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Vendita e permuta - Gli elementi del contratto

diritto








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Il contratto art. 1321 è l'accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere fra loro un rapporto giuridico patrimoniale.

Art. 1322 dedica l'autonomia contrattuale secondo la quale le parti possono determinare liberamente il contenuto del contratto e concludere contratti che non appartengono ai tipi aventi una disciplina particolare.

Gli elementi del contratto:


ESSENZIALI: sono quei elementi che devono esistere altrimenti il contratto è nullo e sono:   



L'accordo delle parti: proposta e accettazione e possono essere espresse o tacite.

La causa: è la funzione economica sociale del contratto ed è:tipica (che è la stessa nell'ambito dei contratti)lecita e illecita (quando è contraria a norme imperative e all'ordine pubblico.

L'oggetto: è l'insieme delle prestazioni che hanno origine tramite la sua conclusione. L'art. 1346 richiede come requisiti dell'oggetto necessari per la validità del contratto, la sua possibilità, liceità e determinatezza o determinabilità.

La forma: i contratti devono essere conclusi in base al principio dell'autonomia contrattuale, le forme che la legge può richiedere sono: scrittura privata (atto scritto a mano) scrittura privata autenticata (deve essere firmata davanti a un notaio)atto pubblico (è un documento, sono noti anche come rogiti notarili,è firmato dal notaio e da entrambe le parti).


ACCIDENTALI: sono quei elementi che non fanno parte del contratto, ma le due parti possono inserirli in base al principio dell'autonomia contrattuale e sono:

La condizione: è l'evento futuro e incerto dal quale le parti fanno dipendere l'efficacia (condizione sospensiva)o la risoluzione del contratto (condizione risolutiva).

Il termine: è l'evento futuro ma certo dal quali le parti fanno dipendere l'inizio o la fine degli effetti del contratto.

Il modo: è il peso posto a carico del beneficiario di un contratto a titolo gratuito


Il contratto si conclude con l'accordo, con l'incontro della proposta e dell'accettazione.

Art. 1326 il contratto è concluso nel momento in cui chi ha fatto la proposta ha conoscenza dell'accettazione dall'altra parte.


Può succedere che le parti non concludino personalmente il contratto, ma si avvalgono di rappresentanti e questo è un potere attribuito ad un soggetto di compiere atti giuridici in nome o per conto di un altro, questo avviene in procura.

I contratti si possono classificare in base a criteri:

in base alla loro previsione normativa: tipici (previsti dall'ordinamento giuridico) anticipi (non previsti dalla legge ma creati dalle parti).

In base alle parti coinvolte: bilaterali (sono conclusi tra due parti in contrapposizione d'interesse) plurilaterali (con la presenza di tre parti, uno scopo comune,la partecipazione delle parti non è essenziale).

In base al momento perfezionato:consensuali (si perfezionano con il consenso delle parti) reali(oltre al consenso delle parti ci vuole la consegna della cosa es.pegno..).

In base alla necessità della forma: solenni(la legge richiede una particolare forma a pena di nullità) non solenni (non è richiesta nessuna forma particolare).

In base alla reciprocità delle prestazioni: sinallagmatici (le parti collegate in un vincolo di reciprocità)unilaterali (prestazioni a carico di una sola parte).

In base al sacrificio economico delle parti:onerosi (ciascuna parte sopporta un sacrificio e riceve un vantaggio)gratuiti(una sola parte sopporta il sacrificio, mentre l'altra un vantaggio).

In base agli effetti prodotti: effetti obbligatori(nascono per le parti obblighi e diritti)ad effetti reali(costituiscono o trasferiscono diritti reali).

In base al tempo dell'esecuzione delle prestazioni:ad esecuzione continuata(prestazione è unica)ad esecuzione periodica(si ha una molteplicità di prestazioni)ad esecuzione differita(la prestazione avviene in un solo istante).

In base alla possibilità di valutare il rischio che deriva dal contratto:aleatori(alla conclusione del contratto le parti non conoscono vantaggi/svantaggi, fattore d'incertezza)commutativi(le parti sanno fin dalla stipulazione vantaggi e sacrifici).


Gli effetti del contratto:

una volta concluso, il contratto ha fra le parti forza di legge(art.1372)cioè vincola la parti al rispetto degli effetti che ne derivano, come fosse una norma giuridica.

Si tratta del principio della relatività dei contratti, secondo il quale il contratto produce i suoi effetti soltanto tra le parti.

Il contratto a favore di terzi è tale il contratto mediante i quale le parti convengono che gli effetti favorevoli del contratto fra di loro stipulato ricadono su un terzo soggetto.

Il vincolo non può essere sciolto che per mutuo consenso o per cause ammesse dalla legge =principio generale della irrevocabilità dei contratti.

Le eccezioni sono:il mutuo consenso(può definirsi come una ritrattazione bilaterale del contratto che ha l'efficacia di risolvere il contratto precedentemente concluso)e il recesso(è l'atto volontario con cui una parte contraente dichiara di volersi ritirare dal rapporto contrattuale.

Il recesso è possibile solo nei contratti di durata, ad esecuzione continuata o periodica.

Il recesso può essere previsto dalla legge (recesso legale)o dalla volontà dei contraenti(recesso convenzionale.

Invalidità del contratto:

Il contratto può presentare dei difetti o vizi che incidono sulla sua capacità di produrre effetti,si verificano tre situazioni:

Invalidità: il contratto è invalido quando è privo di un elemento essenziale oppure è affetto da vizi. Le forme di invalidità sono:nullità(art.1418 il contratto è nullo quando è contrario a norme imperative o è privo di un elemento essenziale)e annullabilità(il contratto è annullabile quando è posto in essere da un'incapace d'agire o è affetto da vizi del volere:errore,violenza morale e dolo).

Si definiscono sinallagmatici o prestazioni corrispettive, i contratti la cui causa risiede nello scambio tra le p 949g65j restazioni delle parti.

Rescissione: del contratto concluso in stato di pericolo:-il pericolo deve riguardare la    persona; -il giudice può stabilire un equo compenso per la parte che si è approfittata.

del contratto concluso in stato di bisogno(rescissione per lesione):-la lesione  deve essere oltre la metà;non si applica ai contratti aleatori; il contraente può evitare la rescissione offrendo una integrazione di prestazione per ricondurlo a equità.

Rescissione:l'azione va esercitata entro un anno dalla conclusione del contratto.

Risoluzione: risoluzione per inadempimento:- l'inadempimento deve essere grave;-necessaria la sentenza del giudice tranne nei casi di risoluzione del diritto;-effetto retroattivo fra le parti non per i contratti a esecuzione continuata o periodica.

Risoluzione per impossibilità sopravvenuta: - l'impossibilità non deve essere imputata alla parte;-opera di diritto.

Risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta:- l'evento sopravvenuto deve essere imprevedibile;-occorre la sentenza del giudice;- l'altra parte può evitarla modificando le condizioni del contratto;-non riguarda i contraenti aleatori.

La rescissione e risoluzione determinano lo scioglimento del contratto e il cessare degli effetti che da essi erano derivati.

Nozione e caratteri della compravendita:


art. 1470 dà la nozione del contratto di compravendita.

La vendita è il contratto che ha per oggetto il trasferimento della proprietà di una cosa o il trasferimento di un altro diritto verso il corrispettivo di un prezzo.

Nella vendita sono sempre presenti due parti: la parte venditrice e la parte acquirente.

Il contratto è sempre bilaterale.

La vendita è un contratto consensuale a effetti reali.

La consegna e il pagamento del prezzo non costituiscono requisiti necessari per il prodursi degli effetti traslativi, bensì obblighi meramente esecutivi dell'accordo gia raggiunto.

La prestazione si esaurisce in un solo istante(contratto istantaneo).

La vendita è contratti sinallagmatico, oneroso e commutativo:le prestazioni delle parti sono in rapporto di reciprocità e ciascuna parte riceve in cambio della prestazione un vantaggio economico valutabile fin dal momento della stipulazione del contratto.

Gli elementi del contratto di vendita: 


la loro mancanza provoca la nullità del contratto.

La causa del contratto di compravendita, cioè la sua funzione economica-sociale, consiste nello scambio di un diritto in cambio di un corrispettivo in denaro(prezzo).

Sono:

- L'ACCORDO:l'accordo delle parti si perfeziona soltanto quando chi ha fatto la proposta è venuto a conoscenza dell'accettazione dall'altra parte(art.  1326).

il rischio contrattuale consiste nel sopportare il danno in caso di perimento o deterioramento fortuito dalla cosa.

- LA FORMA:vige il principio generale della libertà della forma e può verificarsi in modo:

oralmente per iscritto(scrittura privata, l'atto pubblico o la scrittura privata autenticata)o per comportamenti concludenti (ad es. l'acquisto di un quadro a un'asta pubblica che viene fatta per alzata di mano).

È richiesta la forma scritta a pena di nullità(substantiam)per le vendite a cui si trasferisce la proprietà o diritti reali parziali su beni immobili, per la vendita di navi e aeromobili e per la vendita di eredità.

Altre volte la forma scritta è richiesta non per la validità del contratto, ma per consentirne la prova(probationem).

