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La doppia faccia (le due anime) della libertà e della democrazia moderna:
Strumenti giuridico politici di questa libertà sono: separazione dei poteri dello Stato e parlamentarismo dello stato liberale borghese (organamento del potere legislativo)
2)La libertà egualitaria istituita dalla democrazia socialista (Rousseau Marx Lenin) esprime un'istanza generale: il diritto di qualunque essere umano al riconoscimento sociale delle sue personali capacità, strettamente democratica del merito e quindi del diritto al lavoro garantito
Il contrasto fra queste due anime della democrazia moderna esemplifica il contrasto fra liberalismo (libertà senza eguaglianza) e socialismo (libertà con giustizia sociale, ossia per tutti)
In questa maniera Rousseau vuole dare valore alla libertà democratica socialista, che garantisce il riconoscimento di ogni singolo individuo, in contrasto con "l'ineguaglianza" della democrazia parlamentare in quanto garantisce solo quei diritti non universali come la proprietà privata.
Proprio per questo motivo la libertà borghese viene definita senza eguaglianza in quanto non fa altro che sottolineare il divario fra le classi privilegiandone una sola in particolare.
La libertà egualitaria, sviluppata col metodo della lotta di classe di Marx-Engels sostituito al metodo borghese spiritualistico di Rousseau, è alla base dello stato socialista nato dalla rivoluzione russa di ottobre. L'uomo in questa società ha il senso di un progresso costante e armonico della propria vita con quello della vita sociale. L'eguaglianza, però, non è un livellamento in cui ciascuno verrebbe ad essere eguale all'altro ma è una gerarchia che si crea spontaneamente attraverso il lavoro e il merito.
Comprendiamo, qui, l'eredità lasciata da Rousseau allo stato socialista nato dalla rivoluzione russa di ottobre; la libertà egualitaria, cioè quella sociale, è alla base di questo nuovo Stato. Ma Marx e Engels la sviluppano con un diverso metodo rispetto al filosofo francese, infatti la lotta che ne è alla base parte dal popolo, è lotta di classe, e non è borghese. La libertà, partendo dal popolo, non potrà essere soltanto una libertà dei membri della società civile in quanto classe di individui produttori ma bensì il diritto di qualunque essere umano al riconoscimento sociale delle sue personali capacità
L'integrazione delle libertà civili col progressivo soddisfacimento delle istanze egualitarie: la costruzione di vie nazionali al socialismo partendo dai parlamenti borghesi ai fini della realizzazione di riforme democratiche di struttura e antimonopolistiche: "solo partecipando al parlamento borghese si può combattere la società borghese e il parlamentarismo." (Lenin 2 agosto1920)
Lenin, nel suo discorso del 1920, spiga le tappe che, partendo dalla libertà civile, portano ad ottenere quella egualitari. Egli dice, infatti, che il primo passo è integrare la libertà civile con istanze egualitarie, in questa maniera lui intende modificare la società e il parlamentarismo borghese partecipando al parlamento stesso; così la sua opera riformatrice avviene dall'interno e non dall'esterno.
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