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DANTE ALIGHIERI
LA VITA TRA PASSIONE POLITICA E LETTERARIA
Dante nacque a Firenze nel , da famiglia di piccola nobiltà guelfa. Abbiamo poche notizie sulla formazione culturale di Dante, certo si accosto alle letterature classiche e romanze e frequentò poeti stilnovisti soprattutto Cavalcanti. L'episodio più rilevante della giovinezza di Dante fu l'incontro con Beatrice ( Bice di Folco Portinari, sposa di Simone de' Bardi ), morta nel . L'amore per Beatrice era un amore idealizzato che esprimeva bellezza, giustizia e verità.Quando Beatrice morì Dante attraversò un periodo di traviamento, che fu:
morale, per le nuove esperienze amorose
poetico, per la sperimentazione di nuovi generi (comici)
intellettuale, perchè cominciò a frequentare scuole filosofiche e religiose.
Dante si schierò con i Guelfi Bianchi, capeggiati dal Cerchi (ricchi mercanti di umili origini), contro il Papa BonifacioVIII e gli Angioini di Francia; contro i Bianchi erano i Guelfi Neri, capeggiati dai Donati (famiglia della vecchia aristocrazia), che appoggiavano il Papa.
Vita politica di Dante:
fu eletto nel Consiglio speciale del popolo
fu membro nel Consiglio dei Cento
divenne priore
Nel 1301 il Papa voleva che fossero inviate truppe fiorentine contro gli Aldobrandeschi, ma il Consiglio dei Cento si oppose e mando degli ambasciatori, tra cui Dante, a Roma. Intanto Carlo di Valois, in cambio di sottomissione politica, entrava a Firenze per favorire i neri e i Bianchi, tra cui Dante, vennero esiliati.
Dante all'inizio si unì alla lotta dei Bianchi ma poi si trasferì a Verona, ospite di della Scale; qui scrissse il De Vulgari Eloquentia. Poi torno in Toscana perchè era morto Bonifacio VIII. Il nuovo Papa Benedetto XI aveva incaricato il cardinale Niccolò da Prato di riportare la pace a Firenze. Ma il cardinale fallì e Dante cercò ospitalità fra le varie corti dell'Italia settentrionale.
Quando il nuovo imperatore di Francia, Arrigo VII, decise di scendere in Italia per cingere a Roma la corona imperiale venne accolto favorevolmente dal papa Clemente V e dai principi e signori italiani. Dante sperava che Arrigo V potesse dividere i due poteri (spirituale alla chiesa e temporale alla monarchia imperiale). Ma ciò non avvenne perchè Arrigo V morì durante l'assedio a Firenze.
Dante trascorse gli ultimi anni della sua vita tra Verona e Ravenna, dove morì il Settembre all'età di anni.
DANTE E LO STILNOVO
Dante non segue un unico modello ma si appropria di tecniche differenti. Queste diverse fasi del suo sperimentalismo si possono individuare nelle Rime, una raccolta di versi. Nelle Rime anche se manca un ordinamento, è incerta la cronologia e non esiste una linearità progressiva possiamo riconoscere due poli di ispirazione:
la tecnica dolce, che si rifà allo stilnovo
la tecnica aspra, che si scontra con un linguaggio aspro
Tutta la produzione giovanile di Dante ruota intorno alla Vita Nuova , un opera in 42 capitoli. L'origine dell'opera va collocata dopo la morte di Beatrice . Nella Vita Nuova la donna amata viene vista come figura beatificante, che salva l'uomo, mentra l'amore è inteso come amore-carità, riflesso dell'amore di Dio nel mondo. Il sentimento per Beatrice diviene così un puro ideale.
Tra poteva scegliere tra due modelli di poesia d'amore:
lo spiritualismo di Guinizzelli
la lirica drammatica e laica di Cavalcanti
Per Dante scegliere guinizzelli piuttosto che Cavalcanti non fu facile perchè la Vita Nuova presuppone come interlocutore lo stesso Cavalcanti, e perchè in alcune rime è presente la drammatizzazione degli spiriti di Cavalcanti. Nella Vita Nuova la donna viene lodata di per sè, senza richiesta di contraccambio amoroso, infatti anche l'amora proposto nell'opera è disinteressato e puro, tale da bastare a se stesso e da non avere bisogno del contraccambio.
Dal titolo stesso dell'opera avvertiamo come un rinnovamento umano e poetico. Nuova è la vita di Dante perchè, a anni, è stata rinnovata dall'Amore. E n(u)ove sono anche le rime dell'opera. Il rinnovamento della Vita Nuova non si esaurisce ma si evolve sia stilisticamente sia umanamente. Nel finale dell'opre Dante, invece di chiudere, apre una nuova tappa successiva: la Commedia.
STRUTTURA DELLA VITA NUOVA
La Vita Nuova comprende 31 liriche disposte in 42 capitoli e collegate l'una dall'altra. I componimenti sono cronologicamente anteriori alla stesura dell'opera. L'idea della fusione prosa-poesia veniva a Dante dal modello medievale De consolatione Philosofiae di Boezio (VI sec.), anche se Dante utilizza la prosa per spiegare la sua personalità. Nella Vita Nuova gli eventi si presentano filtrati dalla memoria poichè il poeta deve riferire la "loro sentenz", cioè il loro significato. Inoltre l'amore per Beatrice viene narrato secondo:
gli schemi della letturatura agiografica (che racconta la vita dei santi )
gli schemi dell'amor cortese che viene però rivisto in una dimensione santificante.
Questo serve a conferire agli eventi una fatalità mistica. Lo strumento prediletto da Dante è il simbolismo numerico, i numeri principiali sono tre:
il tre che rappresenta la Trinità
il quattro che rappresenta i Vangeli
il sette che rappresenta le beatitudini
Inoltre gli accorgimenti stilisti ( perifrasi, sostantivi astratti... ) ricordano quelli del Vangelo. Tutto nella Vita Nuova sembra svolgersi fuori dal tempo, tutto avviene nella memoria e gli eventi raccontati sembrano visioni o sogni.
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