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L'ECONOMIA AUSTRALIANA
L'economia
dell'Australia è in una fase di profonda trasformazione, iniziata alla fine
della seconda guerra mondiale; il processo di industrializzazione avanza
rapidamente, anche se l'allevamento costituisce ancora oggi la risorsa principale
del Paese, il cui reddito nazionale, valutato 747i87h pro capite, fa dell'Australia uno
degli Stati più ricchi del mondo. Nonostante la scarsità del territorio
coltivato (solo il 5,8% del totale) e la necessità di provvedere
artificialmente all'insufficienza di acqua, l' agricoltura
riesce, grazie
alla larga applicazione di tecniche moderne, a produrre in notevoli quantità
frumento (di cui l'Australia è grande esportatrice, al quarto posto nella
graduatoria mondiale), orzo, avena e soprattutto canna da zucchero, la cui
coltivazione è diffusa soprattutto nel Queen island e nella Nuova Galles del
Sud. Buona è anche la produzione di frutta (dagli ananas alle banane, all'uva e
alle arance), che viene esportata favorevolmente approfittando dell'inversione
delle stagioni rispetto all'Europa. Le foreste forniscono legno pregiato, ma la
produzione è limitata anche perché esse coprono solo i 4,5% del territorio. L'allevamento
si basa soprattutto sugli ovini. Sia per numero di capi sia come produttore di
lana, l'Australia è di gran lunga al primo posto nel mondo, e naturalmente gli
ovini vengono sfruttati anche per le carni. Ingente è pure il numero dei bovini
che va aumentando sempre di più. Un certo rilievo hanno la pesca dei crostacei
e la caccia alla balena. Il sottosuolo è ricchissimo non solo
d'oro, per il quale il Paese è diventato famoso e che ancor oggi dà una
produzione che colloca l'Australia al settimo posto tra i produttori mondiali,
ma anche di molti altri minerali, dal manganese all'antimonio, al tungsteno,
all'uranio, al carbone, al nichel e al rame. Importanza particolare ha
l'estrazione dello stagno, del ferro, dello zinco, della bauxite e del piombo,
dei quali l'Australia è tra i massimi produttori mondiali. Non mancano il
petrolio e il gas naturale. L'industrializzazione , anche se
relativamente recente, è molto avanzata: numerose sono le industrie che
lavorano prodotti agricoli e zootecnici (conservazione delle carni, industrie
tessili e zuccherifici), ma da alcuni decenni si sono affermate anche la siderurgia,
la metallurgia, l'industria meccanica (soprattutto aeronautica e
automobilistica) e la chimica. L'espansione dell'industria è continua e
progressiva, e parallelamente si fa ogni sforzo per aumentare la produzione di
energia elettrica, che è tratta in gran parte da fonti termiche, cercando di
sfruttare al massimo tutte le risorse idriche. Il commercio con l'estero
è molto attivo, e si esportano merci per un valore assai superiore a quello
delle merci importate: i porti maggiori sono quelli di Sydney, Melbourne,
Fremantle, Newcastle, Adelaide, Brisbane. Le comunicazioni interne, ferroviarie
e stradali, non sono ancora sufficientemente sviluppate; data la vastità del
Paese, è molto usato il trasporto aereo.
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