frontalità che è caratteristica della città e dei suoi palazzi


UNA CITTA VARIOPINTA


Venezia era la terza città in Europa e la seconda in Italia nel 1500 per il numero della sua popolazione: 150.000

Carpaccio e Gentile Bellini hanno dato ampio spazio ai forestieri, soprattutto orientali, Turchi ed Egiziani dai grandi turbanti, che conferivano una nota esotica, non meno dei vogatori negri arrampicati sulle poppe delle gondole



Vesti

la veste consueta dei patrizi, degli avvocati, dei notai, dei medici, degli speziali, dei mercanti e dei borghesi in generale era la TOGA O DOGALINA, cioè la veste talare nera dalle maniche  a comeo, gomito, strette ai polsi e rigonfie ai gomiti, così da poter tenere nel rigonfiamento la penna, il calamaio, la borsa, arricchita durante l'inverno da bordure e foderature di martora, di faina, di volpe, di lupo cerviero, o addirittura di zibellino, i magistrati più importanti vestivano pani coloratissimi.

I Consiglieri ducali, i 3 Capi del Consiglio dei X, gli Avogadori del Comun, e il Cancelliere Grande portavano TOGA SCARLATTA

I Procuratori di San Marco, titolari della dignità più elevata dopo quella dogale portavano portavano la togs di un ROSSO PURPUREO, con amplissime maniche alla DUCALE, che sfioravano quasi terra

I Membri del Collegio l'avevano VIOLACEA

La STOLA, o BECCHETTO, striscia di panno ricadente sulla spalla faceva parte dell'uniforme patrizia, era :

di VELLUTO per i senatori,

di pesante DAMASCO intessuto d'oro per i cavalieri detti della Stola d'oro: la loro era l'unica onorificenza concessa ai patrizi

il CLERO partecipava a questa festa di colori e non solo monaci  e frati, che indossavano gli abiti dei ripsettivi ordini religiosi, ma anche i sacerdoti secolari, ai quali i decreti del Concilio di Trento renderanno obbligatorio nella seconda metà del 1500 l'uso dell'abito talare, e via via entrerà in uso la veste nera dei sacerdoti romani, ma tra i quali parroci e canonici si fcevano notare per le vesti azzurre i primi, paonazze i secondi, con cinture dorate o argentate, strette in vita.

La PRETINA prendeva il suo nome dall'abito ecclesiastico, un abito lungo, sorta di zimmarra affibbiata fino alla cintura, portata anche essa da persone di qualità

La ROMANA, era lunga fino a terra, unisex, aperta davanti, nera, usata per ricevimenti o cerimonie non troppo solenni, si chiamava così anche il manto degli ammiragli

Cesare Vecellio, nei suoi Habiti descrive il vestiario dei personaggi che possiamo riconoscere nei teleri di Carpaccio

Elemento fondamentale del vestiario erano le calze, in realtà calzebrache aderentissime a spicchi di colori diversi, indossate dagli uomini di ceto diverso

Più tardi entreranno in scena i CALZONI dello stesso colore del giubbone, di linea affusolata, a coscia di pollo fino al ginocchio, dove le calze si legavano con nastri variopinti sopra i cosciali, o sottobraghesse,, di lino, di tela o di zendado

Zipponi o giubboni terminati a punta sul ventre, leggermente imbottiti, con maniche affusolate, adorni di merletti

In testa berretti di velluto a tegame rovesciato

Sulle spalle il tabarro o cappa oppure il cappotto, che altro non è che una cappa corta come il gabbano che non è altro che un soprabito corto

Velo nero che scendeva sulle spalle o zendà, telero del Miracolo della Croce Gentile Bellini ci mostra Caterina Cornaro accompagnata da una schiera di dame dal seno stretto in un farsetto, la ricchissima acconciatura



DUCATO D'ORO pesava 3,56 grammi d'oro fino

100.000 ducati avrebbero il valore di sei miliardi e cinquantadue milionui di lire


scollature profondissime delle dame


cappelli biondi che viene oggi chiamato biondo Tiziano, venivano tinti : le lunghe capigliature al sole, stesi sulle ali della solana, un cappellone di paglia a tese molto larghe per proteggere il viso, ma priva di cupola


Sedute sulle terrazze o su quei ballatoi sporgenti, ALTANE, vestite dell'abito leggero chiamato schiavonetto, lo specchio in mano per sorvegliare le tonalità, bagnavano continuamente i cappelli con una spugnetta intinta in diverse sorti di acque appositamente preparate per accelerare e intensificare l'imbiodimento

le pettinature diventavano via via sempre più bizzarre, dal 1580 in poi si affermano quelle a mezzaluna e quelle a corna

le donne del 1500 danno tanta importanza alla biancheria: il pesante busto di ferro viene sostituito con stecche di legno o di osso

le claze sono ricamate, le pianelle di legno sono intarsiate di avorio e ricoperte di velluto,

gli zoccoli sono l'elemenyto più bizzarro dell'abbigliamento femminile, gli altissimi zoccoli di legno rivestiti di pelle, di velluto, di raso, di panno d'oro fino a 50 cm che conferiscono alle donne veneziane del 1500 una statura gigantesca e un asso tentennante e sulle origine dei quali, attribuite alla necessità di non insudiciarsi nella mota, o di salire o scendere più agevolmente di barca sulle rive sempre bagnate




