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ARABIA SAUDITA
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Ambiente naturale. Il paese è diviso in quattro grandi regioni: il Neged, che corrisponde
alla parte centrale della penisola, lo Higiāz a Ovest sul mar Rosso,
l'al-Hasā sul golfo Persico e l'`Asīr a SudOvest ed il Najrān.
Il Neged è la regione più vasta, comprendendo il deserto arabo centrale e le
relative alture; non è completamente arido, essendo interrotto da diverse oasi.
L'Higiāz comprende parte della fascia costiera sul mar Rosso 616c23g ; è questa la
parte più popolata. La regione di al-Hasā è in gran parte una pianura
desertica delimitata e intercalata da rilievi collinari. Nel Sud della regione
le oasi di Hasā e Qaif rappresentano le aree più ricche, cui si aggiunge
la fertile pianura che si estende per
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Popolazione. Il tasso di crescita annua è molto sostenuto, in
virtù di un intenso movimento naturale. La vita media è di 70 anni.
L'analfabetismo è ancora molto diffuso circa il 40%, anche se in misura
inferiore alla media dei paesi arabi.
In forte aumento è l'urbanizzazione. Le città più popolose sono Gedda e la
capitale Riyādh, seguite da Medina e
▪ Economia. L'economia si basa in gran parte sull'estrazione petrolifera, fonte
principale della ricchezza. Il terziario occupa il 43% della popolazione.
Numerosi gli oleodotti che convogliano il greggio ai terminali di esportazione
e ai centri di raffinazione. Di crescente rilievo anche l'estrazione di gas
naturale.
Nel sottosuolo saudita sono presenti altre risorse minerarie, fra cui carbone,
oro, argento, uranio, fosfati, ferro, rame, manganese.
Per quanto riguarda l'industria, sono stati completati diversi impianti nei
settori della petrolchimica, della siderurgia, della produzione di
fertilizzanti, della chimica-farmaceutica. Tra le altre attività industriali
emergono le produzioni di materiali da costruzione, quelle metallurgiche e
meccaniche. L'industria delle calzature, dei mobili, quella elettrica e dei
beni di consumo in genere, sono limitate a soddisfare la domanda locale.
All'agricoltura è riservato l'1,7% della superficie del regno, in
corrispondenza delle oasi. È questo un settore su cui si è investito molto, è
molto aumentata la produzione di cereali (frumento e orzo), in parte anche
esportati. L'allevamento, basato in gran parte sugli ovini e sui caprini,
costituisce la risorsa quasi esclusiva della popolazione nomade.
▪ Commercio e
comunicazioni. Il petrolio rappresenta circa
il 90% del totale del valore delle esportazioni saudite. I trasporti marittimi
contano su 5 porti principali. Il turismo conosce un certo incremento; si
segnala soprattutto la corrente di pellegrini.
STORIA. ▪
Dalle origini agli anni sessanta. La nascita
del regno dell'Arabia Saudita ha i suoi antefatti nella lotta per il controllo
della parte centrale della penisola arabica conclusasi nei primi anni del
Novecento con l'affermazione dell'autorità saudita. Durante la prima guerra
mondiale il paese si tenne neutrale e nel dopoguerra iniziò una politica di
espansione territoriale. Nel 1934 il regno si estese a SudOvest. Poco dopo la
costituzione dell'Arabia Saudita, alcune compagnie petrolifere statunitensi,
ottenute ingenti concessioni dal governo saudita, iniziavano lo sfruttamento
delle sue immense riserve petrolifere. Durante la seconda guerra mondiale,
l'Arabia Saudita si mantenne neutrale e solo poco prima della fine del
conflitto dichiarò nominalmente guerra alla Germania e al Giappone. Nel
1948 si schierò con gli altri stati
della Lega araba contro il riconoscimento di Israele. Successivamente
assunse il ruolo di portavoce degli interessi occidentali in Medio Oriente. Per
quanto riguarda la politica interna, non furono varate riforme sociali, né
istituzionali.
Negli anni settanta il quadro politico dell'Arabia Saudita mutò dopo il
conflitto arabo-israeliano del '73 e il connesso rialzo del prezzo del
petrolio, allorché, come massimo produttore di greggio, assunse un ruolo di
leadership nell'ambito dell'OPEC.
▪ Gli anni
ottanta e novanta. L'arrivo di re Fahd alla guida
dell'Arabia Saudita non ne mutò la linea della politica estera. Nonostante il
forte legame con gli Stati Uniti, infatti, l'A. mantenne un risoluto rifiuto
verso Israele e continuò a finanziare le organizzazioni palestinesi, puntando a
detenere la leadership del mondo arabo. Nel '94 le relazioni con il restante
mondo arabo restarono difficoltose e complesse, in particolare quelle con
By:matteox99@hotmail.com
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