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LA FATTORIA DEGLI ANIMALI - RIASSUNTO DELLA TRAMA

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LA FATTORIA DEGLI ANIMALI

QUALUNQUE COSA CAMMINI SU DUE ZAMPE È UN NEMICO.
QUALUNQUE COSA CAMMINI SU QUATTRO ZAMPE O ABBIA LE ALI È UN AMICO.
NESSUN ANIMALE DEVE INDOSSARE VESTITI. 
NESSUN ANIMALE DEVE DORMIRE IN UN LETTO. (CO 616c27g N LE LENZUOLA)
NESSUN ANIMALE DEVE BERE ALCOL. (IN ECCESSO)
NESSUN ANIMALE DEVE UCCIDERE UN ALTRO ANIMALE. (SENZA MOTIVO)
TUTTI GLI ANIMALI SONO UGUALI. (MA ALCUNI SONO PIÙ UGUALI DEGLI ALTRI)


1. RIASSUNTO DELLA TRAMA



Era una delle notti in cui il signor Jones se ne andava a letto ubriaco; una notte in cui gli animali della fattoria erano liberi di parlare a loro piacimento della loro drammatica condizione. Un anziano maiale, il Vecchio Maggiore, chiamò a raccolta gli animali della "Fattoria Padronale ". Nel discorso esortò tutti gli animali della fattoria a ribellarsi e a sottrarsi all'uomo umano non appena se ne fosse presentata l'occasione; insegnò loro una canzone intitolata "Animali d'Inghilterra" che divenne l'inno degli animali della "Fattoria Padronale". Tre giorni più tardi il Vecchio Maggiore morì ma le parole da lui pronunciate rimasero impresse nella memoria di tutti gli animali che le avevano ascoltate. Nelle settimane seguenti i maiali, gli animali più intelligenti, sotto la guida di Napoleon e Palla di Neve, iniziarono ad organizzarsi e a preparare l'attuazione della rivoluzione profetizzata dal Vecchio maggiore. Il gran giorno non tardò ad arrivare.

Durante tutta la giornata il signor Jones e i suoi uomini non avevano fatto altro che ubriacarsi dimenticandosi di dar da mangiare agli animali i quali, inferociti per il lungo digiuno, si ribellarono e li cacciarono dalla fattoria. Il giorno seguente Palla di Neve scrisse su un muro della fattoria sette comandamenti che tutti gli animali avrebbero dovuto rispettare: Tutto ciò che va su due gambe è nemico; tutto ciò che va su quattro gambe o ha ali è amico; nessun animale vestirà abiti; nessun animale dormirà in un letto; nessun animale berrà alcolici; nessun animale ucciderà un latro animale; tutti gli animali sono uguali.

Nelle settimane seguenti gli animali portarono avanti il lavoro nei campi; la fattoria divenne più efficiente di quanto non lo fosse mai stata. Il signor Jones, ubriaco da mattina a sera e deriso da tutti, meditava vendetta. La fattoria, ora ribattezzata "Fattoria degli animali", prosperava e gli animali si moltiplicavano. Le cagne partorirono dando alla luce nove cuccioli che, una volta svezzati dalle madri, vennero presi sotto la personale tutela di Napoleon. Un giorno accadde ciò che gli animali da tempo temevano: il signor Jones tornò alla fattoria armato e accompagnato da altri uomini. Colti tutt'altro che impreparati, gli animali attaccarono tutti assieme e respinsero il tentativo d'invasione. Napoleon propose allora di procurare delle armi per la difendere la fattoria da altri eventuali attacchi mentre Palla di Neve sostenne che bisognava far scoppiare al più presto la rivoluzione anche nelle fattorie vicine per fare in modo che l'uomo non fosse più un pericolo per nessuno. Nelle assemblee che si tenevano nel granaio per prendere decisioni relative alla conduzione della fattoria, Napoleon e Palla i Neve erano sempre in forte contrasto su ogni cosa su cui si potesse discutere. La disputa più dura fu quella per la costruzione di un mulino a vento, proposta da Palla di Neve, che avrebbe dato alla fattoria energia elettrica. Napoleon riteneva inutile questo lavoro e, quando la votazione gli diede torto emise un alto grido. Nove cani dall'aspetto feroce irruppero nel granaio e attaccarono Palla di Neve. Il rivale di Napoleon fuggì e non fu più visto.

