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BILANCIO - Documenti che formano il bilancio d'esercizio

ragioneria



BILANCIO

Il bilancio è un prospetto formato da più documenti variamente ordinati e strutturati, frutto della trasformazione dei dati contabili in valori di bilancio. Il bilancio è redatto ed approvato dagli amministratori ed entro il 4° mese dell'anno successivo deve essere approvato anche dall'assemblea dei soci;è sostanzialmente una interruzione forzata della gestione aziendale in virtù della quale si va a rappresentare quello che è il trend della gestione stessa.

Il bilancio è rivolto agli stakeholders che per definizione sono tutti 626g67g i soggetti portatori di interessi nei confronti dell'azienda e che sostanzialmente possono essere ricondotti a creditori, soci, fornitori, lo Stato sotto forma di fisco, investitori attuali e potenziali. Da qui si evince che gli interessi e le esigenze sono tante quanti sono gli stakeholders e quindi il bilancio non si riuscirà mai a soddisfare completamente tutte le esigenze cognitive di questi,proprio per questo motivo si tenderà a privilegiare la figura del socio e del creditore(anche se ciò non è espressamente previsto).

Il primo gruppo di norme a parlare di bilancio in Italia fu il legislatore del 1942 il quale prevedeva come bilancio una sorta di inventario a valori identificabile con il solo stato patrimoniale, fu solo con l'arrivo della miniriforma del 1974 che avvenne una prima modificazione questa sulle orme della legge delega 216, vede attuati nel 1975 i dpr 135- 136 prescrivendo, per quanto concerne il numero 135, l'obbligatorietà dell'introduzione del conto del profitto e delle perdite (ad oggi conto economico) e la relazione degli amministratori, mentre per quanto riguarda il n.136 si obbligarono le società quotate a sottoporre il bilancio a revisione presso una società di revisione esterna nominata dall'assemblea dei soci, con mandato triennale rinnovabile 3 volte e viene istituita la C.O.N.S.O.B. Nel 1978 vengono emanate la 4 e 7°. direttiva Cee le quali vennero studiate da una commissione(commissione D'alessandro)e recepite in Italia solo nel 1991 attraverso il decr. Lgs. n.127, che introdusse altre modifiche il bilancio di tutte le società operanti nei paesi della comunità.



Tale decreto diviene di fatto operativo con i primi bilanci ordinari del 1993 e con quelli consolidati del 1992. Nel 1998 il mercato finanziario viene ulteriormente ridisegnato dal cosiddetto Testo unico della finanza, meglio detto come DECRETO DRAGHI d.lgs. 58-1998. Questo decreto modifica tutta una serie di problematiche connesse alla revisione dei conti, alla revisione del collegio sindacale, e all'assetto della corporate governance. Nel 2002 viene emanato il regolamento n. 1606,in virtù di esso,tutte le società dovranno redigere il bilancio secondo gli IAS(principi contabili internazionali)in particolare in Italia le società quotate e controllate da quotate,le banche,le assicurazioni ecc.. sono obbligate a redigere il bilancio consolidato con gli IAS a partire dal 31/12/2005 mentre,le altre società  saranno obbligate a redigere il bilancio ordinario secondo gli IAS a partire dal 2006. Non redigono il bilancio con gli IAS le società di piccole dimensione che redigono il bilancio in forma abbreviata ai sensi del.2435bis.

Quindi ad oggi in Italia sia avranno bilanci redatti secondo il Codice civile e bilanci redatti secondo gli IAS.

Bilancio redatto secondo il Codice civile:le tecniche di relazione sono contenute negli articoli che vanno dal 2423 al 2435. L'art  2423 prescrive che: il bilancio deve essere redatto dagli amministratori con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società nonché il risultato economico dell'esercizio. Quello che è stato appena detto è riconosciuto come la clausola generale di redazione del bilancio e che sostanzialmente evidenzia 3 aspetti fondamentali: chiarezza,verità e correttezza. Il bilancio deve essere chiaro per un lettore provveduto, vero in senso economico ovvero rappresentativo dei fatti di gestione.Da premettere che un bilancio è un sistema di valori congetturati e stimati e come tale non può essere vero in senso assoluto. Inoltre il bilancio deve essere corretto ovvero deve essere redatto secondo le norme tecniche previste da norme di legge. Perché si possa parlare di bilancio regolare questi 3 elementi devono essere contestualmente presenti se viene a mancare solo uno di questi il bilancio è nullo.

Il comma3 dell'art. 2423 prevede inoltre la completezza delle informazioni; questo è un altro principio importante nella redazione del bilancio e prevede l'aggiunta di informazioni se quelle richieste dalle specifiche disposizioni di legge non sono sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta. Inoltre il 4° co. stabilisce che se le disposizioni di legge sono incompatibili con la clausola generale di redazione del bilancio queste possono essere disattese ma devono essere indicati nella nota integrativa i motivi della deroga e l'influenza della stessa sul risultato di bilancio;inoltre gli eventuali utili derivanti dalla deroga non sono distribuibili. Tale comma evidenzia un ulteriore importante principio detto principio della prevalenza della sostanza sulla forma.

