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RELAZIONE
TRACCIAMENTO DELLE FONDAZIONI
Il primo lavoro da compiere è quello del tracciamento sul terreno della pianta dell'edificio, e precisamente della pianta delle fondazioni, dato dato che esse costituiscono il basamento della costruzione.
Questo tracciamento verrà fatto su un piano orizzontale, e precisamente sul piano di spiccato, perché da esso si inizierà lo scavo di fondazione.
Il piano di spiccato dell'edificio che dovrà essere costruito, è più basso del piano di campagna, ossia del terreno originario, poiché la costruzione è parzialmente interrata.
Allora bisognerà fare il tracciamento, prima sul piano di campagna, quindi, dopo aver eseguito lo scavo di sbancamento, si proietterà il tracciamento sul piano di spiccato.
Si avrà così, su questo piano, la pianta della fondazione e sarà possibile passare, poi, a costruirla.
TRACCIAMENTO SUL PIANO DI CAMPAGNA
La pianta delle fondazioni è quella che si è vista nei disegni del progetto; di essa tracceremo, dapprima il perimetro esterno, che è un rettangolo.
per questa prima operazione è sufficiente fissare quattro vertici.
Per trovare la sua posizione sul terreno procediamo in questo modo.
A partire dal confine misuriamo tredici metri lungo l'allineamento stradale (per l'esattezza da questa misura si deve detrarre la sporgenza della fondazione); da questo punto dobbiamo ora tracciare un allineamento a 90 gradi con il primo, poiché la costruzione ha una direzione parallela alla strada ed una direzione perpendicolare ad essa.
Per eseguire tale allineamento, dobbiamo costruire un angolo retto. A questo scopo possiamo usare una squadra oppure:
-uno squadro a prisma;
-uno squadro agrimensorio.
Quest'ultimo è uno strumento che serve per riportare angoli multipli di 45 gradi.
Esso è metallico e può avere una forma:
-cilindrica;
-prismatica;
-sferica.
Sulle facce di questi solidi sono incise delle fessure sottili, che si corrispondono due a due e permettono di mirare attraverso di esse. Le coppie di fessure sono disposte in modo da formare angoli da 45 gradi, o multipli di 45 gradi. Le fessure a 90 gradi si distinguono facilmente, perché sono più grandi delle altre.
Per tracciare con lo squadro l'angolo retto che ci interessa, bisogna, prima di tutto mettere "in stazione" lo strumento: cioè, bisogna fissarlo in modo che il suo asse sia verticale e cada esattamente sul punto in questione.
Per ottenere la verticalità dell'asse dello squadro agrimensorio si pone un filo a piombo ad una certa distanza dallo strumento; poi si traguarda attraverso una copia di fessure. Se la linea della fessura coincide con la linea verticale del filo a piombo, l'asse dello strumento è in posizione verticale.
La coincidenza con il punto di stazione si ottiene facendo coincidere con il punto stesso il filo a piombo posto sotto lo strumento.
Dopo aver messo in stazione lo squadro agrimensorio, si traguarda attraverso una coppia di fessure l'allineamento stradale, poi, con la coppia di fessure a 90 gradi, si traguarda l'allineamento ortogonale, che viene segnato con paline.
Con lo squadro a prisma l'allineamento ortogonale si ottiene una sola mira, facedo coincidere l'immagine riflessa della palina corrispondente con quella dell'allineamento di base.
Sull'allineamento così tracciato si misurano undici metri.
All'estremità della misura si troverà il primo vertice.
Sul punto, così trovato, si pianta un picchetto di legno, sulla cui testa si fissa un chiodo. Questo materializza il punto di vertice.
Bisogna ricordarsi che la distanza fra due punti è la linea retta orizzontale che li congiunge. Perciò la misura di essa va sempre fatta sul piano orizzontale.
Se il terreno ha una lieve inclinazione, la misura può essere fatta con una fettuccia metrica. Per esempio, se tra il primo ed il secondo picchetto ci fosse una differenza di quota di cinquanta cm, misurando la distanza di dieci metri sul terreno avremmo una differenza di solo tredici millimetri in più rispetto alla giusta misura della retta orizzontale.
