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Il caso Alitalia

matematica



Il caso Alitalia 

Si è voluto proporre questo caso per la linearità dei processo seguito nella individuazione di tutti quei dati ritenuti assolutamente essenziali per la scelta finale.

Ci è sembrato quindi un esempio significativo più per la completezza delle analisi compiute che per le conclusioni cui perviene, probabilmente influenzate da elementi al contorno di tipo strategico e da condizionamenti contingenti.

Alitalia S.p.A.

Relazione Italia - Los Angeles

Nel 1983 l'amministrazione dell'Alitalia S.p.A., aveva dato incarico al Marketing Manager lntercontinentale, di esaminare l'opportunità di aprire un nuovo collegamento con Los Angeles. Questa attenzione per Los Angeles era motivata da varie ragioni tra cui l'ultimo positivo andamento dei traffico, l'aumento dei margine di contribuzione dei collegamenti con gli Stati Uniti, l'esistenza, negli. accordi governativi Italia-Usa, della possibilità di aprire lo scalo Los Angeles, l'aumento dei cambio dei dollaro e la conseguente attrattività della destinazione Italia come meta turistica, etc.

Vi era peraltro una certa urgenza della decisione giacché nell'estate 1984 era programmata, proprio a Los Angeles, l'effettuazione delle Olimpiadi.

Naturalmente l'eventuale decisione di aprire lo scalo era collegata ad una molteplicità di altre conseguenti decisioni, quali le frequenze dei voli, i loro orari, gli aeromobili da utilizzare, gli eventuali avviamenti ed i relativi scali, le tariffe, la struttura locale, la pubblicità, etc.

Alcuni cenni storici sul trasporto aereo



Lo sviluppo dei trasporto aereo è sicuramente uno dei fenomeni più caratteristici dei periodo postbellico, essendo emblematico di una più forte tendenza agli scambi sia commerciali che sociali nell'ambito dei paesi più industrializzati, tanto a livello domestico che internazionale.

Tale sviluppo è stato favorito e consentito dai forti progressi compiuti dall'industria aeronautica che ha permesso di soddisfare sempre nuove richieste di trasporto attraverso una riduzione dei tempi di viaggio, un aumento della sicurezza di volo, un aumento delle capacità di trasporto degli aeromobili ed una conseguente diminuzione dei costi unitari di viaggio.

Parallelamente alle nuove possibilità offerte dai produttori di aerei si è assistito ad un crescente interesse dei vari paesi, anche quelli in via di sviluppo, a disporre di proprie compagnie di bandiera, identificando tale fatto con un riconoscimento della propria presenza tra i paesi civili.

Dal 1950 si è quindi assistito, da un lato, ad un progressivo espandersi dei passeggeri trasportati (allegato 1) e, dall'altro, ad un aumento delle compagnie di trasporto aereo e della capacità disponibile. Tale tendenza, anche a seguito della crisi mondiale dei petrolio, ha presentato negli anni settanta un certo rallentamento così da parlare di quasi maturità dei settore.

Anche i conti economici delle compagnie (comprese molte delle più quotate) hanno subito delle flessioni nel periodo 1973 -1982 ed hanno richiesto indispensabili modifiche nelle politiche aziendali, basate maggiormente su obiettivi di economicità gestionale, rispetto a quelle formulate fino al 1973 (più tese alla massimizzazione delle vendite) che avevano comportato la riduzione dei coefficiente di occupazione dei posti offerti fin quasi al 50%.

Nel 1982 solo poche Compagnie erano in attivo e nell'insieme il settore era decisamente in perdita, pur avendo contenuto il numero di occupati.

L'Alitalia SpA

L'Alitalia SpA è dal 1957 la compagnia di bandiera italiana, a seguito dell'assorbimento della Lai, la seconda compagnia all'epoca esistente.

All'inizio del 1969 l'intera flotta era costituita da aerei a reazione e nel contempo veniva portato a compimento il sistema di prenotazione automatico (Arco).

Alla fine dei 1983 l'Alitalia controllava una serie di società operanti nell'ambito dei settore (tra cui ATI, Aermediterranea, Aeroporti di Roma, Sigma, ecc.) e complessivamente il Gruppo occupava circa 27 mila dipendenti.

Complessivamente, dopo alcuni anni di difficoltà, la situazione economica dell'Alitalia era migliorata, presentando un risultato positivo nel 1982 e, secondo attendibili previsioni, nel 1983.

Il mercato californiano

Al momento dei sorgere dei ,problema Los Angeles" la conoscenza dei mercato californiano era piuttosto modesta, ma, stante l'urgenza della decisione, si era ritenuto impossibile effettuare delle ricerche ad hoc e, pertanto, si era deciso di avvalersi dei dati e delle informazioni già esistenti sia all'interno che aii'esterno dell'Alitalia.

Su questa base si era, comunque, potuto osservare una serie di fenomeni. lnnanzitutto ci si era soffermati sullo stato socio-economico della California.

Era apparso chiaro come questo Stato fosse al di sopra dello standard medio americano.

Per quanto riguardava il traffico aereo, i ricercatori dell'Alitalia avevano rilevato che il traffico regolare da Los Angele 313e47d s per l'Europa aveva toccato il suo massimo nel 1981 con 1,2 milioni di passeggeri. Lo sviluppo medio annuo era stato, nel periodo 1978-1982, pari al 7,9% contro uno sviluppo medio USA dei 5,5%. Si era, inoltre, osservato che il traffico charter era piuttosto scarso e concentrato su Inghilterra e Germania. Anche nel traffico regolare la principale destinazione da Los Angeles era l'Inghilterra, con una quota dei 55,8%, seguita da Germania, Francia, Olanda.

Contemporaneamente allo studio della domanda era stata avviata anche l'analisi della concorrenza presente sulla rotta.

Nel 1983 i vettori che operavano su Los Angeles erano 1 0, di cui 7 europei e 3 americani, e da lungo tempo erano sul mercato.

