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John stuart mill - La vita, La filosofia

letteratura



John stuart mill


La vita

Nasce nel 1806 a londra, figlio di un noto intellettuale esponente dell'utilitarismo inglese, fu politicamente impegnato con i radicali e successivamente con i liberal-democratici. Lottò a favore dell'allargamento del suffragio nelle elezioni e per l'emancipazione della donna. Muore nel 1873 ad avignone.


La filosofia.

Con la rivoluzione francese si è chiusa l'epoca dell'eroismo e si è aperta la nuova era della democrazia e dello sviluppo scientifico e sociale, epoca di progresso e libertà per gli uomini e de 434f55e ll'avvento sulla scena politica delle masse.

Contro la tirannia considerata l'ostacolo della libertà di realizzazione ed espressione dell'individuo.



La libertà sociale non è possibile senza una liberazione delle donne. Considerato il teorico del femminismo ottocentesco.

La liberazione umana deve passare anche attraverso la battaglia contro la filosofia idealistica tedesca, la superstizione religiosa e il dominio dei preti considerati come esponenti di un pensiero magico e irrazionale.


La logica dell'inferenza.

Rivendica la validità della tradizione empiristica inglese (hume). Per lui a fondamento della conoscenza c'è l'esperienza; anche i principi più generali sono frutto di una generalizzazione dall'esperienza.

Nega le grandi questioni metafisiche (come ad esempio l'esistenza dello spirito) perché non possono essere empiricamente provate.

Nella sua logica dell'esperienza il ragionamento opera come inferenza. Nel passato l'inferenza era intesa in 2 modi: come induzione (muovendosi dai particolari e arrivando al generale) o viceversa come deduzione. Mill invece afferma che esiste un terzo tipo di inferenza, quella che va dal particolare al particolare e che costituisce il fondamento sia dell'induzione, sia della deduzione in quanto anche il principio generale da cui parte la deduzione si fonda sull'osservazione di casi particolari.


Uniformita' della natura.

Mill, cosciente che l'inferenza possa portare allo scetticismo , afferma che al presentarsi di determinate circostanze, deriva il presentarsi di fenomeni determinati. Per cui, ciò che una volta è accaduto  accadrà di nuovo al presentarsi delle stesse circostanze.

Il principio dell'uniformità della natura è a posteriori, non a priori in quanto è frutto di una lunghissima serie di osservazioni e passaggi.


Scienze umane.

La psicologia studia le connessioni esistenti fra i diversi stati della mente. L'ethologia studia le leggi che regolano la formazione del carattere. La sociologia studia le leggi che regolano i fenomeni collettivi.

Mill afferma che le scienze umane sono limitatamente prevedibili in quanto i fattori causali dei comportamenti umani si intersecano l'uno all'altro rendendo complesso lo studio di tali fenomeni. Dunque si possono solo descrivere le tendenze con margini di probabilità più o meno ampi.


Economia politica.

Sostiene le tesi dell'economia classica, distingue le leggi della produzione della ricchezza da quelle della sua distribuzione e della proprietà: le leggi di produzione hanno carattere naturale in quanto dipendenti dalle proprietà degli oggetti mentre le distribuzione della ricchezza dipende dalla volontà umana (dunque di carattere storico-sociale e non di valore assoluto).

I due modi di distribuzione secondo mill sono quello con a fondamento la proprietà privata e quello che si basa sulla proprietà comune.

Si definisce un socialista, punta alla riforma sociale e guarda ad un futuro in cui la società non sarà più divisa tra oziosi e industriosi.


La qualita' dei piaceri.

A fondamento della condotta umana c'è l'utile, cioè la ricerca del massimo della felicità e del minimo di dolore. (utilitaristico)

I piaceri non sono tutti sullo stesso piano (quelli dello spirito sono superiori a quelli del corpo) e inoltre bisogna soffermarsi sulla qualità dei piaceri piuttosto che sulla quantità.

Il concetto di felicità varia da individuo a individuo; ci sono persone che hanno capacità di godimento limitate, più facili da soddisfare."meglio essere un socrate insoddisfatto che uno stolto felice".


Le donne.

Nel 1869 scrive the subjection of women, destinato a diventare la bibbia del movimento femminista. Richiede che il suffragio sia esteso anche alle donne.


La difesa della liberta' individuale.

Crede che la maggioranza sia rischiosa per la democrazia in quanto un sistema politico tale frena la formazione di personalità discordanti, indispensabili in regime di democrazia.

La sua concezione di libertà ha l'unico limite di non dover danneggiare gli altri.(locke)

L'indipendenza dell'individuo è di diritto assoluta.

Mill rifiuta il concetto che alla giustizia sociale si debba arrivare con la rivoluzione e che l'uguaglianza si debba raggiungere a prezzo della libertà. (dura condanna dei regimi autoritari).


La religione.

Con molta difficoltà arriva a definire dio come assoluto creatore dell'universo.

Crede sia impossibile che dio sia contemporaneamente buono all'infinito e potente all'infinito. Sceglie la prima ipotesi . Individua nell'uomo il collaboratore di dio che opera al fine di combattere il male e di ordinare il mondo.

La religione ha la funzione di rafforzare le energie morali degli uomini, è quindi principio di speranza.




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