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BEVANDE ALCOLICHE
Le bevande alcoliche contengono alcol che si è formato tramite la fermentazione alcolica degli zuccheri dell'uva ammostata. Se desidero avere bevande con una concentrazione alcolica più elevata bisogna distillare o aggiungere sostanze aromatiche con una certa concentrazione zuccherina. Molte sostanze che sono solubili nell'uva, nel vino non lo sono più. La maggior parte dei componenti del vino derivano dall'uva.
RASPO = contiene cellulosa, emicellulosa, lignine.
Agli anelli aromatici della lignina sono legati molti metossili. Durante la fermentazione da questi gruppi si forma il metanolo. La sua struttura è basata sul tipo di vitigno e sul grado di maturazione.
DIRASPATURA = gli acini vengono tolti dal raspo. Questa operazione va effettuata su tutte le uve (bianche e rosse).
SGRONDATURA = eliminazione delle vinacce (solo per uve bianche).
ACINO costituito da:
BUCCIA = costituente fondamentale perché contiene i coloranti e gli aromi. La buccia esternamente è cerosa ed è qui che si attaccano microrganismi e lieviti. I principali contenuti della buccia sono:
coloranti = trai quali gli antociani (es. malvidina che produce etanolo e da colore rosso). Il colore è sensibile a:
pH 3;
O : con O i fenoli si ossidano diventando chinoni con colore +scuro. Senza O , in amb. riducente, gli antociani si decolorano (bottiglia);
SO : ha azione riducente. Quantità molto elevate decolorano il vino.
Gli antociani in amb. riducente diventano leucoantociani che sono flavoni. Nel vino gli antociani possono polimerizzare e formare tannini condensati affini all'acqua (meno solubili nel vino xkè contenenti alcol). Abbiamo anche i tannini idrolizzabili: esteri dell'acido D-gallico. Nella buccia se ne trovano molto pochi ma nel vino sono presenti poiché estratti dal legno delle botti (es. quercetina).
Enzimi polifenolossidasi: sono ossidazioni dei fenoli a chinoni che causano
Imbrunimento dei vini bianchi e cambiamento del sapore.
Per evitare questi problemi si toglie O e si aggiunge SO
POLPA = tutti i componenti della polpa vanno a finire nel mosto. È costituita da:
Gli zuccheri del mosto
Le uve con 22-24% di zucchero non possono essere vinificate poiché la soluzione risulterebbe ipertonica. Gli zuccheri non sono ugualmente distribuiti; meno uniforme risulta anche la distribuzione degli acidi. I vinaccioli contengono tannini i quali, se schiacciati, rilasceranno il tannino nel mosto. I vinaccioli contengono molti lipidi.
Importanti poiché faranno la fermentazione, non dovrebbero contenere il saccarosio poiché idrolizzato dall'enzima saccarasi presente sulla buccia. Nelle uve più mature, si ha la presenza di fruttosio.
Queste sostanze variano a seconda della maturazione dell'uva. Dall'invaiatura aumentano gli zuccheri e diminuiscono gli acidi.
ACQUA 70-80%
ZUCCHERI 15-25%
ACIDI 0.6-1.3%
COMPOSTI N (azot) 0.5-1%
CENERI (SALI) 0.5%
pH 2.8-3.5
Si formano durante l'invaiatura; minimo il 18% xkè la resa in volume della fermentazione alcolica è il 60%. Con 18° di zuccheri ottengo 10°alcolici totali. Il saccarosio è assente xkè l'ambienta acido e causa idrolisi e l'azione di enzimi particolari lo idrolizzano in fruttosio e glucosio. Se il saccarosio è presente, significa che c'è stata un'aggiunta di zuccheri. Correzione zuccheri non ammessa in Italia.
Caratterizzano:
I più importanti sono: tartarico, malico, citrico; il più abbondante nelle uve mature è il citrico. Questi acidi sono deboli e poco dissociati. Nel mosto sono presenti dei cationi e gli acidi li utilizzano per formare i sali (es. citrato di sodio, di potassio.), tutti solubili eccetto il bitartrato di potassio e di calcio che precipitano nella botte formando la feccia.
La solubilità dei sali dipende da T°, pH e ° alcolico: nel mosto soni solubili xkè la T° è bassa e il °alcolico è 0. Aumentando l'acidità, il pH diminuisce, si formano meno sali e diminu 656h78g isce la solubilità. Diminuendo la T° i sali precipitano e si ha una disacidificazione.