Se, invece, il terreno ha una forte pendenza, la misura della distanza deve essere fatta con strumenti che si possano disporre secondo una linea orizzontale.
Tali sono le canne metriche, aste di legno o di metallo, lunghe tre metri dette anche "triplometri", esse possono essere disposte orizzontalmente, facendo uso di una livella a bolla d'aria. In alcuni casi, tale livella è incorporata nelle canne stesse.
La livella bolla d'aria è uno strumento costituito da un telaio, nel quale è incassato un tubo di vetro leggermente curvo e pieno, ma non completamente di liquido.
La parte non occupate dal liquido contiene il suo vapore, che forma una caratteristica bolla. Questa bolla è posta all'interno del tubo e si dispone nella parte più alta; quando il telaio dello strumento è orizzontale la bolla si trova al centro della gradazione incisa sul vetro del tubo. In questa posizione lo strumento è orizzontale.
Eseguita la misura corrispondente alla lunghezza del lato, al termine di essa si pianta il secondo picchetto. Vi si fissa un chiodo, il quale stabilisce in maniera precisa il secondo punto di vertice.
Per fissare il terzo picchetto, bisogna tracciare un allineamento ortogonale al primo lato. Per questa operazione si farà uso dello squadro.
Su questo secondo allineamento, si riporta la misura letta nel disegno, e dalla sua estremità si pianta il terzo picchetto.
La stessa cosa si ripete per il quarto vertice, cosicché, al termine dell'operazione, il rettangolo dovrà chiudere, cioè anche l'angolo sul quarto vertice dovrà essere di 90 gradi.
La figura tracciata rappresenta anche il perimetro esterno dello scavo di sbancamento da eseguire per raggiungere il piano di spiccato. Lo sbancamento avverrà secondo un perimetro maggiore del precedente già tracciato, a causa della pendenza delle pareti dello scavo, variabile a seconda del tipo di terreno.
Essendo compresi in detto perimetro più grande , i picchetti di vertice verrebbero rimossi durante il lavoro.
Per conservare dei segnali fissi, che permettono di ricostruire in ogni momento il tracciato, si piantano all'esterno del perimetro di scavo i cavalletti.
Sul prolungamento di ogni lato del rettangolo già tracciato, alla distanza di uno o due metri dai picchetti di vertice, si piantano altri picchetti. Quindi, di fianco ad ognuno di essi, nella direzione dei lati, se ne pianta un altro ancora, ad una distanza variabile a seconda della lunghezza della fondazione da tracciare.
I due picchetti di ciascuna coppia vengono collegati mediante una tavola orizzontale.
Si forma così un cavalletto che costituisce un riferimento fisso sul quale si riporteranno tutti i punti caratteristici del tracciato. Tal volta i cavalletti vengono ampliati in modo da servire come punto di riferimento anche per altri elementi della costruzione; essi possono al limite trasformarsi in un perimetro completo di tavole.
I cavalletti debbono essere fissati in modo che la tavola sia parallela ai lati del perimetro.
Per controllare se la tavola di un cavalletto è orizzontale si fa uso della livella a bolla d'aria.
Si pone la livella sopra la tavola e si controlla la posizione della bolla . Se la tavola è orizzontale, la bolla sarà al centro della gradazione. Diversamente, bisogna modificare la posizione della tavola, fino ad ottenere il risultato voluto.
Per controllare che tutte la tavole siano sullo stesso piano orizzontale si adoperano un livello a cannocchiale ed una stadia.
Il primo è uno strumento che serve a livellare, ossia a tracciare piani orizzontali.
Il livello a cannocchiale verrà usato per controllare che le tavole dei cavalletti siano tutte sullo stesso piano orizzontale. A tale scopo si pone il livello al centro del tracciato e, dopo averlo messo in stazione, si punta il cannocchiale verso uno dei cavalletti.
