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Le passioni del lettore - VERSO UNA RETORICA DELLE PASSIONI

comunicazione



Le passioni del lettore

I. Pezzini




1.VERSO UNA RETORICA DELLE PASSIONI  (PP. 3-11)


-Ogni sentimento, ogni passione risulta essere semiotizzata, segmentata, analizzata, codificata, studiata da ogni cultura. Rileggendo Aristotele alla luce delle riflessioni di Barthes si può parlare di una retorica dei sentimenti e delle passioni, ovvero delle passioni e dei sentimenti come di prodotti culturali, di forme che diamo alla nostra affettività, forme "medie", sulle quali all'interno di una società in linea di massima concordiamo e che il più delle volte ci aiutano ad interagire, a comprenderci, in una parola a vivere. La passione emerge come una forma di linguaggio prima ancora che come un' esperienza intima esistenziale.

Definendo la retorica come la facoltà di scoprire in ogni argomento ciò che è in grado di persuadere, per Aristotele le passioni sono le sole cause per cui gli uomini mutano e differiscono nei loro giudizi e alle quali conseguono dolore e piacere e si comprende la necessità di conoscerle e definirle al loro interno secondo la disposizione d'animo da cui si sviluppano, stabilendo nei confronti di chi e intorno a quali argomenti. Le passioni sono un gioco d' immagine, luogo e momento retorico per eccellenza. Tuttavia è Barthes a parlare dell' istituzione aristotelica di una vera e propria retorica delle passioni, muovendosi verso un' approccio semiotico, definendo una griglia socioculturale delle passioni, mentre Greimas arriva ad abbozzare una personologia sociale.




2.GREIMAS: SEMIOTICA STRUTTURALE E PASSIONI  (PP. 31-52)


-Come evidenziava Ricoeur nella sua lettura critica, la grammatica narrativa di Greimas non può non implicare una fenomenologia del patire e dell' agire, dove quest' ultimo presuppone necessariamente il primo. Ciò che caratterizza maggiormente la teoria greimasiana è il concetto di narratività che assume i contorni ben definiti di una grammatica progressivamente integrata nel percorso generativo del senso, fino a rappresentare l' organizzazione basilare del modo umano di produrre la significazione. Greimas estende con successo il campo dell'analisi narrativa, applicandola a ogni aspetto analizzabile dei processi di significazione: la generazione del significato non passa affatto, inizialmente, attraverso la produzione degli enunciati e la loro combinazione in discorsi, essa è retta nel proprio percorso, dalle strutture narrative e sono queste che producono il discorso articolato in enunciati.

Il progetto semiotico di Greimas si articola nel suo complesso in tre campi problematici: le strutture semio-narrative, le strutture discorsive e le strutture testuali, ma la sua analisi si "limita" ai primi due livelli, articolandosi secondo un preciso percorso. Greimas propone a livello delle strutture semio-narrative, una grammatica fondamentale di ordine concettuale e una grammatica narrativa di superficie, entrambe articolate in un piano morfologico o tassonomico e in un piano sintattico. La grammatica fondamentale per arrivare a produrre testi in forma figurativa deve passare attraverso una rappresentazione antropomorfizzata. A livello delle strutture discorsive Greimas individua delle procedure o operazioni enunciazionali sia sul piano sintattico che semantico, ma l'aspetto più interessante della sua teoria è sicuramente l'introduzione della teoria delle modalità e in particolare del concetto di modalizzazioni dell'essere che introduce necessariamente la riflessione sullo statuto semiotico delle passioni e sulla loro analisi come effetti di senso.


3.SAGGIO DI ANALISI PATEMICA (PP. 53-76)


-Richiamandosi all' analisi della collera proposta da Greimas in Del senso 2 possiamo identificare lo stato del soggetto anteriore alla frustrazione come attesa (semplice o fiduciario):

ATTESA  FRUSTRAZIONE SCONTENTO AGGRESSIVITA'

Ma bisogna evidenziare come l' attesa non sia semplicemente una figura passionale tra le altre: infatti la posizione del soggetto di stato, dunque del soggetto passivo è anzitutto una posizione d' attesa, attesa che va intesa non semplicementecome tensione verso un' oggetto ma anche come desiderio dell' intervento dell' altro.

La relazione tra soggetto di fare e soggetto di stato è una relazione intersoggettiva e modale, basata su un' attesa fiduciaria che poi non è così nettamente distinguibile dall' attesa semplice. Il soggetto di fare si trova modalizzato da un dover fare: dunque l' attesa a livello discorsivo lessicalizza uno stato di tensione ed è il luogo dell' irruzione della temporalità tra le differenti posizioni che i soggetti possono occupare.

Anche la pazienza è una categoria patemica che può definire il soggetto di stato in relazione all' attesa, così come l' inquietudine o l' impazienza, ma risulta evidente che le passioni sono delle grandezze intensive.