- OGGETTO DELLA COMPRAVENDITA:è da un lato il diritto trasferito e dall'altro la somma di denaro pagata in corrispettivo(prezzo).

Esso può consistere nel diritto di proprietà del bene e in qualunque altro diritto reale o di credito e può riguardare beni di varia natura,materiali,immateriali,complessi di beni,quote di società,azioni,titoli di credito.

Questo largo spettro di azioni fa della compravendita il modello contrattuale di riferimento per tutte le cessioni onerose di diritti.

Oggetto di compravendita può essere anche una cosa futura(art.1348)o una cosa appartenente un soggetto diverso dell'alienante(vendita di cosa altrui).


L'identificazione e la quantità del bene immobile oggetto di vendita segue regole particolari.

Due criteri di determinazione:

Vendita a misura:(art. 1537) le parti indicano espressamente nel contratto l'estensione del bene e fissano il prezzo in ragione di un tanto per ogni unità di misura.

Vendita a corpo:(art. 1538)il prezzo è determinato in relazione al bene come tale, nella sua globalità, e non in base alla sua misura,sebbene questa sia stata indicata.


In caso di recesso del compratore, il venditore deve restituirgli il prezzo ricevuto e rimborsare le spese del contratto da lui sostenute (art. 1539).

Il prezzo    è una somma di denaro che il compratore trasferisce al venditore in cambio del diritto acquistato ed è l'elemento che caratterizza la vendita e la distingue dagli altri contratti traslativi cioè la permuta(scambio tra cose), la donazione o i contratti la prestazione è di fare anziché dare.


Il prezzo viene stabilito fra le parti, in mancanza decide la legge con diversi criteri per evitare che il contratto incorra la nullità per indeterminatezza e indeterminabilità dell'oggetto.

I criteri sono indicati dall'art.1471 e sono:

criterio del prezzo del venditore (1474,1°cc):se oggetto del contratto sono cose che il venditore vende abitualmente e la parti non hanno provveduto ad indicare il prezzo si presume che il prezzo sia lo stesso normalmente praticato dal venditore.

criterio del prezzo corrente (1474,2°cc):si tratta di cose aventi un prezzo di Borsa o di mercato, il prezzo si desume dai listini o dalle mercuriali del luogo di consegna o della piazza più vicina.

criterio del giusto prezzo(1471,3°cc):qualora le parti abbino inteso riferirsi al giusto prezzo, si applicano i due criteri precedenti e, quando non ricorrano i casi da esse previsti, il prezzo, in mancanza di accordo, è determinato da un arbitratore.

Le parti possono affidarne la determinazione a un terzo(arbitratore)eletto nel contratto o da eleggere posteriormente.

Se non accetta l'incarico o se una delle parti non è d'accordo sulla sua nomina, la nomina viene fatta dal presidente del tribunale del luogo in cui è stato concluso il contratto (art. 1473)

CARATTERI E REQUISITI DELLA COMPRAVENDITA:

caratteri:

consensuale: si perfeziona col consenso

a effetti reali: trasferisce la proprietà o altri diritti

oneroso: ciascuna parte sopporta un sacrificio patrimoniale

commutativo: al momento della stipulazione non c'è incertezza sui sacrifici economici che la parti dovranno sopportare

a prestazioni corrispettive: la prestazione di una parte(cessione del diritto)si giustifica nella controprestazione dell'altra(pagamento del prezzo)

istantaneo: l'effetto traslativo si verifica istantaneamente con il consenso

bilaterale: le parti sono due, quella venditrice e quella acquirente

requisiti:

accordo: dal momento del consenso si producono normalmente gli effetti traslativi e passa il rischio per il perimento fortuito della cosa

forma: soltanto nei casi previsti dalla legge è necessaria la forma

causa: scambio di diritti in cambio di prezzo

oggetto: diritto trasferito e prezzo.


LA VENDITA OBBLIGATORIA (O A EFFETTI REALI DIFFERITI); quando il trasferimento del diritto non si verifica nel momento in cui si perfeziona il contratto, con la conclusione dell'accordo, ma viene differito a un momento successivo,caratterizzato dall'avverarsi di un determinato atto o fatto.

Art.1476 n.2 tra gli obblighi del venditore anche quello di fare acquistare al compratore la proprietà della cosa e del diritto.

Le diverse figure di vendita non vengono elencate in modo chiaro ed esaustivo dalla legge, ma sono individuati dagli interpreti del diritto, rientrano in questa categoria:


-LA VENDITA DI COSA FUTURA;quando la vendita ha per oggetto una cosa che non esiste al momento della stipulazione del contratto, ma si prevede che verrà a esistenza, la proprietà si acquista nel momento in cui la cosa viene a esistenza(art.1472 c.1°). (es.un puledro che nascerà da una coppia di cavalli). Vendita nulla per mancanza o impossibilità dell'oggetto.

Vendita di speranza:in questo caso il compratore si assume il rischio che la cosa non venga a esistenza obbligandosi ugualmente a pagare il prezzo pattuito.

-LA VENDITA ALTERNATIVA;quando in corrispettivo di un determinato prezzo un soggetto si obbliga a trasferire, alternamente,art 1285 due o più cose specifiche, la proprietà passa nel momento cui si verifica un fatto idoneo a concentrare l'obbligazione. L'oggetto non è determinato ma determinabile.

Facoltà di scelta: spetta al venditore ma può anche essere attribuita al compratore o a un terzo.

-LA VENDITA DI COSA GENERICA; quando la vendita ha per oggetto cose individuate solo nel genere , la proprietà si trasmette con l'individuazione fatta d'accordo tra le parti o nei modi da esse stabilita(art.1378)

l'oggetto della vendita sono cose non determinate nella loro individualità, ma in base all'unità di misura o alla loro quantità e può riguardare anche beni immobili.

-LA VENDITA DI COSA ALTRUI; se al momento del contratto la cosa venduta non era del venditore esso si assume l'obbligo di fare acquistare al compratore la proprietà appartenente a un terzo(1478).

-LA VENDITA RETEALE CON RISERVA DI PROPRIETA';se il pagamento del prezzo avviene ratealmente e la parti hanno previsto la riserva della proprietà, il compratore, sebbene consegua subito il godimento del bene e ne sopporti il rischio in caso di perimento, acquista la proprietà della cosa con il pagamento dell'ultima rata di prezzo (1523).

In tale ipotesi,eccezionalmente, il rischio contrattuale:non grava sul proprietario ma sul soggetto a cui è stato consegnato il bene.

FIGURA CONTRATTUALE

ELEMENTO DA CUI DIPENDERE L'EFFETTO TRASLATIVO

Vendita di cosa futura

Venuta a esistenza della cosa

Vendita alternativa

Dichiarazione di scelta o di impossibilità sopravvenuta di una delle due prestazioni alternative

Vendita di cosa generica

Individualizzazione della cosa

Vendita di cosa altrui

Quando il venditore ha procurato  l'acquisto al compratore

Vendita con riserva di proprietà

Pagamento integrale del prezzo


LE PRINCIPALI OBBLIGAZIONI DELLE PARTI:

OBBLIGAZIONI VENDITORE:art.1476

Consegnare la cosa al compratore, la consegna può essere effettuata materialmente, la consegna dei beni mobili in mancanza di patto o uso contrario,deve avvenire nel luogo dove questi si trovavano al tempo della vendita. Se la cosa venduta deve essere trasportata da un luogo all'altro, il venditore si libera dell'obbligo della consegna rimettendo la cosa alla persona incaricata del trasporto(vettore)o dalla spedizione(1510).

Fare acquistare al compratore la proprietà della cosa o del diritto.

Garantire il compratore dall'evizione (perdita del diritto acquistato) e dai vizi (difetti) della cosa.


OBBLIGAZIONI COMPRATORE:


Pagare il prezzo.

Pagare tutte le spese del contratto se non diversamente pattuito.


LA GARANZIA PER IL COMPRATORE:

Tipo di garanzia

Quando ricorre

Le azioni esperibili dal compratore

Evizione totale (art.1483-1489)

Il compratore è privato del diritto sul bene acquistato in conseguenza dell'accertato diritto di un terzo.

Risoluzione del contratto e risarcimento del danno, restituzione del prezzo pagato, rimborso delle spese e dei pagamenti fatti per il contratto, per il procedimento giudiziario e per la cosa.

Evizione parziale (art.1484)

Il compratore è privato del diritto su una parte del bene acquistato in conseguenza dell'accertato diritto di un terzo.

Riduzione del prezzo e risarcimento, trovano applicazione le azioni per evizione totale se il compratore non avrebbe acquistato la cosa senza quella parte risultata di altri.

Vizi occulti della cosa (art.1490-1496)

La cosa venduta presenta vizi occulti di tale natura da renderla inidonea all'uso cui è destinata o da diminuire in modo apprezzabile il valore.

Il compratore può esercitare:

azione redibitoria:con cui chiede la risoluzione del contratto, la restituzione del prezzo, e i rimborsi delle spese sostenute;

azione estimatoria:diretta a ottenere la riduzione o il parziale rimborso del prezzo.

Il compratore perde il diritto alla garanzia se non denuncia il vizio entro8gg della scoperta  e non esercita l'azione entro un anno dalla consegna.

