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Egitto (ufficialmente Repubblica Araba d'Egitto; dal 1958 al 1971, Repubblica Araba Unita), stato situato nell'Africa nordorientale, comprendente la penisola del Sinai, in Medio Oriente. È bagnato a nord dal mar Mediterraneo e a est dal Mar Rosso, e confina a nord-est con Israele, a sud con il Sudan e a ovest con la Libia. Ha una superficie di 997.738 km ; la capitale e città maggiore è Il Cairo. Sviluppatosi nella regione attraversata dal Nilo, l'Egitto è la culla di una delle più antiche e grandiose civiltà del mondo, la cui storia risale al 3200 ca. a.C.
teRRITORIO
L'Egitto si
estende in un territorio in gran parte desertico, fertile e coltivato soltanto
in corrispondenza della valle del Nilo e delle numerose oasi. A ovest della
valle del Nilo si estende il deserto libico, a est il deserto
arabico. Il vasto tavolato del deserto libico, chiamato "Grande mare
di sabbia", è interrotto da numerose depressioni come la vasta area di
Qattâra (18.100 km ), che raggiunge una profondità di
Idrografia
La rete idrografica dell'Egitto è dominata dal Nilo, che
entra nel paese dal Sudan e prosegue verso nord per sfociare nel mar
Mediterraneo. Lungo il suo corso il Nilo attraversa una valle resa fertile
grazie a estesi sistemi di irrigazione, creati con la costruzione di numerose
dighe: le più imponenti sono le dighe di
Assuan che hanno consentito la creazione del lago
Nasser un esteso bacino artificiale situato al confine con il
Sudan. Nei pressi del Cairo la valle si unisce al delta, formando un'estesa
pianura corrispondente all'area più fertile del paese: i principali rami
deltizi sono il Rosetta e il Damietta. Una serie di quattro laghi salati, poco
profondi, si estende verso l'estremità del delta vicina al mare, mentre un lago
più esteso, il Birkat Qarun, si trova nella parte interna del deserto, a nord
della città di Al Fayyum. La valle del Nilo è geograficamente e
tradizionalmente divisa in due regioni, il Basso e l'Alto Egitto, di cui la
prima consiste nell'area del delta, mentre la seconda comprende la valle a sud
del Cairo. Nonostante la sua estensione (
Clima
Il clima è
caratterizzato da una stagione calda, da maggio a settembre, e da una stagione
fresca, da novembre a marzo. Le temperature in entrambe le stagioni sono
influenzate dai venti che soffiano da nord. Nella regione costiera le
temperature medie variano da un massimo di
Flora e fauna
La vegetazione del paese cresce perlopiù nella regione del delta e nelle oasi, dove si trovano in prevalenza palme da dattero; nelle regioni aride si incontrano specie tipiche delle regioni desertiche, soprattutto arbustive, mentre il papiro, un tempo diffuso lungo le sponde del Nilo, oggi cresce soltanto nelle estreme regioni meridionali del paese.
La fauna del paese è limitata a causa dell'aridità del clima. Nelle aree semidesertiche vivono numerose gazzelle, mentre nei deserti si incontrano rettili quali l'aspide di Cleopatra, vipere e lucertole. In alcune zone, principalmente nel delta e nelle aree montuose lungo il Mar Rosso, si trovano volpi del deserto, iene, sciacalli, topi delle piramidi e manguste. I coccodrilli e gli ippopotami, un tempo comuni nella parte bassa e nel delta del Nilo, attualmente si trovano solo nell'alto Nilo. Le specie ornitologiche abbondano soprattutto nel delta e nella valle del Nilo e comprendono l'airone bianco, l'upupa, il piviere, il pellicano, l'airone, la cicogna, la quaglia e il beccaccino. Tra i rapaci si trovano l'aquila, il falcone, l'avvoltoio, il gufo, il nibbio e il falco. Nelle acque del Nilo vivono numerose specie ittiche
Popolazione
La composizione etnica del paese distingue tradizionalmente i copti, di discendenza camitica e dediti alle attività commerciali, e i fellahin o contadini insediati nelle aree rurali. Successivamente i due gruppi subirono l'influenza della conquista araba e oggi convivono anche nelle aree urbane dove i copti si distinguono ormai per la loro fede religiosa. Nelle regioni meridionali le influenze africane sono più marcate: qui vivono i nubiani, insediati in prevalenza in villaggi lungo il Nilo, mentre nelle regioni desertiche vivono gruppi di pastori nomadi o seminomadi, principalmente beduini. Nelle città vivono inoltre minoranze turche, armene ed europee.
La popolazione dell'Egitto è di 60.236.000 abitanti (stima del 1996), con una densità di circa 1700 unità per km nella valle del Nilo che occupa meno del 4% dell'intera superficie del paese.
Suddivisioni amministrative e città principali
L'Egitto è amministrativamente diviso in 26 governatorati. La capitale è Il Cairo (6.452.000 abitanti nel 1992); altre città importanti sono la città portuale di Alessandria (2.917.327 abitanti); Giza (1.883.189 abitanti), centro industriale vicino al Cairo; Porto Said (401.172 abitanti), situato nel punto in cui il canale di Suez sbocca nel Mediterraneo, e Suez (327.717 abitanti), nella zona meridionale del canale.