Alternative d'azione

"Per valutare correttamente l'opportunità di avviare una nuova rotta con Los Angeles, ricordava il Dr. Sebasti, non era però sufficiente considerare la sola attrattività dei mercato. Era necessario identificare anche, seppure a grandi linee le alternative d'azione che erano realisticamente a disposizione della Compagnia,,.

lnnanzitutto si era, quindi, esaminato lo stato dei portafoglio ,prodotti intercontinentali" per verificare se vi erano alternative rilevanti nell'ambito dei collegamenti esistenti (allegato 2).

Contemporaneamente si era dovuta considerare anche la disponibilità della risorsa più critica per il trasporto aereo, cioè l'aeromobile, specialmente quando si tratta di effettuare voli intercontinentali. Sotto questo punto di vista, tenuto conto delle altre necessità operative, le alternative principali di avviamento erano:

1) diretto da Roma con B742

2) via punti in Europa

3) Roma-Milano-Los Angeles con B747 Combi

4) Roma-Milano-Chicago-Los Angeles con B742

5) Roma-Chicago-Los Angeles con DC10

Le prime due alternative erano apparse piuttosto difficili in quanto nel primo caso si sarebbe trattato di riempire posti e nel secondo caso di competere con i voli già esistenti da Londra. I costi operativi connessi con le tre principali alternative di aeromobile sono riassunti nell'allegato 3.

In ogni caso si era tenuta presente la necessità di costituire una struttura locale a Los Angeles per svolgere le essenziali attività di scalo, fermo restando la possibilità di dimensionare in modo variabile la forza di vendita a seconda dei programma di marketing ipotizzato. In via indicativa si stimava che la struttura periferica potesse costare tra i 3 e i 7 miliardi di lire.

Altrettanto variabile poteva ritenersi il ricorso o meno a campagne pubblicitarie di sostegno, nonché la loro intensità e modalità.

Pur in presenza delle molte alternative variabili, e dei conseguenti diversi impatti sul mercato, i responsabili di marketing avevano cercato, in prima istanza, di stimare un realistico livello medio di passeggeri trasportabili tra Roma e Los Angeles da parte dell'Alitalia. Questa previsione era fondata su un'ipotesi di traffico complessivo per il 1984 sull'ordine di 56 mila unità pari ad una quota dei 47% dei passeggeri Italia-Los Angeles. Naturalmente questa stima doveva collegarsi anche al mix tariffario auspicato che, presumibilmente, poteva oscillare tra un minimo di 1 milione ed un massimo di 1,5 milioni.

Al riguardo si riteneva che l'eventuale effettuazione di una campagna pubblicitaria potesse comportare una spesa oscillante tra un minimo di Lit. 300 milioni ed un massimo di Lit. 700 milioni, per l'Italia, ed un minimo di Lit. 2.000 milioni ed un massimo di Lit. 3.000 milioni per la California.

Le commissioni normalmente riconosciute alla distribuzione erano sull'or dine dell'1 1% ma era chiaro che rispetto ad opportunità speciali si potevano studiare iniziative altrettanto speciali.

Conclusioni

Al termine dei processo di analisi il Marketing Manager Intercontinentale dell'Alitalia, si trovava nelle condizioni di proporre all'Alta Direzione un programma di marketing per l'eventuale lancio della rotta Italia-Los Angeles.

Egli era consapevole che, stante l'importanza dell'operazione, anche altre unità aziendali sarebbero state coinvolte nella decisione finale ma era chiaro, nello stesso tempo, come fosse sua responsabilità il proporre una linea d'azione che risultasse effettivamente vantaggiosa per l'azienda.

Domande guida per lo studio del caso

1. Alla luce delle caratteristiche del settore siete d'accordo nell'affermare che l'attività previsionale costituisce, per l'azienda in questione, una fase particolarmente critica? Illustratene i motivi.

2. Quali strumenti di analisi hanno secondo voi particolare rilevanza ai fini della scelta finale? Quali potrebbero/dovrebbero essere affinati?

3. Osservando la matrice dei prodotti intercontinentali, che cosa vi suggerisce il fatto che la quota di mercato relativa sia considerata come unico fattore di competitività?

4. In conclusione, sulla base dei dati raccolti, credete sia possibile individuare una linea d'azione effettivamente vantaggiosa per l'azienda? 

Allegato 1

  

 Allegato 2

 

L'area dei diversi cerchi indica i proventi conseguiti all'ottobre 1983.

Attrattività mercato: misurata tenendo conto volume, tasso di sviluppo e valuta di scambio.

Competitività aziendale: misurata dalla quota di mercato (Alta= + dei 50%; Media= 50-45%; Bassa= - dei 45%).

Legenda destinazioni:

CAN: Canada Oce: Oceania

EXO: Estremo Oriente Waf: West Africa

CSA: Centro-Sud America SAF: Sud Africa

USA: Scali New York City e Chicago

Allegato 3

Ipotesi di costo operativi

Assistenza scalo (per toccata aeroportuale) Lit. 790.000

Tasse aeroportuali (per toccata aeroportuale) Lit. 210.000

Altri costi (per toccata aeroportuale) Lit. 470.000

Servizio a bordo (per passeggero trasportato) Lit. 17.000

Costi operativi e caratteristiche di tre diversi aeromobili


DC10

B 742

B 747 COMBI

Carburante (Lit. per ora di volo)

Personale navigante (Lit. per ora di volo)

Ore di volo previste

Capacità posti passeggeri

Rapporto "Proventi merci/Proventi passeggeri" (stima)

Autonomia di volo (ore)

* I dati riportati sono stati parzialmente modificati ma non alterano la realtà dei fatti.

IL CASO SWISSAIR S.A.




1. Introduzione


Analogamente alle banche, alle compagnie di assicurazione, alle società alberghiere, alle aziende telefoniche ed elettriche anche le società di trasporto aereo classificate come appartenenti al settore dei servizi.

Tra le società di servizi, un'azienda di trasporto aereo presenta numerose peculiarità. Essa è basata su forti investimenti (in aerei, in impianti di manutenzione, in elaboratori elettronici, in edifici), ed è quindi capital-intensive. Al tempo stesso, vi è un forte "contatto" tra il proprio personale ed il cliente nelle varie fasi dei ciclo di trasporto, nelle agenzie, negli aeroporti ed in volo, ed è quindi anche people-intensive.