LE ISTITUZIONI


IL MAGGIOR CONSIGLIO


Venezia è una repubblica aristocratica

1297 SERRATA DEL MAGGIOR CONSIGLIO ha attribuito il diritto a far parte di quella assemblea esclusiva solo coloro che ne erano già stati membri negli ultimi 4 ani, o avevano potuto dimostrare che ne erano stati membri il padre o l'avo o i loro discendenti

1381 un nuovo gruppo di famiglie ha potuto accedere al Maggior Consiglio per meriti acquisiti nell'ultimo mortale affrontamento con Genova

1506viene emanato il decreto che impone a parroci di notificare all'ufficio degli AVOGADORI DEL COMUN le nascite dei figli dei nobili

1526 un altro decreto ordina a tutti i patrizi che prendono moglie di presentarsi entro un mese all'Ufficio degli Avogadori del COMUN accompagnati dalla fidanzata e da 4 familiari che testimonino sotto giuramento che il padre o l'avo della sposa non esercitino l'arte meccanica ..

i registri delle nascite e dei matrimoni trascritti dagli AVOGADORI costituiscono il LIBRO D'ORO del patriziato

a 20 anni i maschi nati da matrimonio registrato nel Libro d'oro sono tenuti a provare la loro filiazione legittima, dopodichè diventano membri del Maggior Consiglio al compimento del 25 anno di età, a meno che non abbiano estratto prima a sorte una palla dorata dall'urna nel giorno di Santa Barbara

Godono di pienezza dei diritti politici

149 casate patrizie elencate dal Sanudo nel 1512

i Membri del  Maggior Consiglio sono tutti uguali

il Maggior Consiglio è l'assemblea sovrana, depositaraia e fonte di ogni potere, cui spettano l'approvazione definitiva delle leggi e l'elezione di tutte le altre assemblee politiche e giudiziarie, nonché di gran parte delle magistrature centrali e dei reggimenti vale a dire i governatori o rettori nel doinio di Terraferma o di quello da Mar, nonché delle criche navali, da sopracomito, o comandante di galera.

Il Maggior Consiglio si raduna almeno una volta alla settimana, preferibilmente la DOMENICA POMERIGGIO

La CONVOCAZIONE è annunciata al suono di una delle campane di San Mrco, la cosidetta TROTTIERAS, si chiamava così perché a Venezia, si andava ancora a cavallo, al suono dei rintocchi i nobili mettevano i cavalli al trotto

I figli del Doge non possono entrare nel Maggior Consiglio se non al compimento dei 30 anni

MASTABE o tribunale sopraelevato e appoggiato alla parte di fondo sotto la figurazione del Paradiso del Guariento sostituito dopo l'incendio del 1577 con la tela del Tintoretto con il medesimo soggetto, è riservato alla Sugnoria

La scranna centrale dorata è riservata al doge

Lungo le pareti laterali i banchi sono interrotti dalle RENGHE, le tribune dalle quali prenderanno la parola coloro che vorranno intervenire nelle discussioni

Il Doge e la Signoria prendono posto in un ambiente separato chiamato CHEBA  e predispongono l'ordine del giorno

Se si tratta di elezione quando il Consiglio è riunito e il doge èmseduto il Cancelliere sale sulla renga e legge: Incomincia dalle cariche vacanti dei reggimenti, ossia i governatori e cariche affini, seguono le magistrature e le assemblee costituzionali, per ogni vacanza viene indicata la ragione

Rifiutare certe cariche poteva costare car, la legge provvedeva ammende e contumascie, ossia l'impossibilità di essere eletti ad altro incarico per tutta la dutrata di quello rifiutato

Venivano poratti in sala 3 cappelli, le urne a forma di vaso, foderate di velluto cremisi

Viene posto nelle urne un certo numero di palle d'argento e dorate

I banchi venivano chiamati a votare a seconda della loro ubicazione , verso San Marco o verso San Giorgio

quando un patrizio ha estratto una palla d'oro, la mostra a l consigliere di turno, il quale si accerta che essa rechi il contrassegno ufficiale

se la palla è in regola , chi l'ha estratta viene "stridato" il che vuol dire che il suo nome e cognome viene gridato a voce stentorea dai Nodari ducali e tutti gli appartenenti al suo casato sono obbligati ad uscire direttamente dalla sala

quando sono state estratte dal cappello nove palle d'oro, coloro che le hanno vaute in sorte si alzano in piedi tutti assieme e giurano di scegliere il migliore

a questi elettori riuniti in separata sede provvisti di palle di lana e schede per la votazione spetta la designazione a maggiornza dei candidati ai vari posti

prima della designazione però c'è un'altra formalità da sbrigare , ai piedi della Signiria sono stati dispostio i grossi registri in Folio dei debitori verso lo stato, e se ve n'è uno tra le liste viene stridato e non verrà eletto

rinchiusi i candidati e parenti in alcune sale a questo depiutate si passa finalmente alla ballottazione

ogni patrizio dispone di una palla rotonda di panno confezionato dalle monache di San Girolamo, il Cancellier Grande annuncia il nome del primo candidato  in ballottaggio, i notai percorrono i banchi reggendo i bossoli delle urne congiunter

i notai passano per i banchi reggendo i bossoli, due urne congiunte, l'una bianca l'altra verde, rispettivamente per il si ed ilno, i patrizi mettono leballotte nell'una o nell'altra

i bossoli vengono poi vuotati nei cappelli ai piedi dei consiglieri ducali, i quali fanno lo spoglio dei voti

se nessuno dei candidati ha ottenuto più della metà dei voti espressi, la votazione è nulla e verrà ripetuta un'altra sessione



