Caricare documenti e articoli online 
INFtub.com è un sito progettato per cercare i documenti in vari tipi di file e il caricamento di articoli online.


 
Non ricordi la password?  ››  Iscriviti gratis
 

Erasmo da Rotterdam

italiano



Erasmo da Rotterdam, con la sua opera l' "Elogio alla follia", si prende gioco di molti concetti e pregiudizi del suo tempo in maniera assai esplicita. La società rinascimentale del suo tempo è per lui fonte di riso e pone in discussione tutto un mondo e un sistema di vita. Egli riesce a cogliere qualcosa in più degli altri, proprio grazie alla follia, un angolo visuale attraverso cui si ottiene una visione disincantata del mondo,origine di ogni cosa e della vita stessa: "io, io solo sono a tutti prodigo di tutto". E' proprio merito di questo se l'umanità continua a crescere. Se non fosse per quell' attimo di follia che accende il fuoco amoroso, il g 333e49d enere umano non avrebbe modo di procrearsi. Egli paragona la vita a un dramma teatrale in cui viene svelata l'identità degli attori. Vede questo dono divino come uno spettacolo in cui gli artisti indossano diverse maschere al variare delle situazioni, fino a quando " il registra" li fa uscire di scena per poi ricomparire diversamente. Un individuo può, quindi, essere prima re e poi schiavo e viceversa, oppure donna e poco dopo uomo. Le persone sono, perciò, capaci di adattarsi alla dura realtà mutevole del suo tempo. L'uomo, il più sventurato tra gli animali, a parere di Pitagora, che si sforza di oltrepassare i limiti a lui prefissati, fa parte di essa. L'autore parla dei religiosi, detestati da tutti gli altri, che si sentono considerati il nulla dai primi. Nel loro adoperato, a parte qualche devoto, si attaccano a norme insignificanti per la veste o la cinta e ritengono che l'apice della loro devozione sia l'astensione dalla cultura, mentre si ostinano a mostrare di se l'immagine degli apostoli che, spesso, pensano a tutt'altro che alla fede.

In seguito l'anti-Lutero afferma che gli ecclesiastici fuggono da ogni cosa che abbia a che fare con la corporalità, per lasciare che il loro spirito assorba da vincitore il corpo, per far si che questa vita sia solo una preparazione all' eterno bene.



E' normale che l'autore, riconosciuto come padre dell'umanesimo cristiano, faccia delle affermazioni di questo genere. Egli voleva preparare la strada alla riforma della Chiesa per renderla più vera. Questo giustifica il suo essere così critico e aspro nei confronti della società del tempo, per cambiarla là dove è necessario. L'uomo, che nel  XVI secolo è centro al mondo, copula murali, viene a confrontarsi con una realtà che apparentemente non gli appartiene. Dopo quella che è stata definita dagli umanisti come età di mezzo, Erasmo ha il coraggio di denunciare i soprusi dell'apparato ecclesiastico. Egli è contrario alla separazione della Chiesa cattolica da quella protestante, ma riconosce la corruzione che gravava su quel mondo che avrebbe dovuto essere intatto. E' certo che la Chiesa stava attraversando un momento di crisi e le sue guide erano sicuramente così come vengono descritte: religiosi che più che seguire gli insegnamenti del Vangelo, si attengono a regole del buon costume, fingendo (perché è questa la più grande capacità dell'uomo) di essere dei Santi sulla Terra. E' da sempre esistito un lato oscuro in quel mondo che ancora oggi rimane un mistero,mentre la gente di oggi non riesce ad accettare quella spiritualità troppo accanita,tanto da sembrare falsa. La tendenza a estraniarsi dal mondo non è un dovere, ma il frutto della paura di non avere la forza necessaria per vincere la tentazione. Ad esempio, c'è chi non concepisce l'atto sessuale. Esso è sì segno di amore,passione e corporalità,ma se ci si pensa bene,come afferma Erasmo,è causato da un momento di follia;e la follia non deriva forse da Dio? Come pensano di essere venuti al mondo essi stessi? Si tratta di un'ottusità di pensiero che li rende persino orgogliosi di essere senza cultura, proprio in quel periodo in cui vengono riscoperti i classici così come sono realmente , senza interpretazioni religiose fin troppo forzate,tipiche della cultura medioevale. Ora l'uomo sta cercando di guardare al di là della sfera religiosa, sta cercando di cogliere il senso più vero delle cose,ha voglia di conoscere e "oltrepassare le colonne d'Ercole". Egli si sente "faber fortunae suae" e non è affatto il più sventurato tra le creature di questo mondo, ma al contrario è il più fortunato perché dotato non solo di cuore,ma anche di ragione. Forse si potrebbe identificare la ragione con la stessa follia che governa la mente umana e fa sì che ogni cosa accada. L'autore, inoltre, crede che sia proprio la ragione il mezzo per determinizzare il potere.

