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Versione n° 6 pag. 51 dal libro "Laboratorio di latino" di Ludovico Griffa.
Felice posizione di Roma.
Si dice che Romolo, figlio di Marte, fu esposto da Amulio, re albano, con il fratello Remo, per 656b17g la paura suscitata dall'oracolo sfavorevole presso il Tevere.
Qui essendo stato allattato da una bestia selvaggia i pastori lo raccolsero e lo allevarono secondo il genere di vita e lavoro della campagna. Si narra che si distinse tanto da tutti gli altri per forza fisica e fierezza d'animo che tutti coloro che allora abitavano quei campi a lui obbedissero con animo sereno e volentieri. Offertosi come comandante delle loro truppe sottomise Alba Longa, che era una città per quei tempi grande e potente e uccise il re Amulio. Con quella gloria acquistata si dice che fondò una nuova città e decise di rafforzarla, scelse un luogo straordinariamente conveniente. E non scelse di fondarla vicino al mare: infatti alla singolare previdenza e prudenza di quell'uomo non sembrarono essere molto convenienti le zone costiere per una città di pastori. I nemici provenienti dal mare e dotati di flotta possono infatti sbarcare nelle coste di mare prima ancora che si annunci il loro arrivo perché i pastori non hanno nessuna conoscenza di navigazione né sanno difendere le coste con veglie marittime.
Cicerone.Qqq
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