ELEZIONE DEL DOGE


Per giungere alla scelta dei 41 elettori, che rinchiusi in conclave, arebbero eletto il Serenissimo, si passava per una serie di elezioni a sorte, di elezioni nominative,, di eliminazioni e di designazioni così complesse da venir ritenuta per la sua stessa complicazione un'efficace garanzia contro il pericolo di brogli e di prevaricazioni elettorali

Perché questa era la ossessione del patriziato sovrano, ed era un'ossessione giustificata

Non per nulla la fascia di Piazzetta antistante il Palazzo Ducale, chiamato BROGLIO, perché un tempo, parte dell'orto o brolo delle monache di San Zaccaria è passato a designare i maneggi illeciti in maniera di elezioni

I veritànel broglio si svolgevano variate fasi della vita politica della vita dei nobili, disapprovate dallo stato, ma secondo la nostra moralità, tutt'altro che illecite:

la presentazione di giovanissimi che si affacciavano per laprima volta alla vita politica

la presentazione delle candidature ai posti più importanti: sbassando stola equivaleva dire domandare un voto questi maneggi non erano cheuna forma della propaganda elettorale, fino ad arrivare al commercio dei voti, che si consumavano in Broglio

1517 venne creato per far fronte alle corruzioni elettorali una magistratura incaricata espressamente di reprimerla, quella dei CENSORI, soppressa tre anni dopo, ma ripristinata nel 1521

nel Maggior Consiglio c'era anche l'attività legislativa , l'approvazione delle parti, i disegni di legge che potevano essere presentati solo dai Consiglieri ducali, oppure dai Capi dei 40 o dagli Avogadori del Comun, oltre che dal Doge

in 3 bossoli venivano riposte le palle, uno bianco per il si, uno verde per il no, uno rosso per i voti insinceri, cioè per le astensioni


gli AVOGADORI DEL COMUN menavano. Cioè portavano in giudizio davanti akl Senato o al Maggior Consiglio personaggi di altissimo rango


lunga fu la discussione del processo di Antonio Grimani, il capitano generale sconfittonelle acque dello Zonchio,ed in quelle dell'isola di Sapienza nel 1499


all'inizio furono sollevate discussioni procedurali, e dopo lunghe discussioni fu decisa la competenza del Maggior Consiglio



IL DOGE E LA SIGNORIA


L'elezione dei 41 elettori del doge: il odge è il primo magistratio della Repubblica, la personificazione dello stato veneziano, la maestà nel quale si riflette nel fasto che circonda la sua persona

Le sue vesti sono ricche come quelle di un monarca, il diadema dalla caratteristica fotma a corno, che si adopera solo per l'incoronazionee per la solenne visita annuale alla chiesa di San Zaccaria, normalmente il doge porta un corno d'uso ricoperto di seta, di raso o di altra stoffa pregiata

1532 il doge Gritti nella festa del Corpus Domini ha in capo un corno di stoffa d'oro, adorno di pietre e perle preziose di grande costo, che tutti chiamano zoia, il gioiello

la dogalina di seta o dimlamè d'oro o d'argento avvolto nel manto di broccato foderato di pelliccia col bavero d'ermellino da grossi bottoni di filigrana  d'oro a forma di pera

il vertice dello stato non è composto solo dal doge, ma anche dalla SIGNORIA

SIGNORIA, terminee che dalla metà del 1400 vale a designare lo stato veneziano nel suo insieme, indica il consesso composto dal DOGE, dai 6 CONSIGLIERI,, uno per ciascun sestiere, in carica per 8 mesi, e dai 3 Capi della Quarantia Criminal,il massimo organo giudiziario Si tratta di 10 persone, della quale una sola è in carcica vita natural durante

Per gli altri che non siano il doge vige il pricipio dell'ELETTIVITA, e della TEMPORANEITA, che si applica a tutte le funzioni statli veneziane, con due sole eccezioni: i Cancelliere Grande, capo supremo della burocrazia statale e i 9 Procuratori di San Marco, la loro anche se comporta la partecipazione vitalizia al Senato, non è una carica, ma una dignità

Il Doge non può partecipare a nessuna funzione o cerimonia se noin è accompagnata dalla Signoria, non può aprire la corrispondenza ufficiale, che di prammatica è indirizzata a lui, se non sono presenti almeno 4 Consiglieri

Il doge deve osservare la Promissione Ducale, cioè la legge istituzionale giurata entrando in carica

Non può ricevere da solo ambasciatori esteri, ai quali è tenuto a rispondere a nome del governo

Presiede tutti gli organismi costituzionali, mai però da solo, ma sempre e soltanto dalla Signoria

