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La Vienna di Brahms, Bruckner e di Hugo Wolf
Crisi impero asburgico, varietà etnica dei popoli sottomessi. Mire espansionistiche dell'impero prussiano. Vienna più ricca di stimoli.
Brahms (1833-1897):primi concerti nel 1862. Grazie a conoscenza di Schumann. Compositore del passato scrive affreschi sinfonico-corali, sinfonie, concerti e composizioni cameristiche, Lieder. Le grandi composizioni corali come Un requiem tedesco, Il canto del destino, Il canto delle Parche o la Rapsodia per contralto concepite fra il 1868 ed il 1871 sono sublimi creazioni che non derivano da una supina accettazione del testo poetica ma intendono comunicare un messaggio profondamente umano. Nei lavori della prima stagione come i diversi cicli di variazioni pianistiche e le prime composizioni cameristiche una forte carica emotiva e passionale domina incontrastata. L'ambito cameristico fu per Brahms il luogo ideale della sua arte. Usa il pianoforte come pilastro ideale di motle combinazioni cameristiche. Si rivolge alla sfera sociale della borghesia erudita. Rituale delle richieste di giudizi nei confornti di composizioni non ancora ultimate. Le opere di B. comunicano il dramma segreto dell'artista borghesee e della sua solitudine esistenziale. Brahms nella polemica contro Wagner e Liszt insieme a Hanslick.
Brucker (1824-1896): si proclamò wagneriano e questo causò ostilità da parte di Brahms e della sua cerchia. Conobbe il compositore personalmente. La prima Sinfonia in fa minore viene rifiutata, poi c' è la Sinfonia in re minore e infine la prima opera matura, la Messa n.1 in re minore (1864). Compone poi la Sinfonia n.1 in do minore. Dopo la messa n.2 e la Messa n.3 vennero soltanto il grandioso Te deum e poche altre pagine. La messa n.3 accolta favorevolemente anche da Hanslick. Solo con la Sinfonia n.4 ebbe successo. La terza portava la dedica a Wagner. Quintetto in fa maggiore per archi (1879) è l'unico capolavoro cameristico di Bruckner. Hanslick lamenta assenza di logica e chiarezza. Wagnerismo di Bruckner non poteva sottrarlo all'isolamento.
Hugo Wolff (1860-1903): wagnerista.
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