Caricare documenti e articoli online 
INFtub.com è un sito progettato per cercare i documenti in vari tipi di file e il caricamento di articoli online.


 
Non ricordi la password?  ››  Iscriviti gratis
 

CONSERVAZIONE DELLA MASSA E DELL'ENERGIA

matematica



CONSERVAZIONE DELLA MASSA E DELL'ENERGIA


Conservazione della massa:

Durante una reazione chimica gli atomi non si creano né si distruggono (Principio di conservazione della Massa).


Analisi Chimica:

L'analisi chimica richiede la rottura di una sostanza nei suoi elementi e, successivamente, la misura delle quantità relative in grammi di ciascun elemento presente per 100g di composto originario dà il percento in peso.

L'analisi elementare da sola non è sufficiente per assegnare ad un composto la Formula Molecolare, poiché i risultati sarebbero in accordo anche con dei multipli (Es: H2O oppure H4O2), per cui l'analisi elementare è sufficiente solo per assegnare la Formula Empirica (o Formula Minima) di un composto.

La Formula Empirica è la formula che indica il numero intero minimo di ciascun tipo di atomo. Avendo a disposizione altre informazioni si può risalire alla Formula Molecolare che può coincidere con la Formula Empirica o essere un multiplo di essa.




Equazioni chimiche:

Le reazioni chimiche possono essere scritte sotto forma di equazioni chimiche:

Es:  C3H8 + 5O2 3CO2 + 4H2O

Quest'equazione è bilanciata perché il numero di ciascuna specie di atomo del primo membro è uguale a quella del secondo membro, questo è possibile aggiungendo dei coefficienti stechiometrici a sinistra delle formule.

Una migliore approssimazione di quello che avviene a livello molecolare si può ottenere aggiungendo delle parentesi che descrivono lo stato fisico di ciascuna specie (s, solido; aq, ione idratato in soluzione acquosa; g, gas; l, liquido).

Es:  CaCO3 (s) + 2H+(aq) Ca2+(aq) + CO2 (g) + H2O (l)


Unità di misura della concentrazione: molarità e molalità

In una soluzione il liquido in maggiore presenza in cui è stato sciolto un liquido o un gas è chiamato Solvente, mentre il componente in che viene disciolto nel solvente è chiamato Soluto.

Esistono due modi per esprimere la concentrazione, e sono la Molarità e la Molalità.

La Molarità è rappresentata dalle moli di soluto per litro di soluzione (Moli di soluto/Litri di soluzione) e si indica con il simbolo M, e l'unità di misura è mol L-1.

La Molalità è rappresentata dalle moli di soluto per chilo di solvente (Moli di soluto/Chili di solvente) e si indica con il simbolo m, e l'unità di misura è mol Kg-1.


Calore di reazione: conservazione dell'energia

I calori di reazione sono additivi. Se due reazioni possono essere sommate per darne una terza, il calore della terza reazione è uguale alla somma dei calori delle prime due reazioni (principio di conservazione dell'energia).

Calore e lavoro sono entrambe forme di energia e sono espresse nelle stesse unità. Il chimico è specialmente interessato al calore che può essere assorbito o ceduto in una reazione chimica.

La forza che agisce su un oggetto secondo la legge di Newton, è il prodotto della sua massa per l'accelerazione:  F = m ∙ a

forza massa accelerazione

1N (Newton) = 1Kg m sec-2 (cioè la forza che deve essere applicata alla massa di 1Kg per dare un accelerazione di 1m al secondo per secondo (1m sec-2).

Il lavoro fatto su un oggetto è dato dal prodotto della forza esercitata su di esso lungo la direzione di moto e la distanza per cui è applicata la forza:

W = F ∙ S

lavoro forza distanza

Il Lavoro fatto applicando la forza di 1Newton (N) per la distanza di 1m è definito 1Joul (J).

Da cui 1J = 1N m = 1Kg m2 sec-2.

Nel caso di un oggetto lanciato, tutto il lavoro è trasformato in energia cinetica, in altri casi parte o tutto il lavoro può essere trasformato in calore.

L'unità di misura dell'energia, più antica, proveniente da misure di calore, è la caloria.

Una caloria (cal) è definita come la quantità di calore richiesta per innalzare di 1°C (da 14,5°C a 15,5°C) la temperatura di 1g d'acqua.

Questa definizione non mette in evidenza la relazione tra calore e lavoro poiché è stata introdotta nel diciannovesimo secolo prima che fosse realizzato che il calore ed il lavoro sono due modi di essere di una stessa cosa: l'energia.

1cal= 4,184 J

I calori di reazione per una mole di sostanza sono tipicamente dell'ordine dei chiloJoule (KJ) o delle chilocalorie (kcal) (1KJ = 1000J e 1kcal = 1000 cal)

La quantità di calore varia con la temperatura a cui avviene la reazione.

Il calore coinvolto in una reazione chimica fatta avvenire a pressione costante è definito come la Variazione di Entalpia del sistema reagente, rH (Delta H).

Se durante una reazione chimica, si produce calore, l'entalpia del sistema diminuisce; rH minore di zero.

Nelle reazioni endotermiche il calore di è assorbito e l'entalpia della miscela di reazione aumenta.

Da quanto detto si assume che i calori di reazione sono additivi.

Il calore di combustione di una sostanza che contiene C, N, O ed H è il calore per mole di sostanza, della razione con l'ossigeno necessario a produrre CO2, N2 e H2O.

Per poter calcolare i calori di reazione per la formazione dei composti, bisogna partire dai calori di formazione degli elementi allo stato standard.





Privacy




Articolo informazione


Hits: 1849
Apprezzato: scheda appunto

Commentare questo articolo:

Non sei registrato
Devi essere registrato per commentare

ISCRIVITI



Copiare il codice

nella pagina web del tuo sito.


Copyright InfTub.com 2024