Lingua e religione
La lingua ufficiale è l'arabo; diffusi nel settore commerciale e turistico sono inoltre l'inglese e, in misura minore, il francese. Il copto viene impiegato quasi esclusivamente nelle cerimonie religiose. La religione ufficiale è quella islamica di rito sunnita, praticata dal 90% circa della popolazione. La principale minoranza religiosa è rappresentata dai copti, mentre meno dell'1% della popolazione appartiene alle chiese greca ortodossa cattolica, armena e a varie altre chiese protestanti.
Economia
Dall'inizio del 1961 molti settori dell'economia, passarono sotto il controllo statale. Nonostante i settori dell'agricoltura, degli immobili e alcuni rimanenti settori industriali rimanessero in mano ai privati, il governo impose severi controlli su di essi. Lo sviluppo economico del paese fu tuttavia ostacolato dall'applicazione di una serie di piani quinquennali inadeguati e dalle perdite sofferte durante il conflitto arabo-israeliano nel 1967. Nonostante la svolta liberista verificatasi alla fine degli anni Settanta e agli inizi degli Ottanta, il crollo dei prezzi del petrolio e la guerra del Golfo nel 1990 lasciarono il paese in una condizione finanziaria molto difficile e dipendente dagli aiuti stranieri, soprattutto statunitensi. Il governo rispose a questa situazione con la privatizzazione di più di trecento compagnie statali e con una serie di riforme strutturali.
Agricoltura
L'Egitto è un paese principalmente agricolo: il settore occupa
infatti circa il 40% della forza lavoro. Nel 1952 la riforma agricola limitò la
dimensione massima di ogni singolo possedimento terriero a
L'Egitto è il più importante produttore mondiale di cotone a "fibra lunga". Altri prodotti agricoli sono mais, frumento, canna da zucchero, riso e pomodori. Si coltivano inoltre miglio, orzo, ortaggi e frutta, quali agrumi, datteri, fichi e uva.
L'allevamento rappresenta una voce di modesta importanza come pure la pesca, attualmente in fase di sviluppo nei pressi del lago Nasser.
Industria
I primi tentativi di sviluppare industrialmente il paese risalgono al XIX secolo, ma furono ostacolati dalle potenze europee, in particolare la Gran Bretagna, interessate a tenere l'Egitto come mercato per i propri beni industriali. Uno sviluppo contenuto del settore, verificatosi dopo la prima guerra mondiale, servì unicamente a soddisfare parte della domanda interna, mentre durante la seconda guerra mondiale questa prima base si sviluppò notevolmente, soprattutto nel settore tessile. Agli inizi degli anni Cinquanta, dopo il rovesciamento della monarchia, il governo diede priorità all'espansione industriale.
Agli inizi degli anni Novanta il settore industriale impiegava il 21% della forza lavoro. Particolarmente fiorente nel paese è l'industria tessile, che produce filati di cotone, di lana e tessuti di iuta. Altre importanti produzioni sono zucchero raffinato, acido solforico, fertilizzanti, carta, cemento, pneumatici e apparecchi televisivi. Le attività industriali comprendono inoltre la manifattura del ferro e acciaio, l'assemblaggio di automobili e la raffinazione di petrolio. Industrie di piccola scala, ma significative per l'economia del paese, sono rappresentate da concerie, birrifici, stabilimenti per la produzione di ceramica, profumi, olio di semi, farina e altri prodotti alimentari. I principali centri industriali si trovano nei distretti del Cairo e di Alessandria.
L'Egitto possiede una grande varietà di giacimenti minerari, alcuni dei quali, come i giacimenti d'oro e di granito, sono sfruttati fin dall'antichità. La risorsa mineraria attualmente di maggior rilievo è il petrolio, i cui giacimenti si trovano nella regione costiera sul Mar Rosso, a el-Alamein e nella penisola del Sinai. Altre risorse importanti sono i fosfati, il manganese, il titanio e il minerale di ferro. Nel 1991 si è iniziata l'estrazione di uranio nella regione circostante Assuan.
Ordinamento dello stato
L'Egitto è una Repubblica presidenziale. In base alla Costituzione promulgata l'11 settembre 1971 è uno stato socialista arabo la cui religione ufficiale è l'Islam. Il paese è suddiviso in 26 governatorati, ognuno dei quali è guidato da un governatore nominato dal presidente. I governatori sono assistiti da consigli formati da membri eletti dai cittadini.
Capo dello stato è il presidente della Repubblica, scelto dall'Assemblea del Popolo ed eletto con referendum popolare. Il presidente rimane in carica sei anni e ha il potere di formulare le politiche statali di carattere generale e sovraintendere alla loro esecuzione, di sciogliere l'Assemblea del Popolo, nominare e destituire i ministri, partecipare alle riunioni del consiglio ed emettere decreti in situazioni di emergenza, ma unicamente con l'approvazione popolare.
Il potere legislativo è conferito all'Assemblea unicamerale del Popolo, formata da 444 membri in carica per cinque anni, metà dei quali sono eletti dai lavoratori e dai contadini. In aggiunta il presidente nomina 10 membri della comunità copta. L'Assemblea del Popolo ha il potere di approvare il bilancio dello stato, aprire inchieste, imporre tributi, approvare i programmi di governo e, infine, togliere la fiducia al Gabinetto dei ministri o a uno dei suoi componenti. Il potere giudiziario è conferito a un sistema indipendente, che si basa su elementi della legge islamica della shariah, insieme a leggi di derivazione inglese e francese.
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