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IL TEATRO TRA LE DUE GUERRE
Reinhardt e il teatro espressionismo tedesco
Durante il conflitto mondiale in Germania l'attività teatrale nonostante le difficoltà non smise di esistere, al contrario fu proprio all' inizio di qst secolo che stava nascendo un nuovo movimento culturale che si opponeva al vecchio realismo e naturalismo: Espressionismo (1910) Infatti mentre le vecchie correnti privilegiavano la realtà oggettiva , l espressionismo voleva mostrare la realtà secondo gli occhi e l'animo soggettivo dell'artista che la rappresentava. Il pri 141i86b mo autentico dramma espressionista fu il Mendicante di Sorge. Si deve anche dire però che gran parte della produzione espressionista non riuscì a venir fuori a causa della censura che vigilava durante la guerra. Comunque i massimi esponenti di questo movimento in Germania sono Kaiser e Toller.
Il Bauhaus e
Negli anni venti
sempre in Germania va delineandosi un nuovo movimento che ebbe il suo centro nella scuola di
Gropius, stiamo parlando del Bauhaus. Gropius voleva abbattere le
tradizionali barriere esistenti tra l'artista e l'artigiano e riunire tutte le
arti in un'espressione comune. E allo stesso modo lo scopo del Bauhaus era di creare un ambiente quotidiano come un'opera
d'arte totale. Il laboratorio della Bauhaus fu
diretto da Schlemmer
che sulla scena dava molto più importanza al elemento visivo rispetto a quello
verbale. E fu per questo che i suoi esperimenti furono improntati sulla danza.Un altro movimento che nasceva negli stessi anni in opposizione però all'espressionismo fu
Il teatro epico Piscator e Brecht
Il declino
dell'espressionismo nella metà degli anni 20 coincise con l'affermazione del teatro epico, il cui primo esponente fu Piscator.
Innanzitutto egli tentò la creazione di un teatro completamente proletario che
non si affidasse solo all'efficacia dei drammi ma che
si adeguasse anche ai fini politici. Dopo il ritiro di Piscator
colui che meglio espresse il teatro epico fu Brecht che
considerato anche tra i massimi autori, teorici e registi del teatro
contemporaneo. Nella prima fase della sua carriera che termina
nel 1926 scrisse diverse opere, ma fu la seconda fase quella più interessante
perchè gli permise di concepire e mostrare le idee che lui aveva sviluppato per
il teatro epico. Lui inoltre fu molto influenzato dal pensiero di Marx e cercò
di fare un teatro che rispondesse alla linea marxista,
in questa fase della sua vita scrisse
diversi drammi didattici in cui individuava i problemi chiave per lo sviluppo
della lotta di classe. Nel 1933 poi a causa del nazismo lasciò
Il teatro dada e surrealista e Artaud
La prima guerra mondiale limitò l'attività teatrali in Francia perché quasi tutti gli attori furono arruolati o restarono comunque per molto al fronte. Durante la guerra molti artisti e politici si rifugiarono in Svizzera dove nel 1916 nasce il movimento Dada. Il principale esponente dadaista fu Tzara che pubblicò 7 manifesti. Questo movimento metteva al primo posto la follia, il caos sostiuendoli quindi all'equilibrio e all' ordine. Ben presto però questo movimento si disperse ma fu riassorbito in Francia dal Surrealismo sotto l'influenza di Apollinaire. Fu Breton ad assumere dall'inizio la guida di questo movimento ma potremmo comunque dire che la figura più rappresentativa fu quella di Artaud. Artaud attuava una sorte di teatro che lui stesso chiamava crudele. Esso si basava sulla violenza psicologica degli attori ma anche degli spettatori, i temi erano scottanti e portavano praticamente gli attori a scavare dentro di se nel loro inconscio , tutto ciò creava una sorta di violenza psicologica, tanto che il pubblico doveva uscire dal teatro sconvolto e spossato. Artaud era dell'idea che il mondo era malato e che il teatro poteva essere una possibile guarigione. Ovviamente perche il suo intento riuscisse attuò delle modifiche anche a livello architettoniche in effetti abbandonò gli edifici teatrali sostituendoli con vecchi spazi industriali o con gli hangar degli aerei. L'area per la recitazione sarebbe stata posta negli angoli, gli spettatori si sarebbe trovati su sedie girevoli. Per lui non c doveva essere nessuna scenografia complessa e la luce doveva creare un effetto vibrante e mutevole. I suoni infine dovevano essere acuti con sbalzi di volume. Tutto questo era volto ad aggredire moralmente il pubblico.
La scena francese dal 1915 al 1940
Le figure dominanti durante le guerre furono Gemier e Copeau. Il primo lo ricordiamo perchè contribuì alla formazione del teatro nazionale popolare di Francia, lui era infatti interessato a un teatro popolare di massa . Copeau mise in atto le idee che aveva formulato già prima della guerra, idee che poi furono riprese e portate avanti da 4 autori che formarono un'alleanza sotto il nome di "Cartel des Quatre":
Jouvet che attribuiva importanza al testo, e ne esigeva dagli attori una lucida analisi e un'approfondita comprensione nei suoi significati nascosti.