Opera inoltre, per definizione, su un territorio molto esteso, molto spesso addirittura su tutti e cinque i continenti, come ad esempio la Swissair, ed è quindi communication-intensive, giacché vi è un intenso scambio di informazioni tra tutte queste località in cui opera.

Vi è una concomitanza negli sforzi di una moltitudine di persone ad un momento centrale: la partenza di un volo. L'aereo deve essere pronto e ben mantenuto. L'equipaggio, sia di cabina che di condotta, deve essere disponibile. I passeggeri devono essere pronti per essere imbarcati. I loro bagagli devono essere stati immagazzinati nella stiva dell'aereo insieme all'eventuale merce da trasportare.

Non tutti questi fattori concomitanti sono sotto il diretto controllo della società di trasporto aereo. Sono coinvolte le società aeroportuali per i servizi di aeroporto, gli enti per il controllo dello spazio aereo, i pompieri per motivi di sicurezza, le società petrolifere per l'approvvigionamento del carburante, i fornitori di pasti e di eventuali prodotti esentasse per la loro parte e così via dicendo.

Il prodotto fornito presenta alcune peculiarità, tipiche in genere di tutte le aziende di servizi. Esso è estremamente deperibile, in quanto come i prodotti alimentari freschi, i posti sugli aerei devono essere venduti entro una data specificata. Un posto in aereo su di una certa linea ed in un certo giorno non può essere immagazzinato. Una volta rimasto vuoto non può più essere venduto. I corrispondenti ricavi vanno perduti, senza poter mai più essere recuperati.

La Swissair è la compagnia di bandiera svizzera. Nonostante che essa possa contare solo su una popolazione residente nel paese relativamente piccola, in effetti, si è posizionata tra le maggiori compagnie europee. .

Alcuni dati statistici lo mostrano chiaramente:

una flotta di 50 aerei;

un sistema di linee che si estende su 30.000 km e collega 99 scali in 66 paesi;

una rete di 196 agenzie dirette;

un volume d'affari di 3,7 miliardi di franchi svizzeri;

- una capacità di 2,8 miliardi di tonnellate-chilometro offerte, che corrisponde al carico di un volo giornaliero di andata e ritorno per la luna con un aeromobile DC-9-32. Le "tonnellate-chilometro offerte", chiamate in gergo TKO, rappresentano una misura convenzionale della capacità di una società di trasporto aereo;

- i passeggeri trasportati sono 7,3 milioni;

- il personale è costituito da poco meno di sedicimila unità;

- la manutenzione e la revisione dei motori, della fusoliera e degli equipaggiamenti degli aeromobili è fatta completamente presso la società. Essa impegna notevolmente le strutture. I cosiddetti "D-checks", operazioni di revisione eseguite sui DC-10 dopo 20.000 ore di volo, incorporano approssimativamente 25-30.000 h/uomo lavorative. In base ad un accordo con altre compagnie aeree, il KSSU, in effetti, singole operazioni di revisione sugli aeromobili della flotta Swissair possono essere svolte da altre compagnie aderenti all'accordo. A sua volta, la Swissair esegue altre operazioni su aeromobili delle altre compagnie.

Tutte le società aeree che operano tra due località offrono sostanzialmente lo stesso prodotto primario. Ciò non impedisce ai passeggeri di avere delle preferenze abbastanza marcate e, potendo, di scegliere una società piuttosto che un'altra. Questo fatto si verifica nonostante che il prodotto fornito sia completamente immateriale (il trasporto tra due località) e quindi non facilmente memorizzabile da parte del cliente se non per gli aspetti particolarmente gradevoli o sgradevoli.

Tutte le volte che vi sia una possibilità di scelta, nel senso che il passeggeri non sia costretto a prendere il volo ad un certo giorno e ad una certa ora, due fattori giocano nel fornire un vantaggio competitivo: il prezzo e la qualità. Il primo dovrebbe essere fisso, giacché esiste un cartello tra quasi tutte le compagnie aeree (la IATA - International Air Transport Association). Esso fissa le tariffe, tenendo presente le esigenze di redditività delle compagnie aeree. In effetti, alcune compagnie tendono a dare sconti sottobanco. Ciò implica che i loro costi siano bassi se vogliono in qualche maniera continuare ad essere redditizie. Per la Swissair questa strategia non è possibile. Essa è basata a Zurigo, in Svizzera: paese caratterizzato da alte retribuzioni e dalla mancanza di risorse naturali. La Swissair ha pertanto cercato sempre di privilegiare la qualità. Si è trattato dunque di essere migliori dei concorrenti.

Tagliare sul servizio al passeggero è un'opzione che molte società aeree hanno scelto, liberandosi così dai problemi con il ridurre lo stesso servizio. Non è stata questa la filosofia scelta della Swissair.






2. La qualità attesa


Avendo un obiettivo di eccellenza del servizio, è essenziale definire quali sono le aspettative del cliente. La Swissair ritiene che le attese si riferiscano a cinque componenti principali.


- La prima è l'affidabilità: essa è principalmente interpretata come sicurezza, il cosiddetto fattore "igienico". I passeggeri delle linee aeree cominciano a notare la sicurezza soltanto nel momento in cui hanno la sensazione che manchi, ritenendola altrimenti assolutamente scontata. In senso più ampio, affidabilità significa fornire ciò che è stato promesso o ciò che si attende che si riceva, anche in situazioni non di routine. Alcuni commenti di passeggeri mostrano chiaramente come essi intendano l'affidabilità:

«Uno speciale ringraziamento personale al Signor X. Egli mi ha rilasciato un duplicato del biglietto immediatamente senza ulteriori pagamenti o anche soltanto una garanzia».

«Il pasto vegetariano che avevo prenotato non mi poteva essere fornito, ma l'assistente di volo preparò un'eccellente alternativa».

- La seconda componente è la puntualità: per gli svizzeri, tradizionali produttori di orologi, la puntualità è una questione di onore.

- La terza componente è la pulizia: i clienti giustamente si attendono che gli aerei, gli uffici ed i banchi presso gli aeroporti siano senza una macchia di sporco.

