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"L'UOMO E
Questo modulo per genere tematico introduce un tema, la natura, che è stata sempre fonte di ispirazione per la letteratura e per l'arte. La descrizione della natura da parte di un poeta o di un artista, infatti, ha quasi sempre un obiettivo che va ben al di là dell'illustrazione degli spazi e degli ambienti che fanno da sfondo alle vicende dell'uomo. L'elemento naturale può divenire espressione dello stato d'animo del personaggio protagonista della vicenda o dell'autore stesso, può rappresentare un'immagine dell'ordine provvidenziale che governa il mondo o essere manifestazione della fredda legge meccanica che avanza indifferente e imperturbabile alla sofferenza e alla fragilità dell'essere umano.
Il tema è comunque complesso e vasto, e non si può pretendere di esaurire l'argomento in queste poche lezioni. Agli studenti vengono proposti una serie di componimenti e opere d'arte particolarmente significativi.
Il modulo viene proposto ad una quinta liceo scientifico perché in questa classe gli studenti dispongono dei prerequisiti necessari per la sua realizzazione (nozioni di analisi del testo e, in particolare, del testo poetico) e, si presume, hanno la maturità e la sensibilità necessaria per comprendere il complesso problema del rapporto uomo-ambiente.
L'approccio è pluridisciplinare; per la realizzazione del modulo, infatti, si prevede che gli studenti studino Lingua e Letteratura Inglese e Storia dell'Arte, materie previste nei licei scientifici.
L'argomento affrontato si pone l'obiettivo di conoscere il tema della natura nell'immaginario collettivo e nei modelli culturali nell'Ottocento e nel Novecento italiano e inglese e di riconoscere la continuità di elementi tematici attraverso il tempo e la loro persistenza nella produzione artistica e letteraria di epoche diverse. Un altro obiettivo è quello di proporre una riflessione sul rapporto uomo/natura e sulle condizioni dell'ambiente naturale oggi a causa dell'agire superficiale e irriflessivo dell'uomo contemporaneo.
Il modulo ha una durata complessiva di 20 ore e prevede: lezioni frontali nella parte relativa alla presentazione dell'argomento; momenti di lavoro collettivo, durante la lettura e l'analisi dei testi e delle immagini (presentate agli studenti tramite l'ausilio di un personal computer, utilizzando un file elaborato in Power Point nel quale raccogliere tutte le immagini); lavoro di gruppo nella verifica finale e nell'esposizione alla classe del materiale pr 717d37h odotto.
La raccolta dei risultati consiste nella produzione di un elaborato scritto realizzato dagli studenti durante il lavoro di gruppo.
TESTO DI INGRESSO
Si ascolta e si analizza il testo (tradotto in italiano dall'inglese) di una canzone di un gruppo rock irlandese, gli U2, molto amato da buona parte degli studenti: "One Tree Hill", tratta dall'album The Joshua Tree. Nella canzone scelta la natura diventa specchio dell'anima del narratore, il testo è ricco di metafore e simbolismi e vi sono riferimenti all'opera e alla tragica morte di un poeta e cantautore cileno, Victor Jara, che collaborò con gli Inti Illimani e fu imprigionato e ucciso come dissidente politico. Dal momento che riuscire a far apprezzare la poesia agli studenti è molto difficile, forse, accostando la canzone moderna alle composizioni poetiche del passato li si aiuta a trovare una qualche forma di consonanza e di continuità fra i due generi.
ONE TREE HILL
We turn away to face the cold, enduring chill
As the day begs the night for mercy
Your sun so bright it leaves no shadows,
Only scars
Carved into stone on the face of earth
The moon is up and over One Tree Hill
We see the sun go down in your eyes
You run like a river to the sea
Like a river to the sea
And in the world a heart of darkness, a fire zone
Where poets speak their heart
Then bleed for it
Jara sang, his song a weapon,
In the hands of love
You know his blood still cries from the ground
It runs like a river runs to the sea
Like a river to the sea
I don't believe in painted roses or bleeding hearts
While bullets rape the night
Of the merciful
I'll see you again when the stars fall from the sky
And the moon has turned red
Over One Tree Hill
Oh great ocean
Oh great sea
Run to the oceans
Run to the sea
Trad. italiana:
ONE TREE HILL
Ci giriamo per esporci al freddo, perdurante gelo
Mentre il giorno supplica la notte di avere pietà
Il tuo sole così splendente non lascia ombre,
Solo segni
Scolpiti nella roccia sulla faccia della terra
La luna è alta e su One Tree Hill
Vediamo il sole tramontare nei tuoi occhi
Tu corri come un fiume verso il mare
Come un fiume verso il mare
E nel mondo un cuore di tenebra, una zona di fuoco
Dove i poeti parlano dei loro cuori
Poi versano il loro sangue per averlo fatto
Jara cantava, la sua poesia un'arma
Nelle mani dell'amore
Lo sai il suo sangue ancora grida dalla terra
Esso scorre come un fiume verso il mare
Come un fiume verso il mare
Non credo in rose dipinte o cuori che sanguinano
Finché le pallottole violentano la notte
Dei misericordiosi
Ti vedrò ancora quando le stelle cadranno dal cielo
E la luna è diventata rossa
Su One Tree Hill
Oh grande oceano
Oh grande mare
Corri verso gli oceani
Corri verso il mare
A.