Grazie all'aiuto dei cani da lui addestrati Napoleon instaurò nella fattoria un regime totalitario da cui i maiali traevano beneficio. Con l'aiuto di un altro maiale, Clarinetto, faceva credere agli animali tutto ciò che voleva e, senza che essi se ne accorgessero modificò alcune parti dei sette comandamenti. I maiali iniziarono a comportarsi come gli uomini e a tenere per sé tutti gli utili della fattoria. Gli altri animali si trovarono in condizioni peggiori di quelle in cui erano prima della rivoluzione; ma la cosa che più di tutto turbò il loro animo fu il vedere i maiali camminare su due zampe, proprio come gli uomini.


2. 20 VOCABOLI SCONOSCIUTI

● pag. 31 INFINGARDO = agg., di persona che, noncurante o fingendo di non saper fare, cerca pretesti per
   sottrarsi al lavoro o a responsabilità, per scaricarle sopra altri o almeno differirle

● pag. 31 CONTIGUE = agg., di cose tanto vicine da toccarsi

● pag. 33 STAFFILARE = muovere critiche particolarmente aspre e pungenti nei confronti di qualcuno

● pag. 34 BOARO = chi ha in custodia i buoi

● pag. 38 UOSA = la fascia stretta attorno alle articolazioni inferiori del cavallo e dei bovini per impedire
    escoriazioni provocate da un'andatura anomala



● pag. 39 COLONICA = che riguarda la colonia

● pag. 39 MIGLIORIE = miglioramento apportato a qualche cosa, spec. edifici, strade, terreni e simili

● pag. 42 ELOQUENZA = saper esprimere con chiarezza, efficacia, correttezza ed eleganza il proprio pensiero

● pag. 43 COSTERNATO = abbattuto, afflitto

● pag. 43 ANNUNZIO = avviso o notizia scritta, posta su giornali, manifesti e simili

● pag. 46 VEEMENZA = essere impetuoso, intenso, fortissimo

● pag. 47 INFINGARDO = agg., di persona che, noncurante o fingendo di non saper fare, cerca pretesti per
   sottrarsi al lavoro o a responsabilità, per scaricarle sopra altri o almeno differirle

● pag. 48 CHINA = terreno in pendio

● pag. 49 SOVERCHIARE = vincere per forza, per valore, in agilità, in coraggio e simili

● pag. 51 BETTOLA = osteria d'infimo grado, taverna

● pag. 70 GENETLIACO = agg., della nascita; che è in rapporto con la nascita; che si riferisce alla nascita

● pag. 72 FRATTANTO = nel frattempo, in questo mentre

● pag. 72 MEDIAZIONE = l'azione svolta dal mediatore (chi si interpone fra due o più persone per metterle
    d'accordo in un affare o per rappacificarle)

● pag. 72 PRODITORIO = agg., proprio di un traditore; sleale

● pag. 76 BALDANZA = fare animoso, ardito e fiero che deriva da piena sicurezza dell'animo, ma talvolta
   anche da spensieratezza o presunzione


3. RITRATTO DI DUE PERSONAGGI



● pag. 4 BENJAMIN

Benjamin era la  bestia più vecchia della fattoria e la più bisbetica. Parlava raramente e quando apriva bocca era per fare ciniche osservazioni: per esempio, diceva che Dio gli aveva dato la coda per scacciare le mosche, ma che sarebbe stato meglio non ci fossero state né coda né mosche. Solo fra tutti gli animali della fattoria non rideva mai. Se gli si domandava il perché, rispondeva che non vedeva nulla di cui si potesse ridere. Ma senza dimostrarlo apertamente era devoto a Gondrano: i due usavano passare assieme la domenica nel piccolo recinto dietro all'orto, brucando erba a fianco a fianco senza mai aprir bocca.