Dullin che metteva in scene opere di generi assai diversi, dai classici greci agli autori contemporanei.
Pitoeff che anch'egli attribuì importanza al testo, ma riconosceva nel ritmo l'elemento di maggior rilievo. La sua caratteristica era comunque quella di usare pochi elementi scenici essenziali a cui attribuiva un significato simbolico.
Baty che fu l'unico a non essere attore. Cominciò a interessarsi al teatro delle marionette. Nei suoi lavori dietro una superficie realistica nascondeva un mondo misterioso e poetico fu per qst che veniva definito il mago della messa in scena.
Il teatro futurista
Fondamentale in Italia all' inizio del 900 fu lo sviluppo del teatro futurista lanciato da Marinetti. Esso infatti nasce nel 1910 e si oppone all'espressionismo perché mentre questi associavano il passato all'industrialismo e il materialismo distruttore dell'anima umana , i futuristi esaltavano i i valori dell'energia e della velocità dell'era meccanica. Nel propagandare le loro idee i futuristi cercarono il confronto diretto col pubblico che spesso non li accettava volentieri. I futuristi quindi sperimentarono nuovi mezzi che si addicessero al loro movimento, come le tavole parolibere di Marinetti o l'intonarumori di Russolo. Queste trasformazioni riguardarono anche la sfera teatrale e le idee di Marinetti furono esposte in diversi manifesti. Innanzitutto affermavano che il teatro di varietà era una forma di spettacolo superiore al teatro tradizionale, inoltre erano per le opere sintetiche cioè brevi e capaci di racchiudere in pochi minuti tutta l'opera. Un esempio chiaro è Detonazione di Cangiullo. Negli anni venti il teatro futurista potè contare dell'appoggio di altre importanti personalità come Bragaglia, Prampolini (architetture sceniche dinamiche in movimento, e sostituzione degli attori con fonti luminose) e Depero (scultura cinetica e scenografie che subissero trasformazioni durante la rappresentazione), ma l'interesse per il teatro futurista declinò dopo il 1930.
Pirandello e il teatro del grottesto
Negli anni della prima guerra mondiale in Italia un gruppo di opere furono denominate "grottesche" da qui venne dato il nome al nuovo teatro italiano. L'opera che dette l'avvio e la stessa denominazione a questo movimento fu "la maschera e il volto" di "Chiarelli" anche se la personalità più importante in questo ambito è Pirandello che per certi versi lo si vede affine ai futuristi. Tema fondamentale del suo teatro è la tesi secondo cui ognuno costruisce la sua personalità secondo i diversi ruoli che deve assumere o che gli sono comunque imposti dalla società. L'uomo è costretto quindi a indossare delle maschere e si crea quindi in egli un sorta di conflitto che da un lato tende a esprimere le sue esigenze profonde che lo ostacolano e dall'altro aspira all'ordine e alla sicurezza . L'interesse di Pirandello per una realtà stratificata e complessa è meglio espressa nelle sue tre commedie del teatro nel teatro. In queste opere egli rompe il principio della quarta parete coinvolgendo anche l'ambiente della sala. Spesso Pirandello nelle sue opere utilizzava situazioni estreme come l'adulterio l assassinio e espedienti drammaturgici ereditati dal melodramma e dalla piece a bien faite.
Il teatro di Spagna
In Spagna Benavente continuò a essere tra
gli autori più popolari, ma le opere più significative del dopo prima guerra
furono quelle di Valle-Inclan e Unamuno..
purtroppo a causa della censura molte di queste opere furono proibite.. un
nuovo spirito però cominciò a delinearsi sotto la generazione del 27 che vede
i massimi esponenti in Garcià Lorca e Casona. Entrambi lavorarono cn
una compagnia sovvenzionata dal governo. Una vera ripresa per l'attività spagnola
si verifica solo negli anni
Il teatro e il dramma in Russia
Tra il 1921 e il 1930 abbiamo Mejerchol'd che perfezionò le tecniche teatrali opposte a quelle di Stanislavskij, inventando un metodo più sistematico chiamato biomeccanica. Esso consisteva nel far eseguire agli attori particolari esercizi ginnici ed acrobazie perché capaci di dare emozioni. L'attività di Mejerchol'd procede anche nella scenografia organizzando il palcoscenico come se fosse una macchina in movimento. Dopo di lui emersero Tairov, che rimase legato all'occidente e Vachtangov, che inizialmente seguiva lo stile di Stanislavskij ma poi decise di associare queste tecniche a quelle di Mejechold.
Il teatro e il dramma in Inghilterra e in Irlanda
La prima guerra mondiale portò cambiamenti nel teatro inglese. S'impose l'Old Vic dove fra i direttori più celebri ci fu Guthrie. L'irlanda invece dopo la guerra mondiale ottiene l'indipendenza dalla Gran Bretagna.
Il teatro e il dramma negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti, dopo il 1915, il teatro sorse attraverso l'attività di gruppi non professionisti soprattutto dall'attività del Provincetown Players e del Theatre Guild. In questo periodo continuava l'influenza europea con le tournee. La formazione più importante negli anni trenta fu il Group Theatre.
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