In entrambi i casi potrà chiedere il risarcimento dei danni a meno che il venditore non provi di aver ignorato senza colpa i vizi della cosa.

Mancanza delle qualità promesse o essenziali (art. 1497)

La cosa venduta non ha le qualità promesse ovvero quelle essenziali per l'uso cui destinata e il difetto eccede i limiti di tolleranza stabiliti dagli usi.

Il compratore può esperire azione di risoluzione del contratto per inadempimento la quale è però soggetta ai brevi termini di decadenza e prescrizione e all'obbligo di denuncia previsti per le azioni di garanzia per vizi.



Vendita aliud pro alio

La cosa venduta è completamente diversa da quella pattuita.

Il compratore può esperire la normale azione di risoluzione per inadempimento.


PARTICOLARI TIPI DI VENDITA:

VENDITA CON RISERVA DI GRADIMENTO;1520

VENDITA A PROVA;1521

VENDITA SU CAMPIONE E SU TIPO DI CAMPIONE;1522

VENDITA SU DOCUMENTI;1527

VENDITA CON TRASPORTO;

VENDITA CON PATTO DI RISCATTO;1500

IL CONTRATTO DI PERMUTA;la permuta è il contratto che ha per oggetto il reciproco trasferimento della proprietà di cose o di altri diritti da un contraente all'altro (art. 1552).







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La locazione art. 1571 è il contratto col quale una parte(locatore)si obbliga a far godere un'altra parte(locatario o conduttore)una cosa mobile o immobile per un dato tempo verso un determinato corrispettivo.

La locazione è un contratto:

consensuale:si perfeziona con il semplice consenso;

a prestazioni corrispettive:le prestazioni a cui è obbligato il locatore sono che deve concedere il godimento del bene, pagare il canone locativo;

di durata:le prestazioni delle parti si protraggono nel tempo;

a effetti obbligatori:con il contratto non si trasferiscono né si costituiscono diritti reali a favore del conduttore;

oneroso: ciascuna delle parti sopporta un sacrificio patrimoniale:il locatore perde il godimento della cosa, mentre il conduttore deve pagare il cannone.


Anche per questo contratto devono esserci gli elementi essenziali a pena di nullità art. 1325 e sono:

accordo tra le parti(incontro proposta ed accettazione)

causa(scambio del godimento in cambio di un corrispettivo)

oggetto(rappresenta la cosa locata e il corrispettivo)

forma(libera)mentre per le locazioni abitative e ultranovennali è prevista la forma scritta ad substantiam.


Il termine del contratto di locazione è un elemento essenziale,la legge ha previsto termini massimi(30anni) e minimi art1573.

Ci sono eccezioni

La cessazione della locazione segue regole diverse a seconda che le parti abbiano o meno previsto un termine di scadenza del contratto(art 1596)

  1. la locazione senza determinazione del tempo non cessa se,prima della scadenza stabilita dalla legge (art.1574)uno dei contratti non comunica all' altro disdetta nel termine determinato dalle parti o dagli usi.

la parte esercita il proprio diritto di recesso,comunicando all'altra la  volontà di scogliere il rapporto contrattuale.

  1. la locazione per un tempo determinato dalle parti cessa con lo spirare del termine senza che sia necessaria la disdetta.

La locazione viene tacitamente rinnovata se scaduto il termine.

La nuova locazione ha il contenuto della precedente ma la sua durata è quella stabilita per le locazioni a tempo indeterminato(art.1597).


GLI OBBLIGHI DELLE PARTI DELLA LOCAZIONE:

OBBLIGHI LOCATORE art 1575

OBBLIGHI CONDUTTORE art 1587

Consegnare la cosa in buono stato di manutenzione e immune da vizi, pertanto egli è obbligato alla garanzia per vizi occulti o non facilmente conoscibili dal conduttore

Prendere in consegna la cosa

Mantenere la cosa in condizioni da servire l'uso convenuto, pertanto deve provvedere ad eseguire le riparazioni necessarie salvo quelle di piccola manutenzione e non può compiere innovazioni che possano diminuire il godimento della cosa da parte del conduttore

Usare la cosa con diligenza conservandola e provvedendo almeno alla piccola manutenzione


Garantire il pacifico godimento della cosa durante la locazione, la garanzia riguarda soltanto le molestie di diritto mentre per quelle di fatto il conduttore può difendersi in proprio

Rispettare la destinazione d'uso della cosa

Indennizzare il conduttore per i miglioramenti apportati con il suo consenso e per le addizioni separabili che egli intenda ritenere

Pagare il corrispettivo


Restituire la cosa locata

SUBLOCAZIONE E CESSIONE DELLA LOCAZIONE:

il conduttore può disporre del suo diritto di godimento mediante la sublocazione e la cessione del contratto di locazione.

Sublocazione è il contratto con il quale il conduttore attribuisce a un terzo il godimento che a lui spetta sulla cosa. Si costituisce un nuovo rapporto locativo fra il sublocatore e il subconduttore a cui resta estraneo il locatore.

La sublocazione delle cose immobili è consentita mentre quella delle cose mobili deve essere autorizzata dal locatore o consentita dagli usi.

Cessione della locazione art 1406 il conduttore, con il consenso del locatore, sostituisce a sé un altro soggetto nei rapporti che derivano dal contratto di locazione.

Art 1594 il conduttore non può cedere il contratto senza il consenso del locatore.


LA DISCIPLINA SPECIALE DELLA LOCAZIONE DI IMMOBILI URBANI:


LOCAZIONE DI IMMOBILI URBANI A USO ABITATIVO

LOCAZIONE DI IMMOBILI URBANI A USO DIVERSO DA QUELLO ABITATIVO.


















































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Il lavoro è qualsiasi attività materiale o intellettuale che contribuisce alla produzione o allo scambio di beni o sevizi destinati al soddisfacimento di bisogni individuali o collettivi.


Il contratto di lavoro è tipicamente oneroso.

Con il lavoro si producono beni e servizi per sé e per gli altri.

L'attività lavorativa può essere offerta dalle imprese essere svolta nell'esercizio di una professione autonoma, i ogni caso chi presta lavoro viene remunerato con una somma di denaro.

Sotto un profilo giuridico l'attività lavorativa è un rapporto giuridico i cui soggetti sono che presta il lavoro e chi se ne vantaggia per realizzare il proprio interesse.

Il mercato del lavoro è un mercato nel quale operano soggetti:da una parte datori di lavoro che offrono lavoro e dall'altra lavoratori che domandano il lavoro.

In economia vi sono tre mercati:

mercati di beni e servizi;

mercato di lavoro;

mercato finanziario.

Sulla base del tipo di relazione tra il prestatore di lavoro e il datore di lavoro, il lavoro si divide in subordinato, autonomo e parasubordinato.


Il lavoro subordinato:art 2094 è prestatore di lavoro subordinato che si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro manuale o intellettuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore.


Il rapporto di lavoro subordinato si contraddistingue per il carattere della subordinazione:il lavoratore collabora con l'imprenditore nello svolgimento dell'attività eseguendo gli ordini e rispettando la volontà del datore di lavoro.

Il lavoro subordinato presenta le seguenti peculiarità:

la prestazione del lavoratore consiste nel mettere a disposizione del datore di lavoro le proprie energie lavorative(forza-lavoro)intellettuali o materiali;

il lavoratore è inserito in modo continuativo nell'organizzazione dell'impresa, in posizione di dipendenza e sotto la direzione,vigilanza e il controllo del datore di lavoro;

l'incidenza del rischio del risultato del lavoro è a carico del datore di lavoro;

il lavoratore svolge la propria attività lavorativa avvalendosi dell'organizzazione produttiva dell'imprenditore;

il lavoratore ha di diritto al salario.


Il lavoro subordinato può essere svolto alle dipendenze dello Stato o di un altro ente pubblico si parla di rapporto di pubblico impegno che è differente dal lavoro subordinato privato.


Lavoro autonomo:art 2222 si ha lavoro autonomo quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente.


E' lavoro autonomo ad esempio quello del professionista o dell'artigiano incaricati dal cliente (committente) di una determinata prestazione(ad esempio la difesa in un processo per l'avvocato).

Il lavoratore autonomo svolge la propria attività lo piena discrezionalità riguardo al tempo,luogo e modalità di prestazione e avendo vincoli di subordinazione nei confronti del datore di lavoro.

LE FONTI CONTRATTUALI DEL RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO:

La regolamentazione del rapporto di lavoro è contenuta nelle fonti di tipo contrattuale, cioè nel contratto individuale di lavoro(stipulato tra il singolo lavoratore e il datore di lavoro)e nei contratti collettivi di lavoro (stipulati dalle associazioni sindacali di categoria dei lavoratori e dei datori di lavoro).

I contratti collettivi di lavoro sono quei contratti sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori e delle corrispondenti associazioni dei datori di lavoro contenenti le regole cui sono tenuti a uniformarsi i singoli contratti individuali di lavoro.

35 ore settimanali.

I contratti individuali di lavoro   questo è il contratto con il quale il lavoratore si obbliga a mettere a disposizione del datore di lavoro la sua attività di lavoro in cambio di una retribuzione.