- La quarta componente è il comfort: ciò significa nessuna lunga fila di attesa ai banchi di accettazione, nessun disagio o nessuna ressa disordinata per salire a bordo degli aerei, e, soprattutto, eccellenti comodità a bordo (poltrone, spazio per distendere le gambe, toilette, spazio per i bagagli, ecc.).

- La quinta componente sono i pasti: la Svizzera oltre che per la produzione degli orologi è sempre stata famosa Per l'industria alberghiera. Questa è la ragione per cui pasti di alta classe, serviti su piatti di vera porcellana, con posate e bicchieri di cristallo, da personale attento e amichevole, hanno presso la Swissair un'elevata priorità. In effetti, i passeggeri danno molto valore a questo aspetto del servizio. Esso rappresenta un importante elemento della immagine globale di una società di trasporto aereo.


Com'è che la Swissair si adopera per generare questo livello di qualità?




2.1. Il sistema di feedback della qualità


Non esiste alcun modo di ottenere la qualità per decreto. Essa richiede un'attenta pianificazione. Questo comprende tutti gli elementi precedentemente menzionati relativi all'indagine, ai requisiti e così via. Esso implica la formulazione dei requisiti del prodotto; in altre parole la definizione delle caratteristiche di qualità e del modo come misurarle. Non è sufficiente stabilire: "L'accettazione a bordo degli aerei deve essere la più rapida possibile". E necessario un maggior grado di precisione, come, ad esempio: «il grado di attesa all'accettazione non deve superare i tre minuti nel 90% dei campioni esaminati "oppure" i tempi di attesa nelle prenotazioni telefoniche, registrati dall'elaboratore, non dovrebbero eccedere i 20 secondi nel 90% delle chiamate».




3. La produzione della qualità


Quattro sono i parametri normalmente considerati come i più importanti fattori nel determinare la qualità del lavoro e dei servizi. Essi vengono conosciuti come le quattro M: Man (persona), Machine (macchina), Method (metodo), Material (materiali).

Per una società aerea:


Man (persona): si riferisce alle conoscenze, all'addestramento, alla capacità, all'attenzione, all'affidabilità all'atteggiamento, alla motivazione delle persone coinvolte;


Machine (macchina): si riferisce all'aereo, all'attrezzatura tecnica, alla strumentazione,alle difficoltà connesse con la disposizione degli impianti, alla precisione;


Method (metodo):    si riferisce al trattamento, alla tolleranza, alla accessibilità alle disposizioni ed alla loro comprensibilità;


Material (materiali): si riferisce alle caratteristiche, alla non predisposizione alla corrosione o alle incrinature alla fatica, alla deperibilità dei cibi e delle bevande.


A questa lista può essere aggiunta una quinta "M", e cioè "milieu" (ambiente). Con questo termine ci si riferisce all'ambiente sociale in cui opera l'impresa, al morale interno, alle relazioni tra i vari livelli della gerarchia e al mondo circostante, compresi famiglia, stato e società, insomma alla sua "cultura", tutti elementi che influenzano gli atteggiamenti verso il lavoro, particolarmente nelle industrie di servizi.

Nel contesto di questo tipo di attività, l'individuo ha il maggiore peso e il più diretto impatto sulla qualità, ma, nello stesso tempo, è il fattore che richiede maggiore cura e capacità nella sua gestione.

La Swissair ha l'obiettivo di iniziare la preparazione alla qualità proprio nelle fasi di reclutamento e di addestramento del personale. Questo vale sia per i piloti che per gli assistenti, i meccanici, i tecnici, gli assistenti di volo o i cuochi. In seguito, viene attribuita molta importanza al continuo addestramento del personale.

Il fattore chiave è la motivazione, come catalizzatore che trasforma le attitudini potenziali e le capacità conferite con l'addestramento in qualità visibile. Per ricevere da una radio il programma che si desidera, è necessario sintonizzarsi sulla giusta frequenza. Se non lo si fa, neanche una dovizia di appariscenti, sofisticati comandi elettronici sarà di qualche uso. Lo stesso può dirsi per il personale. In ultima analisi, la garanzia qualità è per la direzione un problema di "sintonizzazione"- in altre parole, essa consiste nel difficile compito di motivare il personale a generare qualità spontaneamente, giorno dopo giorno, di creare un ambiente nel quale i collaboratori siano preparati a dare il massimo di sé stessi, e in cui emerga un vero senso di dedizione e di impegno.

Questa è sostanzialmente la motivazione, un argomento sul quale si ritorna successivamente.



4. La verifica della qualità


Nel ciclo di garanzia qualità una parte importante è relativa ai test che possono rivelare lo standard di qualità che si è riusciti a generare. Vi sono tre possibilità di verificarlo:


ispezioni

indagini tra i clienti;

- audit.


In senso stretto, gli audit per la qualità non dovrebbero essere considerati come ispezioni, in quanto si effettuano al di fuori del ciclo di feedback della qualità. Tuttavia, sono stati qui menzionati per completezza.



4.1. Ispezioni


Le ispezioni assumono una varietà di forme. Si pensi allo "chef" che assaggia la minestra prima di farla uscire dalla cucina, ai modi in cui le apparecchiature elettriche vengono provate dopo essere uscite dalle linee di assemblaggio, e alle prove non distruttive effettuate a mezzo di raggi X sul macchinario per garantirsi che le parti metalliche siano state appropriatamente saldate insieme.

Come la maggior parte delle società aeree, anche la Swissair ha degli ispettori. Essi controllano la qualità dei pasti, l'aspetto e la pulizia della cabina passeggeri, il modo in cui il personale di cabina svolge il suo compito, gli standard di igiene negli impianti di produzione pasti, la qualità del cibo acquistato dai fornitori e così via.

Le ispezioni sono in una certa misura necessarie. Ma esse sono essenzialmente improduttive, poiché l'errore quando presente è già stato commesso. E' più importante prevenire le disfunzioni che correggerle perciò la Swissair cerca di mantenere le ispezioni ad un livello conveniente e maneggevole e sostituirle, quando possibile, con misure preventive.

