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L'AMBIENTE CONDIZIONA
L'AGRICOLTURA Attraverso
l'agricoltura l'uomo instaura un rapporto con la natura per ricavare da
quest'ultima il necessario al proprio sostentamento alimentare. A
differenza di altre attività produttive, la pratica agricola risente in
modo marcato dei condizionamenti esercitati dagli elementi ambientali
(fisici e biologici): clima e tipologia dei suoli sono infatti fattori che
incidono fortemente sul diverso grado di sviluppo di un'area agricola.
Storicamente, i gruppi 848g66i umani si sono insediati di preferenza in alcune
regioni privilegiate, in relazione alla possibilità di ottenere migliori
rese agricole e una maggiore disponibilità di risorse alimentari. Le prime
civiltà neolitiche sono nate in zone subtropicali, in prossimità di corsi
fluviali (Tigri, Eufrate, Nilo, Indo, Fiume Giallo). Per millenni il
rapporto fra uomo e natura è stato dominato da quest'ultima; le comunità
umane non riuscivano a produrre raccolti costanti e abbondanti, in grado di
sconfiggere le periodiche carestie. L'attività agricola si limitava alla
raccolta dei prodotti che la natura offriva, e non vi era la possibilità di
incrementare la produttività dei suoli.
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LE CONSEGUENZE ECOLOGICHE L'intervento umano per modificare la
morfologia e le proprietà fisico-chimiche dei
suoli può causare gravi danni all'ambiente: l'erosione dei suoli
(diffusione delle macchine agricole) ha causato l'eliminazione di
vegetazione arborea che cresce lungo i fossati e i confini dei campi che
contribuiva a mantenere l'aria più fresca e i suoli più umidi, contrastando
la forza del vento. Abbattuti i filari, la minore umidità e la maggiore
temperatura disseccano il suolo e il vento asporta lo strato di humus.
Fertilizzanti e diserbanti (contro piante infestanti), insetticidi (contro
insetti dannosi) e pesticidi contro le piante parassite danneggiano il
suolo. Queste sostanze provocano l'inquinamento delle falde acquifere. Si è
diffusa l'agricoltura biologica, per distruggere i parassiti impiegando
insetti che si cibano di quelli dannosi.
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L'ACQUA, IL SUOLO E
L'INTERVENTO UMANO L'attività
agricola si sviluppa soprattutto in rapporto a 2 fattori naturali: acqua e
suolo. Nelle regioni dove il fabbisogno idrico delle colture è assicurato
dalle precipitazioni (Europa centro-sett e Asia
monsonica) sono stati realizzati sistemi di regimazione
delle acque, per conservarle e distribuirle in modo uniforme. Dove l'acqua
piovana è insufficiente, si usano reti di canali collegate a laghi o fiumi.
Ogni tipo di suolo ha caratteristiche chimiche fondamentali per la scelta
delle colture. L'attività agricola sottrae al terreno molte sostanze
minerali, che devono essere reintegrate. Fino al XVIII sec. (rivoluz. agraria), si lasciava riposare il terreno il
tempo necessario perché si rigenerassero, si ricorreva alla concimazione
con letame, o alla tecnica della rotazione delle colture. Oggi prevale
l'uso di concimi chimici (fertilizzanti) che consentono una rapida
reintegrazione e rendono coltivabili i terreni in modo continuativo.
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L'AGRICOLTURA MODIFICA
L'AMBIENTE L'opera di
modificazione dell'ambiente naturale è rimasta limitata, fino a quando le
tecniche di controllo del territorio sono migliorate e le società si sono
insediate nelle pianura temperate. Per ottenere campi coltivati, gli uomini
hanno eliminato foreste, terrazzato pendii, bonificato paludi; sulla spinta
della pressione demografica, hanno progressivamente ampliato la superficie
coltivabile sul territorio. Col progredire degli strumenti e delle tecniche
impiegati in agricoltura, gli ecosistemi subiscono modificazioni sempre più
profonde. Questa fase di intensa trasformazione ambientale dovuta alle
attività agricole si è protratta fino a metà '800,quando nelle società
industrializzate ha avuto inizio l'abbandono dei terreni meno redditizi.
Nel XX sec. a causa dell'industrializzazione si sono perse vaste superfici
agricole (industrializzazione), in quelli a più lento sviluppo si è
registrato un intenso processo di deforestazione e dissodamento, per la
coltura delle nuove terre.
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I^ FASE → AGRICOLTURA DI SUSSISTENZA
→ - produttività naturale
- lavoro meccanico
- dipendenza dai condizionamenti ambientali
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