In età romantica il rapporto tra uomo e natura diventa un'esperienza fondamentale nella vita di letterati e artisti. Tale rapporto si presenta sotto due aspetti opposti ma a volte coesistenti nello stesso autore: ora la natura appare come madre confortatrice, ora come matrigna indifferente. Nel primo caso l'uomo non solo trova in essa il luogo in cui evadere dalla durezza dei rapporti storico-sociali e dalla noia esistenziale, ma può anche entrare in una sorta di comunione mistica con la vita dell'universo. Nel secondo caso la natura appare come un sistema scientificamente regolato da leggi meccaniche che non ha come fine la felicità dell'uomo, anzi ne causa la sofferenza fisica e spirituale.
Agli studenti si propone la lettura e l'analisi di una serie di composizioni poetiche nelle quali la realtà oggettiva e i significati simbolici che essa assume per l'io lirico si intrecciano e si confondono.
In
Leopardi, il silenzio e la solitudine dominano ne
Nella poesia pascoliana L'assiuolo, ogni elemento del paesaggio si carica di significati che rimandano all'intuizione fondamentale della poesia, quale si rivela a poco a poco, a mano a mano che si procede nella lettura e nella decifrazione dei segni che essa contiene.
Gabriele D'Annunzio gioca invece sulla compenetrazione e sullo scambio di connotati umani e vegetali. Questo motivo è presente in una delle sue più famose liriche, La sera fiesolana, nella quale egli, oltre a celebrare la totale immersione dell'uomo nel mondo naturale, riproduce, mediante un'accorta orchestrazione di fonemi, i suoni della natura per assaporarne tutte le possibili sensazioni che lo spettacolo naturale può offrire.
Nel Novecento si assiste al passaggio dalla produzione naturalista e verista, in cui il paesaggio è ancora visto come una realtà esterna all'uomo, alla letteratura decadente e simbolista. Si propone agli studenti la lettura di una serie di componimenti nei quali le forme naturali non sono più chiuse in se stesse, ma si trasfigurano sotto lo sguardo del poeta, caricandosi di significati misteriosi.
Oltre a I limoni di Montale, Terra di Quasimodo e la singolare composizione Il Palombaro di Govoni, si propone la poesia di un autore che ha sempre mostrato una straordinaria sensibilità nel raccogliere le esigenze di rinnovamento stilistico che maturavano via via nella cultura letteraria italiana: Uccelli di Mario Luzi. Nell'opera troviamo infatti tutta una serie di temi e di moduli stilistici che caratterizzano la produzione letteraria del Novecento: la precarietà dell'esistenza, l'indefinibilità del tempo e dello spazio in cui si compie la vicenda umana, la natura come specchio dell'animo inquieto dell'uomo. L'autore utilizza un lessico che designa in apparenza dei meri agenti atmosferici o degli oggetti immersi nello spazio fisico: ma in realtà tali oggetti si caricano di profonde valenze simboliche.
Nel Novecento anche le raffigurazioni pittoriche diventano sempre meno realistiche; gli artisti comunicano la loro visione del mondo attraverso linee geometriche, forme astratte, colori; eppure basta una forma appena abbozzata, una gradazione cromatica per far apparire in tutta la sua evidenza il paesaggio rappresentato come nell'opera Paesaggio nel tramonto di Paul Klee.
A.
L'OTTOCENTO
G. Leopardi, La ginestra o il fiore del deserto, da Canti, xxxiv , vv. 1-51; 158-166
G. Pascoli, L'assiuolo, da Myricae
G. d'Annunzio, La sera fiesolana, da Alcyone
C. D. Friedrich, Il monaco in riva al mare
IL NOVECENTO
E. Montale, I limoni, da Ossi di seppia
S. Quasimodo, Terra, da Ed è subito sera
C. Govoni, Il Palombaro
M. Luzi, Uccelli, da Onore del Vero
P. Klee, Paesaggio nel tramonto
B.
