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Il Sentiero Dei Nidi Di Ragno : L'Autore, Il Romanzo: la trama, I Personaggi

antologia



I. Calvino Il Sentiero Dei Nidi Di Ragno



L'Autore


Italo Calvino nasce a Santiago de las Vegas, presso l'Avana, il 15 ottobre 1923 e muore di emorragia celebrale in seguito ad un ictus nella notte fra il 18 e il 19 settembre 1985 in un ospedale di Siena. Nel 1925 la famiglia Calvino fa ritorno in Italia. Nel 1934 Italo comincia a sentirsi diverso dagli altri ragazzi perché non frequenta le lezioni di religione a scuola. Il piacere della lettura gli nasce nel 1935-38, leggendo il primo e il secondo libro della Giungla di Kipling, e leggendo le riviste umoristiche. Tra i 16 e i 20 anni scrive brevi racconti, sognando di diventare uno scrittore di teatro. Fino al 1943 studia 737b11h in università nella facoltà di Agraria, ma poi si iscrive nel PCI con il fratello sedicenne. Nel 1946 entra in contatto con la casa editrice Einaudi e scrive il suo primo libro, Il sentiero dei nidi di ragno. Nel 1947 si laurea. Nel 1949 viene pubblicato Ultimo viene il corvo, una raccolta di numerosi racconti. Nel 1951 scrive Il visconte dimezzato, che verrà pubblicato l'anno seguente ottenendo un notevole successo. Nel 1956 appaiono le Fiabe italiane, nel 1957 esce il Barone rampante e nel 1959 esce il Cavaliere inesistente. Nel 1960 raccoglie la trilogia araldica nel volume dei Nostri antenati. Nel 1969, nel volume Tarocchi, il mazzo visconteo di Bergamo e New York appare Il castello dei destini incrociati. L'anno seguente esce il volume Gli amori difficili. Nel 1972 pubblica Le città invisibili, e nel 1973 appare Il castello dei destini incrociati.




Il Romanzo: la trama


Il romanzo racconta la storia di Pin, un ragazzo "monello" che, essendo incompreso da coetanei e adulti, decide di andarsene. Quasi magicamente (come lo definisce Calvino), incontra prima un ragazzo che gli apre nuovi orizzonti (Lupo Rosso), e poi un uomo (Cugino) che lo porterà a scoprire il nuovo mondo della lotta partigiana al nazismo. Nonostante questi radicali cambiamenti nella sua vita, Pin rimarrà il ragazzo di sempre, continuando a deridere attraverso battute anche pesanti chiunque voglia, dalle donne al capitano del distaccamento. Il libro si chiude con un'immagine trovata circa all'inizio, ossia con la camminata di Pin e Cugino mano nella mano, come veri amici, entrambi armati per rappresentare le persone unite alla lotta contro il fascismo, Cugino con il suo mitra e Pin con la sua pistola P 38 ritrovata nelle mani di sua sorella.



I Personaggi


Pin, il personaggio principale, è il tipico monello d'ogni paesino, soltanto che qui è molto sveglio. Non accettato dai coetanei, vive in bilico fra il mondo degli adulti in osteria, che in ogni modo lo comprendono in parte e non sempre lo ascoltano, e la sua casa, trasformata in un surrogato di "bordello" dove sua sorella soddisfa ogni tipo di cliente.

Pietromagro, il padrone di Pin, che lavora con lui riparando scarpe. Passa metà della sua vita in galera, e si incontrerà con Pin nel comando dei fascisti.

Miscèl il Francese, il barista dell'osteria che poi entrerà a far parte delle brigate nere.

La "Nera di Carruggio Lungo" è la sorella di Pin, che si finge preoccupata per lui quando non c'è, ma in effetti non le interessa niente di suo fratello e diventa la "prostituta privata" dei tedeschi.

Frick, il marinaio tedesco che rappresenta il primo passo della crescita di Pin. Rubandogli la pistola, Pin dimostra al mondo di essere ormai cresciuto e di poter cavarsela.

Gian l'Autista, il primo a dare segni di ribellione contro i tedeschi con riferimenti alle sue avventure in Croazia.

Lupo Rosso, il ragazzo rivoluzionario che parla di Lenin, il simbolo della rivolta giovanile. Il mito della situazione, colui che, nonostante essendo solo un sedicenne, riesce ad essere una seria minaccia per tutti i fascisti.

Cugino, il rivoluzionario del distaccamento che per primo incontra Pin, e diventa la sua prima "guida", nonché il suo amico. Le caratteristiche principali di Cugino sono di parlare sempre della guerra e di odiare le donne, sostenendo che ogni guerra è causata da loro.



Mancino, il cuoco del distaccamento, ingenuo e di fazione estremistica.

Giglia, la moglie di Mancino, che non sarà proprio fedele al massimo nel corso del libro.

Babeuf, il falchetto di Mancino, sempre appollaiato sulla sua spalla.

Dritto, il comandante del distaccamento, un uomo con lo sguardo fiero, che nonostante tutto sta perdendo poco a poco il controllo sui suoi uomini, e viene continuamente ripreso dagli ufficiali di brigata.

Zena il Lungo detto Berretta-di-Legno, il più pigro dei soldati del distaccamento, non toglie mai gli occhi dal suo libro giallo, ed è uno dei bersagli preferiti delle battute di Pin.

Pelle, il ragazzo sempre raffreddato che riesce sempre a rubare grandi quantità di armi ai fascisti; riuscirà a rubare anche la pistola di Pin, e poi passerà dalla parte dei fascisti.

Duca, Marchese, Conte e Barone, i quattro cognati calabresi che fanno banda un po' da loro, andando a compiere "missioni punitive" nei confronti dei tedeschi.

Kim, il commissario di brigata, l'unico a capire il vero motivo del perché gli uomini del distaccamento combattono; egli è molto profondo, ma ha qualche problema a far capire la sua idea agli altri, soprattutto a Ferriera.

Ferriera, il comandante di brigata, molto legato all'ideologia comunista: secondo lui, il mondo e la guerra altro non sono che un susseguirsi d'avvenimenti controllabili e perfettamente incastrabili l'uno con l'altro. Secondo lui tutto è perfetto e comprensibile.


Il Narratore


Il narratore in questo testo è una "terza persona" invisibile che vede e sente tutto, lo scrittore in poche parole. È lui che racconta tutta la vicenda, ovviamente incentrandosi soprattutto sulle vicende di Pin.


Lo Spazio e il Tempo


Lo spazio della vicenda è abbastanza ampio, e varia dal Carruggio Lungo, il paese di Pin, alle montagne e alle vallate dove il distaccamento ha la sua sede, in mezzo ai vari boschi utilizzati come rifugio dai partigiani..


Concludendo

Il racconto è avvincente, ben articolato, semplice ma non banale. L'ideale per un libro che racconta una porzione di storia realmente accaduta.






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