E' forse sintomatico che il 10- 15 % della forza di lavoro nelle industrie manifatturiere europee è collegato in qualche modo con le ispezioni, mentre in Giappone il dato equivalente è dell'1-5%.

Un altro problema da considerare relativamente alla misurazione dei servizi è la sua accentuata dipendenza da fattori soggettivi.

E' difficile trovare il giusto equilibrio nelle ispezioni relative alla sicurezza dei voli. La revisione di un motore o di un intero aereo è un processo complesso, che coinvolge migliaia di differenti attività specifiche.

Ispezionare ciascuna di queste attività di revisione potrebbe essere oltre che economicamente gravoso anche psicologicamente controproducente. Troppe ispezioni possono essere interpretate come segno di sfiducia, con effetto demotivante. In effetti, potrebbero addirittura portare a una riduzione dell'attenzione, in quanto gli operatori sanno che c'è sempre qualcun altro che controlla, per cui gli errori non potranno avere conseguenze gravi.

In questa considerazione, sono stati analizzati i rischi inerenti a ciascuna' delle specifiche attività:

Per individuare la probabilità di disfunzioni, viene effettuata una valutazione delle 4 M (man, machine, method, material) collegate alla esecuzione di una specifica attività, ed ugualmente vengono analizzare le conseguenze degli errori. 

La Swissair è stata in grado di ridurre drasticamente il numero di ispezioni e, nello stesso tempo, di accrescerne il valore. In questo modo, viene promosso il senso di responsabilità e viene migliorata anche la sicurezza, riducendo al tempo stesso il carico di lavoro.



4.2. Indagine tra i passeggeri


Ogni mese la Swissair riceve circa 12.000 questionari riempiti in volo dai passeggeri. Le domande riguardano principalmente la qualità del servizio a bordo e a terra, la qualità e la quantità dei pasti ed il comfort e le distrazioni a bordo. Queste indagini consentono di conoscere come i passeggeri valutano la Swissair e quali sono le loro specifiche esigenze.

Per le rotte dell'Estremo Oriente, caratterizzate da lunghe ore di volo, in media l'ordine di priorità assegnato ai principali requisiti del servizio è il seguente:


1.sicurezza

2.buon servizio a bordo

3.rispetto dell'orario

4.conveniente programmazione degli orari


5.competenza dei piloti

6.buoni cibi

7.cabina passeggeri e toilette pulite

8.economicità, ecc.


Naturalmente, queste valutazioni sono soggettive. Ad esempio, i passeggeri sulle rotte europee danno invece massima importanza alla conveniente programmazione degli orari ed al rispetto dell'orario.

Per mostrare la disparità dei giudizi individuali, vengono riportati alcuni giudizi espressi da passeggeri dello stesso volo:

- "i pasti della Swissair sono eccellenti";

- "prendiamo spesso questo volo e lo chiamiamo il volo degli spuntini perché ogni volta su questo volo vengono serviti spuntini";

- "il cibo è sempre schifoso, qualunque cosa venga servita. lo un panino ed una bevanda anche sui voli molto lunghi";

- "apprezzo molto la Swissair perché, diversamente dalle altre, di indirizzare i passeggeri agli alcolici".



4.3. Audit


Gli audit della qualità non sono parte del ciclo di feedback della qualità. L'oggetto delle ispezioni è il controllo della conformità di un prodotto ai requisiti stabiliti. L'oggetto di un audit è, invece, il controllo della efficienza dell'intero sistema qualità, mediante un esame diretto ad accertare se la responsabilità della definizione della qualità attesa sia chiaramente regolata e siano stabilite le condizioni cui la qualità deve essere prodotta, ispezionata e controllata.

Gli audit stimano l'efficienza organizzativa del ciclo di garanzia qualità e pertanto costituiscono un importante ausilio per la gestione.




5. Il controllo qualità


Il controllo qualità costituisce l'anello finale del ciclo. Esso ricicla i dati ottenuti con le ispezioni e li usa per influire sulla pianificazione e sulla produzione della qualità.



5.1. Influenza diretta dei giudizi espressi dai passeggeri


Vengono effettuate molte indagini tra i passeggeri. Tutte queste informazioni vengono analizzate secondo vari criteri per individuare dove sono necessari miglioramenti e come possono essere meglio realizzati.


Le unità organizzativi direttamente interessate hanno la principale responsabilità dell'attuazione di quelle misure. In aggiunta, un ufficio centrale controllo qualità ha il compito di coordinamento e di consulenza, oltre a quello di informare la direzione sulle tendenze e sugli specifici problemi. I problemi di maggiore importanza e Più estese implicazioni vengono risolti al livello dell'alta direzione.

Le indagini tra i passeggeri costituiscono un importante feedback e pertanto vengono accuratamente esaminate e valutate. I dipendenti vengono spesso indicati per nome e, per fini motivazionali, i giudizi e gli apprezzamenti vengono sempre comunicati al personale interessato. Ugualmente, vengono attentamente considerati i reclami riguardanti specifiche persone e, se del caso, vengono presi i Provvedimenti necessari, tra cui, ad esempio un addestramento aggiuntivo.


Ogni anno i passeggeri inviano alla Swissair più di 10.000 lettere, che contengono reclami, richieste e suggerimenti. Ogni lettera viene valutata nel quadro del sistema controllo qualità e ad essa viene data sempre risposta.



5.2. Costo della qualità


Nessuna azienda può permettersi di ignorare i costi. Questo vale anche per quanto costa conseguire uno standard di qualità che i clienti si attendono.

Secondo definizioni generalmente accettate, i costi della qualità sono formati di:


- costi per la prevenzione;

- costi delle ispezioni;

- costi delle disfunzioni.


Questi tre elementi presentano curve di sviluppo diverse. Se nulla viene speso per prevenire disfunzioni o almeno per ispezionare il prodotto, il più che ci si può attendere in termini di individuazione di errori sono delle scoperte casuali. In questo caso, i costi delle disfunzioni tenderanno all'infinito.

