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THAILANDIA - DATI GENERALI, TERRITORIO

geografia



THAILANDIA


DATI GENERALI

La Thailandia è situtata nella parte centro-occidentale della penisola

indocinese; confina a ovest e a nord-ovest con la Birmania, a nord-

est e a est con il Laos, a sud-est con la Cambogia e nell'estremo sud

con la Malaysia, è bagnato a sud dal golfo Siam e a sud-ovest dal

mar delle Andàmane (oceano Indiano). La Thailandia è una monar-

chia costituzionale; il potere legislativo è affidato ad un'assemblea



dei rappresentanti del popolo che sono 240. Il potere esecutivo è

affidato a un consiglio dei ministri scelti dal re; in seguito al colpo

di stato militare del 1976 promosso dal capo delle forze armate, nel

Dicembre 1978 è stata approvata una nuova Costituzione che man-

tiene la forma monarchico-costituzionale e affida il potere l 212f55c egislativo

a un parlamento bicamerale di fronte al quale è responsabile il gover-

no detentore del potere esecutivo. La lingua ufficiale della Thailandia

è il Thai (siamese) distinto in vari dialetti; essa è parlata da qualche

decina di milioni di persone e si scrive con un alfabeto di origine

Khmer, a sua volta derivato da scritture indiane. Oltre il 95 % della

popolazione professa il buddhismo che è considerato la religione di

stato mentre le minoranze sono mussulmane (4 %) e cristiane (1 %).


L'unità monetaria thailandese è il Bath, diviso in 100 satang e

equivalente a 30 lire italiane. Il paese ha una superficie di 514.000

kilometri.



TERRITORIO

Il territorio thailandese è prevalentemente montuoso e ricco di fo-

reste. A nord e lungo tutto il confine occidentale si estendono gruppi

e catene montuose; ad oriente di tali catene c'è un'area piana divisa

dauna catena montuosa, la Phanom Dang Raek disposta orizzontal-

mente in senso ovest-est. Tra i gruppi di monti situati a nord e a ovest

figurano i Den Lao e i Thanon Tong Chai mentre ad est si estende

la catena del Luang Prabang e il monte più elevato il Inthanon

(2600 m.). La pianura della zona centro-meridionale è appena movi-

mentata da affioramenti per cui prende il nome di altopiano del

Korat. Un'altro altopiano rilevante della Thailandia è quello di Shan

che si aggancia, in Cina e in Birmania, alla formazione himalayana.

Le coste thailandesi sono basse e non molto frastagliate. Il maggior

fiume è il Menam (o Chao Phraya, 700 km.) che bagna con i suoi

affluenti la pianura a cui ha dato il nome: questa è la regione agri-

cola più importante del Paese. Il Menam nasce a Nakhon Sawan

dalla confluenza di quattro fiumi, il Nan, lo Yom, il Wang e il Ping

e sfocia nel Golfo del Siam. In questo golfo sfociano altri fiumi meno

importanti come il Bang Pakon e il Mae Khlong e i tributari del Me-

kong che sono il Kok e il Mae Nam Ing. Il Menam irriga un vasto

territorio e costituisce un importante via acquea ben navigabile; ha

regime idrico molto ricco sebbene sia ad alimentazione fluviale. Il

clima del paese è di tipo tropicale umido, caratterizzato da differen-

ze locali alte in rapporto all'esposizione ai venti monsonici prove-

nienti dal golfo che nel periodo primaverile-estivo apporta le preci-

pitazioni. La fascia della Malacca presenta un clima equatoriale con

pioggie abbondantissime (oltre 2.000 mm. annui) durante tutto

l'anno. Molto umido è anche il bacino del Menam (1.500 mm. annui)

mentre la piovosità diminuisce nelle zone occidentali della pianura

e sui rilievi collinari; anche la regione montuosa settentrionale è

più arida (meno di 1.000 mm.). La vegetazione è abbondante in tutte

le regioni occidentali in particolare lungo i fiumi: a nord si trovano

vaste foreste di tek (il 40 % del territorio è boscoso) mentre nel-

l'area orientale si trovano cespugli o piante grasse.



POPOLAZIONE E CITTA'

La Thailandia ha una popolazione di 58.960.000 abitanti e nella

graduatoria dell'Asia è al decimo posto. Ha una densità di 115

ab./km2 che si ripartisce in maniera squilibrata. La capitale thailan-

dese è Bangkok (Krung Thep) con 5.620.590 abitanti che fonda

la sua supremazia nazionale sullo sviluppo dei contatti con l'estero.

Le altre città più importanti della Thailandia sono Ayutthaya,

Nakhom, Chiang Mai. Ayutthaya (40.000 ab.) fu fondata nel

XIV secolo e conserva del suo passato molte rovine, oggi svol-

ge la funzione di grosso mercato agricolo. Nakhom (75.000 ab.)

è la sede di attività commerciali importanti ed è un imortante

centro per le industrie tessili e per la lavorazione del legno.

Chiang Mai (85.000 ab.) è la più grossa città del nord e il più

grosso centro commerciale che si è sviluppato come sede di in-

dustrie di tek. Gli altri centri meno importanti sono: Hat Yai (50.000

ab.), Nakhon Sawan (45.000 ab.), Lamphun (40.000 ab.) e Udon

Thani (50.000 ab.).


