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SCUOLA E FORMAZIONE PROFESSIONALE
Uno degli strumenti per ridurre l' insuccesso scolastico è quello di:
diversificare l' offerta di formazione (prevedendo itinerari differenziati)
valorizzare i diversi interessi di cui sono portatori i giovani
Accanto al sistema scolastico nazionale che è affidato per competenza allo Stato e prevede la realizzazione del servizio scolastico su tutto il territorio nazionale si organizza il sistema di formazione professionale (garantito dalla Legge quadro sulla formazione professionale n. 845/78 attualmente in via di ridefinizione) che è invece competenza delle Regioni.
Oggi (L. 59/97 e con il D. Leg,vo 112/99) per effetto della n 131i87b ormativa sul decentramento è affidata agli enti locali la progettazione dell' offerta formativa secondo le esigenze e le risorse locali e ciò ha reso necessari ridefinire complessivamente il sistema formativo a favore di un' integrazione di obiettivi, risorse, strumenti e strategia.
Si sta quindi delineando un SISTEMA FORMATIVO INTEGRATO più rispondente alle esigenze di una società in trasformazione e più attento ai bisogni degli utenti che non riguarda solo la fascia degli studenti a rischio di dispersione o propensi ad uscire dal sistema di istruzione, ma destinato - potenzialmente - a tutti gli studenti.
Le iniziative di integrazione sono finalizzate a:
realizzare un riscontro operativo degli obiettivi formativi dei vari indirizzi
ad attivare modalità e percorsi di apprendimento integrati con quelli tradizionali
a favorire un primo incontro con la cultura del lavoro
Una particolare attenzione è dedicata agli alunni che
OPZIONI DI SCELTA E COMPETENZE
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Le parole che possono rappresentare il sistema formativo che si sta delineando per effetto delle riforme e dei cambiamenti in atto può essere definito attraverso
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PAROLE CHIAVE
continuità, sistema integrato, sistema dei crediti, didattica orientativa, orientamento, tutor del curricolo, orientatore, cultura di impresa professioni "complesse", nuove professioni, terzo settore
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Nella problematica della formazione professionale e della collocazione lavorativa possiamo tracciare una linea ideale che separa le professioni "normali" (che hanno uno status e una collocazione consolidata e riconoscibile sia nel mondo del lavoro sia nella formazione professionale), dalle professioni "innovative" (che hanno uno status meno riconoscibile e più fluido) che rappresentano un campo importante per lo sviluppo del sapere, della creatività, dell' "intelligenza" e di attività coerenti rispetto ai bisogni che si rilevano relativamente all'educazione e alla formazione. |
Si tratta, infatti, del settore in cui il sistema dell' educazione e della formazione dovrebbe essere aperto ed innovativo.
Concetti chiave che hanno grande importanza, relativamente a tutto il sistema formativo, in questo campo, sono essenziali e fondanti:
Crediti formativi
Continuità ed integrazione
Didattica orientativa e orientamento
Competenze professionali
Competenze veicolari
Il sistema formativo inteso come:
intervento
processo
deve facilitare l' acquisizione di conoscenze fondamentali, conoscenze tecniche, attitudini sociali, capacità comunicativo-relazionali (la capacità di gestire i processi di innovazione e di trasformazione , di saper scegliere e saper decidere, di risolvere i problemi, il senso di responsabilità, la capacità di collaborare e saper interagire con gli altri, ecc sono strettamente connesse a conoscenze, abilità, nuclei di competenze che implicano il superamento di situazioni di natura cognitiva ed operazionale - che sono spesso un ostacolo all' acquisizione delle predette conoscenze, abilità, competenze - a favore di un' educazione e di una formazione: modulare, individualizzata, flessibile..rinegoziabile, che non prescinda dall' innovazione organizzativa di apprendimento indiretto, dall' uso di metodologie FAD, di EDUCATION ON LINE, di ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO, ecc )
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Crediti formativi il problema dei crediti non può essere visto solo all'interno della scuola o delle attività curricolari, ma dovrebbe investire qualsiasi competenze comunque costituitasi. Sotto questo aspetto il credito formativo dovrebbe costituire la "moneta comune" (una sorta di EURO) di un sistema formativo integrato e continuo
Si tratta in sostanza di evitare di operare "cambi di moneta" alle frontiere e quindi avere una riconoscibilità delle competenze che consente di spenderle indifferentemente qualsiasi campo.
Un sistema integrato si riconosce se è in grado di dotarsi di tale moneta unica costruendo un sistema di raccordi e di azioni che consentano la libera circolazione.
Un sistema dei crediti deve quindi individuare i luoghi e le agenzie in grado di fornire certificazioni, costruendo anche collegamenti con il mondo delle imprese che operano nel campo in cui i crediti potrebbero essere spendibili.



L' espressione didattica orientativa è riferita al processo di formazione e intende sottolineare processualmente la valenza orientativa dei percorsi disciplinari, del curricolo e delle competenze acquisite.
La didattica orientativa serve a scoprire e valorizzare le proprie attitudini, serve a dare un senso per sé al percorso formativo.
Viceversa l' orientamento può essere considerato un' attività più puntuale, riferito più ad un contesto di luogo e di tempo, in certo senso tira le conclusioni, sia pur provvisorie, qui ed ora rispetto ad un arco definito di occasioni e di competenze: le figure di riferimento sono fondamentalmente diverse:
tutor del curricolo (facilitatore): che dovrebbe seguire il discente nella complessità del sistema integrato e nello sviluppo temporale del curricolo e arricchire il processo formativo;
orientatore che dispone di conoscenze specifiche riguardo alle occasioni e può operare la mediazione tra percorso formativo ed esiti formativi anche interagendo con il tutor del curricolo.


Cultura d' impresa, professioni complesse, nuove professioni, terzo settore
Relativamente agli esiti non- standard, un ruolo decisivo lo ha la cultura d'impresa intendendo questa innanzitutto come traduzione di "passioni", competenze, attitudini.
Le professioni non-standard debbono essere "create", "inventate" e possono essere validate solo "correndo il rischio di impresa".
I campi in cui l' innovazione professionale ed imprenditoriale sono più fruttuosi sono quelli delle professioni complesse e di "confine" quelle in cui l' inventiva e la creatività personale riescono a coniugare competenze diverse creando "nuovi giochi" all' interno di una rete formativa complessa ed "articolata"
In questa "zona" riveste importanza decisiva il possesso del
Multiafabeta
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ossia la capacità di utilizzare diversi linguaggi che possono:

in contesti ed ambiti diversi
Tra i linguaggi veicolari indispensabili all' invenzione e all' impresa occorre includere senz' altro:

La competenza relazionale ultima indicata, ma non in importanza, ha una rilevanza significativa nella innovazione professionale, proprio in quanto lo sviluppo delle professioni complesse in zone di cerniera e di frontiera non pone solo problemi di linguaggi e di comunicazione, ma anche lo sviluppo di relazioni umane e personali tra soggetti che hanno diversa storia e cultura
L' esistenza stessa di un sistema integrato di formazione è fortemente connessa con lo sviluppo e la cura di adeguate competenze relazionali. Particolarmente queste sono richieste nel terzo settore, privato sociale e non profit, la cui esistenza di per sé postula un sistema di relazioni personali che rappresentano una polarità altra rispetto ad una gestione del pubblico e del sociale fondato su regole impersonali. Poiché il terzo settore rappresenta uno dei campi in cui è più effervescente la nascita di nuove professioni e nuove imprese, lo sviluppo di competenze relazionali adeguate rappresenta un prerequisito essenziale perché il settore si sviluppi.
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