All'altro estremo, se si tenta di raggiungere il 100% della qualità, i costi delle disfunzioni scendono a zero, ma quelli della prevenzione e delle ispezioni salgono vertiginosamente.

I costi per la qualità costituiscono un importante dato, per la direzione, anche se in Swissair - come in molte altre società aeree - si incontrano notevoli difficoltà nell'individuarli, poiché i sistemi contabili convenzionali non sono normalmente predisposti a tale uso.

In effetti, è quasi impossibile calcolare con criteri oggettivi i costi delle disfunzioni nelle aziende di servizi. Quali, ad esempio, sono le implicazioni in termini di ricavi della diminuzione dell'1% nei ritardi o di una riduzione di 4 minuti nel tempo d'attesa per ritirare i bagagli?




6. La qualità in un contesto di risorse limitate


Ci si può chiedere se una situazione di risorse limitate sia compatibile con la qualità dei servizi. La connessione è indiretta. Per anni, le aziende di trasporto aereo sono state condizionate nelle decisioni di pianificazione della flotta di aerei da un'implicita filosofia di crescita. Il panorama economico attuale è ben diverso: è necessario fronteggiare la stagnazione e, in molti settori, la recessione. Ridurre i costi è diventato un imperativo, ovunque e per chiunque. Un risultato di questa situazione è che meno persone volano. Di conseguenza, si determina un surplus di capacità di cui anche il settore del trasporto aereo soffre in questo momento.

Alcune società cercano disperatamente di riempire i propri aerei praticando tariffe stracciate. Ma in questo tentativo vi è un'implicita assurdità, se si tiene presente che il prezzo del carburante è salito negli Stati uniti di 10 volte nel giro di 10 anni, e che gli altri costi salgono anch'essi a dismisura soprattutto le retribuzioni del personale, che, comunque in Svizzera sono di 3 4 volte più elevate che in qualche paese in via di sviluppo.

Tutto ciò ha comportato anche per la Swissair il cercare di contenere i costi razionalizzando, ad esempio, le procedure a monte: fluidificando il flusso di lavoro nella manutenzione, nella produzione dei pasti, facendo uso sempre maggiore degli elaboratori elettronici e delle reti di telecomunicazione per trattare più efficientemente le informazioni.

Ma l'essenza del servizio - il contatto personale e l'abilità del trattamento del passeggero - è qualcosa che la Swissair non può né vuole razionalizzarsi

In effetti, i servizi sono una relazione tra due persone, rappresentano un modo di relazionarsi tra persone. Questi contatti dovrebbero essere sociali per entrambe le parti interessate.

Si può spingere una persona a lavorare più in fretta, ma non è possibile farla sorridere più in fretta.




7. L'iceberg qualità


Molto poco di ciò che è stato detto finora si discosta in modo significativo da ciò che viene detto convenzionalmente sulla qualità. Filosofie e cicli simili a quelli illustrati dovrebbero essere adottati virtualmente da ogni azienda.

Tuttavia, sarebbe errato ritenere che questi espedienti strutturali siano in se stessi sufficienti a garantire un alto livello di qualità.

Oltre alla dimensione strutturale, non si dovrebbe mai dimenticare che il sistema deve avere anche una dimensione culturale o umana.

Questo aspetto può essere meglio illustrato con l'immagine di un iceberg. La parte visibile consiste di tutti quei concetti, standard, direttive, norme e controlli che si riversano sulle scrivanie. Sommersa sotto la superficie, tuttavia, vi è la base sociale predominante: le percezioni, gli atteggiamenti, le emozioni e le aspirazioni degli individui che attivano questo ciclo qualità. Invisibile all'esterno, questa base è pur tuttavia indispensabile, perché se non vi fosse, tutto il resto crollerebbe sprofondando nel mare.

Per qualsiasi azienda, e qualsiasi individuo, il cui impegno per la qualità non sia soltanto verbale, l'interdipendenza e l'unione di queste due dimensioni - la strutturale e la sociale - deve riflettersi in tutto il sistema qualità, non soltanto in teoria, ma anche in pratica, non soltanto al livello della direzione ma lungo tutta la linea.

Un tale approccio integrato alla qualità ha implicazioni persona organizzative molto impegnative, che hanno inizio nella fase di pianificazione e attraversano tutto il ciclo.

I requisiti della qualità non vengono stabiliti - o non lo possono essere realisticamente - attorno ai tavoli dei consigli di amministrazione, lontano dal campo d'azione. Un tale processo deve essere un atto congiunto, nel quale gli operatori di prima linea (la cosiddetta front line) siano coinvolti virtualmente a ogni passo. Questo è l'unico modo per prevenire una disparità tra gli atteggiamenti dell'azienda e quelli individuali nei riguardi di uno specifico standard di qualità. Se tale conformità non esiste, gli standard non troveranno accettazione. E se non saranno accettati, non potranno in nessun modo essere realizzati.

Anche su un piano personale le implicazioni sono molto significative. E' necessario che esista una disponibilità a parlare apertamente di successi e disfunzioni connessi in qualsiasi modo con il sistema qualità. Si deve instaurare un flusso costante a due vie di informazioni, opinioni ed esperienze, che abbia un profondo influsso sulla qualità e sui relativi problemi. E', del resto, ben noto che il modo con cui un problema viene affrontato può creare un senso di identificazione con la sua soluzione.

In condizioni normali di routine, non vi è niente di particolarmente eccezionale oggi nel portare in volo con sicurezza e puntualità passeggeri dalla località A alla località B. Le difficoltà sorgono quando le condizioni diventano sfavorevoli o anormali. Allora, la qualità del servizio consiste nell'essere comunque effettuato, e, ancor più, in un modo che vada oltre le attese dei passeggeri. Ciò significa che il personale deve essere pronto, ad esempio, ad allungare il suo orario di servizio. Per indurlo a farlo di buona voglia, la direzione deve mostrare un'uguale disponibilità nel trattare il personale, ad esempio nell'aiutarlo al di là degli obblighi contrattuali quando siano presenti difficoltà e problemi personali, o nel garantirgli che una loro prestazione eccezionale avrà il dovuto riconoscimento.