È dotato dagli elementi essenziali:

accordo (incontro della volontà dei contraenti stando a particolari regole)

oggetto (l'attività lavorativa e retribuzione)

causa (scambio tra lavoro e retribuzione)

forma (elemento essenziale se prevista da legge)ed è generalmente libera , ma in alcuni casi la legge richiede la forma scritta a pena di nullità (ad substantiam).

La legge prevede che il contratto di lavoro debba essere stipulato a tempo indeterminato (senza termine di scadenza finale).

Il datore di lavoro è adesso libero di assumere con contratti a scadenza prefissata purchè giustifichi la sua scelta.

Spesso nel contratto di lavoro è contenuta una particolare clausola mediante la quale i contraenti concordano nel subordinare la definitiva assunzione al positivo esperimento di un periodo di prova (patto di prova).

Il rapporto di lavoro nasce come provvisorio poi diventa definitivo quando se si verificherà l'esito positivo della prova e se nessuna delle parti avrà esercitato il diritto di recesso.

Se il rapporto prosegue il servizio prestato si computa ai fini dell'anzianità di servizio del prestatore di lavoro (art2096).

LA COSTITUZIONE DEL RAPPORTO:

In materia di lavoro la libertà contrattuale delle parti subisce notevoli limitazioni. Le limitazioni riguardano principalmente il contenuto del contratto, l'assunzione del lavoratore e la durata del rapporto.

Determinati limiti riguardano il momento dell'assunzione,per tali ragioni la legge ha posto notevoli limiti alla libertà di scelta del lavoratore, stabilendo:

Divieti di assunzione:a tutela dei minori e delle donne,determinate attività lavorative in considerazione dell'età e del sesso dei lavoratori.

Obblighi di assunzione:a favore di categorie privilegiate(invalidi,handicap...),i datori di lavori pubblici e privati sono tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti alle categorie privilegiate nella misura stabilita dalla legge).

Modalità di assunzione:il datore di lavoro deve avvalersi dell'opera di appositi uffici e rispettare le procedure stabilite dalla legge.


I SOGGETTI DEL RAPPORTO DI LAVORO:

Con la conclusione del contratto di lavoro si instaura un rapporto giuridico i cui soggetti sono il datore di lavoro e il lavoratore subordinato.


Art.2095 distingue i pretori di lavoro subordinato in quattro categorie a cui corrisponde un diverso regime giuridico:dirigenti(si caratterizzano per il forte grado di autonomia decisionale e per le particolari e qualificate funzioni di direzione e gestione e collaborano con l'imprenditore), quadri (si collocano in una posizione intermedia a quella dei dirigenti), impiegati (coloro che esercitano in modo professionale un attività ma non manuale) e operai (svolgono mansioni manuali).

In base alle effettive mansioni svolte dai lavoratori vengono stabilite le qualifiche.

GLI OBBLIGHI DEL LAVORATORE: art 2094-2104-2105

OBBLIGO

CONTENUTO DELL'OBBLIGO

Diligenza 2094

Deve eseguire la prestazione lavorativa con la diligenza richiesta dalla natura della prestazione, dall'interesse dell'impresa e da quello della produzione nazionale.

Obbedienza 2104

È tenuto all'osservanza delle disposizioni per l'esecuzione e disciplina del lavoro che gli sono impartite dall'imprenditore e dai collaboratori dai quali dipende.

Fedeltà (divieto di concorrenza) 2105

Non deve trattare affari, per conto proprio o per terzi, in concorrenza con l'imprenditore.

Fedeltà (obbligo di riservatezza)

Non deve divulgare notizie attinenti all'organizzazione e ai metodi di produzione dell'impresa o farne uso in modo da poter recare a essa pregiudizio.

I DIRITTI DEI LAVORATORI: LA RETRIBUZIONE

Il diritto patrimoniale principale del lavoratore è la retribuzione:

La retribuzione è il trattamento economico cui è obbligato il datore di lavoro nei confronti del lavoratore come corrispettivo della prestazione lavorativa svolta.

La retribuzione deve essere proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto e in ogni caso deve essere sufficiente ad assicurare al lavoratore e alla sua famiglia un'esistenza libera e dignitosa.

Art. 2099 prevede svariate forme di retribuzione:

a tempo:la retribuzione è stabilita in ragione del tempo di lavoro ed è mensile;

a cottimo: la retribuzione è determinata tenendo conto del risultato produttivo conseguito.

ALTRI DIRITTI DEI LAVORATORI:

Oltre al diritto alla retribuzione, il lavoratore vanta altri diritti di varia natura:quelli sindacali, previdenziali e assistenziali.

Il lavoratore ha diritto di prestare la propria attività nel luogo stabilito e secondo un determinato orario di lavoro.

Luogo di lavoro   è quello determinato dalle parti del contratto, in mancanza di tale previsione la prestazione deve eseguirsi nel luogo dove l'attività deve essere esercitata (1182).

Orario di lavoro ha il principale scopo di salvaguardare la salute e l'integrità fisica dei lavoratori.

L'ordinamento fissa un orario massimo di lavoro e impone l'osservanza di periodi di riposo per il ristoro del lavoratore.

La Costituzione stabilisce due principi:

la durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge;

il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retributive.

Sono previsti per un lavoratore riposi giornalieri, settimanali e annuali.

Si definisce lavoro straordinario quello che eccede l'orario normale di lavoro stabilito dalle legge,in tal caso il prestatore di lavoro deve essere compensato per le ore straordinarie con aumento di retribuzione (2108).

Diritti sindacali:

i lavoratori difendono i propri interessi unendosi in organizzazioni rappresentative, i sindacati.

Due sono gli strumenti previsti per l'esercizio delle rivendicazioni collettive dei lavoratori:

la libertà dell'associazione sindacale (art39)

diritto di sciopero (art40).

L'art.39 stabilisce che l'organizzazione sindacale è libera e che l'unico obbligo imposto ai sindacati è quello della loro registrazione nei modi previsti dalla legge.

Lo statuto sindacale rappresenta il primo intervento statale a sostegno e a tutela dell'attività sindacale dei lavoratori.



La legge si propone due obbiettivi principali:

tutelare la libertà e dignità del lavoratore (art1-13);

assicurare la libertà sindacale all'interno dei luoghi di lavoro (art14).

A sostegno della loro azione rivendicativa i lavoratori si avvalgono di un importante strumento di autotutela:lo sciopero è un diritto.


È l'astensione totale e concordata dal lavoro di gruppi di lavoratori subordinati per la tutela dei loro interessi collettivi.

OBBLIGHI E POTERI DEL DATORE DI LAVORO:

il datore di lavoro ha degli obblighi che corrispondono hai diritti del lavoratore, deve corrispondere alla retribuzione e tutte le altre prestazioni patrimoniali(esempio TFR)deve garantire il libero esercizio dei diritti sindacali e ha l'obbligo di rispettare gli oneri e gli adempimenti in materia assicurativa e previdenziale,deve custodire e aggiornare il libretto individuale di lavoro ecc..

un posto a parte fra gli obblighi del datore di lavoro occupa quello in materia di tutela delle condizioni di lavoro.

Art. 2087 l'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.

I poteri del datore di lavoro:

l'imprenditore per la sua condizione di capo dell'impresa (2086) gode di una posizione di supremazia all'interno del rapporto di lavoro,egli esercita i suoi diritti con un certo margine di discrezionalità, nell'interesse dell'impresa, tanto che i suoi diritti vengono definiti poteri.


Potere direttivo potere disciplinare


Potere direttivo:consiste nel potere dell'imprenditore di organizzare,indirizzare, controllare e disciplinare l'attività lavorativa dei singoli prestatori di lavoro.

Il potere direttivo comprende l'attività diretta a verificare che l'esecuzione del lavoro si svolga secondo le direttive impartite.

Questo potere di controllo potrebbe sconfinare in atti lesivi dei diritti della personalità fisica e morale dei lavoratori per evitare ciò avvenga lo Statuto dei lavoratori ha sottoposto l'attività di vigilanza a una serie di limiti e di divieti.

Potere disciplinare:consiste nel potere concesso al datore di lavoro di applicare sanzioni al lavoratore che non osservi gli obblighi di diligenza, obbedienza e fedeltà(2106).

LA SOSPENSIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO:

Il regolare svolgimento del rapporto di lavoro consiste nell'esatta esecuzione delle prestazioni. Può accadere che una delle parti non possa più garantire, per un certo periodo di tempo, l'adempimento della propria obbligazione di lavoro. In tali casi il rapporto resta sospeso.

La sospensione per fatto del lavoratore: art 2110-2111

cause di sospensione:

Infortunio e malattia

Gravidanza e puerperio

Servizio militare di leva e sostitutivo civile

Richiamo alle armi

Congedo parentale

Assenze per motivi personali(matrimoni, lutti ecc)

Assenze per adempimento di funzioni pubbliche elettive o sindacali

Assenze per sciopero


Durante il periodo di sospensione il lavoratore ha diritto, per il periodo stabilito, alla conservazione del posto e a un particolare trattamento economico.