Il Serenissimo Principe paga le tasse come tutti i cittadini

E obbligato a contribuire personalmente alle spese della basilica marciana alla quale deve offrire un paliotto d'oro

Deve mandare ogni anno a ciascun nobile che siede in Maggior Consiglio 5 uccelli di palude, oselle, che nel corso del 1500 verranno sostituiti da altrettante monete d'argento coniate ogni anno e pagate appositamente dallo stato, mentre per altre cose come le sue vesti è lui che deve pagare di tasca sua

È costretto ad un calendario stressante:

ogni mattina siede in Collegio,

ogni pomeriggio in Consigklio dei Dieci o in Senato,

ogni domenica o in altra festa in Maggior Consiglio

senza contare le numerose funzioni di rappresentanza, soprattutto le andate solenni, visite ufficiali a monasteri per celebrare ricorrenze con l'aggiunta di numerose discese alla basilica di San Marco per assistere alle funzioni religiose

Inquisitori sul doge defunto: sono glimeredi che eventualmente dopo la morte de doge devono pagare , il caso di Leonardo Loredan e Andrea Gritti



IL SENATO ED IL COLLEGIO


Il Consiglio di Pregadi è l'organo al quale è delegato il potere esecutivo

Originariamente composto di 60 membri, i PREGADI, ossia pregati perché invitati a farne parte, eletti dal Maggior Consiglio, aumentato poi di altri 60 membri, la ZONTA, in carica gli uni e gli altri per un anno

Il Senato raccoglieva un altro centinaio di membri titolati di cariche e magistrature diverse:

i Procuratori di San Marco

i membri della Signoria

i membri delConsiglio die X

gli Avogadori delComun

i membri del Consiglio dei 40 al Criminal

i provveditori al Sale

i patroni dell'Arsenale

i provveditori alle Biave, i grani commestibili, calmierati e contingentati dallo stato


tra le Magistrature più importanti facevano che  parte di diritto del Senato un cenno a parte :

PROVVEDITORI DEL COMUN:

erano 3 patrizi incaricatidi curare la manutenzione delle strade, delle città e dei ponti, dell'escavo dei canali, e della perforazione e conservazione dei pozzi d'acqua dolce, ma anche della supervisione sulle costruzioni navali e delle decisioni cirvca l'ammissiomne di forestieri alla cittadinanza veneziana


PROCURATORI DI SAN MARCO

la dignità più alta della Repubblica dopo il Doge

erano 9

vestivano una toga color porpora, con le grandi maniche alla ducale

istituzionalmente avrebbero dovuto sovraintendere alla basilica di San Marco, quale chiesa di stato

alla Basilica in realtà sopraintendevano i Procuratori de SUPRA

gli altri de CITRA e de ULTRA esercitavano le funzioni di giudici tutelari per le vedove e gli orfani in età minore e i mentecatti rispettivamente al di qua e al di là d4l Canal Grande, nonché di esecutori testamentari per le COMMISSARIE a loro affidate

le PROCURATIE, residenze ufficiali dei procuratori,, avevano porte di ferro fortissdime, giacchè vi si conservavano monete d'oro e d'argento asppartenenti alle persone poste sotto la loro tutela

potevano cumulare cariche se venivano eletti: ambasciatori, Capitani Generali, Savi del Consiglio, membri non del Consiglio dei X, ma della Zonta

la consuetdine che ad ogni ingresso di Procuratore si tenessero grandi festeggiamenti, e che dai Procuratori si pretendesse grande magnificenza, rendeva la carica dispendiosa e perciò soltanto a chi avesse i mezzi per sostenerla

nel corso del secolo essa verrà messa in venditas a carissimo prezzo, esempio dei DA LEZZE



VENDITA delle CARICHE DELLO STATO

le gravissime ristrettezze dell'erario dopo la disfatta di Agnadello e la perdita della terraferma avevano del resto portato alla decisione di mettere praticamente in vendita un certo numero di carichge, compresa l'appartenenza al Consiglio di Pregadi e alla Zonta

più che un vero e proprio acquisto della carica si trattava di una sorta di tassa

il consiglio dei Pregadi viene convocato a domicilio

quando il Collegio che si è convocato al mattino decide la convocazione per il Pomeriggio, iCOMANDADORI, bussano alle porte dei Senatori pronunciando la formula antica, Pregadi per la terra ossia siete convocati

i COMANDADORI sono una sorta di uscieri incaricati di svariate funzioni e riconoscibili dallo zecchino d'oro che portano cucito sul berretto

le Riunioni del Senato si svolgono 3 o 4 pomeriggi alla settimana

il Senato non è in numero se non sono presenti almeno 70 membri titolari, tra Pregadi e Zonta

Gli AVOGADORI del COMUN sono incaricati di vigilare che le riunioni non vadano deserte, invitando i Senatori ad affrettarsi e multando gli assenteisti

La campana detta dei Pregadi del campanile di San Marco suona per avvertire gli altri mebri del Senato

All'ora del vespero le porte della sala delle Pregadi vengono chiuse. Si riapriranno peri Procuratori di San Marco, i Consiglieri, gli Avogadori e i Capi del Consiglio dei X

La Signoria e il Doge prende posto al tribunale, tutti siedono e il Senato dà inizio alla lettura delle lettere inviate dalla Signoria o già lette in Consiglio Alla fine si va ai voti