8. Alcune critiche


Alla Swissair si è convinti che l'approccio sopra delineato aiuti a sradicare le cause della qualità scadente, sia al livello gestionale sia a quello operativo. Influenzati dal taylorismo e da tecniche similari, per lungo tempo è prevalsa l'opinione che la qualità potesse essere ottenuta per decreto. La regola generale dell'obbedienza - si pensava - è sufficiente per garantire in paesi come la Svizzera - che gli standard stabiliti ai vertici de fossero sempre conseguiti. Si è sempre più convinti adesso che ciò non è vero.

Come molte altre società aeree in Europa e negli stati Uniti, la Swissair ha ancora molta strada da fare in tal senso. Le realtà di ogni giorno in officina, sull'aereo, negli impianti di preparazione pasti a bordo, ai banchi di accettazione, dietro la scena, contrastano a volte in modo stridente con la norma teorica.



Domande guida per lo studio del caso


Presso la Swissair e secondo la vostra opinione:


Qual è la definizione di "qualità" prescelta?

Siete in grado di individuare le fasi del processo di gestione della qualità? Quale pensate sia il ruolo del management aziendale?

Quali opportunità esistono per incrementare la qualità del servizio? Quali le priorità?




IL CASO DEL PIANO MEZZI " MILLEMIGLIA ALITALIA"


Nella sala B5-2 del centro Direzionale Alitalia sia stava svolgendo una riunione.

Erano ormai le 13, ed i partecipanti iniziavano a dare i primi segni di impazienza: la riunione era cominciata tardi, l'agenzia di pubblicità era arrivata ancora più tardi, e tra una battuta e l'altra le cose stavano andando per le lunghe. La riunione verteva sulla campagna pubblicitaria per la promozione di Millemiglia Alitalia.

Millemiglia era un programma di fidelizzazione per "frequent flyers" italiani, creato su ispirazione dei programmi mileage delle compagnie aeree americane, ed era una novità assoluta per Alitalia.

I passeggeri, ogni volta che effettuavano un volo Alitalia o Ati, ricevevano un punteggio sulla base della distanza del percorso volato e della classe scelta (economica, Business o Prima): al termine della promozione potevano sommare i punti e vincere diversi premi, che consistevano in viaggi aerei e buoni omaggio per la boutique di bordo.

Il gioco in realtà era strtturato in modo che potessero vincere quasi esclusivamente i "frequent flyers" delle tratte internazionali e intercontinentali.

Si era inoltre deciso di orientare la campagna pubblicitaria verso target "uomini d'affari", che costituiva la quasi totalità dei "frequent Flyers"

Sulla base di ricerche di mercato svolte in precedenza, risultava che i "volatori per affari" erano principalmente uomini, di età compresa fra i 30-50 anni, abitanti nei centri urbani del Centro-Nord Italia, di classe socio-economica e di cultura medio-elevata.

Il budget pubblicitario riservato a questa campagna era di 400 milioni, e dato questo vincolo si era deciso di utilizzare un solo media: la stampa.

L'agenzia infatti, rappresentata dal senior account Carlo Lobreve, aveva presentato, proprio durante la riunione, un'idea creativa destinata ad una pagina intera con l'immgine di una mano che porgeva il mondo su un vassoio. Il titolo dell'annuncio era "Millemiglia Alitalia. La scelta vincente".

Il responsabile della pubblicità, Giogio Lito, si era dichiarato soddisfatto dell'idea, e così anche il responsabile delle iniziative promozionali, Paolo Rullino.

Si trattava adesso di decidere il piano mezzi della campagna..

Alla riunione erano presenti, oltre ai personaggi nominati, anche Francesco Lotta, responsabile dell'ufficio Media, e Stella Tovagliuoli, sua assistente, inacaricata di preparare il piano mezzi.

"Vediamo di riepilogare", disse Giorgio Lito, che iniziava a sentire un certo languorino, "per questa campagna abbiamo un budget di 400 milioni, e abbiamo deciso di orintarci sulla stampa. Io proprongo di andare sui Quotidiani il Corriere della Sera e Repubblica, che sono i più letti".

"A noi mica interessano tutti gli italiani, però - ribadì Paolo Rullino. Le donne di casa non sono il target della nostra campagna. I destinatari sono uomini d'affari, vediamo di andare mirati e di razionalizzare l'investimento. Io proporrei di fare la campagna solo sul Sole 24 Ore"

"Perchè non aggiungere anche i periodici - si intromise Carlo dell'agenzia, che voleva difendere l'idea di far realizzare l'annuncio a colori - Panorama e L'Espresso andrebbero benissimo"

"A prescindere dalla loro validità non possiamo far di tutto. I soldi sono limitati. Dobbiamo scegliere accuartamente i mezzi, soprattutto perchè la complessità del messaggio mi pare richieda una certa ripetizione, per esser assimilato"

"Questo è giusto, Stella - disse Giorgio Lito- bisogna che la campagna non si faccia vedere solo una tantum, ma abbia anche una certa frequenza e durata nel tempo."

A queste parole Francesco Lotta sembrò animarsi - "Questo mi ricorda qualcosa - disse- ho una meravigliosa offerta da parte della Mondadori: se acquistiamo due pagine del giornale, mi fa uno sconto del 50% per due pagine di Panorama e mi regala due pagine di Espansione."

Andiamoci cauti con queste offerte - lo inerruppe Rullino - rischiamo, per risparmiare qualche soldo, di dimenticarci dei nostri obiettivi di comunicazone. Ad esempio, ci interessa veramente il Giornale?"

"A me piace" disse Lito "si può fare"

"Una soluzione per risparmiare - si intromise Stella Tovaglioli - potrebbe essere quella di ridurre il formato, adattare la creatività a mezza pagina, per esempio, invece che a pagina intera: spenderemmo così la metà"

"Perdiamo in impatto" esclamò allarmato Carlo Lobreve.

"Questo non è detto, e poi con i soldi che risparmiamo possiamo fare più uscite, magari su più mezzi"- riprese Stella.

