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Sebbene le convenzioni internazionali fissino per legge l’età minima di accesso al lavoro, tali leggi sono del tutto disattese nei vari paesi e il lavoro minorile si continua a praticare nel mondo aumentando persino in certi paesi. Se oggi molti ragazzi svolgono attività consentite e regolamentate dalla legislazione nazionale, molti di più lavorano nell'illegalità. Le forme del lavoro minorile sono tra le più diverse: si va dalla riduzione in schiavitù vera e propria (diffusa in particolare nel settore dei lavoratori domestici: in Kenia il 78% dei domestici minorenni viene "pagato" in natura con gli avanzi dei pasti) al lavoro in fabbriche, laboratori, nel settore agricolo, bambini che diventano operai stagionali in miniatura costretti al lavoro in campi infestati dai pesticidi con seri rischi per la salute o piccoli pastori "assunti" illegalmente che lavorano 15 ore al giorno e che si guadagnano da vivere in strada con mestieri sempre diversi - legali e illegali. Vivono spesso in condizioni drammatiche, con orari disumani, salari minimi ed assenza di ogni tutela della salute.
Bambini soldato
Un settore, questo, in grande espansione. E' apparso in tutta la sua ampiezza durante le guerre africane degli ultimi anni. Il fenomeno è difficilmente quantificabile. Secondo un rapporto dell’Unicef i bambini soldato qualche anno fa erano circa 200.000, ma oggi il loro numero è certamente cresciuto. In Liberia sono circa 20.000 (un quarto dei combattenti in azione). Anche in Sierra Leone i bambini soldato sono molto "apprezzati": non devono
essere pagati (al limite solo drogati), non hanno il senso del
pericolo, sono particolarmente coraggiosi e vengono spesso usati come carne da
macello da buttare in prima linea per rompere il fronte avversario o anche solo
per aprire piste nei campi minati. Alcuni sono regolarmente reclutati nelle forze
armate del loro stato, altri fanno parte di armate di opposizione ai governi;
in ambedue i casi sono esposti ai pericoli della battaglia e delle armi,
trattati brutalmente e puniti in modo estremamente severo per gli errori. Una
tentata diserzione può portare agli arresti e, in qualche caso, ad una
esecuzione sommaria.
Anche le ragazze, sebbene in misura minore, sono reclutate e frequentemente
soggette allo stupro e a violenze sessuali.
Ricerche dell'Acnur testimoniano infine la difficoltà immensa per il recupero di personalità
Di minori che abbiano subito o partecipato a così gravi violenze.
La prostituzione minorile
Nel mondo, ogni anno, almeno un milione di bambine viene avviato e costretto alla prostituzione. Un giro d'affari di diversi miliardi di dollari che vede coinvolti clienti senza scrupoli, sfruttatori, faccendieri ecc.Il motivo per cui molti bambine e molte bambine sono venduti ai mercanti della prostituzione è sicuramente la povertà. Molte famiglie sono costrette infatti a consegnare i propri figli in cambio del riscatto del debito che non riescono a saldare.
Come sicuramente il lavoro minorile anche la prostituzione lascia segni permanenti che influiranno poi sullo sviluppo futuro della persona.
Bambini avviati alla prostituzione: i dati di alcuni paesi
Tailandia |
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Brasile |
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India |
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Filippine |
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Vietnam |
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Pakistan |
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Minori usati come “pezzi di ricambio”
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