Se eccessive provocano i cambiamenti di colore e limpidezza nel mosto (cassè). Questo difetto può essere corretto a differenza delle malattie che sono difficilmente correggibili. L'azoto non serve x sviluppo e moltiplicazione dei lieviti.
Dopo aver analizzato il mosto, si può effettuare se necessario, una qualsiasi correzione a differenza del vino che non può essere fatta. Se un mosto risulta povero di zuccheri, il vino avrà una gradazione alcolica bassa. Allora si effettuerà il taglio (vino di gradazione alcolica più bassa aggiunto ad un vino di gradazione alcolica più alta). La correzione degli zuccheri in Italia non si può effettuare con l'aggiunta di altri zuccheri ma solo con l'utilizzo di mosti più concentrati.
Per effettuarlo è necessario eliminare i lieviti aggiungendo quantità elevate di SO (mosto muto) oppure facendo il filtrato dolce cioè un mosto chiarificato all'inizio e filtrato su membrane che bloccano le cellule dei lieviti. Aggiungendo questi mosti, si modificheranno tutti i parametri del precedente come ad esempio il pH. La mescolanza di vini base (couvé) o mosti è importante per gli spumanti e per alcuni vini come lo champagne. Per evitare la modifica dei parametri del mosto, si utilizzerà un mosto retificato ( senza odori e/o sapori) o zucchero integrale d'uva. Tutti i mosti concentrati possono essere usati per i vini frizzanti. Vengono aggiunti quando il vino è già fatto e rifacendogli fare una breve fermentazione.
Può essere aumentativa (se il mosto è acido) o diminutiva. Gli acidi del mosto formano un ambiente che inibisce i batteri. Se un mosto ha un'acidità bassa, conviene correggerlo aggiungendo l'acido tartarico che viene dalle vinacce. Ne aggiungerò di più di quanto mi serve xkè in parte precipita come sale. L'aumento dell'acidità determina:
Possiamo avere mosto troppo acido causato da uve troppo acerbe ma le correzioni diminutive non possono essere effettuate non conoscendo la correzione dell'acidità dal mosto al vino. È possibile correggere l'acidità utilizzando carbonato di calcio quando si sarà formato il vino, se questa risulterà troppo alta.
Se il mosto risulta poco colorato, posso aggiungerci le vinacce o effettuare il taglio. Il mosto appena ottenuto, in poche ore, fermenta.
AGGIUNTA DI SO
Per questo motivo, il suo utilizzo, è solitamente limitato e controllato.
Essendo un gas molto solubile in acqua, è facilmente liquefabile tramite una leggera compressione che gli farà variare il suo stato da aeriforme a liquido.
Può essere aggiunta come gas, soluzione acquosa o sale (bisolfito, solfito, metasolfito di K o Na).
La SO può essere:
Quella combinata è in parte legata a gruppi carbonilico e in parte con l'aldeide acetica (in modo reversibile).
La SO addizionata al mosto o al vino ha funzione antisettica. Può legarsi stabilmente con l'aldeide acetica durante la fermentazione alcolica. Non tutta la SO ha azione, solo quella libera.
Questa quantità danneggia sicuramente i batteri ma non i saccaromiceti (lieviti) che sono i +presenti e servono x far avvenire la fermentazione. Se le dosi superano i 130 gr/hl sono letali anche x i lieviti e quindi il mosto non fermenta (mosto muto).
KLOECKERA APICULATA = è il primo lievito che agisce e comincia la fermentazione. È molto sensibile all'alcol. Quando si raggiungono 3-4 °alcolici, questo si inattiva e cominciano a svilupparsi i saccaromices elipsoideus. Produce anche sostanze poco desiderate come l'acido acetico (in quantità minime). Se faccio una fermentazione guidata non devo far fermentare il kloeckera, aggiungo quindi un po' di SO necessaria x inattivare questo lievito.
SO È AGGIUNTA:
Viene impiegata in dosi elevate quando:
Quando il mosto è stato solfitato, rimane a riposo x qualche ora. Qui comincerà il movimento del mosto con la produzione di CO . ho 4 tipi di vinificazione: in bianco (assenza di vinacce), in rosso (presenza di vinacce detta macerazione), in continuo (x vini da pasto) e con riscaldamento (con uve ammuffite). La diversità che distingue le prime 2vinificazioni è la sgrondatura: x quella in rosso può essere fatta a inizio, metà o fine fermentazione (solitamente a metà).
(Tipi di vinificazione, foglio 7-8)
Caratteristiche del vino:
È un vino di moda e si produce anche x la convenienza, non si conserva, vendita Novembre.