Su questo verrà appoggiata una
stadia, che è un'asta di legno graduata, alta 3 o
Questa posizione facilita la lettura, poiché il cannocchiale inverte le immagini.
Inquadrando dunque la stadia con il livello, la linea centrale del reticolo, inciso su una lente del cannocchiale, indicherà una certa posizione nella gradazione.
Perché le tavole dei cavalletti siano tutte sullo stesso piano orizzontale è necessario che la lettura alla stadia sia sempre la stessa su tutti i cavalletti.
Una volta sistemati tutti i cavalletti, si comincerà col riportare su di essi i prolungamenti dei lati del rettangolo.
L'operazione si realizza fissando, sui cavalletti, dei chiodi la cui posizione viene individuata tendendo un filo che passi sopra i vertici consecutivi del rettangolo.
Alla fine, potremo ricomporre la figura anche quando i picchetti di vertice saranno stati tolti per lo scavo. Basterà tendere dei fili fra i chiodi appositamente fissati sui cavalletti. Con questa operazione, si è raggiunto, nello stesso tempo, il risultato di delimitare l'area corrispondente allo scavo di sbancamento.
L'operazione si completa tracciando il perimetro interno della fondazione stessa.
Si tratta di costruire dei lati paralleli a quelli già tracciati e distanti da essi quanto la larghezza delle fondazioni.
Cominciando dal primo lato, misurando la distanza prescritta sulle tavole dei cavalletti corrispondenti si fissano due chiodi per delimitarla. Un filo teso fra questi due chiodi rappresenterà il lato interno della fondazione; esso sarà parallelo a quello esterno, se i cavalletti sono stati messi nella posizione giusta.
Con maggiore esattezza si potrebbe eseguire l'operazione, riportando la larghezza indicata sui fili del secondo e quarto lato e segnalandola sui fili stessi; il lato interno verrà costruito tendendo un filo sopra i segni fatti precedentemente e prolungandolo fino alle tavole dei cavalletti dove verranno piantati i due chiodi.
La stessa cosa si fa con gli altri lati. Alla fine, i fili tesi fra i corrispondenti chiodi segneranno la pianta completa della fondazione (abbiamo tracciato solo la parte perimetrale dalla fondazione cioè il tracciamento della parte interna).
Dopo aver completato questo lavoro, i fili potranno essere tolti, per essere rimessi esattamente al loro posto quando fosse necessario.
PROIEZIONE DEL TRACCIATO SUL PIANO DI SPICCATO
Per eseguire gli scavi di fondazione , si deve partire dal piano di spiccato; è quindi su questo piano che dovremo proiettare il tracciato delle fondazioni stesse dopo aver eseguito lo scavo di sbancamento.
Prima di tutto si ricostruisce il tracciato mediante i fili dopo di che si eseguirà la proiezione dei punti caratteristici sul piano di spiccato.
La proiezione può essere eseguita mediante dei fili a piombo appesi sui lati del tracciato, in corrispondenza dei punti che interessano.
Prendiamo ad esempio il primo vertice del perimetro esterno. Si appende per mezzo di un piccolo uncino un filo a piombo che si prolunga fino al piano di spiccato.
Sotto il filo a piombo si pianta un picchetto di legno e sulla testa di esso un chiodo, nel punto esatto in cui cade il filo a piombo.
Questo chiodo rappresenterà la proiezione del primo vertice. La stessa operazione si ripete in tutti i vertici del tracciato.
Alla fine, sul piano di spiccato si potrà disegnare la pianta delle fondazioni: basterà congiungere, con altri fili i vertici fissati. Sulla base di questo tracciato sarà possibile eseguire gli scavi di fondazione e, in seguito, le fondazioni vere e proprie.
In pratica, dopo aver riportato sul piano di spiccato il tracciato delle fondazioni con i fili, questo tracciato viene disegnato sul terreno con calcina o gesso; in questo modo una volta rimosso i fili, sarà possibile eseguire lo scavo della fondazione.
Sopra le fondazioni verranno poi innalzate le strutture della costruzione, che possono essere in muratura o in cemento armato.
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