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Edgar Allan Poe

letteratura



Edgar Allan Poe

Edgar Allan Poe è uno scrittore americano nato a Boston nel 1809 e morto a Baltimora nel 1849. Figlio di due attori girovaghi, uno d'origine irlandese e l'altra d'origine inglese, rimase orfano a due anni. Il padre, alcoolizzato, sparì senza lasciare tracce; la madre morì a soli ventiquattro an 111c24b ni, uccisa dalla tubercolosi. Adottato da due ricchi mercanti di Richmond, i signori Allan, dei quali assunse il nome, ricevette un'adeguata educazione, che proseguì, come raccontò in William Wilson, in Inghilterra, dove i genitori adottivi si erano temporaneamente trasferiti. Rientrato in patria, s'iscrisse all'università di Virginia, da cui però fu allontanato dopo un anno, nel 1826, per indisciplina. Emerse in questo periodo di dissolutezza, durante il quale cominciò a bere, a giocare e ad indebitarsi, l'instabilità del carattere del futuro scrittore, le cui cause sono da ricercarsi nella mancanza d'affetto e nella coscienza angosciosa di un'invincibile solitudine.

Nel 1827 abbandonò la casa adottiva ed entrò in un'Accademia militare: l'ordine della vita militare, il lustro delle spalline dorate lo attirarono, ma anche quest'esperienza non durò molto, infatti, nel 1831 fu espulso per indisciplina. Trasferitosi prima a New York, dove pubblicò Poesie, e poi a Baltimora presso la sorella del padre, che fu per lui una nuova madre, vinse i cento dollari di un concorso con il Manoscritto trovato in una bottiglia: questo successo gli procurò nel 1835 la direzione del Southern Literary Messenger di Richmond, la cui tiratura, grazie a lui, salì rapidamente. La sua attività diventò frenetica e senza requie, con alti e bassi paurosi; neppure il matrimonio con la cugina, non ancora quattordicenne, riuscì a dargli un equilibrio e a fargli perdere il vizio di bere. Nel 1837 abbandonò il Messenger e si trasferì a Filadelfia al Gentleman's Magazine. Intanto apparvero su varie riviste i cosiddetti «racconti del terrore»: Berenice, Morella, Ligeia, La rovina della casa degli Usher, e il suo unico romanzo, Le avventure di Gordon Pym, nel quale sono già presenti tutti i temi e i motivi della sua produzione successiva, come il fascino del mare, l'incubo della morte, l'attrazione verso il misterioso, l'inaccessibile, l'ignoto dell'Antartide. Rotti i rapporti con il Gentleman's Magazine, dopo un periodo di miseria Poe prese a collaborare (1841) al Graham's Magazine, la cui tiratura salì, grazie ai suoi scritti, da 5.000 a 40.000 copie in due anni. Abbandonata la rivista nel 1842, Poe visse gli anni più tragici della sua esistenza: la moglie gravemente affetta da tubercolosi, lui stesso ammalato, con l'alcool unico rimedio alla miseria e alla disperazione. A questo periodo risalgono i cosiddetti «racconti del mistero»: I delitti della via Morgue, Il mistero di Marie Roget, e La lettera rubata. Lo Scarabeo d'oro è considerato uno dei suoi capolavori, che ripercorre dall'interno le sensazioni, le immagini, le allucinazioni, i dati offertigli dalla fantasia.



Trasferitosi a New York pubblicò nel 1845 la lirica Il corvo, che gli procurò un immenso successo, e riuscì a diventare proprietario del Broadway Journal, ma fu costretto a cederlo dopo un anno, per difficoltà finanziarie e per i soliti eccessi alcolici. Nel 1847 si spense la moglie Virginia, e la vita dello scrittore si fece frenetica fra viaggi, amicizie femminili e attacchi continui del male che lo minacciava: il delirium tremens. Di questi anni sono le bellissime liriche: Ulalume, Annabel Lee, Il verme conquistatore, La città in mezzo al mare e Per Anna. Dopo un ultimo soggiorno a Richmond, mentre si accingeva a sposare una vecchia amica, fu trovato in gravi condizioni davanti ad una taverna di Baltimora il 3 ottobre 1849; quattro giorni dopo spirò in ospedale.

La sua concezione estetica rifiuta il lirismo romantico, diffida dell'ispirazione e si fonda sulla ricerca del «bello». Re Peste, La rovina della casa degli Usher, La maschera della morte rossa, La verità sul caso del signor Valdemar affrontano il tema della morte, uno dei temi dominanti dello scrittore; nel Cuore rivelatore, nel Gatto nero, nel Barilotto di Amontillado, in Berenice, ecc., il tema è quello della malvagità e del crimine. Nella prosa fu un indiscusso e ineguagliato maestro. Occorre infine ricordare che nello scrittore affiora spesso una sottile vena satirica (L'incomparabile avventura di un certo Hans Pfaale; Come si scrive un articolo da Blackwood; Il sistema del dottor Catrame e del professor Piuma).





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