Avviene durante la ferment lenta (fine della ferm tumultuosa - marzo/aprile) xkè:
Le proteine sono presenti nelle fecce, x questo devono essere tolte xkè causerebbero la formazione di batteri anaerobi di odore sgradevole; x eliminarli devo fare una serie di filtrazioni fino alla limpidezza. Quando non la ottengo, devo chiarificare.
I lieviti si formano sulla parte esterna dell'uva. Hanno 2forme (vegetativa e spore) che dipendono dall'atmosfera. Sono presenti nell'aria e x questo in inverno saranno nel terreno sottoforma di spore. Con il ciclo di Krebs riprendono la loro azione vegetativa sulle piante, in primavera. Con la pigiatura, a pH 3-3,5 del mosto, i batteri presenti si bloccano e i lieviti iniziano a crescere xkè ho le condizioni adatte (zucchero.).
Fattori che influenzano l'attività dei lieviti sono:
T° ottimale x fermentazione: 24-25° x vini rossi, 18-20° x vini bianche (non si eliminano aromi primari). La fermentazione è esotermica = produce calore. Lieviti +importanti:
X TOGLIERE I LIEVITI:
OSSIGENO E CO
L'ossigeno è importante nella 1° fase x la moltiplicazione dei lieviti. Se io continuassi a mescolare il mosto, non avverrebbe la fermentazione. Il mosto che non fermenta, lo mescolo arieggiandolo. Durate la fermentazione si produce CO . La fermentazione può avvenire in vasca chiusa (x lo spumante) o aperta.
I lieviti lavorano bene a pH 2-3,5. Ci sono alcuni acidi che sono xò tossici x i lieviti, ad esempio l'ac acetico (che non dovrebbe esserci nel mosto). Le sostanze tossiche x i lieviti sono:
Le uve attaccate da Botrytis hanno meno ac malico e quindi causano imbrunimento. I batteri +resistenti sono gli acetobacter che sono quelli che trasformano l'alcol in ac acetico producendo una malattia detta acescenza. La Botrytis può attaccare come:
VITAMINE E SALI MINERALI (SOSTANZE AZOTATE) => FERMENTAZ ALCOLICA
C H O => 2 CH CH + 2 CO + 54 Kcal/mole
Zucchero PM = 80
Alcol PM = 46 (x2 = 92) densità = 0,79
RESA in peso 180/92 = 100/x x = 9200/180 = 51%
RESA in volume 92/0,79 = 116,45 (ml alcol) 180/116 = 100/x x = 11600/180 = 64%
Questo 64% viene diminuito a 60% poiché parte viene dispersa in zucchero consumato, alcol evaporato, alcol trasformato in ac acetico dai K.A.
La sua durata dipende dalla t°: x vini rossi si arriva anche a 24°, x i bianchi a 20° xkè devono essere mantenuti gli aromi. Le t° alte causano evaporazione di alcol, velocità maggiore dei lieviti nella fermentazione e la morte della cellula avviene prima.
I fattori che importanti x la fermentazione, sono =a quelli dei lieviti.
FERMENTAZIONE GLICERICA => formazione di glicerina
CH2OH nadh -----> nad+ CH2OH
C=O ----- ----- ---------> CHOH
CH2OH CH2OH
Gliceraldeide glicerina
La glicerina viene normalmente trasformata in 5-6 gr/l di glicerina ma alcune volte se ne riscontra di più. Se è troppa ha un gusto oleoso. La glicerina attenua il gusto tannico e l'asprezza. Il gusto è dolce e insieme all'oleosità si dice che è morbido. Ne viene prodotta tanta quando:
L' SO blocca l'aldeide acetica e non può trasformarsi in alcol andando così a ridurre la gliceraldeide. Questa fermentazione avviane parallelamente all'alcolica.
FERMENTAZIONE DEGLI AA => formazione alcoli superiori x deamminazione degli AA.
COOH nadh------->nad+ COOH -CO H
H------C-----NH ----- ----- ----------> H------C-----OH + NH ----------> H----C----OH
R deamm. riduttiva R R
In presenza di opportuni enzimi e NADH si ha una deamminazione riduttiva. Questa x successiva decarbossilazione (-CO ) forma alcoli (da 3 in poi). Questo lavoro lo fanno i lieviti che prendono azoto x moltiplicarsi e crescere. Con l'azoto formano gli esteri come il propanolo e il metil butanolo. Noi, x evitare questo, aggiungiamo sali di ammonio.
