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IL SAUL

letteratura



IL SAUL


Il Saul è una delle opere più riuscite e predilette di Alfieri, nella quale recitò spesso la parte del protagonista. Con essa Alfieri avrebbe voluto chiudere la propria attività di tragediografo; e la seguirono, in effetti, due anni di silenzio. L'ispirazione fu profonda e la composizione risultò in modo eccezionale concentrata nel tempo: in soli quattro mesi, da marzo a luglio del 1782, furono compiute l'ideazione, la stesura e la versificazione. La fonte dell'opera e il Libro dei Re della Bib 121i86b bia. Alfieri ne altera in modo consistente la vicenda, in modo di concentrarla nelle ventiquattr'ore del canone aristotelico, semplificandone la dinamica e l'intreccio, e introducendo l'invenzione di alcuni particolari. La figura di Saul è valorizzata dalla semplicità della struttura narrativa e dai moventi psicologici generali, la figura di Saul è l'unica che viene presentata in modo problematico.

La figura di David è valorizzata dall'eroismo generoso, amante fedele della sposa Micol, ma più fedele al proprio re, anche avendo subito persecuzioni e condanne, da esso.

L'immagine di Micol è valorizzata dall'amore per David,  e dalla non disponibilità a contrastare le decisioni del padre, anche quando viene separata dal suo amato.

La figura di Gionata è valorizzata dalla fedeltà al padre e dall'ammirazione per David, fino al punto di rinunciare al trono, riconoscendo la volontà divina.



In Saul c'è uno smisurato desiderio di affermazione personale, di indipendenza nel giudizio, nelle scelte, negli affetti, una volontà di primeggiare senza compromessi e mediazioni. Ma d'altra parte, si sono affermati in lui il bisogno di essere rassicurato, il desiderio di amare e di essere riamato, il riconoscimento del valore altrui. Le due serie di spinte interiori sono inconciliabili, e ciò che da soddisfazione ai bisogni di sicurezza, di affetto e di fiducia in altri diviene bersaglio della vendetta distruttiva espressa dalla volontà di potenza.

David, amato e odiato nello stesso tempo con forza irrazionale, incarna l'oggetto esemplare di questa ambivalenza psicologica. Il tentativo estremo di riaffermare se stesso, vede Saul, allontanare da sé David e sfidare la sorte e la volontà di Dio da solo contro tutti, come intendendo dimostrare di poter vincere anche senza David.

Il titanismo di Saul appare intensamente problematico. L'attenzione è tutta centrata sulla personalità del protagonista, così che tutti gli altri e la stessa volontà di Dio possono essere letti come funzioni della psicologia di Saul; ma d'altra parte questi non appare dotato di un carattere unitario e magnanimo. Nel Saul lo scontro vive tutto all'interno della psiche del protagonista. Ciò mostra l'evoluzione, se non la crisi, del sistema tragico alfierano, che in questo capolavoro si interroga sulla interiorità del personaggio tipico, l'eroe volitivo e inarrestabile, piuttosto che metterne la volontà a confronto con quella contrastante di un contraddittore.
















ESERCIZI


Siamo nel campo degli Ebrei, dove il re Saul, insieme ai figli Gionata e Micol, e il generale Abner, si preparano alla lotta contro i Filistei, quando il re viene colto da una crisi psichica che gli fa perdere la fiducia in se stesso, e che vanamente, viene aiutato dal generale Abner. Il ritorno di David, fa riacquistare fiducia al sovrano, che prima lo accoglie come un figlio, e poi lo esilia perché convinto che lui stia tramando alle sue spalle. Senza David e senza più fiducia, andrà verso la sconfitta e alla propria morte.


Saul, rimpiange i tempi quando era giovane e forte, ricordando con nostalgia il passato e mostrando un sensazione di paura per quanto riguarda il presente. Saul afferma che la sua sventura, dipenda dai figli, ai quali è affezionato, e che vorrebbe per loro un futuro di vittorie, lunghi regni e vita. Senza di loro si sarebbe già buttato nel mezzo della lotta, correndo il rischio di morire. Afferma anche che il suo regno è ormai privo di splendore, e che il buon Dio ormai lo ha abbandonato.


Il personaggio di David, si pone con un atteggiamento di sottomissione al sovrano, chiedendo perdono e dicendo che sarebbe stato pronto a scontrarsi per riacquistare la fiducia del suo sovrano che l'aveva esiliato. Svolge una funzione di eroismo generoso e di fedeltà al proprio re,mentre la figura di Saul è una figura problematica sotto l'aspetto psicologico.


L'atto quinto, conferma e approfondisce i motivi presenti nell'atto terzo di cui ci perviene solo una breve introduzione, che conferma lo stato avanzato di delirio di Saul, che poi sfocia nell'atto quinto, in un vero e proprio delirio angoscioso, che lo porterà alla disfatta e alla morte.


Saul si sforza di placare l'ira degli spettri che lo minacciano e lo perseguitano. Placare i fantasmi, vuol dire ricomporre il dissidio interiore e ritrovare una qualche serenità ed equilibrio. Ciò che potrà essere fatto solamente nella prospettiva della morte, cioè nella prospettiva dell'espiazione completa e ultima delle proprie colpe.


Il carattere titanico di Saul, evoca al movimento culturale illuminista.




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