Erasmo la chiama follia,quel qualcosa che rende ogni tutto reale e crea un fortissimo legame tra l'interiorità e l'esteriorità dell'uomo, per cui la verità risiede nell'uomo, quell'animo puro alla nascita, sebbene sia stato generato del "peccato d'amore", che non appartiene a un clero immorale, che contrasta con il vero cristiano,il quale impronta la sua vita sulla fede. Anche oggi è necessaria una vera vocazione, priva di qualsiasi falsa verità e di superstizione, evitando di prefissarla in un numero enorme di regole cercando, invano, di non cadere nel circolo vizioso della mondanità. L'intento è quello di sradicare alle radici l'inganno nella sfera religiosa,i cui rappresentanti si nascondono sotto un falso velo di santità. E' questa, ancora oggi, la loro maschera che inganna il cristiano vero.

Ognuno cela dentro di sé i suoi personaggi, che fa entrare o meno in gioco a suo piacimento, specialmente in questa società moderna, dove l'apparire e l'avere contano molto più dell'essere. E' l'ignoranza di chi, preso dalla paura di non essere adatto al mondo a lui contemporaneo, non segue i suoi pensieri e la sua vera natura dettata dalla stessa follia,o intelligenza superiore, qualunque sia il suo nome.

Il contesto sociale e culturale in cui il timore dell'individuo cresce, tenuto saldo dalla Chiesa e dai canoni prefissati, non permetteva all'uomo di vivere in una libertà serena, ma secondo il razionalismo. Si può pensare che se coloro che si lasciarono sopraffare dal timore , avessero continuato per la loro strada diretta verso la verità, il mondo non avrebbe vissuto ancora per così tanti secoli respirando un'aria gravida di pregiudizi, che ancora oggi sono presenti, sebbene in modalità diverse. Erasmo non era certo l'unico uomo dotato di una così notevole intelligenza, ma come tanti altri, non aveva le armi necessarie per difendere il suo pensiero. Grazie a lui e alla sua opera è possibile comprendere un po' meglio la vita, le idee e le speranze della gente rinascimentale, sullo sfondo di riferimenti validi come documenti storici. Questo libro così bizzarro sembra non avere tempo. Gli argomenti trattati si adattano perfettamente agli anni nostri, dove regnano sovrani gli stessi antichi mali. Essi ci seguono dal primo giorno di vita, poiché noi stessi ne siamo il frutto, essendo generati da altri uomini. E' una catena che pone tutti gli abitanti di questa Terra sullo stesso piano, di fonte a uno specchio che svela il vero lato della realtà. Trovare un'anima pura, serena e allo stesso tempo desiderosa di arrivare là dove nessuno ha mai visto nulla, è raro quasi come vedere una stella prima del crepuscolo.

E' inutile dire che basterebbe un po' di impegno da parte di tutti per migliorare il mondo, poiché le parole volano via più in fretta del tempo, che trascina con sé il peccato vizioso, l'egoismo di una vita a cui spesso non si riesce a trovare un senso.





Privacy




Articolo informazione


Hits: 1494
Apprezzato: scheda appunto

Commentare questo articolo:

Non sei registrato
Devi essere registrato per commentare

ISCRIVITI



Copiare il codice

nella pagina web del tuo sito.


Copyright InfTub.com 2024