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Valerio Flacco
Presenta degli elementi di diversità rispetto ad Apollonio:
In Valerio Flacco sono maggiormente presenti gli episodi di guerra
Degli Argonautica abbiamo due parti, divise 626h73g però in modo diverso:
si recupera l'Odissea e la parte odissiaca dell'Eneide
trova il centro nella lotta tra Eeta e Giasone, descrivendo poi le prove che Giasone è costretto ad affrontare; recupero dell'Iliade e della seconda parte dell'Eneide
Rapporto con le divinità:
o Apollonio Rodio: l'azione degli dei interferisce continuamente nelle battaglie, ma non nell'innamoramento di Medea e Giasone, quindi la componente umana e quella divina restano separate: il contatto diretto tra Venere e Medea è limitato
o Valerio Flacco: nella sua opera i due momenti, cioè l'azione degli dei e l'innamoramento sono collegati tra loro
Apollonio Rodio preferisce per Medea la dimensione psicologica dell'innamoramento, tralasciando la sua parte di maga. L'aspetto magico è stato approfondito da Ovidio nelle lettere delle Eroides, nelle quali aveva presentato i due aspetti di Medea
in Colchide, la fanciulla innamorata e tradita
in Grecia, la sua parte di maga.
Flacco tiene conto di entrambi gli aspetti, creando in questo modo una figura ambigua ma allo stesso tempo interessante, fondendo insieme gli elementi della tradizione
Amore di Medea per Giasone:
o Apollonio Rodio: amore a prima vista
o Valerio Flacco: non considera l'amore a prima vista, perché la loro unione è preceduta da un incontro, che fa crescere tra loro, per prima cosa, un rapporto di stima: in questo senso recupera Virgilio, assimilando la vicenda di Medea e Giasone a quella di Didone ed Enea. L'innamoramento è frutto del valore militare dimostrato, non delle caratteristiche fisiche dell'individuo
L'intervento divino non è subitaneo, ma ci sono più interventi divini che fanno propendere alla figura di Giasone
Idea dell'amore come furor, come per Didone, anche in questo caso l'amore è malattia che esaurisce tutte le energie, anche quelle psichiche
Giasone
o Apollonio Rodio: è un antieroe, è poco simpatico al pubblico
o Valerio Flacco: lo dipinge come una figura nobile, è capo civile e militare degli Argonauti, è un valido guerriero, ama l'avventura, ritiene meno rilevante l'aspetto amoroso, possiede le stesse virtus e pietas che lo fanno associare ad Enea, anche se non ne possiede la statura morale.
Valerio Flacco cerca di fornire alla vicenda un significato superiore quando fa dire a Giasone che l'impresa degli Argonauti poterà il dominio della Grecia sull'Asia, anche se successivamente arriverà Roma a governare su entrambe.
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