Caricare documenti e articoli online 
INFtub.com è un sito progettato per cercare i documenti in vari tipi di file e il caricamento di articoli online.


 
Non ricordi la password?  ››  Iscriviti gratis
 

LA VITA BUONA

letteratura




LA VITA BUONA    Spinoza


Parole chiave:


CUPIDITA': tutti gli sforzi umani che seguono della nostra naturale necessità di conservarsi.

AZIONI: le cupidità definite dalla potenza umana, ossia dalla ragione; in 131i87b quanto determinate da essa sono sempre buone.

PASSIONI: nascono dal fatto che la mete concepisce le cose esterne in modo inadeguato, la loro forza non deriva dalla potenza umana, ma dalla potenza delle cose esterne a noi. Possono essere tanto buone, quanto cattive.



RAGIONE: potenza umana, controlla le passioni ed è l'oggetto del perfezionamento attuato dall'uomo.

SOMMA FELICITA': è l'unico scopo della vita, e consiste nel perfezionare l'intelletto che non è altro che conoscere Dio e i suoi attributi.

CATTIVO: tutto ciò che esiste in natura e impedisce che noi esistiamo

BUONO: tutto ciò che esiste in natura ed è utile alla conservazione del nostro essere.


Ricostruzione sintetica:


L'intelletto definisce le nostre cupidità come azioni, le quali sono sempre positive, quindi nella vita è anzitutto utile perfezionare l'intelletto stesso e in questo unico scopo consiste la  somma felicità, ossia la beatitudine dell'uomo, che non è altro che la soddisfazione dell'animo che nasce dalla conoscenza di Dio e dei suoi attributi. Sotto questo punto di vista sono buone solamente le cose che aiutano l'uomo a perfezionare la ragione, mentre sono cattive quelle che impediscono all'uomo di farlo; ma poiché le cose di cui l'uomo è causa efficiente (azioni) sono per forza buone, tutto ciò che accade di male all'uomo proviene da cause esterne poiché l'uomo è parte di tutta la natura alle cui leggi la natura umana è costretta a sottostare. Però rispetto alla potenza umana la potenza delle cause esterne è molto superiore, quindi non abbiamo la possibilità di adattare le cose esterne a noi, al nostro uso; quindi la vita felice è quella dell'uomo che accetta il fatto che la sua potenza è limitata essendo parte di un tutto di cui segue l'ordine.

In natura ciò che ci impedisce di esistere è cattivo e ci è lecito usare qualsiasi mezzo per allontanarlo, mentre ciò che è buono fa in modo che noi esistiamo e ci è lecito usarlo in qualsiasi modo. Poiché in natura nulla sta bene insieme ad un'altra cosa più che gli individui della stessa specie, non c'è nulla di più utile all'uomo per conservare il proprio essere che trovarsi con individui che concordano con la sua natura, in modo che la sua potenza venga sostenuta e favorita.


Valutazione critica:


Leggendo il testo la prima cosa che salta all'occhio è il procedere del ragionamento di Spinoza, un procedimento simile ad una dimostrazione matematica usando assiomi e corollari, dal quale risulta una dimostrazione perfettamente costruita, ma molto artificiosa. Questo metodo, chiamato metodo sintetico, è quello prediletto di matematici e geometri che in Cartesio trova un'applicazione più limitata, mentre in Spinoza , che accentua l'esigenza del rigore dimostrativo cartesiano, lo usa in modo sistematico.

Da questo passo si possono ricavare molti elementi di contatto tra Spinoza e Cartesio.

Per tutti e due i filosofi le passioni non sono interne al corpo, ma sono esterne, dipendono dalla sensazione, dalla relazione con cose esterne al nostro corpo. Per Cartesio erano percezioni, perché a differenza degli atti volontari vengono subite, infatti indicava con il termine passione o percezione ciò che avviene quando la ghiandola pineale subisce ciò che proviene dalle terminazioni nervose inserite in un corpo indagato meccanicisticamente. Altro elemento comune fra i due filosofi e il fatto che per ambedue le passioni possono essere controllate dalla ragione.

Per Spinoza oggetto della felicità umana è Dio, un Dio diverso da quello cartesiano.

Il Dio di Spinoza non coincide con quello della tradizione ebraico - cristiana, ma è un Dio natura, un Dio al quale solamente si può dare il nome di materia, cioè di ciò che non ha bisogno di altro per sussistere, solo dio è causa sui.

Il Dio di Spinoza è anche l'ultimo grado della conoscenza che coincide con il sommo bene, con la beatitudine dell'uomo.




Privacy




Articolo informazione


Hits: 1492
Apprezzato: scheda appunto

Commentare questo articolo:

Non sei registrato
Devi essere registrato per commentare

ISCRIVITI



Copiare il codice

nella pagina web del tuo sito.


Copyright InfTub.com 2024