FERMENTAZIONE MALOLATTICA
COOH
CH decarbossil. CH
CHOH ----- ----- ----> CHOH + CO
COOH - CO COOH
Acido malico acido lattico
Avviene dopo l'alcolica, normalmente in primavera. È l'unica ferm che avviene ad opera di batteri; batteri lattici di ceppi particolari xkè lavorano in ambiente acido. La loro attività è molto lenta xkè si trovano in un ambiente non idoneo. Il limite sotto di cui non avviene questa fermentazione è a pH 2,8. spontaneamente la loro attività inizia in primavera xkè la t° si alza di qualche ° e questi iniziano la loro attività.
Non deve avvenire nei vini bianchi e x evitarla si effettuano solfitazioni mentre nei rossi migliora le qualità organolettiche attenuando i tannini. Se siamo in zone calde di acido lattico se ne produce tanto e non è cosa positiva. Acido lattico < 0,5 gr/l.
Nelle zone del sud le solfitazioni si devono fare solfitazioni se no il vino si dice che ha un sapore lattico. Batteri che fanno la fermentazione malolattica sono: Lactobacillus; Leuconostok oenos.
Serve x stabilire il momento giusto della vendemmia e si calcola dividendo la %di zucchero con l'acidità di acido tartarico in g/l. questo indice è buono quando raggiungo il max di zuccheri e la min acidità. 15-22% uve alimentazione; 18% x vinificazione.
SGRONDATURA = separazione delle vinacce.
SVINATURA = separazione delle vinacce dopo la fermentazione.
Molti vini non sono costituiti da un unico tipo di uva. La mescolanza è fatta con i mosti ed è detta uvaggio. Finita la fermentazione lenta quello che ottengo è il vino giovane e le fasi successive sono le elaborazioni.
FECCE devono essere separate dal vino xkè x definizione il vino deve essere limpido. Durante il periodo di elaborazione, il vino deve diventare liquido (travasi, filtrazioni) e deve essere chiarificato.
La fermentazione malolattica deve avvenire solo nei rossi e, quando avviene, causa torpidità.
A marzo il vino è ormai pronto: si può vendere o invecchiare in botti. Con le vinacce, tramite la pressatura otterremo vino di 1°, 2°. pressatura.
Tutto l'insieme del risultato della pigiatura va a finire nei fermentatoi (silos di acciaio). Le vinacce vanno verso l'alto formando il cappello che viene sollevato dalla CO
Inconvenienti del cappello:
Il mosto deve essere in un ambiente riducente ma non asfittico; se non libero la CO , diventa tossica x i lieviti. Si evita la formazione del cappello tramite pompe che prendendo il mosto da sotto continuano a muovere il cappello.
Se voglio un vino frizzante tengo sollevate le vinacce con una griglia così la CO resta li. Se vedo che la fermentazione cala, devo dagli un po' di O così da farla riprendere.
La prima operazione è la pigiatura che elimina i raspi e lascia da parte le vinacce. La solfitazione max è di 160mg/l e, dopo di questa, inizia la fermentazione tumultuosa.
Pigiatura, di raspatura, sgrondatura (immediata) tutte nello stesso momento. Il mosto ottenuto senza vinacce deve subire trattamenti fermentativi.
Solfitazione => permette che non inizi subito la fermentazione;
illimpidimento => devo eliminare tutte le parti solide che non permetto no la limpidezza; faccio semplice filtrazione, aggiunta SO e di sostanze chiarificanti come:
Questa operazione di chiarificazione non deve essere troppo pesante poiché eliminerebbe tutte le sostanze aromatiche.
È una vinificazione particolare che deriva dalla Francia (vino novello). Le uve (integre) vengono messe nell'autoclave (tutto il grappolo). Questa viene saturata di CO e l'uva vi rimane x 15gg. L'ambiente non è anaerobico ma asfittico. Qui i lieviti non possono moltiplicarsi xkè non respirano e la fermentazione non avviene. Abbiamo minor lisi della buccia e maggior estrazione di coloranti (colore mantenuto vivo), minor perdita di aromi. Nell'autoclave si formano 2zone: +a basso si forma il mosto, sopra restano i grappoli integri. Finito il periodo di macerazione si toglie l'uva dall'autoclave, si fa la pigiatura ed in seguito avviene la fermentazione. Il vino risulterà +colorato, +ricco dei pigmenti del frutto e meno acido. Il vino novello non viene conservato e risulta morbido al gusto e con una °alcolica non eccessiva.
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