Le riunioni del Maggior Consiglio si debbono terminare di norma lle ore 24, anche se le discussioni non sono terminate il dibattito viene rinvuiato alla prossima sessione

Le discussioni dele Pregadi invece continuano ad oltranza, il più delle volte tutta la notte, solo le persone che hanno superato i 70 anni possono farsi aprire le porte ed uscire

Appendice e guida del Senato, il COLLEGIO, presieduto dal Doge e dalla Suignoria era composto da 3 Mani o commissioni di Savi che duravano in carica 9 mesI:

i 6 Savi del Consiglio o Savi Grandi

i 5 Savi di Terraferma

i 5 Savi agli ordini, originariamnete responsabili del traffico marittimo

il Collegio che si riuniva ogni mattina aveva incarchi assai delicati.

il principale era la preparazione dei lavori del Senato, con la facoltà di convocarlo

la lettura e la spedizione della corrispondenza del Senato

l'esecuzione con la deliberazione del Senato

i contatti con gli ambasciatori esteri che aspettavano il loro turno in mezzo alle tele del Tintoretto e del Veronese nel salotto quadrato


IL COMNSIGLIO DEI X


Nato nel 1310 questo magistratura straordinaria incaricata di giudicare coloro che avevano parteggiato per Baiamonte Tuiepolo e Marco Querini, capi di un fallito tentativo di sovversione violenta dello Stato

1355 Marin Falier

Francesco Carmagnola

L'apertura dell'istruttoria formale veniva decisa a maggioranza di 4/5 se le denunce erano firmate

Di 5/& se erano anonime

La sentenza a rinvio di giudizio richiedeva la maggioranza assoluta dell'intero consiglio

La sentenza finale veniva decisa dall'intero consiglio con una votazione dapprima sul quesito se l'accusato sia da condannare, poi sulle proposte di pena avanzate dai componenti del consesso

Dopo 4 votazioni a maggioranza assoluta la condanna diventava irrevocabile

In qualsiasi momento i 3 AVOGADORI DEL COMUN, uno dei quali doveva sempre essere presente, potevano intromettere, cioè sopsendere ed impugnare le sentenze dei X

Questi non erano 10 ma 17: ai 10 membri titolari che duravano in carica un anno, non potevano essere rieletti e dovevano appartenere a famiglie diverse, si aggiungevano con pienezza di voto il Doge e i 6 Consiglieri Ducali

In casi delicati al consiglio si aggregava una zonta di personaggi qualificati ed autorevoli

La direzione degli affari e l'esecuzione delle deliberazioni spettavano ai 3 capi che duravano in carica 1 MESE e che per un altro mese nonnpotevano essere rieletti

1457 i X avevano imposto l'abdicazione al doge Francesco Foscari, per questo nel 1458 il Maggior Consiglio avva cercato di ridimensionare i suoi poteri

1468 era stato ribadito che la sua giurisdizione riguardava tradimenti, congiure, e quant'altro mettesse lo stato ion pericolo, i trattati segretissimi, las vigilanza sulla Cancelleria duale e sulle maggiori Confraternie, le Scuole Grandi

1515 il Consiglio dei X si era nuovamente impadronito delle chiavi del potere

1582 il Maggior Consiglio stanco di veder usurpate molte competenze del Senato chiede una nuova riforma del Consiglio dei X

al consiglio dei X verranno affidate le mansioni di un vero e proprio servizio segreto



GLI INQUISITORI DI STATO


32 pax: il Doge, i 6 Consiglieri, i X titolari e i 15 della Zonta, rendevano una segretezza alquanro aleatoria

nel corso del secolo deplorevoli fughe di notizie

1540 le fughe più gravi di notizie le si ebbero in questo periodo

ciò porto alla creazione di una nuova magistratura

1539 fu decisa l'istituzione della magistratura degli inquisitori sopra la propalazione dei segreti di Stato, i quali prenderanno il nome di Inquisitopri di Stato

l'affare Cavazza porterà in primissimo piano questo organo, composto di due membri del Consiglio dei X, e di un Consigliere Ducale, rinnovati dapprima ogni anno, poi ognimese e dotati dipoteri discrezionali molto ampi



LA GIUSTIZIA PENALE


In Maggior Consiglio come in Senato era obbligatoria la presenza pena l'illegalità delle deliberazioni di almeno uno dei 3 AVOGADORI DEL COMUN

Gli Avogadori del Comun venivano eletti dal Maggior Consigklio e rimanevano in carica 16 mesi

Gli Avogadori garantivano l'applicazione della legge: i granti della legalità

La loro prerogastiva era quella di intromettere, cioè di sospendere qualsiasi deliberazione o sentenza o di appellare quest'ultime, nonché di placitare, cioè menare, portare in giudizio, chiunque, compresi i titolari di qualsiasi altra magistraturs, con a facoltà di decidere l'organo dinanzi al quale avviare la procedura giudiziaria, la corte di giustizia.