La sospensione per fatto del datore di lavoro:

può accadere che l'attività lavorativa debba essere sospesa per cause che dipendono dalle vicende dell'attività produttiva e che rientrano fra i rischi d'impresa. L'impossibilità del regolare svolgimento del rapporto è per eventi accidentali e imprevedibili a particolari congiunture economiche o ad esigenze di ristrutturazione aziendale che costringono l'imprenditore a contrarre o sospendere l'attività produttiva.

LA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO:

Il rapporto di lavoro subordinato può estinguersi per varie cause dipendenti dal verificarsi di eventi naturali o di forza maggiore,dalla volontà di uno o entrambi i contraenti o da specifiche previsioni di legge.

Il rapporto di lavoro a tempo determinato si estingue anche per scadenza del termine finale.

È causa di estinzione la morte del lavoratore ma non quella del datore di lavoro perché prosegue con coloro che succedono nella titolarità dell'impresa.

Anche l'impossibilità sopravvenuta della prestazione o il verificarsi eventi di forza maggiore possono determinare la cessazione del rapporto.

Le ipotesi più frequenti di cessazione del rapporto sono quelle riconducibili alla volontà delle parti.

Il recesso del lavoratore prende il nome di dimissioni, quello del datore di lavoro viene definito licenziamento.

Solamente la parte che recede deve dare all'altra preavviso del recesso stesso (art2118).

La parte che recede ha facoltà di sostituire il periodo di preavviso con una indennità (indennità sostitutiva) pari alla retribuzione che sarebbe spettata se tale periodo fosse stato lavorato.

Il recesso del lavoratore è diretta applicazione dei principi generali in materia di estinzione degli effetti del contratto. Se le dimissioni avvengono per giusta causa (per colpa del datore di lavoro)il lavoratore non è tenuto a dare preavviso, ma ha diritto all'indennità sostitutiva (art.2119).

Viceversa per il licenziamento la legge stabilisce una disciplina del tutto particolare caratterizzata da una considerevole serie di limitazioni il cui scopo principale è quello di tutelare il lavoratore contro eventuali abusi del datore di lavoro.

IL LICENZIAMENTO INDIVIDUALE:

Il datore di lavoro non è libero di licenziare a suo piacere.

Numerosi atti normativi prevedono una serie di limitazioni all'esercizio del suo potere di recesso e sono:

divieti di licenziamento

necessità di giusta causa o giustificato motivo

rispetto di particolari procedure di intimazione.

Il licenziamento è vietato quando si verificano determinate situazioni previste dalla legge e per un periodo di tempo stabilito dai contratto collettivi (cosiddetto periodo di comporto).

Non può mai essere licenziata la lavoratrice in considerazione del matrimonio o stato di gravidanza e di puerperio.

Non può essere licenziato il lavoratore infortunato o che ha contratto una malattia professionale o genetica oppure in servizio di leva o richiamo alle armi e non possono essere licenziati i lavoratori eletti a svolgere pubbliche funzioni o aventi incarichi di dirigenti delle rappresentanze sindacali aziendali ed è vietato il licenziamento ai lavoratori che partecipano allo sciopero ed è nullo il licenziamento per motivi discriminatori.

La legge consente il licenziamento soltanto in presenza di giusta causa o di un giustificato motivo.

Si ha giusta causa quando si verifica una causa che non consenta la prosecuzione anche provvisoria del rapporto di lavoro(2119).

Il concetto di giusta causa si estende a comprendere ogni comportamento anche esterno al rapporto di lavoro.

La valutazione della giusta causa non va fatta in astratto ma deve basarsi su riferimenti oggettivi e soggettivi.

Il licenziamento per giustificato motivo è determinato da un notevole inadempimento degli obblighi contrattuali del prestatore di lavoro(giustificato motivo soggettivo)ovvero da ragioni inerenti all'attività produttiva, all'organizzazione del lavoro e al regolare funzionamento di essa(giustificato motivo oggettivo).

Il giustificato motivo soggettivo si distingue dalla giusta causa soltanto sotto l'aspetto quantitativo.

Il giustificato motivo oggettivo non dipende da un particolare comportamento del lavoratore,ma da ragioni che attengono al regolare funzionamento dell'attività produttiva.

Di fronte a un licenziamento ritenuto illegittimo, il lavoratore gode di una particolare tutela che varia a seconda dei requisiti dimensionali del datore di lavoro.

Sono previsti due forme di tutela:

tutela reale: il datore di lavoro che occupa più di 15 dipendenti è condannato a reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro e a corrispondergli un'indennità a titolo di risarcimento per danno.

tutela obbligatoria: il datore di lavoro che occupa più di 15 dipendenti è condannato a riassumere il lavoratore entro tre giorni oppure a risarcirlo del danno sofferto versando un'indennità il cui importo può variare da un minimo di 2,5 a un massimo di 6 mensilità.


IL TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO:

l'art 2120 prevede che in ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, il prestatore di lavoro ha diritto a un trattamento di fine rapporto (TFR).

Al TFR viene comunemente riconosciuta la natura di retribuzione accantonata o differita svolgente una funzione economica di risparmio forzoso per il lavoratore.

Per garantire ai prestatori di lavoro la corresponsione TFR ance nell'ipotesi d'insolvenza del datore di lavoro è stato istituito presso l'INPS il Fondo do garanzia per il TFR alimentato con un contributo a carico dei datori di lavoro nella misura dello 0,15% delle retribuzioni.


SCHEDA:

contratti di somministrazione del lavoro;

contratto di lavoro intermittente;

contratto di lavoro ripartito;

contratto di lavoro di apprendistato;

contratto di lavoro di inserimento.


Legge Biagi: 30/2003 è una riforma sul mercato del lavoro che ha l'obbiettivo di favorire l'occupazione.


























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OPERAZIONI E CONTRATTI BANCARI:

Un importante soggetto economico che opera prevalentemente nel settore creditizio è costituito dalla banca.

La banca è una vera e propria impresa commerciale privata (2195)che deve necessariamente rivestire la forma giuridica di società per azioni o di società cooperativa per azioni a responsabilità limitata .

Nello svolgimento della sua attività essa persegue uno scopo di lucro.


La principale attività esercitata dalle banche nel sistema economico è quella di intermediazione nella circolazione del denaro grazie al quale si rende possibile il passaggio della moneta dai soggetti che ne dispongono in misura eccedente rispetto alle loro necessità (i risparmiatori) verso i soggetti che ne sono carenti.

In questo senso la banca, facendo circolare il denaro e rendendolo produttivo, svolge un ruolo decisivo nello sviluppo economico del paese.

Il potere economico assunto dalle banche è venuto crescendo negli anni facendo sorgere l'esigenza di una rigida regolamentazione del loro operato nel duplice intento di proteggere il grande pubblico dei risparmiatori e di controllare il mercato della moneta.


Per svolgere la sua attività di intermediatrice, la banca pone di essere due tipi di operazioni diverse, attive e passive:

operazioni passive: sono dirette a raccogliere denaro dei risparmiatori, i quali se ne privano in cambio dell' impegno della banca di restituire il capitale e di pagare degli interessi.

operazioni attive:hanno invece lo scopo di impiegare il capitale finanziario raccolto concedendo prestiti in cambio di un determinato compenso (interesse attivo).


Operazione passive deposito     operazioni attive prestiti

(risparmiatori)    (investitori)


Oggi l'attività delle banche non si limita alle tradizionali operazioni di raccolta del risparmio e di esercizio del credito, me è quanto mai varia e diversificata.

Stanno sempre più sviluppando operazioni accessorie e collaterali(esempio pagamento di bollette.).


CONTRATTI BANCARI:

le operazioni bancarie si realizzano, giuridicamente, mediante i contratti bancari.

Con i contratti bancari la banca provvede a procurarsi denaro o a impiegarlo ovvero a fornire servizi accessori.

Si tratta di contatti per adesione vengono predisposti dalla banca secondo schemi prestabili dall'ABI (Associazione bancaria italiana).

Leggi a tutela del cliente: - sulla trasparenza bancaria

- sulla concessione di credito ai consumatori.

La disciplina ha lo scopo di ostacolare il fenomeno del riciclaggio del denaro di provenienza illecita.


CLASSIFICAZIONE DEI PRINCIPALI CONTRATTI BANCARI:

Contratti relativi a operazioni passive -deposito

Contratti relativi a operazioni attive -apertura di credito

-anticipazione bancaria

-sconto bancario

-conto corrente bancario

Contratti relativi a operazioni accessorie  -locazione di cassette di sicurezza

-deposito titoli in custodia e amministrazione

-servizio di cassa continua

-servizi di pagamento

IL DEPOSITO BANCARIO:

operazione passiva per eccedenza.

Il deposito bancario è il contratto in forza del quale un soggetto (depositante)deposita una somma di denaro presso una banca(depositario)che ne acquista la proprietà restando obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria alla scadenza del termine o a richiesta del depositante e salva l'osservanza del periodo di preavviso,se pattuito (art.1834).

I punti salienti dell'operazione possono così riassumersi:

il deposito ha per oggetto esclusivamente una somma di denaro costante;

con la consegna del denaro la banca diventa proprietaria del denaro;

il depositante ha diritto al rimborso del capitale depositato e agli interessi.