In questa parte del modulo vengono presentati componimenti in prosa e in poesia nei quali la natura diviene soprattutto rappresentazione di una realtà vista in un ottica di speranza o serena fiducia (alcuni brani dei Promessi Sposi di Manzoni o alcune pagine di Piccolo mondo antico di Fogazzaro), o, come nel Leopardi dell'Infinito, di estatica e sincera contemplazione del paesaggio immerso in un'atmosfera di pensoso raccoglimento.
Si propone anche l'analisi di una lirica inglese del primissimo Ottocento, Daffodils di W. Wordsworth, dalla quale scaturisce un'immagine serena sia dell'uomo che della natura e La pioggia nel pineto di D'Annunzio, dove le immagini valgono soprattutto per gli effetti fonici a cui si riconducono.
Nell'arte dell'Ottocento e del Novecento, la natura continua ad essere il soggetto preferito dai pittori, in particolare degli Impressionisti che la ritraggono dal vivo, uscendo dai loro studi e dipingendo en plein air. Per questi artisti la natura diventa il mezzo per rappresentare le emozioni, le impressioni suscitate dal mondo che li circonda. Tra le opere più rappresentative vanno presentate almeno Il carro di fieno, di J. Constable, nel quale l'artista esplora e descrive un paesaggio che comunica sensazioni di quiete, di purezza e soprattutto di armonia fra l'uomo e la natura e Ninfee di C. Monet, dipinto nel quale gli oggetti si dissolvono lasciando unica protagonista la luce.
Per la letteratura del Novecento, si propongono una serie di letture di brani di notevole interesse ma spesso trascurati nei programmi scolastici tradizionali: il Crepuscolo ferrarese di C. Govoni, poesia nella quale traspare il gusto del poeta per i suoni, i colori, le analogie; la descrizione di Piazza Sarzano di Dino Campana, un esempio italiano di poesia in prosa; Sera sull'Adda di S. Solmi, descrizione intensa e poetica in cui viene presentato un istante di commossa partecipazione alle bellezze della natura ospitale e di sereno abbandono alle gioie dell'amicizia.
Per quanto riguarda l'arte del Novecento, può essere interessante analizzare Le figlie di Loth di C. Carrà, una delle opere che meglio manifestano lo spirito del "giottismo" del pittore nella sua fase del "ritorno all'ordine" dopo i drammatici avvenimenti della Prima Guerra Mondiale,
C.
In questa sezione del modulo si presentano opere in prosa e in versi nelle quali la natura domina incontrastata e viene descritta come cupa, fredda, indifferente ai destini dell'umanità e tragicamente violenta.
La sensibilità verso i paesaggi tenebrosi e la natura oscura, per esempio, si rivelano tanto nella descrizione del castello dell'Innominato dei Promessi Sposi di Manzoni, quanto nel dipinto Paesaggio fantastico di J.C.C. Dahl.
Nelle poesie Il lampo e Il tuono di G. Pascoli, la natura, se per un verso appare al poeta una presenza confortatrice di fronte al male della realtà e della storia, per l'altro gli rimanda immagini angoscianti di morte e si configura come un universo scompaginato e minaccioso come nella lirica Ode al vento occidentale di Shelley.
Il Campo di grano con corvi di Van Gogh è un quadro esemplare dello stile del pittore olandese, delle tensioni che lo portarono al suicidio e del suo modo di proiettarle nella rappresentazione della natura.
In Spesso il male di vivere ho incontrato di Montale e in Lavorare stanca di C. Pavese, vi è la denuncia della sofferenza che caratterizza la vita dell'intero universo, e che non soltanto l'uomo, ma anche gli animali e le cose sperimentano di continuo.
Nel Novecento, memori della tragica esperienza della Prima Guerra Mondiale, molti artisti esprimono la tragica realtà dell'esistenza tramite un linguaggio pittorico che definisce una natura feroce e cupa, come nel dipinto di Otto Dix Trittico della guerra.
D.
Un tema forse poco diffuso nella produzione artistico letteraria ma sicuramente interessante è quello della natura offesa dall'uomo: lo ritroviamo in alcune liriche dell'Allegria di Ungaretti nelle quali l'attenzione del poeta si appunta sulla violenza della guerra che massacra uomini e paesi (S. Martino nel Carso), mutila alberi (I fiumi), e rende il cuore arido e pietroso come l'altopiano carsico (Sono una creatura).
