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Saggio di pedagogia

pedagogia






.Saggio di pedagogia.


Titolo: la salute dell'individuo consiste in uno "stato di benessere fisico, mentale e sociale", cioè "una condizione di armonico equilibrio funzionale, fisico e psichico, dell'individuo dinamicamente integrato nel suo ambiente naturale e sociale".  (Serpilli)





Partendo dalla definizione di Serpilli, si può ben notare che per la crescita "totale" dell'individuo, un'educazione nella dimensione psicofisica è molto importante.

Infatti il nodo chiave di questa "sfera" dell'educazione è il corpo, percepito e definito in diversi modi da diverse prospettive; di fatti per la biomedica questo è una "macchina organica" governata da pure leggi fisiche e, così come Platone teneva distinto al corpo dall' anima, in parallelo a questa scienza del corpo si è sviluppata una scienza della mente: la psicologia.

Nella  psicologia vige la necessità di capire in che modo la mente governa il corpo e in che modo il corpo può diventare o condizionare la mente; per questi motivi il corpo è visto dalla prospettiva psicologica come luogo di azione, espressione, segnalazione e comunicazione.

Secondo la fenomenologia invece il corpo è preso in considerazione come modalità fondamentale dell'esperienza; mentre secondo la  prospettiva sociologica questo è considerato come macchina e realtà virtuale.

L'esperienza della corporeità si realizza attraverso uno sviluppo progressivo, in cui il bambino diventa gradualmente cosciente della sua realtà corporea.

Per mantenere l'individuo in una condizione di armonico equilibrio funzionale fisico e psichico, integrandolo dinamicamente nell'ambiente sociale e naturale, è bene dire che i disturbi alimentari non sono favorevoli alla salute dell'individuo.

La risposta educativa a questa situazione sta per prima cosa nella prevenzione, ovvero nel far riconoscere il corpo come parte indissolubile di se stessi, che deve essere amata, accettata e curata in modo armonico al di là delle sollecitazioni sociali spesso squilibranti.

Anoressia,bulimia e iperfagia sono infatti disturbi del comportamento alimentare molto diffusi, con una forte incidenza soprattutto a partire dalle popolazioni giovanili.

Le diverse spiegazioni a questo riguardo fanno riferimento a livelli biologici, psicologici e sociali, fra cui: famiglie conflittuali, forme di associazione inconscia tra cibo e condizioni relazionali, modelli negativi di magrezza del corpo proposti dai media e sofferenza rispetto alla propria identità corporea.

In ogni caso anoressia, bulimia e iperfagia sono un fenomeno in aumento, tipico delle nostre società moderne, che colpisce prevalentemente soggetti femminili in età giovanile, soprattutto adolescenziale nella quale le ragazze si prefiggono l'obiettivo di divenire come i modelli nocivi di magrezza del corpo che propongono i media.

In pedagogia gli approcci terapeutici a questa condizione sono di diverso tipo, quali somministrazione di farmaci, "terapie familiari" piuttosto che "terapie psicoanalitiche", "di gruppo" e così via..

Per la salute dell'individuo si è diffusa l'educazione sanitaria, fondata sull'interesse che i singoli manifestano per il miglioramento delle loro condizioni di vita, e con lo scopo di far loro percepire che i progressi della salute derivano dalle loro responsabilità personali.

L'educazione alla salute invece è orientata alla valorizzazione della responsabilità in prima persona di ciascuno piuttosto che del ruolo delle istituzioni sanitarie; questa contiene in sé educazione e informazione.



Per questo il momento educativo dovrà porsi l'obiettivo di fornire valori di orientamento ma anche di individuare strategie per far tradurre i valori in comportamenti concreti.

Una corretta educazione alla salute parte nella famiglia, quindi la salute comincia in casa; un ruolo importante è ricoperto anche dalla scuola che deve educare i propri alunni alla salute; occorrerebbe perciò che l'opera della scuola si indirizzasse a promuovere la salute in forma implicita, cioè deve adeguare al rispetto concreto di regole di prevenzione e tutela della salute.

L'educazione alla salute dovrebbe quindi avere almeno 4 obiettivi, ovvero il conoscere la struttura del corpo e il funzionamento dei suoi organi, il prevenire i giovani contro le aggressioni alla salute, l'individuare le più ricorrenti minacce alla salute e l'infondere il senso di solidarietà e di appartenenza alla comunità.

A mio parere l'affermazione di Serpilli è molto importante, significativa e  completa in quanto l'individuo è bene che abbia un armonico equilibrio funzionale fisico e psichico, in uno stato di benessere fisico, mentale e sociale; è bene ricordare che il disagio è la condizione di sofferenza o difficoltà nei confronti dell'ambiente, quindi l'affermazione di Serpilli è riconducibile a questo, in quanto, un esempio, è quando un ragazzo, o meglio ragazza, si trova in condizioni di disagio per esempio a scuola in quanto vede ragazze più magre di lei e questo la può portare al problema pedagogico dei disturbi alimentari.

In altre parole, il disagio giovanile nella gran parte dei casi può essere causato da uno stato di malessere generale e di scarsa integrazione nell'ambiente in cui l'individuo vive.

Alcune delle possibili cause possono essere la scarsa sicurezza di fondo dell'individuo rispetto all'ambiente e al proprio corpo, un inadeguato interesse da parte della propria famiglia che può comportare un'inopportuna condizione mentale dell'individuo e un esile, se non totale, integrazione dell'individuo a livello scolastico e sociale.

In conclusione, soprattutto nel territorio, esistono diversi siti e associazioni atte a intervenire proprio su questo tipo di problema; tra questi, a mio parere, le comunità per minori occupano un posto di rilevante spicco, in quanto, dopo un ovvio periodo di integrazione, possono offrire all'individuo una situazione molto più vivibile che, di conseguenza, può portare il soggetto a esprimersi e relazionarsi con l'ambiente esterno in modo migliore e con meno fatica.

Altri tipi di interventi possono consistere in luoghi di ritrovo pomeridiano per individui in situazioni di disagio, aumentare il dialogo all'interno della famiglia, consultori atti ad ascoltare i problemi e le insicurezze di qualunque soggetto che creda di averne bisogno e, nei casi più gravi, dei regolari incontri e sedute con educatori professionali e psicologi, il cui loro scopo è quello di infondere maggior sicurezza in individui disagiati e in scarso rapporto con l'ambiente circostante.















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