In base alla durata si distingue il deposito a vista, rimborsabile a semplice richiesta dl depositante, e il deposito vincolato, in cui la restituzione avviene a una scadenza stabilita o è subordinata a un breve periodo di preavviso.

Ma la distinzione giuridicamente più rilevante riguarda il modo di svolgimento del rapporto.

Sotto questo profilo si distingue in:

depositi ordinari o semplici: consentendo al depositante una sola operazione di prelievo per l'intera somma depositata;

depositi a risparmio: il depositante ha la possibilità di effettuare una pluralità di versamenti e prelievi (anche parziali) presso la sede della banca ove si è costituito il rapporto, in tal caso la banca rilascia un libretto nel quale devono essere annotate tutte le operazioni compiute dal depositante;

depositi in conto corrente:il deposito del denaro viene accompagnato dalla sottoscrizione del contratto di conto corrente e dal deposito della firma del depositante potendo così effettuare versamenti e prelievi con anche l'uso di assegni bancari.


L'APERTURA DI UN CREDITO BANCARIO:

L'apertura di un credito bancario art. 1842 (detta anche "fido")è il contratto con il quale la banca (accreditante) si obbliga a tenere a disposizione dell'altra parte (accreditato)una somma di denaro per un dato periodo di tempo o a tempo indeterminato.

Con tale contratto la banca concede credito al cliente.

L' apertura di un credito ha carattere consensuale ed effetto obbligatori.

Il cliente con l'apertura di un credito non acquista una somma di denaro ma la disponibilità della somma di denaro. Ovviamente la banca concederà credito solo dopo aver assunto informazioni sulla solvibilità e correttezza dell'accreditato (apertura allo scoperto), oppure in presenza di idonee garanzie reali (pegno, ipoteca) rilasciato dall'accreditato o da terzi graditi dalla banca, che rafforzano il suo diritto alla restituzione delle somme utilizzate (apertura garantita).


L'apertura di un credito può essere stabilita a tempo determinato quando è fissato uno specifico termine di scadenza (la banca può recedere solo per giusta causa) o a tempo indeterminato quando è prevista la facoltà delle parti di recedere in ogni tempo con preavviso reciproco (art.1845).


L'ANTICIPAZIONE BANCARIA:

Art.1846-1851 con il contratto di anticipazione bancaria la banca concede credito a un cliente (anticipato) previa costituzione di pegno su titoli, merci o documenti rappresentativi di merci e per un importo proporzionato al valore dell'oggetto della garanzia.

Caratteri essenziali sono:

la costituzione della garanzia: oggetto di pegno possono essere esclusivamente titoli di credito, merci e titoli rappresentativi di merci. Nel caso che titoli e merci siano individuati e decritti in un documento (anticipazione su pegno regolare) la banca che li riceve non potrà disporne (art.1846)e sarà tenuta a custodirli salvo compenso per la spese (art. 1848)ed a assicurarli in caso di necessità (art.1847),se al contrario oggetto del pegno è il denaro o beni o titoli genericamente indicati (anticipazione su pegno irregolare)la banca potrà disporne e se li vende sarà tenuta a restituire all'anticipato solo la parte che eccede l'ammontare dei crediti garantiti (art.1851).

la corrispondenza tra la somma anticipata e i valori dei beni concessi in garanzia: tale rapporto deve rimanere costante per tutta la durata del contratto. Se il valore della garanzia diminuisce di almeno un decimo rispetto a quello che era al tempo del contratto, la banca può chiedere al debitore un supplemento di garanzia.

DIFFERENZE TRA APERTURA DI CREDITO E ANTICIPAZIONE BANCARIA:

APERTURA DI CREDITO

ANTICIPAZIONE BANCARIA

Ammessa anche senza garanzia.

Consentita solo se garantita da pegno su titoli, merci o documenti rappresentativi di merci.

Nel caso di apertura garantita, il ritiro delle cose date in garanzia non è ammesso prima della fine del rapporto.

Il cliente può ritirare le cose date in garanzia anche prima della scadenza del contratto, previo rimborso proporzionale delle somme anticipate.

In caso di apertura garantita, l'insufficienza della garanzia giustifica la richiesta di supplemento della banca. Se l'accreditato non ottempera alla richiesta, la banca può ridurre il credito o recedere.

La diminuzione della garanzia che giustifica la richiesta di supplemento della banca deve essere di almeno un decimo, se l'anticipato non ottempera, la banca può vendere i beni dati in pegno.


LO SCONTO BANCARIO:

Art. 1858 lo sconto è il contratto col quale la banca (scontante), previa deduzione dell'interesse, anticipa al cliente (scontatario) l'importo di un credito verso terzi non ancora scaduto mediante la cessione, salvo buon fine, del credito stesso.

Questo contatto che è una delle principali operazioni bancarie attive, rientra nella figura generale della cessione del credito disciplinata dagli art. 1260-1267.

Il contratto è reale. La cessione avviene come si dice pro-solvendo o "salvo buon fine", il cliente ciò garantisce che il credito esiste e che verrà pagato. In caso di inadempienza la banca potrà rivolgersi al cliente per ottenere l'importo del credito ceduto.

Oggetto dello sconto può essere qualsiasi credito.

Tuttavia esso riguarda prevalentemente i crediti cambiari, cioè crediti risultanti da cambiali o assegni bancari. Si parla in tal caso di sconto cambiario.

La banca può a sua volta scontare il credito scontato presso un'altra banca (risconto)ricevendo quindi la liquidazione anticipata del capitale, dedotto l'interesse (tasso di risconto)trattenuto dalla banca riscossane.


IL CONTO CORRENTE:

Una cosa sono le operazioni bancarie in conto corrente (deposito, apertura di credito)che sono regolate dagli art.1852-1857 altra cosa è il contratto corrente bancario (cosiddetto conto corrente di corrispondenza), un altro contratto di conto corrente (cosiddetto ordinario)non riservato alle banche ma stipulato da imprenditori commerciali per regolare le reciproche pendenze derivanti dai loro frequenti rapporti di affari (art.1823-1833).

Il conto corrente ordinario:

(art. 1823)il conto corrente ordinario è il contratto col quale le parti (correntisti) si obbligano ad annotare in un conto di crediti derivanti da reciproche rimesse considerandoli inesigibili e indisponibili fino alla chiusura del conto.

In tal modo soggetti che hanno frequenti rapporti di affari, anziché eseguire ripetuti pagamenti si accordano nell'annotare i rapporti di dare e avere che sorgeranno fra loro in un apposito conto, rinviando il saldo a una scadenza.

Fino alla scadenza i crediti non sono esigibili né disponibili è questo un carattere essenziale.

Alla data prevista il saldo del conto è esigibile.

Alla chiusura del conto fa seguito l'invio da parte di un correntista all'altro di un estratto conto nel quale vengono riportate tutte le operazioni effettuale nel periodo di conto e l'indicazione del saldo attivo o passivo. Esso si intende approvato se non è contestato nel termine pattuito o in quello usuale o nel termine che può ritenersi congruo secondo le circostanze (art. 1857).

Le operazioni bancarie in conto corrente:

in tal caso no siamo di fronte a un contratto bancario a sé stante, ma a modalità di svolgimento comuni a diversi contratti bancari.

Trovano pertanto applicazioni alcune norme previste per il conto corrente ordinario (art.1857).

Le operazioni in conto corrente consentono al cliente di utilizzare e ricostruire a più riprese la provvista a sua disposizione presso la banca e gli danno la possibilità di disporre liberamente e in qualsiasi momento delle somme a suo credito se previsto (art. 1852).

Oltre a consentire l'immediata disponibilità del denaro, altre differenze rispetti al conto corrente ordinario riguardano le rimesse (atti da cui derivano i crediti da annotare sul conto).

Se l'operazione regolata in conto corrente è a tempo indeterminato, ciascuna delle parti può recedere dal contratto con un breve termine di preavviso (art.1855).

Qualora il conto sia intestato a più persone con facoltà di disporre anche disgiunatamente, gli intestatari sono considerati debitori o creditori in solido dei saldi del conto(art.1854).

A differenza da quanto previsto dall'art. 1825 per il conto corrente ordinario gli interessi non decorrono su ciascuna rimessa ma dal saldo giornaliero.

Il conto corrente bancario:

è il più diffuso dei contratti bancari.

Con l'accessione di un conto corrente la banca assume l'incarico di svolgere un vero e proprio servizio di cassa per conto e nell'interesse del correntista, provvedendo a versamenti e riscossioni di somme secondo le sue istruzioni.

La disponibilità iniziale nel conto corrente bancario è variamente costituita anche con molteplici mezzi ed è alimentata da ogni altro credito e sovvenzioni concessi dalla banca al correntista.

Il servizio di cassa cui è obbligata la banca ha un contenuto più ampio e articolato.

Gli ordini possono essere impartiti alla banca con la richiesta di assegni circolari, emissioni di assegni bancari, giroconto (operazione contabile con cui si trasferiscono somme da un conto all'altro).

All'apertura del conto la banca rilascia al correntista un libretto degli assegni e invia estratti conto al cliente.


