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CONNESSIONE - Art 40 c.p.c. connessione

giurisprudenza



CONNESSIONE


Art 40 c.p.c. connessione


Se sono proposte davanti a giudici diversi più cause le quali per ragioni di connessione, possono essere decise in un solo processo, il giudice fissa con sentenza alle parti un termine perentorio per la riassunzione della causa accessoria davanti al giudice della causa principale, e negli altri casi davanti a quello preventivamente adito.


La connessione non può essere eccepita dalle parti né rilevata d'ufficio dopo la prima udienza, e la rimessione non può essere ordinata quando lo stato della causa principale o pre 131h76b ventivamente proposta non consente l'esauriente trattazione e decisione delle cause connesse.




Qualora le cause connesse siano assoggettate a differenti riti speciali debbono essere trattate e decise col rito previsto per la causa di maggior valore.


Se una causa di competenza del giudice di pace sia connessa per accessorietà, garanzia, "incidentalità", compensazione o "riconvenzionalità" con altra causa di competenza del tribunale , le relative domande possono essere proposte innanzi al tribunale affinché siano decise nello stesso processo.


Il giudice pronunzia anche d'ufficio la connessione a favore del tribunale.




La connessione può essere:

soggettiva quando i soggetti sono gli stessi ma c'è diversità di petitum e causa pretendi;

oggettiva quando si ha identità totale o parziale di petitum o causa pretendi;

pregiudiziale quando le due cause risultino una pregiudiziale all'altra. È il caso della pregiudizialità dipendenza;

per mera identità di questioni di fatto o di diritto. Queste cause potrebbero sembrare non connettibili, in realtà basta la possibilità che si accerti lo stesso fatto, che si interpreti la stessa norma, es.che si applichi lo stesso contratto collettivo.


La connessione ha diversi effetti tra cui quello di spostare il valore della causa e quindi la competenza.

L'art 10 c.p.c. stabilisce che se all'inizio l'attore propone più domande queste vengono riunite tra loro e questo determina il valore della causa.

Secondo alcuni questa possibilità potrebbe essere in contrasto con l'art 25 cost. in realtà non è così in quanto è prevista la possibilità di separare le cause agli art 104 c.p.c. 2 co.


Art 104 c.p.c. pluralità di domande contro la stressa parte


2 co. è applicabile la disposizione al secondo comma dell'art precedente. (il giudice può disporre nel corso dell'istruzione e della decisione, la separazione delle cause, se vi è istanza di tutte le parti, o quando la continuazione della loro riunione ritarderebbe o renderebbe più gravoso il processo, e può rimettere al giudice inferiore le cause di sua competenza).



IPOTESI DI CONNESSIONE


Identità di petitum


È l'ipotesi d'incompatibilità, es faccio valere in giudizio un diritto su un bene, però un altro soggetto fa valere la proprietà sullo stesso bene in un altro processo. Si ha conflitto pratico tra i giudicati, in quanto il giudicato copre il dedotto e il deducibile, nel caso affermerebbe il diritto di uno e l'insussistenza del diritto dell'altro.


Identità di fatto costitutivo (causa pretendi)


Es tizio chiede la rivendica di un bene, caio in un altro processo chiede il pagamento del prezzo. Il fatto costitutivo è la compravendita.





Connessione per pregiudizialità


Si ha quando una questione pregiudiziale sorta all'interno di un processo va risolta con efficacia di giudicato, e non semplicemente conosciuta incidenter tantum. Si ha connessione quando le due cause devono essere risolte nello stesso processo.

La pregiudizialità a cui ci riferiamo è quella tecnica (infatti quella logica è semplicemente continenza). Si tratta di rapporti giuridici diversi, ma l'esistenza di uno dipende dall'esistenza dell' altro (es credito ereditario e qualità d'erede).



La connessione può determinare la modificazione della competenza. Nel caso in cui abbiamo le stesse parti il legislatore mira alla simultaneità delle decisioni, in questi casi la pregiudizialità dipendenza potrebbe comportare un conflitto tra i giudicati.


Vediamo le ipotesi codicistiche:


art 31 c.p.c. cause accessorie


la domanda accessoria può essere proposta al giudice territorialmente competente per la domanda principale affinchè sia decisa nello stesso processo.


Art 34 c.p.c. accertamenti incidentali


Il giudice , se per legge o per esplicita domanda di una delle parti, è necessario decidere con efficacia di giudicato una questione pregiudiziale che appartiene per material o per valore alla competenza di un giudice superiore, rimette tutta la causa a quest'ultimo.


L'obiettivo di questa norma è di realizzare il simultaneus processus, ma a volte non è possibile perché se la questione è di competenza del giudice del tribunale dei minori, quest'ultimo non può decidere anche la causa che pende innanzi al tribunale. Tutto questo accade perché la questione deve essere risolta con efficacia di giudicato. Altrimenti non ci sarebbero problemi.


Art 35 c.p.c. eccezione di compensazione


Quando è opposto in compensazione un credito che è contestato ed eccede la competenza per valore del giudice adito, questi se la domanda è fondata su un titolo non controverso o facilmente accertabile, può decidere su di essa e rimettere le parti al giudice competente per la decisione relativa all'eccezione di compensazione.


Il giudice in pratica può condannare la parte a pagare quel credito per cui non si discute con riserva di discutere il controcredito opposto in compensazione in un momento successivo. È un'ipotesi di condanna con riserva di eccezioni. È un'applicazione dell'art 34.


Art 36 c.p.c. cause riconvenzionali


Il giudice competente per la causa principale conosce anche delle domande riconvenzionali che dipendono dal titolo dedotto in giudizio dall'attore o da quello che già appartiene alla causa come mezzo di eccezione, purchè non eccedano la sua competenza per material o per valore.


La domanda riconvenzionale è quell'attività difensiva del convenuto che allarga l'ambito dell'oggetto di giudizio così come era stato dichiarato nell'atto di citazione. Tale domanda potrà essere ammessa se connessa alla prima.



Connessione tra parti diverse


Si avrà per identità di petitum, o di causa pretendi, o per pregiudizialità.


Caso dei rapporti plurisoggettivi: obbligazioni solidali a causa comune, impugnazioni di delibere assembleari. In tutte queste ipotesi si ha il litisconsorzio unitario x identità di petitum, in tali casi si ha la possibilità della riunione delle cause.


Art 32 c.p.c. cause di garanzia


La domanda di garanzia può essere proposta al giudice competente per la causa principale affinché sia decisa nello stesso processo. Qualora essa ecceda la competenza per valore del giudice adito, questi rimette entrambe le cause al giudice superiore assegnando alle parti un termine perentorio per la riassunzione .


Non l'ho capita molto.




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