ECONOMIA

La popolazione thailandese è prevalentemente addetta all'agricol-

tura. L'economia è basata sull'agricoltura irrigua ad alta intensità

di manodopera che ha sempre consentito l'esportazione. La struttu-

ra agraria continua ad essere gravata da fattori di arretratezza costi-

tuiti dal permanere di vincoli semifeudali, dalla diffusione del latifon-

do. La coltura fondamentale è il riso, base dell'alimentazione nazio-

nale e per il quale la Thailandia è il sesto produttore mondiale.

Grande diffusione ha anche il mais, la manioca e la canna da

zucchero. L'allevamento non è molto sviluppato anche se preval-

gono i bovini (7 milioni di bufali utili nelle risaie), i suini (4 milioni)

e elefanti (11 milioni).



La pesca è importantissima perchè insieme al riso costituisce

l'alimentazione base dei thailandesi. E' condotta con tecniche

arretrate ma è favorita dalla ricchezza delle acque interne e del

Golfo del Siam; il porto principale è quello di Bangkok. La

Thailandia è ricoperta per il 40 % da boschi e foreste special-

mente quelle di tek che sono gestite sopratutto da compagnie

straniere. E' discreta la produzione di tungsteno e più modesta

quella dell'antimonio, del ferro, del piombo e dello zinco. Note-

volmente ricchi sono i giacimenti di stagno (terzo posto nella

produzione mondiale) ma del tutto assenti sono i combustibili

che la Thailandia deve importare per soddisfare le sue esigenze

energetiche. L'industria è ancora in via di sviluppo e si prevede



una crescita del 9,6 %. Il settore principale è il tessile che pro-

duce essenzialmente cotone, seguito da quello alimentare

(zuccherificio, riso, lavorazione della farina di pesce),  manifattu-

ra del tabacco e le cartiere. Le uniche produzioni di base sono

quelle metallurgiche e chimiche. I più grandi centri commerciali

sono Bangkok, Nakhom, Chang Mai. La produzione di energia

elettrica è quasi irrilevante. Il turismo è modesto anche se come

meta turistica principale figura Bangkok, la capitale che conta

circa 600.000 turisti l'anno. Lo Stato importa prevalentemente

petrolio per l'energia, benzina e materie prime ed esporta soprat-

tutto riso, cotone, zucchero, macchinari e prodotti finiti, tabacco,

carta, pesce e tek specialmente con Giappone e con l'USA. Lo

Stato è poco sviluppato. Il reddito netto pro-capite è di 379

Dollari USA con una posizione abbastanza negativa rispetto alla

media mondiale.


TRASPORTI

La Thailandia ha una rete stradale che si è sviluppata recentemente

(21.596 km.) soprattutto grazie agli americani; la più importante

strada è quella che collega lo Stato da Bangkok al Laos. Il princi-

pale aeroporto è quello di Bangkok che è anche il più importante

di tutta l'Asia sud-orientale. Notevole importanza hanno i porti,

quello principale è ancora quello di Bangkok che si affaccia sul

Golfo del Siam.


CONDIZIONI DI VITA E CONFLITTUALITA'

L'alfabetizzazione è del 93 % della popolazione. Allo sviluppo

della società thailandese non ha corrisposto un'evoluzione delle

condizioni di vita della popolazione ma sono andati aumentando

motivi di squilibrio e di arretratezza. Se infatti la struttura conta-

dina garantiva in generale un'esistenza, oggi l'espulsione di mano-

dopera dalle campagne alimenta la formazione di un vasto

sottoproletariato, costituito da un grave disoccupazione (più

di un milione di persone senza lavoro) che continua ad affluire

nelle bidonvilles della capitale.


CENNI STORICI

L'attuale Thailandia, chiamata fino alla 2a guerra Mondiale Siam,

fu nel passato soggetta a influenze varie, specie indù e cinesi.

Nel XIV secolo si formò un regno unitario con capitale Ayuthia;

in seguito un politico cinese, Phya Tak, s'impossessò del potere

e stabilì la capitale a Bangkok. I contatti con gli europei ebbero

inizio nel XVII secolo e furono caratterizzati dalla pressione

degli europei per assicurarsi privilegi di vario genere. Inglesi e

Francesi lotarono tra loro e nel 1885 un trattato pose fine alle

contese delimitando le rispettive aree d'influenza. Nel 1907 alcune

regioni del Siam (cioè l'attuale Laos e la Cambogia) vennero ce-

dute alla Francia e molti territori dell'ovest passarono sotto il

controllo inglese. Nel 1932 una rivoluzione tra militari moderniz-

zatori, intellettuali e progressisti abolì nel Siam la monarchia asso-

luta ottenendo la costituzione. Successivamente la Thailandia  si

alleò con il Giappone che gli consentì di recuperare i territori

ceduti alla Francia e all'Inghilterra. In seguito, la crisi tra Vietnam

e Cambogia rafforzò la posizione internazionale del regime mili-

tare. Oggi la Thailandia partecipa ai sistemi difensivi occidentali

del sud-est asiatico ed è quindi in una posizione anticinese e

anticomunista.

































































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