● pag. 13 CLARINETTO

Tutti gli altri maiali maschi della fattoria erano destinati al macello. Il più noto tra essi era un porchetto grasso chiamato Clarinetto, con guance assai rotonde, occhi vivi, mosse agili e voce acuta. Era un parlatore brillante e quando stava svolgendo qualche punto difficile aveva un modo tutto suo di saltellare da un lato all'altro e di menare la coda in gesto molto persuasivo. Gli altri dicevano che Clarinetto che avrebbe saputo far vedere bianco per nero


4. DESCRIZIONI DI ALMENO TRE AMBIENTI O LUOGHI

● pag. 65 LA FATTORIA

Dalla collinetta ove giacevano vedevano l'ampia distesa della campagna, abbracciavano con lo sguardo quasi tutta la Fattoria degli Animali, coi lunghi pascoli che si stendevano fino alla strada maestra, i campi di fieno, i boschetti, gli stagni per abbeverarsi, i campi arati dove il nuovo grano cresceva folto e verde, e i tetti rossi delle case coloniche col fumo che a volute usciva dai camini. Era una serata limpida di primavera. L'erba e le siepi cariche di gemme erano dorate dai raggi del sole al tramonto. Mai la fattoria - e con una specie di sorpresa ricordarono che era la loro fattoria, che ogni palmo era loro proprietà - era parsa agli animali più desiderabile.


● pag. 87 ZUCCHEROCANDITO

«Lassù, compagni» diceva solennemente, puntando verso il cielo il suo grosso becco «lassù, proprio al di là di quella nuvola nera che vedete, la sta il Monte Zuccherocandito, quel felice paese dove i poveri animali riposano per sempre le loro fatiche!» Pretendeva anche di esservi stato in uno dei suoi alti voli e di aver visto gli eterni campi di trifoglio e le torte di seme di lino e le zolle di zucchero che crescevano sulle siepi. Molti animali gli prestavano fede. [.] la loro vita, ora, argomentavano, era fame e fatica: non era giusto e ragionevole che un mondo migliore dovesse esistere in qualche altro luogo?


5. ASPETTO DEL ROMANZO PREFERITO

La semplicità del lessico e la facile lettura fanno di questo libro una lettura piacevole e leggera. Pur essendo semplice, però, nasconde un profondo significato: Orwell è stato infatti capace di immedesimare la situazione storica del comunismo in una fattoria: Napoleon, il maiale-dittatore, è la rappresentazione di Stalin; la Rivoluzione sta a simbolizzare la rivoluzione di Stalingrado. L'aspetto che mi è piaciuto di più all'interno del romanzo è stato il modo in cui viene sottolineata la stupidità degli animali. Di aspetti negativi non ne ho rilevati, poiché ho apprezzato il libro.


6. SCENA PER LA LOCANDINA DEL ROMANZO

Se fossi un regista e dovessi trarre dal romanzo la versione cinematografica, sceglierei come immagine della locandina l'asino Benjamin, uno dei pochi che non si è fatto condizionare dagli ideali umani dei maiali, nel momento in cui dice una frase molto significativa: «MULINO O NON MULINO, LA VITA ANDRÀ' SEMPRE AVANTI. CIOÈ' MALE»(pag.41)


7. PERSONAGGIO CHE AVREI PIU' SVILUPPATO

A mio parere  i personaggi sono descritti nel giusto equilibrio. Forse perché ho apprezzato particolarmente il libro, non mi vengono propositi per la più approfondita descrizione di qualche personaggio. Sono descritti i più importanti e fondamentali nelle giuste dosi, ciascuno sotto il suo lato importante per la storia, ne troppo dilungati ne troppo ristretti..






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Apprezzato: scheda appunto

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