Altri incarichi erano:

custodia e aggiornamento del Libro d'oro del patriziato

la vigilanza sul buon uso del danaro pubblico

Gli Avogadori erano obbligati anche a recarsi una volta al mese a Rialto, per rivedere i soldi di cassa defli uffici colà dislocati

Nonostante l'importanza della loro attività non percepivano alcun stipendio

Spettava loro un terzo delle somme recuperate mediante le azioni giudiziarie

Gli Avogadori fungevano da ministero pubblico dinanzi alla QUARANTIA CRIMINAL, magistratura penale


QUARANTIA


- originariamente un'assemblea politica, che aveva perduto le proprie prerogative a favore di una qualificazione propriamente giudiziaria

40 patrizi che venivano eletti dal Maggior Consiglio

cominciavano il loro mandato nella Quarantia Nova,

essa giudicava in appello le cause civili dei domini di mare e di terraferma

rimanevano lì per 8 mesi

passavano altri 8 mesi alla Quaranti Criminal Vecchia

essa giudicava in appello cause civili della città di Venezia e del Dogado

i 40 magistrati passavano per otto mesi nella Quarantia Criminal, vera e propria corte d'assise che fungeva da corte d'appello x certe materie che non fossero di competenza del Consiglio dei X

come i 10 erano in realtà 17, i 40 erano in realtà 120, divisi nelle 3 Quarantie

la PRESIDENZA della Criminal, composta di 3 membri eletti ogni 2 mesi, faceva parte di diritto della Serenissima Signoria

i 3 Capi dei 40 potevano proporre disegni di legge in Senato e in Maggior Consiglio

se il Consiglio dei X era l'espressione del pariziato più rico, la carriera delle Quarantie raccoglieva in genere patrizi non prorpio poveri ma di mediocri capacità economiche

magistrature penali e civili

come procedevano i 40?

Quando una denuncia perveniva all'Avogaria del Comun, questa la esaminava per vedere la serietà

Se era di materia grave, ma non di competenza dei X, l'Avogador del Comun avviava il procedimento

Spettava alla Quarantia decidere se fosse il caso di rinviare lò'accusato a giudizio: si votava se l'imputato doveva essere arrestato o torturato, oppure giudicato a piede libero

Nel secondo caso spettava agli apparitori o agli uscieri notificare all'imputato l'ordine di comparizione

Nel primo d'ordine dell'Avogador si procedeva all'arresto

L'Avogaria disponeva i prorpi agenti e di proprie barche per trasportare gli arrestati

L'Avogador aveva la facoltà di arrestare chiunque

Non poteva farlo trattenere per più di 3 giorni

Un collegio di membri dei 40 conduceva l'interrogatorio insieme all'Avogador

Domande e risposte venivano verbalizzate


AVVOCATI


Avvocati a Venezia ce n'erano tanti

AVVOCATO ORDINARIO spettava ai 16, poi ai 320 avvocati per le corti

erano tutti patrizi eletti dal maggior Consiglio

erano in carica per 2 anni

non ricevevano salario

AVVOCATO STRAORDINARIO

Liberi professionisti, nobili e popolari,

legge sull'avvocatura del 1539 disponeva che in ogni processo civile a Venezia, agli avvocati di fiducia venisse affiancato un avvocato ordinario

AVVOCATI delle PRIGIONI: erano utilizzati in caso il recluso non avesse possibilità economiche

Erano 2 gli avvocatio delle prigioni, due avvocati patrizi pagati, appositamente pagati x difendere la causa dei non abbienti


si chiedeva all'imputato se aveva completata la sua difesa

la Quarantia si radunava

l'Avogador assumeva le funzioni di pubblico ministero

la legge veneziana non ammetteva avvocati di parte civile

all'Avogador spettava il suo discorso introduttivo nel quale esponeva la causa, citando le testimonianze raccolte contro l'accusato

poi prendeva la parola il difensore

i difensori erano più di due, più un terzo detto interruttore,

anche gli avogadori di solito eano 2

riunione a porte chiuse della Quarantia

erano presenti gli Avogadori, per votare o meno la colpevolezza dell'imputato

ritornavano innscena i 3 bossoli, bianco, verde e rosso

se la metà più uno dei suffragi era x l'assoluzione l'imputato veniva liberato

altrimenti veniva fissata una nuova data per l'udienza

in caso non fosse chiara l'intenzione si sarebbe ripetuta la votazione affinché fosse raggiunta la metà più uno dei votanti


la procedura del Consiglio dei X

non si ammettevano avvocati che discutessero la causa, m solo memorie difensive scritte

una garanzia era rappresentata dalla presenza del vertice dello stato: il Doge, i 6 Consiglieri, e gli Avogadori

gli Avogadori non figuravano come pubblico ministero, ma erano i garanti della applicazione della legge

maggioranze qualificate: dovevano essere garantite per le decisioni più gravi


Magistrature penali di importanza comparabile a quella dei X e della Quarantia non ce n'erano


Giudici del Proprio, era una magistratura civile, che esercitava una giurisdizione penale

Aveva la facoltà di emettere sentenze capitali, ladri e omicidi arrestati innfragrante dai signori della Notte