DIFFERENZE TRA CONTO CORRENTE ORDINARIO,BANCARIO E OPERAZIONI IN CONTO CORRENTE

CONTO CORRENTE ORDINARIO

CONTO CORRENTE BANCARIO

OPERAZIONI IN CONTO CORRENTE

Contratti tipico non riservato alla banca

Contratto bancario atipico



Modalità di esecuzione di altri contratti bancari

L'annotazione in conto comporta l'inesigibilità e l'indisponibilità del credito fino alla chiusura del conto medesimo

Il credito è sempre disponibile sulla base del saldo giornaliero salvo eventuale termine di preavviso

Il credito è sempre disponibile sulla base del saldo giornaliero salvo eventuale termine di preavviso

Le rimesse sono facoltative

Le rimesse sono obbligatorie rappresentano adempimento di obblighi contrattuali

Le rimesse sono obbligatorie rappresentando adempimento di obblighi contrattuali

Vi è reciprocità delle rimesse

Manca la reciprocità delle rimesse

Manca la reciprocità delle rimesse

Le rimesse annotate mantengono la loro individualità e le garanzie del credito fino alla scadenza del saldo

Le rimesse annotate perdono la loro individualità e comportano variazioni del saldo giornaliero

Le rimesse annotate perdono la loro individualità e comportano variazioni del saldo giornaliero

Gli interessi decorrono da ogni rimessa

Gli interessi decorrono dal saldo giornaliero

Gli interessi decorrono dal saldo giornaliero


Servizio di cassa esteso e articolato

Servizio di cassa limitato all'esecuzione degli ordini di pagamento a terzi contenuti negli assegni

Non occorre una disponibilità iniziale

La disponibilità iniziale è costituita da depositi, aperture di credito o entrambi ed è incrementata da ogni altro credito o sovvenzione concessi dalla banca

La disponibilità iniziale è costituita da un deposito o da un'apertura di un credito

LE OPERAZIONI BANCARIE ACCESSORIE:

servizi a vantaggio della clientela.

servizio di cassette di sicurezza (1839-1841)

deposito titoli di amministrazione (1838)

servizio di pagamento

servizio cassa continua

lo sviluppo dei sistemi telematici degli ultimi anni ha favorito il diffondersi di un particolare modo di erogazione dei servizi bancari, il cosiddetto home banking utilizzando videoterminali o collegamenti diretti con il computer della banca.

I CONTRATTI DI BORSA:

la borsa è il mercato dove si svolgono acquisti e vendite di capitali rappresentanti da titoli di credito:titoli di Stato, azioni e obbligazioni di società ecc.

i soggetti che operano e rappresentano la domanda e l'offerta del mercato finanziario appartengono a tre categorie distinte:

-i venditori stabiliti:imprese private o pubbliche,Stato, che vendono titoli per procurarsi finanziamenti;

-gli acquirenti stabili: risparmiatori che mediante la compera di titoli vogliono dare un durevole investimento ai loro risparmiatori;

-gli speculatori:soggetti che operano in borsa per trarre vantaggio dalle variazioni nel tempo del prezzo dei titoli.

La negoziazione dei titoli in borsa avviene secondo precise modalità e sotto il controllo pubblico e si avvale dell'interpretazione di speciali figure di intermediari professionali opportunamente autorizzati.

I titoli di borsa hanno subito una profonda modifica, un processo evolutivo è stato il passaggio dal tradizionale sistema di contrattazione alle grida(gli agenti di cambio si riunivano intorno ad appositi recinti dove dichiaravano le loro intenzioni di acquisto o vendita gridando ad altra voce)al nuovo sistema di contrattazione continua o telematica(questo sistema è costituito da una rete di computer che collega fra loro i tempo reale le varie borse italiane, garantendo l'unicità del mercato e favorendo l'incontro fra le controparti).

Successiva è introduzione della liquidazione a contanti obbligatoria per tutte le compravendite di titoli in borsa.

Le nuove regole della borsa prevedono esclusivamente la liquidazione a contanti con l'esecuzione del contratto il quinto giorno lavorativo successivo alla sua stipulazione.

IL RIPORTO DI BORSA:

il riporto (art. 1548) è il contratto mediante il quale il riportato trasferisce in proprietà al riportatore titoli di credito di una data specie per un determinato prezzo e il riportatore assume l'obbligo di trasferire al riportato,alla scadenza de termine stabilito, la proprietà di altrettanti titoli della stessa specie, verso il rimborso del prezzo, che può essere aumentato o diminuito nella misura convenuta.


Lo speculatore può rinviare l'esecuzione dell'operazione in attesa di un momento più propizio realizzando nel frattempo la somma necessaria per finanziarie la propria attività.

Si definisce riporto di banca quello che serve per procurare finanziamenti a chi ha titoli disponibili.

Il contratto si perfeziona con la consegna dei titoli al riportatore (contratto reale) e produce un duplice genere di effetti: un effetto reale contestuale e un effetto obbligatorio successivo.

Per la tutela dei risparmiatori è stata approvata la legge sull'insider trading che mira ad assicurare la parità di condizione tra tutti gli operatori.

Il codice penale punisce il reato di aggiotaggio(art. 501)che consente nel diffondere notizie false o tendenziose allo scopo di alterare il corso dei titoli e ingannare gli investitori.



















































Da pag 134 a pag 147


IL CONTRATTO D'OPERA:

Art.2222 si ha contratto d'opera quando una persona si obbliga a compiere verso un corrispettivo un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione nei confronti del committente. Definizione di lavoratore autonomo.


Il contratto d'opera è consensuale, a effetti obbligatori, a prestazioni corrispettive, a titolo oneroso.


Il prestatore d'opera si obbliga a un determinato risultato e l'opera deve essere eseguita dal prestatore d'opera a regola d'arte rispettando le condizioni stabilite dal contratto.


L'opera può prestare difetti di varia natura:può risultare non conforme alle condizioni contrattuali (difformità) o prestare dei vizi, l'art. 2226 distingue due casi:

quello in cui le difformità o i vizi dell'opera sono noti al committente o da lui facilmente riconoscibili;

quello in cui le difformità o i vizi sono occulti.


Il committente può recedere dal contratto anche dopo che è iniziata l'esecuzione dell'opera, me deve rimborsare al prestatore d'opera le spese sostenute pagargli il lavoro svolto e risarcirlo del mancato guadagno che avrebbe realizzato se si fosse dedicato a un altro lavoro (art. 2227).


Se l'esecuzione dell'opera diventa impossibile per causa non imputabile al alcuna delle parti, il contratto è risolto ma il committente deve al prestatore d'opera un compenso per il lavoro già svolto commisurato all'utilità della parte dell'opera compiuta (art. 2228).


L'APPALTO

L'appalto è il contratto con il quale una parte (appaltatore) si obbliga verso l'altra parte (committente) a compiere un'opera o un servizio, dietro un corrispettivo di denaro, con l'organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio (art. 1655).


È un contratto consensuale, oneroso, con prestazioni corrispettive e commutativo.


Le peculiarità dell'appalto:

l'appalto presenta le seguenti caratteristiche:

ha per oggetto un opera o un servizio, una prestazione di fare;

l'attività svolta dall'appaltatore con gestione propria e a proprio rischio ed è un obbligazione di risultato e non di mezzi;

l'opera o il servizio sono effettuati con l'organizzazione di mezzi.

L'esecuzione dell'appalto:

l'appaltatore è obbligato:

a eseguire l'opera a regola d'arte;

a eseguire variazioni al progetto concordato;

ad avvisare il committente dei difetti della materia;

deve porre il committente il grado di verificare l'opera (collaudo)e deve consegnargliela (art.1665);

alla garanzia per difformità e vizi dell'opera;

alla garanzia per rovina o difetti di cose immobili.

Il committente ha diritto:

di controllare durante l'esecuzione dell'opera lo svolgimento dei lavori e di verificarne lo stato(art. 1662);

di verificare l'opera compiuta (cosiddetto collaudo).


Il committente risulta obbligato al pagamento del prezzo, ove il prezzo non sia determinato o determinabile in base al contratto, sarà fissato dal giudice (art.1657).


ESTINZIONE DELL'APPALTO:

L'appalto si scioglie per impossibilità sopravvenuta dell'opera (art.1672).

La morte dell'appaltatore non scioglie il contratto salvo che esso sia stato concluso in considerazione di particolari qualità o condizioni dell'appaltatore stesso. Il committente può recedere dal contratto se gli eredi dell'appaltatore non danno affidamento per la buona esecuzione dell'opera o del servizio (art. 1674).


È un recesso unilaterale.


Art.1664 disciplina la risoluzione del contratto per eccessiva onerosità sopravvenuta, vengono prese in considerazione due diverse ipotesi:

onerosità nell'esecuzione: quando per effetto di circostanze imprevedibili si siano verificati aumento o diminuzioni nel costo dei materiali o della mano d'opera, tali da determinare un aumento o una diminuzione superiori al decimo del prezzo complessivo convenuto, ciascuna della parti può chiedere una revisione del prezzo medesimo;

difficoltà dell'esecuzione: se nel corso dell'opera si manifestano difficoltà di esecuzione derivanti da cause geologiche, idriche o simili che rendano più onerosa la prestazione dell'appaltatore, questi ha diritto a un equo compenso (art.1664).


IL CONTRATTO DI SUBFORNITURA INDUSTRIALE:

il contratto di subfornitura industriale è una nuova figura contrattuale.


