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Si occupa di:
Compenso in denaro corrisposto ad un lavoratore per la prestazione lavorativa fornita.
Non c’è una misura fissa per la retribuzione; è proporzionale alla qualità e alla quantità di lavoro svolto e deve essere sufficiente ad assicurare un’esistenza dignitosa al lavoratore e alla famiglia.
I contratti collettivi stabiliscono la misura minima della retribuzione.
Può essere:
A tempo: misurata in rapporto alla durata della prestazione lavorativa (ore, giorni, settimane, mesi)
A cottimo: misurata in rapporto alla produzione realizzata
Cottimo puro: somma fissa per unità di prodotto ottenuta.
Cottimo misto: formata da una paga fissa e una variabile _ paga base + paga collegata agli incrementi di produtt 151j92b ività.
Cottimo di gruppo: somma rapportata alla prestazione fornita da un gruppo.
A provvigione: applicazione di percentuali sugli affari conclusi dal lavoratore.
Nuove forme di retribuzione legate ad incentivazioni per gli incrementi produttivi realizzati:
Gainsharing: consiste nella distribuzione di parte d’utle in aggiunta alla normale retribuzione
Stock option: consiste nella distribuzione d’azioni a prezzo ridotto o gratuitamente.
Vedi busta paga_
Riposo = 11 ore consecutive, 1 riposo settimanale di 24 ore
Ferie = minimo 4 settimane retribuite
Mensilità aggiuntive = tredicesima o gratifica natalizia; corrisposta a tutti i lavoratori
Quattordicesima spetta ad impiegati di banca o del settore edile
Retribuzione lorda = elementi fissi + elementi accessori
Retribuzione netta = retribuzione netta – ritenute fiscali e sociali a carico del lavoratore
Enti pubblici che gestiscono le assicurazioni sociali obbligatorie:
Il datore di lavoro detrae dalla busta paga i contributi sociali che poi versa agli enti previdenziali.
INPS è un ente non territoriale presente in tutti i capoluoghi di provincia e gestisce le assicurazioni obbligatorie dei lavoratori dipendenti.
Erogazione di pensioni
D’anzianità: il lavoratore ha una contribuzione previdenziale di 40 anni
Di vecchiaia: il lavoratore ha raggiunto i limiti d’età ed è collocato a riposo
D’invalidità: il lavoratore che si vede ridotta la propria capacità lavorativa per infermità.
Ai superstiti: corrisposta ai parenti di lavoratori deceduti
Cassa integrazione: indennità pari all’80% della retribuzione ai dipendenti che vengono sospesi dall’attività lavorativa temporaneamente
Indennità
I contributi dipendono dal settore economico e dal numero dei dipendenti.
Il versamento è effettuato dal datore di lavoro mensilmente come differenza tra somme a debito (contributi sociali a carico dell’impresa e a carico dei dipendenti) e a credito (somme pagate ai lavoratori dall’INPS; assegni, indennità di malattia e maternità, integrazioni salariali e cassa integrazione guadagni).
Entro il giorno 16 del mese successivo a quello di riferimento assieme al versamento dell’IVA, delle ritenute alla fonte effettuate dall’impresa come sostituto d’imposta e delle imposte dirette, utilizzando il modello di pagamento unificato F24, effettuato all’Agenzia delle entrate (riscossione spa).
Le imprese inoltre devono inviare il modello di denuncia mensile DM 10/2 contenente tutti i dati analitici delle retribuzioni entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello di riferimento per il calcolo dei contributi.
Con il modello unico si presenta annualmente la dichiarazione dei contributi anche la dichiarazione dei redditi, dell’IVA e dell’IRAP entro il 31 ottobre.
È possibile rateizzare i versamenti delle imposte che saranno maggiorati di un interesse.
D PERSONALE C/ACCONTI
A BANCA X C/C
D ONERI SOCIALI
A ISTITUTI PREVIDENZIALI contributi a carico dell’impresa
D SALARI E STIPENDI
A ISTITUTI PREVIDENZIALI assegni per il nucleo familiare
A PERSONALE C/RETRIBUZIONE
D PERSONALE C/RETRIBUZIONE
A ISTITUTI PREVIDENZIALI contributi a carico dei dipendenti
A DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE ritenute fiscali
A PERSONALE C/ACCONTI
A BANCA X C/C
DEBITI PER RITENUTE DA VERSARE
IVA C/LIQUIDAZIONE
ISTITUTI PREVIDENZIALI
BANCA X C/C
L’INAIL è un ente non territoriale che gestisce le assicurazioni contro i rischi di infortuni e le malattie professionali.
Il versamento è effettuato tramite l’F24 entro il 16 febbraio di ogni anno.
ONERI SOCIALI
ISTITUTI PREVIDENZIALI
16/2/n2 versamento del conguaglio dell’anno precedente e del premio provvisorio del nuovo.