L'art 2423bis. prescrive i principi di redazione del bilancio i quali si sostanziano in prudenza, prospettiva di continuità, competenza, costanza di applicazione dei criteri di valutazione delle voci di bilancio.

Per prudenza si intende andare a considerare tutte le passività non ancora verificate ma ragionevolmente presunte senza tener conto di tutti gli elementi dell'attivo presunti. Questo principio nella pratica si sostanzia in una sottostima della attività e in una sovrastima delle passività evitando con ciò di andare a distribuire capitale sotto forma di utili.

Per competenza si intende un costo o un ricavo che nell'esercizio trova il suo corrispettivo o ragionevolmente non potrà più non trovarlo.

La prospettiva di continuità invece fa riferimento al principio del going,ossia tutte le valutazioni devono essere ispirate a prudenza nella prospettiva di continuazione dell'attività aziendale.

Il principio di costanza di applicazione di criteri si riferisce ai criteri di valutazione e sostanzialmente prevede che i criteri non possono essere cambiati da un esercizio all'altro salvo che intervengano casi eccezionali ovvero dei casi che modificano il rapporto tra impresa e ambiente esterno venendo meno quello che è il principio della continuità aziendale.

Bilancio redatto secondo gli IAS: per quanto riguarda i principi generali internazionali di redazione del bilancio,essi sono indicati nello IAS 1 e nel FRAMEWORK. Lo IAS1 indica in primis le persone a cui è destinato il bilancio tra cui un ruolo fondamentale è giocato,come nel bilancio nazionale,dai creditori e dai soci con l'unica differenza che il privilegio informativo attribuito ad essi è espressamente previsto dal FRAMEWORK.

Secondo lo IAS i principi fondamentali di redazione del bilancio sono 2:

Continuità:azienda può redigere il bilancio ordinario solo a patto che l'attività impresa continui nel prossimo esercizio.

Competenza:implica il rinvio al futuro di ciò che non è di competenza dell'esercizio(quando il costo o il ricavo trova il suo corrispettivo nell'esercizio in corso)

Oltre agli assunti contabili fondamentali,la prassi internazionale prevede che il bilancio venga redatto tenedo conto di alcune caratteristiche qualitative quali:

Comprensibilità deve essere comprensibile ad un lettore provveduto

Significatività/rilevanza:informazione derivanti dal bilancio devono essere significative,rilevanti

Comparabilità,esiste anche nel c.c ma non nell'art 2423;presuppone la comparabilità del bilancio da un anno all'altro;presuppone la costanza di applicazione dei criteri di valutazione

Attendibile:un bilancio è attendibile se presenta le seguenti sub-caratteristiche:

rappresentazione fedele:ossia deve rappresentare fedelmente la situazione economica,finanziaria e patrimoniale dell'impresa. Rappresentazione fedele è una traduzione del principio contenuto nel Codice civile secondo il quale un bilancio deve essere veritiero.

prevalenza della sostanza sulla forma(stesso discorso fatto per il bilancio redatto secondo il Codice civile)

prudenza:secondo IAS consiste in un comportamento che porta ad iscrivere in bilancio tutti i componenti negativi anche quelli non subiti e tutti quelli positivi ancora non conseguiti. Tale diversità rispetto alla tradizione nazionale è il portato del fair value.

neutrale:i vari portatori di interesse non devono essere privilegiati con preferenza nell'informazione data dal bilancio.

completo: il bilancio deve dare un informazione completa


Documenti che formano il bilancio d'esercizio: Lo IAS prevede quali sono i documenti che un bilancio deve contenere:

  1. Stato patrimoniale
  2. Conto economico,
  3. Nota di commento
  4. Prospetto di variazione del patrimonio netto
  5. Rendiconto finanziario

Inoltre consiglia la relazione degli amministratori,il bilancio sociale e quello ambientale. Consiglia la redazione del bilancio sociale ed ambientale perché i mercati attuali sono molto influenzati dall'impatto ambientale che un impresa ha sull'ambiente e dagli impiegati che riesce a creare.

Per quanto riguarda il codice civile i documenti che formano il bilancio sono i seguenti:

  1. Stato patrimoniale
  2. Conto economico,
  3. Nota integrativa che contiene il Prospetto di variazione del patrimonio netto

Allegati obbligatori a tali documenti sono la relazione della gestione e la relazione del collegio sindacale.

Il Codice civile non prevede la redazione del Rendiconto finanziario anche se comunque la normativa civilistica da molta importanza alle informazioni finanziarie. Questa mancanza si ha probabilmente perché il legislatore pensava che tutte le informazioni di tipo finanziario si potessero tirar fuori attraverso l'analisi di bilancio. Questo in parte è vero ma dal bilancio non si riescono però a tirar fuori quelle che sono le dinamiche finanziarie il rendiconto finanziario non è previsto come obbligatorio dalla legge ma è previsto e dettagliato nelle sue forme dai principi contabili nazionali. Secondo tali principi la nota integrativa insieme al prospetto sul patrimonio netto deve contenere anche tale documento ma la sua assenza comunque non andrebbe ad incidere sulla veridicità e correttezza del bilancio.





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