L'ambito di applicazione della nuova disciplina riguarda i contratti con i quali un imprenditore si impegna:

ad effettuare per conto di un impresa committente lavorazioni su prodotti semilavorati o su materie prime forniti dalla committente medesima (es. la smerigliatura di manufatti grezzi realizzati dal committente);

a fornire all'impresa committente prodotti o servizi destinati a essere incorporati o utilizzati nell'ambito dell'attività economica del committente o nella produzione di un bene complesso in conformità a progetti esecutivi, conoscenze tecniche e tecnologiche, modelli e prototipi forniti dall'impresa committente (es. la realizzazione di cuscinetti a sfera effettuata secondo le indicazioni della committente).


È vietato l'abuso da parte di una o più imprese dello stato di dipendenza economica.


Il fenomeno dell'interposizione mediante il quale il subfornitore affida ad altra impresa l'esecuzione delle proprie prestazioni.

Per il contratto di subfornitore la legge impone un contenuto minimo obbligatorio.

La legge dispone la nullità di taluni accordi: quello mediante il quale il subfornitore disponga a favore del committente e senza congruo corrispettivo, di diritti di privativa industriale o intellettuale.


IL CONTRATTO DI TRASPORTO:

con il contratto di trasporto un soggetto (vettore) si obbliga, verso corrispettivo, a trasferire persone o cose da un luogo all'altro (art. 1678).

Tale definizione comprende sia il trasporto di persone sia quello di cose.

IL TRASPORTO DI PERSONE:

nel contratto di trasporto le parti sono il vettore e il viaggiatore.

Si tratta di un contratto consensuale e normalmente oneroso.

Non è raro il caso del trasporto a titolo gratuito che si ha quando il vettore assume l'obbligazione contrattuale di trasporto senza prendere un corrispettivo.

Il trasporto a titolo gratuito non va confuso con il trasporto amichevole: non sorge una stipulazione contrattuale bensì per puro spirito di cortesia del vettore.


Dall'obbligazione del vettore deriva che egli è responsabile nei confronti del viaggiatore in due casi (art.1681):

per inadempimento o ritardo nel trasporto: si tratta dell'ordinaria responsabilità per inadempimento dell'obbligazione disciplinata dall'art.1218;

per i sinistri causati al viaggiatore al suo bagaglio: il vettore risponde dei sinistri che colpiscono la persona del viaggiatore durante il viaggio e della perdita o avaria delle cose che il viaggiatore porta con sé (bagaglio)se non prova di avere adottato tutte le misure idonee a evitare il danno.


Nel trasporto ferroviario l'amministrazione ferroviaria non risponde dei danni ai viaggiatori.


Il viaggiatore è obbligato a pagare il prezzo del trasporto (se il contratto è oneroso), il pagamento è comprovato dal biglietto di viaggio (ticket), questo no è un titolo di credito ma un documento di legittimazione la cui esibizione è necessaria per esigere la prestazione del vettore.


IL TRASPORTO DI COSE:

il trasporto di cose è il contratto per forza del quale il vettore si obbliga nei confronti del mittente a trasferire cose da un luogo all'altro.

Il destinatario è persona diversa dal mittente, in tal caso si viene a configurare un contratto a favore del terzo (art.1411).

Il trasporto di cose è un contratto consensuale(il trasporto ferroviario di cose è reale)la consegna delle cose al vettore (affidamento)non è pertanto necessaria per il perfezionamento del contratto ma per la sua esecuzione.

Dalla consegna dipende il sorgere dell'obbligo di custodia a carico del vettore.

Il mittente deve fornire al vettore esatte indicazioni, il nome del destinatario e il luogo di destinazione, la natura, il peso, la quantità e il numero delle cose da trasportare e tutti gli atti estremi necessari per eseguire il trasporto.

Se occorrono particolari documenti per il trasporto egli deve rimetterli al vettore al momento della consegna delle cose (art. 1683).


Ricevute in consegna le cose, il vettore deve eseguire il trasporto nei modi e termini previsti dal contratto e per tutto il tempo del trasporto, ha l'obbligo di custodire le cose trasportate fino al momento in cui le riconsegna al destinatario.

Deve riconsegnare le cose nel luogo di destinazione dandone avviso al destinatario.


Fino al momento in cui le cose sono passate a disposizione del destinatario al mittente è riconosciuto il diritto di contrordine.


Il destinatario acquista i diritti nei confronti del vettore dal momento in cui, giunte le cose a destinazione o scaduto il termine in cui sarebbero dovute arrivare, ne chiede la riconsegna al vettore.


Il venditore è responsabile della perdita e dell'avaria della cosa consegnategli per il trasporto dal momento in cui le riceve e quello in cui le riconsegna al destinatario, se non prova che tali eventi sono derivati da caso fortuito o dalla natura o dai vizi delle cose stesse o del loro imballaggio o dal fatto del mittente o da quello del destinatario (art.1693)


Per facilitare il complesso onere probatorio del vettore, il codice consente l'inserimento nel contratto di clausole che stabiliscono presunzioni di caso fortuito per determinati eventi, in considerazione dei mezzi e delle condizioni di trasporto (art. 1694).


La responsabilità del vettore viene a meno dal momento che le cose vengono ricevute senza riserve con il pagamento al vettore di quanto dovuto, tranne il caso di dolo o colpa grave del vettore.


IL CONTRATTO DI SPEDIZIONE:

il contratto di spedizione è un mandato con il quale un soggetto (spedizioniere) assume l'obbligo di concludere, in nome proprio o per conto del mandante, un contratto di trasporto e di compiere le operazioni accessorie (art.1737).


Si tratta di una particolare figura di mandato senza rappresentanza in cui gli atti giuridici che il mandatario si impegna a compiere sono costituiti dal contratto di trasporto e dagli atti a questo accessori.


Lo spedizioniere può assumere direttamente, con mezzi propri o di terzi, l'esecuzione del trasporto art.1741.


Lo spedizioniere ha l'obbligo di osservare le istituzioni del committente nella scelta della via, del mezzo e delle modalità di trasporto della merce,in mancanza di indicazioni è tenuto a operare secondo il migliore interesse del committente (art. 1739).


IL DEPOSITO:

il deposito è il contratto con il quale una parte (depositario)riceve dall'altra (depositante)una cosa mobile con l'obbligo di custodirla e di restituirla in natura (art. 1766).


L'obbligo di custodia rappresenta lo scopo preminente di tale contratto.


Il deposito è un contratto reale, a effetti obbligatori, a esecuzione continuata, non solenne e normalmente a titolo gratuito.

La presunzione gratuita viene meno se dalla qualità professionale del depositario o da altre circostanze si debba desumere una diversa volontà delle parti (art. 1767).


Oggetto del contratto di deposito sono le cose mobili infungibili.


Dal contratto di deposito sorgono i seguenti obblighi a carico delle parti:

il depositario è obbligato:

custodire la cosa;

astenersi all'usare e dal servirsi della cosa;

restituire la cosa;

restituire i frutti della cosa eventualmente percepiti (art. 1775);

denunziare immediatamente il deposito fatto di sé se scopre che la cosa proviene da un reato e gli è nota la persona alla quale è stata sottratta (art.1778);

denunziare immediatamente al depositante la perdita della detenzione.


Il depositante è obbligato a :

pagare l'eventuale compenso pattuito (art.1781);

rimborsare il depositario delle spese fatte per la conservazione della cosa (art.1781);

ritirare la cosa depositata su richiesta del depositario (art.1781)

pagare le spese necessarie per la restituzione della cosa (art. 1774).


IL DEPOSITO IRREGOLARE:


figura del tutto particolare è il deposito irregolare.

Questo ha per oggetto una quantità di denaro o di altre cose fungibili che passano in proprietà al depositario il quale acquista di conseguenza la facoltà di servirsene con l'obbligo do restituirne altrettante della stessa specie e qualità (art. 1782).


Per queste sue caratteristiche, il deposito irregolare presenta una struttura peculiare e una diversa disciplina, si tratta infatti di un contratto a effetti reali.


Il deposito irregolare si distingue dal mutuo soprattutto per la diversa funzione economico-sociale.


IL DEPOSITO DEI MAGAZZINI GENERALI:


i magazzini generali sono edifici particolarmente attrezzati per la razionale conservazione delle merci, specialmente derrate alimentari deperibili.

Il deposito dei magazzini generali è caratterizzato dalla particolare qualità professionale dell'imprenditore depositario. I magazzini generali sono responsabili della conservazione delle merci depositate a meno che si provi che la perdita, il calo o l'avaria sono derivati da caso fortuito, dalla natura delle merci ovvero da vizi di essere o dell'imballaggio (art. 1787).


I TITOLI RAPPRESENTATIVI DI MERCI:


ma l'aspetto più caratteristico di tale deposito riguarda la possibilità per il depositario, su richiesta del depositante, di rilasciare titoli rappresentativi delle merci depositate per consentire la circolazione senza la necessità di doverle materialmente trasferire (cosiddetta circolazione giuridica).

Tali titoli sono la fede di deposito, alla quale deve essere unita la nota di pegno (art.1790-1791).


IL DEPOSITO IN ALBERGO.









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