L'opera Foresta fluviale dell'artista contemporaneo Piero Gilardi può invece costituire un originale punto di partenza per riflettere sul degrado del mondo in cui viviamo e sulle disastrose conseguenze che le offese all'equilibrio ecologico hanno sulla vita degli uomini di oggi e delle generazioni future.
Viene poi proposta in classe la lettura una serie di brani tratti da riviste specializzate che si occupano dei danni recati dall'uomo all'ambiente: M. Carwadine Il libro Wwf dell'ambiente - Breve guida ai problemi del mondo trad. it. di C. Scerbanenco, Milano 1992; J. Elkington, J. Hailes Guida verde del consumatore ecologico, ed. italiana a cura di R. Della Seta e F. Ferrante, Milano 1992; Y. Arthus-Bertrand, Omaggio alla terra, Milano 1999, interessante soprattutto per la ricchezza e la qualità delle immagini.
E. VERIFICA
La verifica consiste in un lavoro di gruppo (ogni gruppo composto da tre o quattro studenti); gli studenti analizzano un testo a loro scelta nel quale è presente il tema uomo - natura. I diversi gruppi realizzano poi un elaborato scritto che viene esposto alla classe.
MODULO TEMATICO: "L'UOMO E
PREREQUISITI
Inglese: Letteratura inglese, gli autori più significativi dell'Ottocento e del Novecento
Storia dell'arte: arte dell'Ottocento e del Novecento
Educazione civica: l'impegno per la salvaguardia dell'ambiente.
OBIETTIVI
STRUTTURA DEL MODULO:
- TESTO DI INGRESSO
- BIBLIOGRAFIA
TESTO DI INGRESSO
Ascolto, traduzione e discussione in classe della canzone "One Tree Hill", tratta dall'album The Joshua Tree degli U2.
B.
L'OTTOCENTO
G. Leopardi, La ginestra o il fiore del deserto, da Canti, xxxiv , vv. 1-51; 158-166
G. Pascoli, L'assiuolo, da Myricae
G. d'Annunzio, La sera fiesolana, da Alcyone
C. D. Friedrich, Il monaco in riva al mare
IL NOVECENTO
E. Montale, I limoni, da Ossi di seppia
S. Quasimodo, Terra, da Ed è subito sera
C. Govoni, Il Palombaro
M. Luzi, Uccelli, da Onore del Vero
P. Klee, Paesaggio nel tramonto
C.
1. L'OTTOCENTO
G. Leopardi, Infinito, dai Canti
A. Manzoni, I Promessi Sposi, Capitolo I, Incipit del romanzo
A. Fogazzaro, Piccolo mondo antico, Capitolo IV, La lettera del Carlin, (descrizione della villetta in campagna del professore Gilardoni)
G. d'Annunzio, La pioggia nel pineto, da Alcyone
W. Wordsworth, Daffodils-Narcisi, da Poesie in due volumi
G. Constable, Carro di fieno
C. Monet, Ninfee
2. IL NOVECENTO
D. Campana, Piazza Sarzano, da Canti Orfici
C. Covoni, Crepuscolo ferrarese
S. Solmi, Sera sull'Adda, da Ritorno a una città
C. Carrà, Le figlie di Loth
D.
1. L'OTTOCENTO
P. B. Shelley, Ode al vento occidentale
A. Manzoni, I Promessi Sposi, Capitolo XX, Il castello dell'Innominato
G. Pascoli, Il lampo, Il tuono, da Myricae
J. C.C. Dahl, Paesaggio fantastico con cascate e rovine di un castello
V. Van Gogh, Campo di grano con corvi
2. IL NOVECENTO
C. Pavese, Paesaggio II, da Lavorare stanca
E. Montale, Spesso il male di vivere ho incontrato da Ossi di seppia
O. Dix, Trittico della guerra
E.
1.
G. Ungaretti, S. Martino nel Carso, I fiumi, Sono una creatura
P. Gilardi, Foresta pluviale
2. LETTURA IN CLASSE DI SAGGI TRATTI DA RIVISTE SPECIALIZZATE:
J. Elkington, J. Hailes Guida verde del consumatore ecologico, ed. italiana a
F. VERIFICA (3 ore)
Lavoro di gruppo ed esposizione degli elaborati scritti degli studenti.
BIBLIOGRAFIA
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