"Io direi di chiudere qui - disse Giorgio Lito, che aveva indetto la riunione e che era sempre più deciso di andare a mensa - ormai Stella hai sentito le nostre opinioni. Hai diversi elementi per preparare un piano mezzi per questo pomeriggio. Ti aspetto per le cinque".

Stella aveva sentito le opinioni, ma rimanevano diversi dubbi.

Bisognerà che chiarisca diverse cose, pensò tra sè ordinando gli appunti, e che raccolga qualche informazione..

Attraverso l'analisi delle osservazioni presentate durante la riunione., e secondo il vostro parere, DI QUALI INFORMAZIONI E CHIARIMENTI HA BISOGNO STELLA TOVAGLIOLI per poter preparare un piano mezzi efficace ed efficiente per la campagna Millemiglia?


Ed in particolare:

Come può stabilire se una testata è più adatta di un'altra? Di quali informazioni ha bisogno?

Come può determinare la convenienza economica dei vari mezzi /testate?

Di quali informazioni ha bisogno inoltre per stabilire il calendario del piano?






Prof Aldopaolo Palareti statistica bologna


Domande più frequenti sull'esame di Fondamenti di Informatica

Qual è la durata dello scritto?

Lo scritto è formato da due parti, la prima relativa ad argomenti Generali di Informatica, la seconda al Pascal. Le due parti possono essere consegnate e ripetute separatamente (ovvero, lo studente può fare solo la prima parte dello scritto o in alternativa solo la seconda parte). La parte Generale viene consegnata per la compilazione all'orario dello scritto, e viene ritirata dopo circa 45-50 minuti. La parte Pascal comincia esattamente un'ora dopo l'inizio della prima e viene ritirata anch'essa dopo 45-50 minuti. A titolo esemplificativo, se l'orario dello scritto è 15:00, la parte generale viene consegnata alle 15 e viene ritirata alle 15:50, mentre la parte Pascal viene consegnata alle 16 e viene ritirata alle 16:50. Gli studenti interessati a compilare la sola parte Pascal possono quindi presentarsi direttamente alle 16.

Cosa succede se ci si dimentica di iscriversi?

In linea di massima un numero limitato di studenti (3 o 4) vengono accettati anche in mancanza di iscrizione alla lista dell'esame. Se però gli studenti inadempienti sono in quantità considerevole ci si riserva la possibilità di rifiutare iscrizioni fuori tempo. Questa riserva è dovuta unicamente a problemi organizzativi: infatti gli esami sono organizzati sulla base del numero degli studenti iscritti; grosse variazioni a questi numeri rendono problematica anche la gestione degli studenti che avessero seguito comportamenti corretti. Ovviamente, vengono sempre accettati studenti in sostituzione di eventuali iscritti che non si siano presentati.

Si possono consultare gli appunti?

Per ognuna delle parti dello scritto gli appunti possono essere consultati solo dopo mezz'ora dall'inizio. Ovvero, per una parte iniziata alle ore 15 (che presumibilmente terminerà alle 15:50), la consultazione degli appunti o di testi è permessa solo dopo le 15:30.

Si possono utilizzare calcolatrici o calcolatori?

L'uso di calcolatrici o calcolatori è vietato durante gli scritti. Si fa comunque presente che non sono presenti, negli scritti, esercizi che richiedano calcoli matematici complessi.

Quando saranno disponibili i voti degli scritti?

La sera (di solito verso mezzanotte) del giorno prima dell'orale, di solito la Domenica, sull'URL

https://www2.stat.unibo.it/palareti/studenti/index.htm

oppure su apposito tabulato esposto in bacheca appena possibile il giorno dell'orale.

Lo scritto fino a quando viene considerato valido?

Fino all'ultimo appello dell'Anno di corso. Orientativamente, per gli studenti dell'anno di corso 1996-1997 la validità dell'esame è fino agli appelli del gennaio 1998, mentre per gli studenti dell'anno di corso 1997-1998 la validità dell'esame è presumibilmente fino agli appelli del gennaio 1999.

Quante volte è possibile ridare lo scritto?

Tutte le volte che lo studente desidera. Va comunque tenuto conto che se lo studente rifà lo scritto, verrà considerato valido l'ultimo voto, anche se è inferiore ai voti precedenti.

Quando bisogna consegnare la tesina?

La tesina deve essere consegnata prima di dare l'orale. Le tesine vengono ritirate in coincidenza degli scritti: comunque lo studente può fare lo scritto e consegnare la tesina in appelli o anche sessioni diverse, purché siano entrambi precedenti all'orale.

Quali sono i voti sufficienti?

Per la tesina verrà cosiderato sufficiente (ai fini dell'ammissione all'orale) il voto 4 (su massimo di 10); per lo scritto, verranno valutate separatamente la parte Generale e la parte Pascal, ognuna delle quali dovrà avere una valutazione di almeno 2 (su un massimo di 5).

Cosa bisogna fare per avere la sufficienza all'orale?

Bisogna aver consegnato la tesina in un appello precedente o il giorno dello scritto, con valutazione di almeno 4/10. Inoltre bisogna aver ottenuto una valutazione di almeno 2/5 sia in uno scritto Generale sia in uno scritto Pascal.

In che ordine vengono interrogati gli studenti all'orale?

In linea di principio, l'ordine di interrogazione degli studenti è così formato:

innanzitutto vengono considerati gli studenti iscritti allo scritto dello stesso appello dell'orale, nell'ordine di iscrizione;

  1. vengono poi considerati gli studenti iscritto all'orale, anch'essi in ordine di iscrizione;
  2. vengono infine considerati gli studenti non iscritti che comunque si presentino all'orale.

Chi avesse particolari problemi di lavoro o di trasporto può chiedere comunque di modificare l'ordine per ciò che lo riguarda.

Quando devono presentarsi gli studenti all'orale?

Gli studenti dovrebbero presentarsi all'orario ufficiale dell'esame. Infatti, allo scopo di organizzare correttamente l'orale, si farà l'appello degli studenti presenti e si indicheranno quanti e quali studenti saranno interrogati nella mattina e nel pomeriggio ed eventualmente nei giorni seguenti.

Gli studenti assenti al momento dell'appello saranno automaticamente posti in fondo alla lista d'esame.




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