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QUANDO PER AMORE SI PUO' ANCHE MORIRE
Marco PLauzio, dopo che, per ordine del senato, ebbe ricondotto la flotta romana dall'Asia in Italia e ebbe approdato a Taranto, fu accolto con grande lode. Qui, poiché vol 525f58f eva necessariamente vedere la moglie Orestiulla, corse verso casa ma mentre tutti i servi stavano piangendo, si fermò davanti alla porta ansioso. La moglie infatti, oppressa da una malattia, era morta. Fatto il funerale alla moglie e posta su un rogo, l'uomo, desideroso della calena della morte, si avvicinò al rogo, cominciò ad accarezzare il corpo freddo dell'amata Orestilla con la mano. In seguito si gettò sulla spada e fissando gli occhi nel volto dell'amata morì. Gli amici, poiché vedevano l'uomo giacente a terra, stupefatti dal tanto amore, legarono Plauzio, socì com'era, vestito di toga e calzatura, al corpo della coniuge. In seguito, con il fuoco posto sotto cremarono l'uomo e la donna insieme; il loro sepolcro fu situato in quel luogo e ancora adesso è guardato a Taranto se sono stati ascoltati dagli uomini morti, PLauzio e Orestilla anche adesso esultano poiché vissero insieme e andarono attraverso l'inferno.
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