ONERI SOCIALI
ISTITUTI PREVIDENZIALI
BANCA X C/C
31/12/n2 conguaglio n2
ONERI SOCIALI
ISTITUTI PREVIDENZIALI
a) L’ASSEGNO PER IL NUCLEO FAMILIARE
Elemento aggiuntivo il cui importo varia in base al numero dei membri del nucleo familiare.
Per membri si intende: coniugi, figli ed equiparati di età inferiore ai 18 anni.
Non si considerano i genitori a carico e i figli maggiorenni anche se studenti.
Viene emesso un unico assegno familiare per famiglia.
Si considerano i redditi familiari assoggettabili a IRPEF percepiti nell’anno solare che precede l’1 luglio escludendo TFR e assegni familiari.
Si può richiedere l’erogazione dell’assegno direttamente al coniuge a carico senza addebitarlo in busta paga.
b) CONTRIBUTI SOCIALI A CARICO DEI LAVORATORI DIPENDENTI
Sono trattenuti dall’impresa nel momento della liquidazione della retribuzione e versati all’INPS.
La base imponibile è costituita da tutte le somme e i valori in genere maturati nel periodo di riferimento in relazione al rapporto di lavoro dipendente.
È determinata con il criterio della competenza.
Non fanno parte della base imponibile:
le somme a carico degli istituti previdenziali e assistenziali e il TFR.
Per la retribuzione imponibile esiste un minimale contributivo fissato per il 2006 in 40,62 €.
L’imponibile deve essere arrotondato.
c) LE RITENUTE FISCALI SULLE RETRIBUZIONI
IRPEF è un imposta diretta e progressiva per scaglioni di reddito calcolata sul reddito complessivo.
L’imposta viene trattenuta dall’impresa, operando come sostituto d’imposta, nel momento del pagamento delle retribuzioni e versata entro il 16 del mese successivo.
È una ritenuta d’acconto, infatti la tassazione definitiva viene calcolata alla fine dell’anno dopo aver sommato tutti gli altri redditi e aver sottratto quanto già pagato.
L’imponibile fiscale si determina dalla somma degli importi fiscalmente imponibili al netto dei contributi previdenziali e assistenziali e delle deduzioni fiscali (no-tax aree).
Non sono fiscalmente imponibili le indennità di mensa e di trasferta e gli assegni per il nucleo familiare.
Esistono due diverse deduzioni fiscali:
a)la deduzione per assicurare la progressività dell’imposizione (art. 11 TUIR).
È di 7500; si riduce man mano che aumenta il reddito imponibile che è il reddito complessivo annuo. Tuttavia in assenza della certezza del reddito perché conosciuto solo al termine dell’anno la deduzione si calcola su di un reddito presunto.
Se > o = 1 deduzione integrale
Se < o = 0 nessuna deduzione
Se > 0 e < 1 deduzione si ottiene moltiplicando il coefficiente alla deduzione teorica(7500)
La deduzione mensile si ottiene moltiplicando l’annua a 12.
b) la deduzione per oneri di famiglia (art. 12 TUIR)
sono considerati familiari il coniuge non legalmente ed effettivamente separato, i figli e gli equiparati, i genitori, generi, nuore, suocero, suocera, i fratelli e sorelle conviventi.
La deduzione spetta per intero per i redditi più bassi.
Art 12 TUIR : 78000+ oneri deducibili – reddito presunto/78000 = coefficiente
Il calcolo dell’IRPEF
l’aliquota totale è formata da:
aliquota erariale
aliquota di compartecipazione
aliquote addizionali
tutti i datori di lavoro che operano come sostituti d’imposta devono presentare all’amministrazione finanziaria la dichiarazione annuale dei sostituti d’imposta divisa in semplificata e ordinaria.
d) LIQUIDAZIONE E PAGAMENTO RETRIBUZIONI
l’importo deve essere arrotondato.
L’importo totale delle retribuzioni vanno in contabilità ordinaria mentre le ritenute in quella generale.
CONGUAGLIO FISCALE
Bisogna considerare che :
il carico fiscale definitivo IRPEF si determina quando è noto il totale dei redditi annuali.
Bisogna ricalcolare le deduzioni no-tax aree sulla base del reddito effettivo
Bisogna applicare ulteriori aliquote di compartecipazione regionale e addizionali.
Deve essere versato entro il 16 marzo. Se l’importo è a credito il dipendente ha diritto al rimborso.
CUD
Il datore di lavoro deve ai fini tributari e previdenziali rilasciare ai propri dipendenti entro il 15 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento un certificato unico (CUD) e entro il 30 settembre per via telematica ai soggetti interessati.
Se il lavoratore possiede altri redditi deve presentare la dichiarazione dei redditi attraverso il modello 730(procedura semplificata) o il modello unico(procedura ordinaria).
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