SIGNORI DELLA NOTTE

erano 6 magistrati, uno x ciascun sestiere

avevano il loro ufficio in palazzo Ducale, proprio sopra le prigioni

muniti di lanteren

gli arrestati venivano rinchiusi nelle cason, sorta di prigioni, o camere di sicurezza del sestiere, o nelle carceri del palazzo ducale

le competenze si estendevano anche su schiavi e schiave, giocatori d'azzardo, e bestemmiatori

la bestemmia nella Venezia del 1500 era considerata un delitto di particolare gravità, perché si consideravano le ire della sfera celeste

i X si presero la giurisdizione su tutte le bestemmie tranne che su quelle dirette ai santi che rimasero di competenza dei Signori della Notte, ma più tardi nel 1537 vennero istituiti dei magistrati che si occupavano di questo particolare delitto : Esecutori della Bestemmia


Esecutori della Bestemmia erano 3 magistrati

ebbero anche delle altre competenze: esaminare i reati relativi al gioco e ai ridotti di gioco, sugli scandali in luoghi sacri, sui reati minori commessi da patrizi, sulla deflorazione di ragazze sedotte con promesse di matrimonio

la vigilanza sui forestieri presenti in città


i Capi di sestiere siocupavano.

degli osti e degli albergatori che dovevano dare ogni sera il nome dei loro ospiti


i 5 della Pace

avevano il loro ufficio a Rialto

XIII fu istituita questa magistratura

Impedire e reprimnere le risse

Medici e cerusici erano obbligati di denunciare a loro chiunque si fosse fatto medicare



LE PENE LE CARCERI I SERVIZI


Pena per i bestemmiatori:la prassi corrente era il taglio della mano e della lingua, nonché venne aggiunto anche l'acciecamento

Essere rinchiusi nella cheba, sollevata con funi, rimaneva appesa ad un lato del campanile di San Marco, vi si rimaneva circa 10 giorni poi si veniva trasferiti nelle prigioni. I malcapitati venivano esposti alla berlina, pena accessoria non solo per la bestemmia, ma anche per altri delitti, fu in vigore fino al 1847

Ai ladri e ai tagliaborse nel 1544 vennero scritte delle pene ulteriori da parte della Promissione al Maleficio, venivano tagliate le orecchie per la prima volta, la punta del naso in secondo luogo ed inoltre si pagava con la vita in caso si continuasse nell'attività. I ladri venivano bollati a fuoco e frustati, gli omicidi venivano impiccati,, coloro che avessero fatto morire qualcuno mediante un maleficio: bruciati

Era la prassi corrente il triste itinerario lungo il Canal grande a bordo di una chiatta, spesso in compagnia del boia che infieriva sul condannato con tenalglie infuocate, dopo il taglio della mano a Santa Croce, l'infelice veniva legato alla corda di un cavallo e trascinato fino al luogo dell'esecuzione, la Piazzetta, in mezzo alle due colonne del Marco e del Todaro

Reati politici, traditori, segreti di stato: impiccagione

Fra le due colonne di marmo riosato della loggia Foscara di Palazzo Ducale avevano avuto luogo le esecuzioni di un gruppo di gentiluomini padvani


PRIGIONI


- 1) PIANTERRENO

Sotto la loggia del Palazzo Ducale , col prospetto sulla pubblica piazza , hanno fiestre ampie e luminose , chiuse da inferriate, attraverso le quali i prigionieri possono stendere la mano e parlare con tutti, e se son poveri chiedere l'elemosina ai passanti

a raddolcire i condannati a morte ci pensavano i confratelli della Scuola di Santa Maria della Giustizia, dei picai, che aveva una sua sede a San Fantin, e si preoccupava di dare sepoltura alle spoglie dei condannati.

In materia di relazioni sessuali la tolleranza arrivava al punto che i guardani sgombravano le celle o corpi di guardia per consentire incontri fra prigionieri e le mogli o le amiche

L vigilanza sulle carceri era di svariate magistrature

vogadori del Comun

Avvocati delle Prigioni, obbligati a visitare si alee carceri del palazzo che quelle dei sestieri dove erano ristretti soprattutto i debitori insolventi ed ascoltarne le lagnanze

1 3 Capi dellaQuarntia Criminal

1 3 Capi del Consiglio dei X per  i casi che venivasno loro affidati


CARCERI SPECIALI

1) POZZI: situati al pianterreno del palazzo non sotto il livello del pavimento e meno che mai sotto acqua

non rivolti verso la Piazza ma verso il Rio di Canale

erano stati costruiti verso la metà del secolo

erano conosciute come la prigione cieca

privazione di contatti con il mondo esterno e della luce diretta

rivestite di tavole d larice per attenuare l'umidità

2)PIOMBI

finirono per accogliere soprattutto gli ospiti dei X e degli Inquisitori di Stato

3) la PRIGIONI

al di là del rio, vennero terminate nel 1610

sparivano così le carceri ordinarie di palazzo Ducale che avevano nomi come Liona, Fresca Zoia, ecc

nel nuovo edificio presero posto i Signori della NOTTE

rimasero in usomfino a dopo la prima guerra ondialòe


VITA IN CARCERE

tutti erano tenuti a pagare il proprio mantenimento in prigione

le tasse di scarcerazione dovevano esserepagate

che non pagava perché non poteva, rimaneva in carcere

i notai ricordavano sempre a chi faceva testanento le esigenze dei poveri carcerati