4.LA MESSA IN DISCORSO DELLA SOGGETTIVITA' (PP. 103-108)


-Sulle orme delle riflessioni di Parret bisogna considerare adeguatamente la centralità dell' enunciazione e la messa in discorso della soggettività: il soggetto enunciatore è dotato di una competenza passionale e nel discorso si presenta appunto come un essere passionale e non come soggetto competente esclusivamente sul piano cognitivo.


5.DAGLI STATI DI COSE AGLI STATI D'ANIMO (PP. 129-145)


-Senza dubbio il libro scritto da Greimas e Fontanille nel 1991, Semiotica delle passioni. Dagli stati di cose agli stati d' animo, spinge fino alle estreme conseguenze le intuizioni sorte nell' ambito del progetto di una semiotica delle passioni e cerca di esplicitare i fondamenti metateorici della semiotica greimasiana stessa. La chaive fondamentale per comprendere le scelte teoriche e metodologiche proposte, è il rapporto tra soggetto conoscente e mondo conosciuto che viene analizzato e risolto sul piano epistemiologico, metodologico e passionale ricostruendo e ripercorrendo il percorso generativo, proponendo un nuovo spazio teorico immaginario e individuando le precondizioni della significazione.

Ovviamente la riflessione sulla passione ha prodotto nella teoria dei cambiamenti complessivi, ponendo l' esigenza di conciliare l' individuazione di universali della significazione e la variabilità culturale delle passioni. Greimas non rinuncia a questa dimensione culturale dell' approccio alle passioni proponendo una ricostruzione dei microuniversi passionali individuando nel modale, nella sintassi, nel timico e nelle precondizioni lo strato più profondo e generale della semiotica delle passioni. In questo senso Greimas affronta il problema del ruolo delle variazioni culturali degli effetti di senso nella costruzione degli universi passionali, ricorrendo ad una personologia sociale. Le passioni sono considerate come come grandezze culturali ovvero tassonomie connotative, sistemi dipendenti dalla prassi enunciazionale.


6.IL LINGUAGGIO COME PASSIONE E COME AZIONE (PP. 201-209)


-A questo punto è inevitabile distinguere il discorso sulla passione e il discorso della passione, il discorso appassionato ed interrogarsi sugli effetti che possono avere sull' interlocutore nell' interazione comunicativa e sul destinatario dei testi, il lettore.

Secondo la teoria delle funzioni del linguaggio di Jackobson, rileggibile alla luce delle sue stesse considerazioni sul pensiero di Buhler, il linguaggio ha un' evidente forza espressiva ed emotiva; da parte sua Fonagy accentua il ruolo di una doppia azione co- e deco- dificatrice dell' espressione verbale e soprattutto vocale, per render conto dell' iscrizione di uno stile manifestante attitudini emotive attraverso una modulazione. Ciò non riduce la problematicità di questo aspetto della semiotica che presenta senza dubbio molti spunti di interdisciplinarità.


7.PASSIONE vs RAGIONE: L'APPROCCIO INTERPRETATIVO - LE PASSIONI DEL LECTOR  (PP. 249-267)


-Anche in Peirce è possibile ricomporre e ricostruire una teoria semiotica delle emozioni: l'approccio di Peirce è un approccio interpretativo con attitudini cognotiviste. Le emozioni non sono dei sentimenti ma dei veri e propri segni: in particolare l' emozione può essere un qualisegno, un sinsegno, un leginsegno; il suo oggetto immediato, reale o dinamico; il suo interpretante immediato, dinamico e finale.

Alcune idee di questa teoria dell' emozione riconducibile al corpus peirciano sembrano sostenere l'ipotesi che sia possibile e oltretutto produttivo far interagire l' impostazione echiana dell' interpretazione testuale con il tentativo di trattare semioticamente semantica e pragmatica delle passioni inscritte nel testo, e quelle suscitate nel lettore oltre che quelle rappresentate. L' approccio greimasiano alle problematiche inerenti l' analisi narrativa del testo si è infatti spinto fino ad elaborare una teoria delle passioni.

Il testo, secondo Eco, prevede il Lettore come condizione essenziale del proprio funzionamento semiosico e ne iscrive i movimenti cooperativi al proprio interno: in questo senso la sua sorter interpretativa fa parte del suo stesso meccanismo generativo. Emittente e destinatario permangono nel tessuto linguistico di un testo generato, sotto forma di un simulacro astratto dalla concreta situazione di enunciazione/ricezione: entrano a far parte del suo meccanismo generativo in quanto ruoli attanziali dell' enunciazione (strategie testuali). La passione predominante del Lettore è l' attesa sulla quale si fonda la cooperazione interpretativa.





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