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I TRASPORTI E LE TELECOMUNICAZIONI

geografia



* I TRASPORTI E LE TELECOMUNICAZIONI *


Lo sviluppo economico e la crescita dell'economia mercantile e industriale sono stati possibili solo grazie al parallelo sviluppo dei trasporti. Con la mondializzazione degli scambi e delle comunicazioni, la crescita generale dei commerci interni e il forte sviluppo del turismo ( che interessa numerose regioni del pianeta ), i trasporti hanno assunto un ruolo sempre più strategico.

Negli ultimi decenni le relazioni tra i paesi sviluppati si sono notevolmente intensificate e anche aree del sud del mondo partecipano al processo di globalizzazione dell'economia.

I recenti miglioramenti tecnologici nelle telecomunicazioni hanno ulteriormente ridotto il cosiddetto " attrito della distanza " ( cioè l'ostacolo che la distanza oppone alle comunicazioni 212g65c e agli scambi ), avvicinando molte aree del mondo. Và però precisato che se molte aree sono più " vicine " tra loro, varie regioni del sud del mondo non hanno ridotto affatto la distanza e hanno anzi subito un processo di marginalizzazione.



È chiaro che la distanza di cui si sta parlando non è tanto la distanza fisica, quanto quella funzionale, misurabile considerando contemporaneamente tempi di percorrenza e costi di percorrenza. Le variabili che incidono sui tempi e sui costi  non sono solo tecniche o economiche ( ad esempio la velocità del mezzo, la modernità della rete ecc, ecc. ), ma anche politiche ( confini politici " chiusi ", leggi restrittive della velocità, accordi internazionali ecc, ecc. ), naturali ( per esempio vincoli fisici come ghiaccio o nebbia ) e la generale organizzazione economica e sociale di una regione, che può facilitare o meno le relazioni tra luoghi.

I trasporti e le telecomunicazioni nel loro insieme sono un' infrastruttura territoriale collettiva, nel senso che offrono un servizio di base non solo a singole imprese o a specifiche fasi del processo produttivo, ma a tutto il sistema economico e sociale.

La localizzazione dei trasporti e delle telecomunicazioni sul territorio è di tipo particolare, diversa da quella degli altri elementi geografici ( industrie, città aree turistiche ) fin qui studiati. È infatti una localizzazione a rete su cui si inseriscono dei nodi: la circolazione avviene sulla rete ed è controllata dai nodi. Nel caso delle ferrovie, per esempio, la rete si snoda su porzioni più o meno vaste del territorio e ha come nodi le stazioni ferroviarie. Queste ultime hanno importanza diversa secondo i flussi di treni che controllano e la quantità di linee ferroviarie che convergono su di esse; sul territorio la rete ferroviaria si configura quindi con maglie più o meno larghe nelle varie regioni.

Occorre infine sottolineare che dal punto di vista economico il sistema-trasporti rappresenta una grande filiera di attività, che dalla costruzione dei mezzi all'utilizzo e gestione dei nodi ( porti, aeroporti ecc,ecc. ) e dei flussi ( le attività di logistica ) permea l'economia oltre a esserne un motore. Questa catena di attività oggi rappresenta circa il 10% del PIL mondiale e mediamente il 10% del valore aggiunto gi un prodotto.


- L' evoluzione storica dei trasporti -


Fin dall'antichità sono esistiti diversi assi di comunicazione tra località anche lontane tra loro.

I romani furono però i primi a costruire una rete organica di vie di comunicazione terrestri.

In seguito i motivi che hanno determinato la costruzione di nuove vie di comunicazione non sono mutati. Ancora oggi i fattori centrali dello sviluppo delle reti sono infatti il collegamento più rapido tra i centri e il conseguente miglior utilizzo delle risorse e dei sistemi produttivi locali, lo sfruttamento di nuovi territori, il controllo strategico di determinate aree geografiche.

Dall'età moderna in poi, le fasi di forte sviluppo dell'economia coincidono con la crescita delle comunicazioni, con la nascita di nuovi mezzi di trasporto o con il miglioramento di quelli esistenti.

L'epoca delle scoperte e delle conquiste coloniali è segnata dal forte miglioramento dei trasporti marittimi: la superiorità sui mari e l'apertura da parte dei grandi navigatori di itinerari stabili sanciscono la potenza degli Stati nazionali europei, che promuovono una grande crescita degli scambi su scala mondiale.



Con la rivoluzione industriale inglese crescono ulteriormente i commerci e la nuova fase economica è accompagnata dalla macchina a vapore. Questa oltre a sostituire la navigazione a vela rendendo più veloce i trasporti marittimi, sancisce la nascita di un nuovo tipo di trasporto, la ferrovia, che dalla prima metà fino alla fine del XlX secolo si sviluppa in modo notevole. Nella prima fase della rivoluzione industriale ( fino ai primi decenni dell'800 ) non è però la ferrovia il sistema di trasporto che caratterizza l'evoluzione economica, bensì sono i canali e i fiumi navigabili. Essi consentono di trasportare le merci e l'energia a costi più bassi e determinano un'attrazione localizzativi per le industrie, incentivata anche dal collegamento delle vie navigabili interne con il mare. La foce dei fiumi navigabili diviene cosi un nodo centrale, cosi come le città localizzate lungo queste vie di trasporto.

Successivamente al 1830. l'importanza dei canali si riduce. Diviene infatti strategica la possibilità di localizzarsi nei pressi delle miniere non toccate da canali o da fiumi navigabili.

Da allora la ferrovia assume grande importanza nell'organizzazione del territorio, sia per la colonizzazione di nuovi spazi sia per la valorizzazione di regioni europee già sviluppate economicamente.

La rete ferroviaria diviene ben presto, nei paesi in via di industrializzazione, la trama connettiva dell'organizzazione del territorio e i suoi nodi principali, compresi quelli che collegano il trasporto terrestre a quello marittimo, diventano veri e propri poli di sviluppo.


- Lo sviluppo dei trasporti nel XX secolo -


All'inizio del '900, con la seconda rivoluzione industriale, si verificò un rallentamento dello sviluppo delle ferrovie che lasciarono spazio agli autoveicoli,, all'aereo e ai condotti. L'automobile in particolare, si diffuse con un incremento formidabile fin dall'inizio del secolo diventando il simbolo della società industriale.

La crescita di questi nuovi mezzi di trasporto è stata anche accompagnata dal miglioramento tecnico dei collegamenti marittimi, ferroviari e fluviali, determinando una vera e propria rivoluzione dei trasporti.

È inoltre proseguita l'azione volta al superamento dei condizionamenti naturali negativi, per esempio per il canale di Panama ( 1914 ), che ha consentito di evitare la circumnavigazione dell' America, di nuovi trafori alpini ferroviari e stradali e di tunnel sottomarini.

Inoltre l'utilizzo dell'aereo ha accompagnato la colonizzazione economica di territori prima disabitati e inutilizzati, e l'azione delle navi rompighiaccio ha aperto rotte nei mari gelati o lungo i fiumi navigabili delle regioni subartiche.

Gli ostacoli naturali permangono attualmente soprattutto nei paesi sottosviluppati, dove mancano capitali e tecnologie per risolvere adeguatamente i problemi di trasporto, o nelle regioni in cui la costruzione di costose infrastrutture non è per il momento valutata conveniente sotto l'aspetto economico.






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