1591 la Confraternitas della Carità del Crocefisso era tesa soprattutto a dare ai detenuto che non potevano uscire di prigione per mancanza di mezzi ciò che occorreva loro per saldare i propri debiti e recuperare la libertà

la confraternita si adoperava per sveltire le procedutre talvolta molto lente in barba alle leggi che prescrivevano giudizi rapidi per tutti gli imputati

la pena della galera per chi era in prigione: pena terribile per la faica e le disastrose condizioni igieniche di bordo e le carenze e deficienze alimentari, alta quotadi mortalità. Il Consiglio dei X stabilì la pena massima per i rematori di galera in 10 o 11 anni poiché dopo un tale periodo i rematori erano inservibili

la pena del bando


LE MAGISTARTURE CIVILI


QUARANTIA CIVIL VECCHIA giudicava in appello le sentenze civili emesse da magistrature della città e del dogado


QUARANTIA CIVIL NOVA fungeva da corte d'appello per le sentenze emesse dai Rettori e dalle varie giurisdizioni della terraferma e del dominio da Mar


AUDITORI DELLE SENTENTIE del 1343 sdoppiata in due gli AUDITORI VECCHI e NUOVI

1) gli Auditori vecchi erano 3 patrizi del Palazzo, che duravano in carica 16 mesi e si riunivano lunedì, martedì, e venerdì e sabato di ogni settimana per ascoltare e d esaminare le sentenze appellate

2) Auditori Nuovi avevanopoteri più estesi, rimanevano in carica 2 anni ed assumevano la carica di Sindaci Inquisitori e per sei mesi percorrevano il dominio della Terraferma e l'Istrias ascoltando le lagnanze degli amministrati nei confronti dei Rettori veneziani


QUARANTIA CIVIL VECCHIA:

aveva una mansione di carattere assistenziale di eleggere con il Doge e la Signoria i coisidetti POVERI DEL PEVERE

erano 80' poveri vecchi veneziani, che non erano più in grado di navigare sia per l'età che per la mancanza di mezzi, e ai quali lo stato dava vita natural durante 12 ducati all'anno tratti dalle imposte sul pepe

era una maniera di sovvenzionare patrizi vecchi e malridotti, non più in grado di commerciare


COLLEGIO ALLE BIAVE

composto di 20 patrizi

giudicare cause in prima istanza di un importo inferiore a 300 ducati


7 ZUDEGADI DI PALAZZO dei GIUDICI DEL PROPRIO

il proprio era competente sulle liti per il pagamento delle doti nuziali

le vertrenze riguardanti le costruzioni edili

la ripartiione dei beni stabili tra parenti e i beni dei morti in nagvigazione


1 3 GIUDICI DI PETIZION

materia di legati

eredità

prestiti

alimenti

rendimento di conti di tutori

agenti o esecutori testanentari, purchè non riguardassero affari commerciali

forestieri che avessero derubato un veneziano entro i confini del dogado


ESAMINADOR si occupava:

dell'esam dei testimoni nelle cause civili

aveva giurisdizione su sequestri e pignoamenti

beni stabili

testamenti


GIUDICI AL FORESTIER

liti riguardanti i noli marittimi

vertenze tra capitani e marinaui

compravendita di quotesui bastimenti

cause tra iforestieri o nei quali una delle parti fosse forestiera

sfratto e trattare le cause tra inquilini


GIUDICI DEL PROCURATOR

Garantendo le doti delle mogli i cui cioniugi tendessero a povertà, autorizzando il prelievo di somme facente parte del patrimonio dotale da parte di madri che volessero maritare o manoacare le figlie,

Fissavano i risarcimenti alle mog,i picchiate dai mariti

Proprietà fondiarie in terraferma


GIUDICI DEL PIOVEGO

giudicavano in materia di usur e d usurai

conservazione delle acque, dei terreni, delle paludi di proprietà dello stato


CATTAVERI

3 Ufficiali

cattar trovare, recuperare gli averi dello stato, confiscano i tesoti scoperti sopra e sottoterra, le eredità giacenti per mancanza di eredi e le cose trovate in mare, dal Quarnaro a Venezia, i proventi confiscati del contrabbando marittimo

vigilanza sui prestiti ad usura effettuati dagli ebrei


I 3 SOPRA GASTALDI

controllavano il pagamento delle sentenze

vendita delle cose pignorate


APPUNTADOR

un vecchio patrizio che durava in carica 4 anni

aveva l'incarico di appuntare, annotare i magistrati e i notai che non avessero rispettato gli orari di sessione, insomma gli assenteisti, incassando due ducati all'anno da ciascuna magistratura

appontador anche a Rialto


a RIALTO

5 della Pace x il Penale

sopra Consoli: esercitavano la loro autorità sugli uomini d'affari che si fossero trovati indebitati o sull'orlo del fallimentio erano 4 magistarti, ma uno di loro si occupava di sorvegliare gli Ebrei e della vrendita dei pegni rimasti in mano a questi ultimi getivano anche gli affari dei falliti proclamati fuggivtivi

Giustizieri Vecchi: rendevano giustizia in materia di pesi e miasure, condannando chi le falsificava

Giustiziri Nuovi per il civile: facevano ottenere giustizia agli osti e agli albergatori, riscuotevao le imposte anche sul vino venduto sdfuso


PRASSI E POLITICA DEL DIRITTO















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