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MICROBIOLOGIA APPLICATA
LA DISINFEZIONE
STERILIZZAZIONE: deriva dal latino, assenza assoluta di microrganismi
STERILITà COMMERCIALE: assenza di microrganismi e spore dannosi per la salute dell'uomo
ENTI CHE PREPONGONO ALLA DISINFEZIONE
AFNOR: ente francese; applicazione del risultato immediato che cons 555c28f ente di uccidere i microrganismi e/o inattivare i virus indesiderabili supportati dai mezzi contaminati.
BS: ente inglese; la distruzione dei microrganismi ma non delle spore batteriche; può non eliminare completamente i microrganismi, ma li riduce ad un livello che non è né nocivo per la salute dell'uomo, né per la qualità degli alimenti deperibili.
USAGMP: trattamento delle superfici a contatto con gli alimenti attraverso un processo che distrugga efficacemente le forme vegetative dei microrganismi d'interesse per la sanità pubblica e riduca sostanzialmente il numero degli altri microrganismi indesiderabili, ma senza influenzare negativamente il prodotto o la sua sicurezza
DISINFETTANTI
MICROBICIDI: provocano la morte del microrganismo
MICROBIOSTATICI: bloccano la crescita e la moltiplicazione dei microrganismi senza provocarne la morte
GERMICIDI: termine generico impiegato per indicare la capacità di distruggere ogni genere di microrganismo.
BATTERICIDA/FUNGISTATICO: uccide/inibisce i batteri
FUNGICIDA/FUNGISTATICO: uccide/inibisce i funghi
VIRUCIDA/VIRUSTATICO: uccide/inibisce i virus
SPORICIDA: uccide le spore
FORMAZIONE DEL BIOFILM
Il biofilm è una base strutturale per lo sviluppo di microrganismi. Gli strati hanno uno spessore di 10 nanometri. La formazione del biofilm è un processo dinamico e si compone di varie fasi:
1° FASE ADESIONE INIZIALE
In questa fase il microrganismo può avere o no influenza 8presenza d'organi d'adesione. I microrganismi cominciano ad organizzarsi.
2° FASE MOLTIPLICAZIONE DI MICRORGANISMI
3°FASE PASSAGGIO DAL BIOFILM ALLA FASE LIQUIDA
Questo passaggio può avvenire in vari modi:
Produzione di cellule
incapaci di aderire
Distacco meccanico di
cellule adese
Per trattamenti che
modificano la tensione superficiale
Per semplice
desorbimento verosimilmente provocato da modificazioni localizzate dalle
caratteristiche fisico-chimiche o dalle proprietà di superficie della cellula.
FATTORI CHE INFLUENZANO L'ADESIONE MICROBICA ALLE SUPERFICI
MICRORGANISMO
Specie
Terreno colturale (stato
nutrizionale)
Età della coltura
(cellula giovane è più aggredibile)
Concentrazione
(importantissima)
MATERIALE ASSORBENTE
Tipo
Forma ionica
Dimensioni delle
particelle del materiale
Microstrutture
Concentrazione del
materiale
Modificazioni indotte
(attraverso elettricità o con acqua)
AMBIENTE
Ph
Soluti natura e
concentrazione)
Composti organici
Agitazioni
Tempo di contatto
Temperatura
SANIFICAZIONE
Con il termine sanificazione s'intende la somma di detersione (eliminazione della componente grassa e proteica) e disinfezione (eliminazione di microrganismi)
EFFETTO TENSIOATTIVO: capacità della molecola di scompaginare il rapporto esistente tra grasso e superficie. La detersione è fondamentale perché possa agire il disinfettante.
TAPPE DELLA SANIFICAZIONE
SPORCO (molti batteri) DETERSIONE (rimozione dello sporco visivo) RISCIACQUO (pulizia apparente) DISINFEZIONE (azione battericida) RISCIACQUO (pulizia batteriologica)
ALOMETANI: sostanze che si formano tra cloro e materiale organico. Sono sostanze cancerogene e per evitarne la formazione occorre un'accurata operazione di risciacquo.
In un biofilm si formano vari strati. Nella parte più superficiale ci sono organismi aerobi sotto ai quali si trovano quelli anaerobi. In estrema profondità ci sono i metanogeni i quali sono potenziali produttori d'energia. Il biofilm cresce in maniera più veloce se la superficie non è liscia poiché più la superficie è piovosa, più facilmente il batterio si aggancia
APPLICAZIONE DI DETERGENTI E DISINFETTANTI
Le tecniche che si utilizzano per la sanificazione sono:
HPLV: High Pressure - Low volume. Applicazione di detergenti in piccoli volumi d'acqua lanciati a forti pressioni. E' una tecnica molto utilizzata nell'industria alimentare. L'effetto del detergente è molto più drastico ma ristretto a superfici limitate. Lo sporco ed i microrganismi sono spostati verso l'alto. Esempio sono gli strumenti usati dai dentisti che però possono provocare infezioni diatrogene provocate cioè dal medico. In campo alimentare e non solo, questa tecnica va utilizzata solo quando è veramente necessaria un'azione drastica (eliminazione di superfici grasse)
LPHV: Low Pressure - High Volume. Comporta l'utilizzo di grandi quantitative d'acqua a bassa pressione quella cioè corrispondente alla fuoriuscita dell'acqua dal rubinetto. E' il trattamento utilizzato quando esistono particolari problemi d'adesione dello sporco alla superficie.
CIP: Clean - In - Pleas. Applicazione di detergenti in ambienti chiusi (autoclavi, forni) attraverso ugelli che lanciano in maniera rotatoria il detergente dentro l'impianto. Possono essere utilizzati minori quantità di detergente anche blandi come l'acqua ossigenata. E' molto importante risciacquare in maniera opportuna le superfici in modo da non permettere lo sviluppo di microrganismi indesiderati. Ad esempio lo pseudomonas riesce a svilupparsi in condizioni apparentemente insolite. Infatti, riesce a trarre nutrimento ed a moltiplicarsi utilizzando i piccoli strati adesivi posti in corrispondenza del tappo delle bottiglie.
GEL/ SCHIUMOGENI: sono sempre più utilizzati nelle industrie alimentari perché permettono di lanciare il detergente in punti difficilmente raggiungibili con le altre tecniche
MANUALE: si utilizza su attrezzature che presentano nicchie difficilmente lavabili.
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